THE
CHOICE
Un
potente pugno fu sferrato contro il vecchio muro di una stazione quasi
deserta a quell’ora della notte. Louis era una delle poche
persone che si trovava lì.
C’era
che partiva, chi salutava amici o parenti, chi non aveva
dove andare e vagabondava o
chi, semplicemente, aveva bisogno di pensare, di
stare da solo, proprio come lui.
Le
nocche del ragazzo presto si colorarono di un rosso acceso, segno che
aveva usato una forza eccessiva nel colpire la parete.
Ma
in quel momento non gli interessava minimamente, sarebbe potuto
accadere di tutto, qualunque cosa non avrebbe mai eguagliato
l’importanza di ciò che aveva perso in quel
momento.
Aveva
perso la persona più importante per lui, aveva perso
l’amore . Perché si, Louis
si era innamorato, e a causa del suo fottuto orgoglio l’aveva
persa. Se l’era lasciata scappare.
Lei
si chiamava Kayla.
Nessuno
mai, come lei, era stato in grado di capirlo e di comprenderlo
così facilmente.
Lei
aveva scavalcato quelle mura che lui si ostinava innalzare
inutilmente per proteggersi. Proteggersi dalle delusioni della vita.
Lei
lo amava, amava tutto di lui.
Ma
erano troppo differenti per far combaciare le proprie
diversità.
Louis
accanto a lei era così fragile, come se da un momento
all’altro potesse cadere in
un burrone profondo e rischiasse di non uscirne più.
Lei
lo rendeva debole. Lei era il suo punto debole.
A
lui spaventava la consapevolezza di essersi innamorato e
di dover dipendere da qualcuno.
Non
riusciva a capacitarsi dell’effetto che aveva quella ragazza
su di lui.
Sapeva
perfettamente che quando stava lontano da lei stava male; proprio come
in quel momento.
Lei
lo aveva reso felice e lui l’aveva resa
viva.
Niente
era meglio di lui e lei messi insieme; Louis e
Kayla ‘i due mondi
opposti che si attraggono’ li chiamavano. Perchè
era vero , erano opposti ma si amavano. Anche se non lo sbandieravano
ai quattro venti, ne erano consapevoli.
Louis
si sedette su una panchina posta in un angolo della stazione.
Poggiò i gomiti sulle gambe e ripensò
a tutti i momenti passati insieme.
Per
lui le scelte erano due: poteva fregarsene altamente di quella ragazza
che era entrata nella sua mente e nel suo cuore, lasciare che il dolore
si affievolisca pian piano ripetendosi che è stata la cosa
giusta da fare e abbandonare il passato alle spalle per non soffrire in
futuro oppure correre da lei e urlare di amarla.
Sembrava
facile scegliere, chiunque avrebbe detto ‘corri da lei,
idiota’ ma non Louis .
Era
troppo orgoglioso per ammettere che lei era il pezzo mancante del
puzzle della sua vita.
Ad
un tratto gli venne in mente la promessa che aveva fatto a sua madre
all’età di appena nove anni. Era piccolo per
capirne il senso ma ora ne comprendeva in pieno il significato.
‘Prometti
di lottare sempre e di non arrenderti mai, solo chi si arrende perde la
sua anima, continua a lottare per ciò che vuoi . Non
lasciare che dei banali ostacoli ti impediscano di raggiungere i tuoi
obbiettivi. Prometti che farai di tutto per riuscirci. Ricorda che
quando ti innamorerai, quando che troverai la persona per la quale
sarai disposto a fare di tutto, devi combattere per lei.
Sempre.’
Queste
erano state le parole della madre, alla quali lui aveva risposto con un
semplice ‘ lo prometto’.
A
quel punto tutte le sue ragioni per restare lontano da
Kayla scomparirono come scompare una piuma nel cielo in
una giornata ventosa.
L’unica
cosa a cui riusciva a pensare era correre verso casa sua.
<< Fanculo tutto
>> sussurrò alzandosi di scatto
dalla panchina e iniziando a correre a perdifiato verso la casa della
ragazza.
Louis
durante il percorso si dimostrò incurante verso le persone
che travolgeva, le macchine che
faceva bloccare a causa della sua corsa frettolosa , le persone che gli
intimavano di rallentare e quelle che chiedevano spiegazioni per
il suo comportamento.
Tutto
ciò che sentiva gli entrava da un orecchio
gli usciva dall’altro , l’unica cosa
che gli importava era raggiungerla.
Quando
finalmente arrivò sotto casa sua premette ripetutamente il
citofono sperando che non fosse arrabbiata o che perlomeno volesse
parlargli.
<< Ma chi
è che all’una di notte fa ‘sti scherzi
del cazzo! >> risuonò la voce
irritata della ragazza .
<< Kay, ti prego ti
devo parlare >> disse flebilmente il ragazzo.
La
ragazza riconobbe subito quella voce, ebbe un attimo di esitazione a
rispondere ma poi preferì non farlo proprio e agire
direttamente.
Incurante
de suo aspetto si precipitò fuori
dall’appartamento andando incontro a Louis.
<< Lou
>> sussurrò una volta uscita dal
portone.
Kayla,
avvolta nel suo maglione, lo osservò attentamente,
notò i suoi capelli spettinati, le sue occhiaie ben
visibili, segno che aveva passato la notte a pensare, e la sua aria di
chi era stanco di combattere ma non si voleva arrendere. La luce del
lampione sotto il quale si trovavano, faceva risaltare gli occhi dei
due, entrambi chiari.
Restarono
minuti interminabili a guadarsi. Ma i loro non erano semplici sguardi,
erano parole urlate in silenzio.
Di
colpo Louis si sporse verso di lei e l‘abbracciò,
la strinse forte come se avesse paura che da un momento
all’altro potesse scappare.
Ma
lei non aveva la minima intenzione di farlo, anzi, sarebbe potute
restare tranquillamente tutta la vita tra quelle braccia.
Le
guancie della ragazza si bagnarono; inconsapevolmente stava piangendo,
non sapeva se per dolore o gioia.
Louis
sentì la maglia all’altezza della spalla bagnarsi
e abbracciò ancora più forte Kayla.
<< Mi dispiace, mi
dispiace davvero tanto >> riuscì
a dire non nascondendo il groppo ch aveva in gola.
La
ragazza alzò la testa per far incontrare i suoi occhi con
quelli del ragazzo di fronte a lei.
<< Non facciamolo
più, okay? >> disse tra le
lacrime mantenendo le mani sulle spalle del moro.
<< Mai
più >> confermò lui
stringendola in un altro abbraccio per poi unire le loro labbra.
Forse
se ne sarebbero pentiti, ma in quel momento non gli interessava.
HEILA’
Come
state?
Allora
questa storia mi è venuta in mente mentre vedevo Harry
Potter, non so perché.
Non
ci azzecca niente ma … boh
Non ci azzecca e basta.
Come
vi sembra?
Forse
la troverete un po’ confusa, non ho chiarito molto la causa
che li ha portati a litigare.
Probabilmente
la troverete un po’ banale, ma non mi andava di lasciarla a
marcire sul mio pc :c
Se
vi va ditemi che ne pensate, buona
giornata a tutte :*
xxfede