Quella notte
non era una delle migliori… infatti era piena di
nuvoloni che coprivano la luna e quelle poche stelle che fino a un po’ di tempo
prima erano visibili in cielo. Verso tarda notte, cominciarono i primi lampi… seguiti da pesanti tuoni e successivamente una bella
pioggia forte… Stava per arrivare una tempesta.
Meryl
spaventata si svegliò dal dolce sonno in cui era immersa. Non voleva svegliarsi… proprio quella notte non era giusto svegliarsi.
Il motivo è semplice: perché stava sognando il suo Vash,
in groppa a un fantastico cavallo bianco. Lui indossava un mantello rosso, i
soliti capelli a spina e uno sguardo magnetico. Aveva indosso una maglia azzurra
e un pantalone color panna con degli stivali neri ai piedi. Era davvero elegante… sulla sua spalla c’era sempre quel solito gattino
nero… Lo odiava quel micetto;
pensava le portasse sfortuna… Ma il sogno si
interrompe proprio sulla parte più interessante: cioè dove Vash
corre in groppa al cavallo con una donna minuta (rispetto a lui) ma bellissima;
dai capelli blu lunghi che al contatto col vento le dava un effetto strabiliante… sembravano onde del mare agitarsi. Aveva gli
occhi blu scuro… sì, non aveva dubbi, era lei: Meryl Stryfe con un vestito che la rendeva davvero sensuale
sembrava una principessa… Quanto avrebbe voluto che
quel sogno fosse durato in eterno… ma purtroppo non
le è stato possibile.
In preda al
panico, tremava, non sapeva che fare, voleva andare da Vash
per dormire con lui, per trovare rifugio tra le sue grandi, calde e forti braccia… ma non ce la faceva, aveva troppa vergogna… ma a un altro tuono si fece coraggio e corse da lui… la paura le aveva cancellato l’imbarazzo.
Intanto
anche Vash si sveglia dal pesante sonno in cui era
avvolto e si rannicchia nel letto, quasi come se non volesse dare a vedere
(anche se per il momento era solo nella sua stanza) di aver paura anche lui di
quella tempesta.
A un tratto
bussa qualcuno alla sua porta. Si apre agli occhi impauriti di Vash un’ombra scura… che gli si
avvicina piano al suo letto… Stava per svenire dalla paura… quando un lampo schiarì il volto dell’ ”assassino” (in
quel momento Vash era troppo impegnato a spaventarsi
anzi che ragionare), altro che “assassino”…era Meryl…che con sguardo innocente ed impaurito gli si
avvicinò e gli chiese se poteva dormire con lui, fin da piccola ha sempre avuto
paura di notti come quelle (e non la biasimo affatto era figlia unica!! NdA)… Vash allora mise da parte la
paura che in quel momento lo affliggeva e pensò che con qualcuno vicino forse
avrebbe affrontato meglio la notte così la annuì e le fece spazio nel letto,
lei lo ringraziò infinitamente e detto questo si infilò nel letto.