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Autore: Death_    17/05/2014    1 recensioni
In questa fanfiction parlerò di un personaggio che non si caga mai nessuno: Byakuya. Poverino nessuno lo comprende e così ho interpretato il ruolo da eroina e l'ho liberato dalla solitudine facendogli trovare il vero amore! Ma, ahimè, lui è solo un'emanazione di Naraku. Se lui morisse morirebbe anche Byakuya. Come andrà a finire al storia? Chi è davvero la nostra protagonista? Quali sono i suoi enormi poteri di cui è completamente all'oscuro? Scopritelo leggendo! Grazie a tutti i lettori, arrivederci onii-chan e onee-chan!
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Byakuya, Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2: Il pozzo.
 
GAIA: Oh, ma si, certo! Un mezzodemone. Ora si che è tutto chiaro!
INUYASHA: Bhe di che ti stupisci?! Anche tu sei un mezzodemone!
KAGOME: A-aspetta cosa? Gaia, sei un mezzodemone?
GAIA: Ma ti pare? Anche mio padre me lo diceva sempre ma io non sono un mezzodemone! Ehi….Inuyasha….HAI FINITO DI ANNUSARMI?!
INUYASHA: E’ un mezzo gatto! Che schifo!!
GAIA: U-Un mezzo gatto? Mi stai prendendo in giro?
KAGOME: Uhm… probabilmente la tua forma demoniaca non si è sviluppata in questo mondo. Che dici Inuyasha, la portiamo nel pozzo?
GAIA: Ok, sto sognando. Ieri sera mi sono fumata troppe canne e ora ho le allucinazioni.
INUYASHA: Si, portiamola di là.
Il mezzosangue mi prese per un braccio e Kagome per l’altro e mi trascinarono nel tempietto sul retro.  Fecero scorrere la porta in legno e davanti ai miei occhi si aprì un vecchio scantinato pieno di polvere e insetti. Io non sopporto gli insetti, soprattutto i ragni! Non ne ho paura, ma il loro essere piccoli, pelosi e con otto occhi mi urta non poco. Scesero le scale sempre tenendomi ben salda. Arrivarono davanti ad un vecchio pozzo vuoto e pieno di erbacce. Kagome sorrise complice insieme ad Inuyasha. Poi mi guardarono. Mi facevano quasi paura. Avevano un’espressione tipo “ora tu fai un bel volo nel pozzo, contenta?”.
KAGOME: Bene, ora tutti nel pozzo!
GAIA: No, ehi, aspetta, cosa?!
INUYASHA: Prima le gattine!
Mi aveva spinto nel pozzo. Stavo cadendo circondata dal buio pesto urlando come non so che cosa. Poi vidi una luce blu e viola aprirsi sotto di me. Alzai lo sguardo e vidi Kagome che sorrideva allegramente mentre Inuyasha aveva la sua solita espressione imbronciata. Poco dopo ci ritrovammo sul fondo del pozzo. Inuyasha prese in braccio Kagome, che arrossì, e con un balzo saltò fuori dal pozzo. A me toccò arrampicarmi a fatica, maledicendo i jeans neri attillati che avevo messo. Finalmente riuscii a fare leva sul bordo del pozzo e issarmi fuori. Appena misi i piedi per terra mi resi conto che non eravamo più nel tempietto, ma in mezzo ad una foresta, circondata da verde erbetta. Mi guardai intorno stupita come non mai.
KAGOME: Visto, che ti avevo detto? Ora ha la sua vera forma!
INUYASHA: Tze! Io odio i gatti!
GAIA: Ma di che state farfugliando? Piuttosto, dove ci troviamo?
KAGOME: Siamo sempre nello stesso punto di prima, solo 500 anni prima.
GAIA: CHE COOOOSA? Siamo nell’epoca Sen-Goku?
INUYASHA: Forza, andiamo al villaggio di Kaede!
Kagome sorrise ancora e cominciò ad incamminarsi. Io mossi un passo, ma mi bloccai subito. C’era qualcosa dietro di me che faceva un suono tipico di una campanellina. Mi girai e vidi una coda bianca con un enorme fiocco rosso sangue e un campanellino. Ok, ho una coda. Mi toccai la testa. Ok, ho un paio di orecchie da gattina. Ma è solo un’allucinazione no?
GAIA: I-Io h-ho una c-c-coda?! E un paio di o-orecchie?
KAGOME: Si! Ti stanno benissimo! Risaltano con i tuoi capelli ramati no?
GAIA: Allora sono veramente un mezzodemone!
INUYASHA: Forza voi due! Andiamo!
Camminammo per circa mezzora. Io sentivo tutto amplificato. Gli odori, il puzzo di cane che emanava Inuyasha, il profumo dei capelli di Kagome, le foglie che si muovevano e suoni impercettibili per un paio di orecchie umane. Che ficata pazzesca! Arrivati al villaggio, alcuni bambini salutarono Kagome mentre Saltavano addosso a Inuyasha. Un bambino mi si avvicinò e mi guardò storto. Avevo qualcosa in faccia? Poi i suoi occhi si illuminarono e inspirò profondamente preparandosi ad un urlo.
BAMBINO: UNA GATTINAAAAAAAA!
GAIA: Ehi, aspetta un secondo, io non….
Fui letteralmente sommersa da marmocchi. Alcuni mi tiravano la coda, altri le orecchie e facevano male quei piccoli monelli!
GAIA: Kagome! AIUTAMIII!
KAGOME: Forza bambini! Tutti a giocare ora! Lasciate in pace la gattina!
GAIA: Io non sono una gattina!
Mi aiutò a rialzarmi e continuammo a immergerci nel caotico villaggio. Finalmente arrivammo davanti ad una capanna ed entrammo. Al suo interno, un piccolo focolare, alcuni giacigli e una cucina. Piccola, ma accogliente.
KAEDE: E così questa è la storia. Bhe Gaia, so che per te potrebbe risultare difficile crederlo ma sei veramente una mezzodemone gatto.
GAIA: Credo che andrò a schiarirmi le idee. Tornerò verso sera.
KAGOME: Non ti allontanare troppo. Non sai la strada e potresti perderti.
GAIA: Si tranquilla. Vado.
Avevo assolutamente bisogno di respirare. Trovavo la coda piuttosto fastidiosa, così feci un buco nel jeans all’altezza giusta per farci passare la coda. Cavolo che rottura. Camminavo senza sapere dove andare. Ero una mezzodemone, quindi uno dei miei genitori era un demone. Ahhh, che confusione! Dopo qualche minuto sentii un fruscio. Poi un odore nauseabondo e una voce gracchiante.
???: Padron Sesshomaru, sentite anche voi questo fetore?
???: Si Jaken, odore di gatto e di mezzodemone. Che nausea.
Magnifico! Sentivo un’aura demoniaca decisamente molto potente e dall’odore sembrava un demone completo. Tanto per aprire una parentesi, demoni e mezzodemoni non sono mai andati d’accordo. Cosa fare? Scappare? No, non sono una codarda. Semplicemente vedrò di non combinare troppo casini. E’ un demone completo, quindi superiore a me in forza fisica e astuzia senza contare che lui gioca in casa. Cercai di calmarmi e di inspirare profondamente. Finalmente vidi apparire le due figure. Un piccolo rospetto cui nome doveva per forza essere Jaken e un demone alto e bello come pochi, sicuramente si chiamava Sesshomaru. Ammettiamolo, era davvero bello. Aveva un volto praticamente perfetto, una mezzaluna blu in fronte e dei segni rossi sulle guance. Capelli lunghi e argentati e occhi freddi ambrati.
JAKEN: Tu, gattaccia che ci fai sul territorio del grande Sesshomaru?!
GAIA: G-Gattaccia?! Piano con gli insulti rospetto! E poi non volevo fare niente di male stavo solo camminando, per la miseria!
JAKEN: Padron Sesshomaru, cosa intendete fare?
SESSHOMARU: Ha l’odore di gatta e di mezzodemone, ma non è di questo mondo. Deve essere venuta dal futuro come quella sacerdotessa.
GAIA: Bene, posso andare ora?
JAKEN: Sconsiderata gattaccia che non sei altro, sai chi hai davanti?
GAIA: E tu sai chi sono io?!
JAKEN: Perché mai dovrei saperlo?!
GAIA: Allora….siamo pari, no?
SESSHOMARU: Jaken, basta. Come ti chiami, mezzodemone.
GAIA: Mi chiamo Gaia.
JAKEN: P-Padrone, sta arrivando Rin!
Dai cespugli uscì una ragazzina di 13 anni più o meno. Era molto bella, aveva lunghi capelli d’ebano e occhi di un nocciola intenso.
RIN: Sesshomaru-sama! Vi ho trovato finalmente! Oh, ma che bella ragazza!
GAIA: Stai dicendo a me?
RIN: Si! Siete una bella ragazza! Siete una mezzodemone gatto vedo!
GAIA: B-Bhe si…O-ora devo andare, mi dispiace avervi arrecato disturbo.
Aveva detto che ero bella? Io?? Mha! Che gusti strani. Feci una sottospecie di inchino senza abbassare lo sguardo e me ne andai. Cavoli, che strana gente che c’è in giro in quest’epoca!
 
 
 
  
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