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Autore: Kotoko_chan    17/05/2014    3 recensioni
Ciao a tutti! Junjou revolution ripercorrerà un pò la storia originale ma con un importante cambiamento. Ci sarà un Misaki ribelle con altri sogni e obiettivi. Sarà in grado Usagi-san di gestire questa personalità così forte? E Misaki riuscirà a raggiungere la felicità?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Akihiko Usami, Keiichi Sumi, Misaki Takahashi, Shinnosuke Tōdō, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Bondage
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“Forza moccioso, non chiudere gli occhi”.
“Ma è imbarazzante!”
“Sbaglio o un po’ di tempo fa mi avevi promesso che avresti fatto tutto quello che volevo?”
“Si ma questo è troppo brutto bastardo!!”
“Pfff… abbiamo fatto di peggio… e ora apri gli occhi!”
Con riluttanza Misaki obbedì. Un paio di occhi di un intenso verde scuro ricambiarono il suo sguardo. Erano nella camera di Ijuuin sensei e quella volta aveva deciso di metterlo davanti all’enorme specchio dell’armadio. Il sensei era posizionato dietro di lui mentre le sue mani lo avvolgevano tutto. Si sedettero entrambi costringendo il più piccolo a divaricare le gambe e gliele legò alle cosce. La sua eccitazione pulsava e si vedeva chiaramente la sua apertura.
“Kyo è troppo!” sbottò Misaki coprendosi il viso con le mani.
Il sensei tirò una cordicella facendo gemere di dolore il più piccolo. Quella cordicella era fissata ai due piercing ai capezzoli che gli aveva fatto un mese prima.
“Togli le mani”.
Lui obbedì rimanendo a fissare inerme il suo viso accaldato e gli occhi sadici del sensei che si erano trasformate in due pozze oscure ardenti di desiderio. Infatti avvertì la sua erezione premere dietro di lui. Per vendicarsi provò a strusciarsi ma il sensei tirò nuovamente la cordicella.
“Aaaa… anf… anf…”
“Guarda come ti ecciti solamente tirando questo filo…” lo tirò mentre parlava costringendo il più piccolo a vedere la sua erezione ingrossarsi.
“Sei il miglior partner che abbia mai avuto Misaki” disse leccandogli il collo.
Misaki girò la testa cercando con avidità le labbra del sensei ma lui si limitò a inserirgli le dita in bocca. Frustrato iniziò a mordicchiarle e leccarle cercando di ottenere qualcosa di più sentendo poi dietro di sé l’erezione del sensei farsi più grande.
“Bastardo tentatore” disse lui con un ghigno. Alzò di poco il più piccolo iniziando a strusciare la sua erezione vicino all’apertura.
“Kyo…” ansimò Misaki mentre rivoli di saliva colavano dalla sua bocca.
“Uhm… oggi non voglio sentirti parlare” disse pensieroso. Allungò il braccio dietro di sé e afferrò un bavaglio.
Misaki non protestò quando glielo legò e non oppose resistenza neanche quando alla base della sua eccitazione inserì una molla strettissima.
“Misaki… guarda come sei bello…” mormorò percorrendo con le mani tutto il suo corpo “guardati, così accaldato, eccitante, sexy...” arrivò con le mani all’erezione dolorosamente pulsante del più piccolo strofinandola con foga.
“Mmmm!” mugolò lui chiudendo gli occhi.
Il sensei strinse forte l’erezione facendogli strabuzzare gli occhi mentre calde lacrime iniziarono a scendere.
“Sono due mesi che facciamo sesso e ancora non mi ubbidisci? Ti ho detto occhi APERTI!” tirò forte la cordicella e stavolta il più piccolo non chiuse gli occhi.
“Bravo Misaki… ed ora guarda attentamente cosa ti faccio…” si scostò da lui e si mise davanti in modo da poter prendere la sua erezione in bocca.
“Guardati mentre ti faccio godere” e detto questo iniziò a leccare e succhiare con violenza.
Misaki osservava inerme la sua immagine riflessa sentendosi profondamente imbarazzato e umiliato. Da due mesi le cose andavano in quel modo e non riusciva più a reagire. Era stato catturato nelle tele di un abile ragno.
“Mmm non mi basta” disse il sensei scostandosi fermandosi prima che il più piccolo raggiungesse l’orgasmo. La sua erezione pulsava e qualche goccia di sperma fuoriuscì ma in quel momento avvertiva solo dolore che lo rendeva più eccitato.
Il sensei si riposizionò alle sue spalle.
“Guarda bene Misaki… guarda come ti penetro”.
Sollevò il più piccolo e pian piano iniziò ad entrare dentro di lui facendolo gemere intensamente. Quella cosa lo stava eccitando tantissimo e riuscì a liberarsi dal suo bavaglio. Quando fu del tutto dentro lo guardò con un sorriso soddisfatto.
“Iniziano le danze”.
Cominciò a muoversi con velocità facendolo urlare.
“KYO! LIBERAMI!”
Senza pietà il sensei continuò la sua danza selvaggia e quando sentì che stava per venire gli tolse la molla venendo insieme. Misaki urlò, un urlo prolungato, animalesco.
Ijuuin si scostò da lui e lo liberò, lasciandolo poi lì a terra mentre tremava ancora per l’orgasmo appena raggiunto.
“Sei il migliore Misaki” disse chinandosi su di lui e baciandolo.
Il più piccolo sollevò il capo per ricevere il bacio languidamente, poi svenne.
Quando riprese conoscenza ci mise un po’ a capire che era stato spostato sul letto. Si guardò intorno disorientato e vide il sensei che lo osservava preoccupato.
“Cos’è successo?” chiese sedendosi a fatica.
Ijuuin lo rispinse giù.
“Misaki sei svenuto” rispose.
“Ah…” disse chiudendo gli occhi.
Sentì il lato del letto in cui era seduto il sensei sollevarsi e capì che si stava allontanando. Tornò dopo un paio di minuti trasportando con sé un vassoio ricco di cibo.
“Kyo…” cercò di protestare lui.
“Devi mangiare Misaki, nelle ultime due settimane hai perso molto peso. Se vuoi continuare a fare questo tipo di… attività, definiamola così, devi essere più robusto” disse imboccandolo.
Lui annuì e suo malgrado aprì la bocca inghiottendo la zuppa di miso.
“E poi… cosa ti prende? Sei meno vitale e combattivo del solito…” commentò preoccupato.
“Kyo quando hai preparato questa roba?” chiese cercando di sviare il discorso.
“Misaki sei stato senza conoscenza per più di due ore!”
“Ah…” senza dire altro finì di mangiare tutto anche se il suo stomaco non voleva. Si alzò a fatica e sempre seguito da Ijuuin andò in bagno per farsi una doccia.
“Non è meglio che oggi resti qui a riposare?” chiese aiutandolo ad asciugarsi.
“Devi lavorare e io ho le prove con i ragazzi. Anzi sono in ritardo” mentì. Non voleva stare lì un minuto di più.
Si vestì velocemente e senza salutare andò via lasciando perplesso Kyo.
 
***
 
“Maledizione sono le tre di notte e ancora non torna!”
Usagi buttò all’aria il suo nuovo manoscritto sparpagliando i fogli per tutto il suo ufficio. Era irritato per il ritardo di Misaki ma non solo per quello. Negli ultimi tempi era cambiato, tutto era cambiato: il suo comportamento, il loro rapporto... le cose si erano raffreddate.
Dei rumori alla porta lo fecero sobbalzare. Corse fuori e mentre scendeva dalle scale sentì schiantarsi qualcosa.
“Misaki!” esclamò accedendo la luce.
Trovò il suo coinquilino che cercava di alzarsi a fatica dopo essere inciampato nel porta ombrelli.
“Sei ancora sveglio?” chiese barcollante.
Usagi si avvicinò per aiutarlo ma lui lo respinse. Una forte puzza di alcol gli giunse forte alle narici facendolo indietreggiare.
“Ma quanto hai bevuto? Misaki non ve bene, fai parte dello show business!” esclamò il più grande in tono di rimprovero.
“Non rompere il cazzo, non sono in vena di sentire i tuoi rimproveri” replicò lui salendo le scale.
Stava per cadere ma fu preso in tempo dal sensei che lo aiutò a raggiungere la sua camera.
“Non sono un bambino, lasciami!” esclamò scostandolo malamente.
Usagi rassegnato lo aiutò solo a mettersi a letto e lo lasciò lì. In quelle condizioni non potevano parlare. Si avviò verso la sua camera e si buttò sul suo letto intristito.
“Misaki cos’è successo tra di noi?” pensò amaramente.
Intanto nell’altra stanza il diretto interessato stava piangendo. Si sentiva una merda perché stava tradendo l’unica persona che aveva creduto in lui sostenendolo, amandolo… ma lui perché lo aveva tradito? Questo voleva dire che in realtà per lui non provava niente?
Con una stretta al cuore continuò a piangere finché esausto non crollò.
 
***
 
Il giorno dopo si svegliò in tardo pomeriggio. Per fortuna aveva il giorno libero quindi non aveva perso nulla d’importante. Si alzò con testa dolorante e trovò sul suo comodino un’aspirina. Il solito Usagi premuroso. Con rabbia ingoiò quel medicinale odiandosi.
Andò in bagno strofinandosi e cercando di eliminare quel senso di sporco che provava partendo dai piercing ai capezzoli. Li tolse con rabbia gettandoli in un angolo del bagno rimanendo poi ad osservarli.
“Cazzo sto facendo?”
Non era più in sé da quel giorno maledetto, il giorno in cui si era scontrato con Kyo nei corridoi di casa Isaka. Era continuamente in uno stato di confusione e non pensava mai lucidamente, la sua mente era annebbiata da quello stato di prostrazione, dai fiumi di alcol che beveva e il successo nel mondo dello spettacolo. Troppe cose insieme e la persona che ne stava risentendo di più era Usagi-san.
Continuò a lavarsi con rabbia finché non si sentì completamente pulito. Si vestì velocemente e scese di sotto perché doveva andare a casa di Ijuuin sensei. Dal suo cellulare aveva letto 30 chiamate perse e voleva sapere cosa volesse. Forse era ancora preoccupato per la sua salute e in effetti si sentiva uno schifo. La sera precedente non solo aveva bevuto ma aveva anche ingoiato qualche strana sostanza. Alcol e droga, un mix micidiale.
Si mise le scarpe e uscì senza cercare il suo coinquilino. Probabilmente stava dormendo e non voleva disturbarlo, mentre saliva su un taxi non notò l’auto sportiva rossa che lo seguiva poco lontano.
Usagi ormai aveva perso le speranze di parlare con lui, visto che lo rispondeva sempre malamente. Il loro rapporto nell’ultimo mese si era deteriorato a tal punto che oltre a “buongiorno” nelle rare mattine in cui si incontravano, non riuscivano a dirsi nient’altro. Per non parlare del rapporto a livello fisico. L’ultima volta era accaduto cinque settimane prima dove lui era andato su tutte le furie quando aveva visto degli strani segni, chiaramente succhiotti non fatti da lui, sul corpo del suo amato. Avevano litigato furiosamente e Misaki dopo averlo mandato a quel paese, era scomparso per tre giorni a casa di Shinno per poi ritornare. Da quel momento tutto si era rotto.
Non lo comprendeva più, continuava ad amarlo ma ormai nella sua mente non solo si era insediato il pensiero che il più piccolo non lo amasse ma che addirittura avesse un amante. Se lo sentiva, e non era un partner occasionale, un incidente di percorso che poteva capitare come quando aveva risposto al bacio di Sumi senpai. Era qualcosa di più profondo, che lo coinvolgeva troppo… doveva essere per forza un amante fisso. Lui… non era più il Misaki che aveva conosciuto, il Misaki di cui si era innamorato… il suo Misaki.
A quel pensiero gli montò la rabbia.
“Perché maledizione???? Perché?????”
Nella confusione totale aveva deciso di seguirlo per andare a fondo di quella storia. Voleva capire cosa stava succedendo perché quella situazione era diventata intollerabile.
Dopo un lungo tragitto il taxi lasciò Misaki davanti ad un complesso di appartamenti molto eleganti. Lui parcheggiò poco lontano e scese dall’auto per seguirlo più da vicino. Non riusciva ad immaginare chi potesse vivere in quel posto così lussuoso. Forse qualcuno dello show business?
Misaki si fermò davanti un citofono e suonò con insistenza. Rimase lì un bel po’ e irritato prese il telefono componendo un numero. Dopo aver parlato con l’interlocutore irritato si allontanò dagli appartamenti dirigendosi verso il parco adiacente. Si inoltrò a fondo sedendosi poi su una panchina appartata che lo nascondeva dalla vista dei passanti.
Si accese una sigaretta sdraiandosi sulla panchina. Usagi si avvicinò quel tanto per poterlo osservare meglio e dal suo viso poté scorgere una certa ansia ma anche eccitazione, rabbia, rassegnazione, soddisfazione. Stava combattendo contro i suoi demoni interiori e lui non riusciva a capire il perché.
“Cosa stai facendo Misaki?” pensò tristemente.
All’improvviso vide un uomo avvicinarsi diretto alla panchina.
“Ma quello è… Ijuuin Kyo?”
Ricordava quel tipo irritante che lo aveva allarmato il giorno della festa di beneficienza portando via Misaki per la copia di uno stupido manga autografato. Per colpa di Isaka non li aveva potuti seguire però al ritorno di Misaki lui aveva espresso la sua preoccupazione di fronte all’espressione turbata del più piccolo, ma la sua risposta fu: E’ tutto a posto Usagi-san.
“Misaki” salutò il sensei appena lo vide.
“Kyo” rispose lui sedendosi per fargli spazio.
“Misaki?? Kyo??? Cos’è tutta questa confidenza???” per la rabbia strinse i pugni.
“Cosa volevi?” chiese lui spegnendo la sigaretta sulla panchina.
“Lo sai. Oggi è l’ultimo giorno prima che la mia casa venga invasa dai miei collaboratori” Kyo lo abbracciò passando le mani sui suoi pettorali.
Usagi strabuzzò gli occhi incredulo, all’improvviso tutto intorno a lui stava andando in mille pezzi.
“I piercing! Dove sono??” il sensei palpò più forte Misaki ma lui frugò nelle buste che Kyo aveva portato con sé. Prese un alcolico e iniziò a bere.
“Piercing?”
“Misaki!” sbottò lui strappandogli la bottiglia.
“Mi ero rotto il cazzo ad averli” rispose.
“Senza chiedermi il permesso?” chiese Kyo bevendo un sorso.
“… chiedere il permesso…”
“No”.
“Mi stai provocando? Allora oggi dovrò punirti a dovere” disse accarezzando la parola “punirti”.
Lo prese per il braccio e lo trascinò via di lì.
Usagi intanto si era accasciato a terra incredulo. Misaki… il suo Misaki… era diventato il partner sessuale di un maniaco di giochi S&M e lui aveva scritto fin troppi BL per non capirlo.
Come uno zombie tornò alla sua macchina pronto per mettere in moto e scappare. Ma dove poi?
“Misaki…” mormorò dolorosamente accasciandosi sul volante.
Era finito tutto… tutto…
Rimase lì immobile, per pochi minuti, giorni, mesi… perse la cognizione del tempo. Ebbe una reazione solo quando vide dei movimenti vicino al portone.
Kyo e Misaki erano appena usciti fuori e Ijuuin con foga lo stava baciando. Perse il controllo. Uscì dall’auto correndo verso quella direzione e dopo aver allontanato con uno strattone Ijuuin lo colpì con un destro ben assestato che lo fece cadere rovinosamente a terra.
“USAGI-SAN!”
Con il respiro affannoso si voltò verso quella voce che conosceva fin troppo bene però davanti a lui trovò un completo estraneo.
Intanto Ijuuin si era alzato con un sorrisetto.
“Buonasera anche a lei sensei” disse pulendosi con il dorso della mano un rivolo di sangue che gli colava dalla bocca.
Usagi si avventò nuovamente verso di lui però fu bloccato da una salda presa.
“Usagi-san! Fermati!”
Misaki lo stringeva forte, impaurito. Non lo aveva mai visto in quelle condizioni e quando si voltò verso di lui capì. Aveva distrutto un uomo.
Usagi si scostò da lui malamente, guardando altrove.
“Usa…”
“Entro mezzanotte casa mia non deve avere più nullo di tuo” disse glacialmente incamminandosi verso la sua macchina.
“Usagi-san, aspe…” lui lo seguì barcollante. Aveva bevuto troppo a casa di Kyo.
“Io tornerò domani…”
“Us…”
“Lascia le chiavi sul tavolo…”
“Maledizione, fermati!”
Lui entrò in macchina.
“Ascol…”
“Non voglio vederti mai più” disse mettendo in moto.
“USAGI-SAAAN!!!”
Corse per qualche metro inseguendo l’auto per poi cadere a terra.
“Usagi-san, Usagi-san, Usagi-san…”
Rimase immobile ripetendo quel nome all’infinito finché Ijuuin sensei non lo raggiunse.
“Misaki… ti accompagno a casa… prendi le tue cose e vieni a stare da me. Vedrai che quando si sarà calmato ti verrà a cercare” disse con il tono più compassionevole che riuscì a mostrare.
Ma in cuor suo era felice. Non avrebbe più dovuto dividere Misaki con un altro. Ora era interamente suo.
 
 
Angolo della follia
Nonostante sia l’autrice di questa follia… sto piangendo come una fontana! Noooo Misaki! Usagi! ;( però doveva andare così… secondo la mia scaletta… buaaaaaaaaa ;( ;(
Al di là delle mie tendenze masochiste, analizziamo il capitolo. Abbiamo un Misaki confuso su tutto, non sa più neanche lui cosa vuole, facendo scelte e cose sbagliate e un Usagi che sospettava qualcosa finché non l’ha visto con i suoi occhi. E il rapporto tra di loro si era già raffreddato…
Posso solo aggiungere… a sabato…
 
P.S. so che dopo quello che dirò mi vorrete uccidere, ma mi diverto troppo a scrivere le scene di sesso tra Ijuuin e Misaki xD ok non dico più nulla =P
P.S.S. abbiate pietà di me per questa volta. Ho visto l’ultima puntata della quinta stagione di TVD (The Vampire Diaries) e sono a lutto ;( ;( per tutti i fan della serie non faccio spoiler ma preparate i fazzoletti =(
 
Note: Ijuuin Kyo è il suo nome per intero.
S&M sono i giochi sadomaso a livello sessuale come si è potuto capire.
BL sono le boys love, le storie d’amore tra ragazzi che scrive Usagi.
 
Spazio pubblicitario: ogni tanto vi ricordo le mie altre storie xD bene per chi ama gli yaoi correte a leggere “Shadows” ispirato ai personaggi di Sekai-Ichi Hatsukoi, questa storia è già conclusa =) per chi invece ama le storie etero ho scritto “Voglia d’amare” una fan fiction su Skip Beat! Anche questa storia è conclusa. Però ieri ho pubblicato una nuova storia sempre su Skip Beat! Forza tutti a leggere e commentare xD Ciaoooo =D
   
 
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