AMESTRIS
EXPRESS
CAPITOLO
9
GRANDI SORPRESE
SULLA STRADA DEL RITORNO
Edward e Roy entrarono nel vagone ristorante teneramente
abbracciati, con Edward che teneva il braccio ferito legato al
collo.
Tutti stavano facendo colazione, e chiaccheravano felicemente tra
loro, ora che tutto era tornato alla normalità.
Quando i due fecero il loro ingresso nella sala da pranzo, furono
accolti da Hughes: “Ehilà, Edward! Dormito bene?” lo salutò, alzando un braccio;
i due ricambiarono il saluto e si sedettero al centro della sala, al tavolo che
Envy e Lust avevano fatto preparare per stare lì seduti, assieme a Winry e
Al.
“Buongiorno fratellone!! Stai meglio oggi??” chiese preoccupato
Al, versandogli una tazza di caffè forte, “Si, grazie niichan...” sbadigliò il
ragazzino, prendendo la tazza colma del liquido
scuro.
“Quanto manca all’arrivo?” chiese Roy, seduto a fianco del
biondino, sorseggiando una tazza di tè bollente, “Mmm, vediamo... Secondo la
tabella di marcia, dovremmo arrivare domattina, verso mezzogiorno direi.” gli
rispose il detective, consultando la sua agenda, “E poi, dobbiamo anche tenere
d’occhio quel bastardo di là. Per ora, lo controllano a turno i due tenenti e
gli altri militari ma se volete posso dare io il cambio.” spiegò il ragazzo,
riferendosi a Bradley, “E poi, mi toccherà complilare il rapporto, magari mi
farò aiutare da Edward se ne avrà voglia.” disse il ragazzo, guardando l’amico,
“Certo, ti aiuterò volentieri!” replicò l’interpellato, con un
sorriso.
Dopo
aver fatto colazione, tutti insieme si riunirono nel salotto
inglese.
Così, mentre Envy e Edward compilavano il rapporto, facendo
passare il tutto per una
“operazione di polizia volta alla cattura di un pericoloso latitante”, gli altri
stavano seduti sui divanetti a sorseggiare il tè o semplicemente a
ciarlare.
“Bene, direi che abbiamo finito col rapporto. Sino a domattina
almeno possiamo starcene tranquilli!” esclamò il detective, buttandosi di peso
su uno dei divanetti, “Non vedo l’ora di tornare a casa, davvero!” aggiunse; il
biondo si accoccolò accanto al Comandante, cercando di muovere il braccio,
“Dannazione, fa ancora male!!” constatò, dopo che una fitta di dolore intenso lo
aveva colpito alla spalla ferita, “Non muoverla, allora. Sei stato fortunato che
la lama non ha colpito qualche vena o arteria, altrimenti....” rabbrividì il
moro, prendendolo in braccio e accoccolandoselo sul petto, tenendo ferma la
spalla del biondo.
Envy
e Lust sorrisero a quella scena; “AH! Quasi dimenticavo! A cena, Riza e Jean
hanno detto che devono fare un annuncio molto importante!” esclamò il tenente
colonnello, sbucando da dietro il giornale che stava
leggendo.
“Che
genere di annuncio?” chiese curioso Edward, anche se già intuiva la risposta,
“Non lo so, ma se è quello che penso io, il nostro Comandante avrà parecchio da
fare, e soprattutto, dovrà sbrigarsi!” rise sibillino l’uomo, evitando per un
pelo una fiammata.
Roy
Mustang aveva estratto i guanti: “Maes, sei il mio migliore amico, ma queste
cose lasciale fuori!” disse, cercando di nascondere un’improvviso rossore che lo
aveva colto sugli zigomi, “AHAHAHA!!! Roy è diventato tutto rosso!” rise lui,
nascondendosi dietro una tenda.
Mentre la suddetta tenda prendeva fuoco, e Mustang cominciava a
inseguire l’amico, il giovane Fullmetal stava seduto sul divanetto, con un aria
pensierosa.
Envy
ridacchiò sotto i baffi nel vedere quell’espressione sul volto del compagno di
viaggio.
Ed
stava tramando qualcosa.
Qualcosa che avrebbe scioccato
tutti.
Quello sguardo lo conosceva bene.
“Direi che prima di stasera la vita di qualcuno avrà un deciso
sconvolgimento.” pensò tra sè e sè il moretto.
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
Il
pomeriggio trascorse relativamente tranquillo.
Edward e la maestra Izumi si erano esibiti, subito dopo pranzo, in
una serie di spettacolari trasmutazioni alchemiche di notevole abilità, Winry e
la zia Pinako sedevano a un tavolo, chiaccherando con Glacier e Rose, mentre i
militari si alternavano nel sorvegliare
Bradley.
Roy
e Maes non perdevano di vista Edward un solo
istante.
Soprattutto il Comandante.
Alphonse, invece, teneva compagnia ai sorveglianti assieme a Envy
mentre Lust sedeva su una poltrona a leggere.
Fullmetal, poi, battuta clamorosamente la maestra, si andò a unire
al fratello e all’amico, e tutti e tre presero a giocare a carte con Jean, di
ritorno dal suo turno di sorveglianza.
E
venne finalmente la cena.
Per
quell’occasione, Lust aveva fatto sistemare la sala in modo superbo: non vi
erano più tavoli separati, ma un unica tavolata, apparecchiata
perfettamente.
La
sala da pranzo era addobbata di bianchi fiori e tulle e la tovaglia era in
finissimo lino.
Tutti i passeggeri entrarono a
coppie.
Alphonse e Winry.
Rose e Kain.
Hughes e Glacier.
Izumi e Armstrong.
Envy e Lust.
Ognuno, vestito elegantemente, si sedette ai posti segnati;
improvvisamente, Rose, guardatasi attorno, disse: “Dove sono Ed e il
Comandante?” chiese lei, “Mancano anche Riza e Havoc!” constatò Glacier,
alzandosi.
“Dov’è il fratellone?” chiese Al a Hughes, “Non lo so, è strano.
L’ho visto due ore fa, assieme a Roy nel salottino inglese.” affermò l’uomo, non
poco preoccupato per quell’assenza.
Finalmente, i quattro assenti si fecero
vivi.
Roy
teneva Edward sottobraccio, e lo stesso faceva Jean con
Riza.
Tra
lo stupore generale, i quattro si sedettero nei posti più estremi, a capo tavola
stava il Comandante.
Tutti erano in attesa.
Stava per dire qualcosa senza
dubbio.
Infatti, il moro si alzò in piedi, si schiarì la voce, era
splendido in alta uniforme, e parlò.
Tutti stavano a sentire, curiosi.
“Buonasera a tutti, e scusate il ritardo, ma avevamo da prendere
alcune precauzioni di sicurezza. Questa è una serata speciale per tutti, è una
serata davvero speciale perchè, dopo tanto tempo, siamo nuovamente tutti
insieme. Malgrado il grande dolore vissuto in questi due lunghissimi anni,
grazie a Lust e a suo fratello, Envy, siamo di nuovo uniti come prima. Edward, è
tornato tra noi, e non c’è cosa più importante di questa, per me, perchè Ed è la
cosa più importante per me.” disse, con gli occhi che
luccicavano.
Tutti erano in silenzio.
“Ma
questa sera, non siamo qui solo per questo.”.
Tra
lo stupore generale, era stato il biondo alchimista a
parlare.
“Questa sera, abbiamo da fare due annunci, due annunci di enorme
importanza. Riza, Jean, tocca a voi.” disse il ragazzo, facendo un segnale ai
due tenenti biondi.
Con
un cenno del capo, i due si alzarono: “Abbiamo atteso a lungo prima di dare
questo annuncio, abbiamo aspettato tanto prima, poichè non ci sembrava giusto
dare un annuncio simile in questo periodo di gran dolore per tutti. Ma stasera,
visto che siamo tutti qui, ci è sembrato il momento migliore. Io e Riza....”
affermò il giovane Havoc a capo chino, “Ci sposiamo.” terminò la donna
sorridendo.
Nella sala cadde il silenzio, sostituito poi da una vera e propria
ovazione di giubilo: i loro colleghi gli balzarono quasi addosso, dando sonore
pacche sulle schiene, congratulandosi: “EVVIVA GLI SPOSI!!!!!!!!!!!!” urlò Maes,
seguito da Edward, “FINALMENTE VI SIETE DECISI!!!” esclamò Winry, allegra,
abbracciando il marito.
Tra
le urla generali, i due si baciarono
appssionatamente.
“Ehi, niisan, ma non dovevate fare un altro annuncio?” chiese
curioso Alphonse, ricordandosi delle parole del maggiore, “Già fratellino, non
ti sfugge nulla, eh? Ebbene, adesso tocca a me fare un annuncio importante. In
questi anni, in questi lunghi anni passati lontano da voi, sono maturato, sono
cresciuto, e sono riuscito a fare ordine nei miei sentimenti, ho messo ordine
nel grande caos che affollava il mio animo. Sapete tutti quanto dolore ci ha
riservato la vita, a tutti noi, a me, a mio fratello, alla maestra, alla signora
Glacier, a Hughes, a Roy, a Winry.... Ciononostante, siamo riusciti a superare
tutte le avversità, malgrado gli ostacoli, e stasera, io volevo fare una cosa,
una cosa di cui non mi pentirò assolutamente.”.
Il
giovane fece un segno a Envy, e il moro detective si alzò, prese qualcosa dalla
tasca dei pantaloni e la porse al biondo.
Fullmetal mosse qualche passo nel mezzo della sala, si inginocchiò
dinanzi alla tavolata e si voltò verso Roy: “Comandante Supremo Roy Mustang, mi
vuole sposare?”.
Il moro, stupito, si
alzò in piedi, si avvicinò al biondo, e gli si inginocchiò davanti: “E ti ci
voleva tutto questo tempo?” sorrise lui, gli occhi lucidi, tirando fuori dalla
tasca una scatoletta rossa, del medesimo colore di quella del fidanzato, “Avrei
voluto chiedertelo tempo fa, ma te ne eri andato, e ho temuto di averti perso.
L’ho conservata però...” disse, tra le lacrime.
Davanti a loro, due anelli identici, col simbolo del caduceo in
diamante.
“Lo
prendo per un si!” urlò Edward, saltandogli letteralmente
addosso.
I
due si baciarono, e anche i tenenti replicarono il
bacio.
Un
grande applauso scosse il treno da cima a
fondo.
“AUGURI AI QUATTRO SPOSI!!!!! FINALMENTE ROY HA MESSO LA TESTA A
POSTO!!!” strillò felice Hughes, saltellando come un
bambino.
“AUGURI E FIGLI MASCHI!!!!!” esclamò a sorpresa Izumi, battendo
forte le mani.
“Ci
avrei scommesso che lo avresti fatto!!!” battè le mani felice il detective,
all’indirizzo dell’amico.
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
DUE
SETTIMANE DOPO
Urla
e schiamazzi di bambini rallegravano una splendida giornata di sole a
Reesembool, il paesino di nascita del Fullmetal Alchemist, del fratello e della
giovane Winry.
La
casa dei Rockbell era decorata a festa, con graziosi fiori bianchi e un grande
striscione: “AUGURI AI QUATTRO SPOSI!”, opera indiscussa di Maes e della piccola
Elycia, che si era prodigata, con pastelli e colori a
decorarlo.
L’effetto era impressionante.
La
piccola aveva anche disegnato, con notevole abilità, i visi degli sposini, con
grande gioia del padre: “Guardate come è brava la mia piccola!!!” diceva di
continuo a chiunque passasse di là.
Per
fortuna, sia Roy che Ed che Riza avevano messo tutti in guardia riguardo al
tenente colonello.
Ormai mancava poco.
Il
matrimonio si sarebbe svolto a mezzogiorno in
punto.
“Jean!!! Roy!!!! State lontani di
qui!!!”.
Alphonse e Winry montavano la guardia dinanzi alla porta della
vecchia stanza di Al, Ed e Win, e tenevano lontani i due sposi, “Non potete
vedere le spose prima della cerimonia!!!!” urlò la ragazza, “Porta male!!!”
strillò lei, dando loro un calcio; dall’interno della stanza, si udirono le voci
delle “spose”: “Win, non rovinarceli troppo, per
favore!”.
Intanto, fuori in giardino, la signora Izumi stava sistemando, con
l’aiuto di Armstrong e del marito, Shigu, le ultime sedie e decorazioni, i vari
invitati stavano arrivando.
Naturalmente, avevano invitato gli amici più
intimi.
Ling
e Lan Fan si erano presentati il giorno prima, assieme a Scar e a Mei Chang,
tutti in abito da cerimonia.
Poi,
a sorpresa, anche Hohenheim si era fatto
vedere.
Tra
i militari, tutta la loro squadra, tra cui anche Brosh e Ross, il Mustang Team
al completo, la maestra Izumi, perfino il signor
Mason.
E
poi, una carissima amica del tenente Hawkeye di nome Rebecca, che aveva
conosciuto all’Accademia, il General Maggiore Armstrong e Buccaneer direttamente
da Briggs, in alta uniforme e naturalmente....
“EHILà!!!! ECCOTI QUI!!!!”.
Envy
e Lust erano appena arrivati, e già avevano salvato Roy e Jean dalla morte sotto
forma di Winry armata di chiavev inglese: “Avete tentato di forzare il blocco
della porta, vero?” indovinò il detective, “Uff, io volevo vedere Edo vestito da
sposa....” piagnucolò, “Lo sai che porta male?” interloquì la sorella, vestita
con uno splendido vestito rosso di seta.
“Dai, andiamo, manca meno di un quarto d’ora al matrimonio, e
dobbiamo accompagnarvi all’altare, visto che, a quanto pare, Winry e Al sono
impegnati. Andiamo!” esclamò il moro, prendendo Roy per un polso e
trascinandoselo dietro.
Tutti erano già pronti, seduti ai propri
posti.
I
testimoni erano pronti.
Envy
per Edward, Maes per Roy, Rebecca per Riza e infine Falman per
Jean.
Tutto era pronto.
Una
dolce musica si diffuse nell’aria, una canzone
splendida.
Non
era la solita marcia nuziale, no, era una canzone strana, bellissima e
malinconica ma nonostante questo molto dolce.
Era
suonata dai Tringham, i due fratelli che avevano aiutato tempo prima i due
Elric, da Kain e da Ling, che cantava.
Avevano composto quella canzone in onore dei quattro sposi e dei
trascorsi di ognuno di loro.
“Ricordi? C’era una porta che non riuscivamo mai a raggiungere,
neppure alzandoci sulla punta dei piedi...”
La
voce del sovrano di Xing era calda e vellutata.
Stavano entrando le spose.
Riza, accompagnata da Winry, vestiva un bellissimo abito bianco di
seta purissima, col busto riccamente damascato con ricami dorati e una favolosa
tiara di diamanti e oro bianco, dono della madre, sul capo perfettamente
pettinato.
Sulle spalle, un lungo mantello bianco perla a mò di strascico e
un velo sul viso.
Al
suo fianco, Edward.
A
sorpresa, il ragazzo indossava un abito da cerimonia bianco, non poteva
indossare il vestito da sposa, coi gemelli d’oro ai polsi e il mantello bianco
sulle spalle come la compagna; i lunghi capelli biondi legati in una
treccia.
Alle
loro spalle, Den, Hayate e Elycia, che portavano gli anelli e tenevano alzati
gli strascichi dei due.
A
pochi passi dai loro promessi, i due salutarono calorosamente i loro
accompagnatori, poi Edward diede galantemente il braccio a Riza e i due fecero
l’ultimo pezzetto di strada insieme.
La
ragazza era molto agitata.
Ma
il compagno la tranquillizzò.
In
fondo, stavano per coronare il loro sogno d’amore con le persone che amavano di
più.
Arrivarono presso lo scranno e affiancarono i loro
promessi.
Dopo
una breve e toccante cerimonia, finalmente, tutto finì, e i quattro poterono
baciare i propri compagni per la vita.
Quella brutta storia era ormai
dimenticata.
Adesso, c’era solo posto per l’amore, e
l’affetto.
Ma
soprattutto, per loro.
Per
la loro felicità.
E
per quella dei loro cari e delle persone a loro
vicine.
Era
tornata la pace.
L’Amestris Express aveva concluso il suo viaggio, un viaggio che
aveva portato tante novità nella vita di ognuno, e aveva contribuito a riunire
chi si era separato.
L’Amestris Express, un treno di cui nessuno mai si
dimenticherà.
SALVE A
TUTTI!!! Con questo nono capitolo si conclude il viaggio dell’Amestris Express,
del treno gemello dell’Orient Express e del Galaxy Express 999, erede dei treni,
metafore della vita.
È stato un
lungo viaggio, ma un viaggio splendido e triste, dove l’amicizia e l’affetto la
hanno fatta da padroni.
Dove la
vendetta ha trovato la via del perdono e della gioia.
Un viaggio,
che è giunto alla fine.
L’amore ha
trionfato ancora una volta sull’odio, e sulla disperazione, indicando la via del
ritorno.
Come avete
visto, la storia è terminata con il matrimonio di tutti e quattro, anche se in
origine il matrimonio avrebbe dovuto svolgersi a tre coppie (hehe, vi sfido a
scoprire chi potrebbe essere l’ultima coppia, mamy, papy, voi lo potete
intuire.).
Comunque,
volevo dedicare questo capitolo a tre persone veramente
importanti.
Per prime,
ELY-OTOUSAN e ALEX-OKASAN, a cui dedico soprattutto la scena del matrimonio, e
la canzone, che loro adorano, perchè ho messo quel pezzo solo per loro, e infine
a MIRY-NEESAN, una persona importante per me, visto che è stata lei, assieme a
Ed92, a introdurmi allo YAOI e non me la posso scordare!! Spero che questo mio
messaggio ti arrivi.
Beh, che
dire di più, grazie a voi che mi avete supportato e
sopportato.
VI VOGLIO
TANTO BENE!!
Ci vediamo
nelle mie altre storie!!!
CIAO
CIAO!!
SHUN