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Autore: SHUN DI ANDROMEDA    29/07/2008    4 recensioni
Nuova mia opera! Vedrete i nostri personaggi preferiti in un ottica un pò differente!! Un treno, 16 passeggeri, una sorpresa... Cosa accadrà? "Dopo che tutti i passeggeri ebbero preso possesso delle loro cabine, il treno, con uno stridio e un fischio, partì." DIMENTICAVO!!! La mia storia sarà basata su un certo libro... Senza rubare nulla!! A voi la scoperta!! A PRESTO! SHUN
Genere: Romantico, Azione, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Edward Elric, Envy, Lust, Roy Mustang, Un pò tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Prove

AMESTRIS EXPRESS

CAPITOLO 9

GRANDI SORPRESE SULLA STRADA DEL RITORNO

Edward e Roy entrarono nel vagone ristorante teneramente abbracciati, con Edward che teneva il braccio ferito legato al collo.

Tutti stavano facendo colazione, e chiaccheravano felicemente tra loro, ora che tutto era tornato alla normalità.

Quando i due fecero il loro ingresso nella sala da pranzo, furono accolti da Hughes: “Ehilà, Edward! Dormito bene?” lo salutò, alzando un braccio; i due ricambiarono il saluto e si sedettero al centro della sala, al tavolo che Envy e Lust avevano fatto preparare per stare lì seduti, assieme a Winry e Al.

“Buongiorno fratellone!! Stai meglio oggi??” chiese preoccupato Al, versandogli una tazza di caffè forte, “Si, grazie niichan...” sbadigliò il ragazzino, prendendo la tazza colma del liquido scuro.

“Quanto manca all’arrivo?” chiese Roy, seduto a fianco del biondino, sorseggiando una tazza di tè bollente, “Mmm, vediamo... Secondo la tabella di marcia, dovremmo arrivare domattina, verso mezzogiorno direi.” gli rispose il detective, consultando la sua agenda, “E poi, dobbiamo anche tenere d’occhio quel bastardo di là. Per ora, lo controllano a turno i due tenenti e gli altri militari ma se volete posso dare io il cambio.” spiegò il ragazzo, riferendosi a Bradley, “E poi, mi toccherà complilare il rapporto, magari mi farò aiutare da Edward se ne avrà voglia.” disse il ragazzo, guardando l’amico, “Certo, ti aiuterò volentieri!” replicò l’interpellato, con un sorriso.

Dopo aver fatto colazione, tutti insieme si riunirono nel salotto inglese.

Così, mentre Envy e Edward compilavano il rapporto, facendo passare il tutto per una “operazione di polizia volta alla cattura di un pericoloso latitante”, gli altri stavano seduti sui divanetti a sorseggiare il tè o semplicemente a ciarlare.

“Bene, direi che abbiamo finito col rapporto. Sino a domattina almeno possiamo starcene tranquilli!” esclamò il detective, buttandosi di peso su uno dei divanetti, “Non vedo l’ora di tornare a casa, davvero!” aggiunse; il biondo si accoccolò accanto al Comandante, cercando di muovere il braccio, “Dannazione, fa ancora male!!” constatò, dopo che una fitta di dolore intenso lo aveva colpito alla spalla ferita, “Non muoverla, allora. Sei stato fortunato che la lama non ha colpito qualche vena o arteria, altrimenti....” rabbrividì il moro, prendendolo in braccio e accoccolandoselo sul petto, tenendo ferma la spalla del biondo.

Envy e Lust sorrisero a quella scena; “AH! Quasi dimenticavo! A cena, Riza e Jean hanno detto che devono fare un annuncio molto importante!” esclamò il tenente colonnello, sbucando da dietro il giornale che stava leggendo.

“Che genere di annuncio?” chiese curioso Edward, anche se già intuiva la risposta, “Non lo so, ma se è quello che penso io, il nostro Comandante avrà parecchio da fare, e soprattutto, dovrà sbrigarsi!” rise sibillino l’uomo, evitando per un pelo una fiammata.

Roy Mustang aveva estratto i guanti: “Maes, sei il mio migliore amico, ma queste cose lasciale fuori!” disse, cercando di nascondere un’improvviso rossore che lo aveva colto sugli zigomi, “AHAHAHA!!! Roy è diventato tutto rosso!” rise lui, nascondendosi dietro una tenda.

Mentre la suddetta tenda prendeva fuoco, e Mustang cominciava a inseguire l’amico, il giovane Fullmetal stava seduto sul divanetto, con un aria pensierosa.

Envy ridacchiò sotto i baffi nel vedere quell’espressione sul volto del compagno di viaggio.

Ed stava tramando qualcosa.

Qualcosa che avrebbe scioccato tutti.

Quello sguardo lo conosceva bene.

“Direi che prima di stasera la vita di qualcuno avrà un deciso sconvolgimento.” pensò tra sè e sè il moretto.

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Il pomeriggio trascorse relativamente tranquillo.

Edward e la maestra Izumi si erano esibiti, subito dopo pranzo, in una serie di spettacolari trasmutazioni alchemiche di notevole abilità, Winry e la zia Pinako sedevano a un tavolo, chiaccherando con Glacier e Rose, mentre i militari si alternavano nel sorvegliare Bradley.

Roy e Maes non perdevano di vista Edward un solo istante.

Soprattutto il Comandante.

Alphonse, invece, teneva compagnia ai sorveglianti assieme a Envy mentre Lust sedeva su una poltrona a leggere.

Fullmetal, poi, battuta clamorosamente la maestra, si andò a unire al fratello e all’amico, e tutti e tre presero a giocare a carte con Jean, di ritorno dal suo turno di sorveglianza.

E venne finalmente la cena.

Per quell’occasione, Lust aveva fatto sistemare la sala in modo superbo: non vi erano più tavoli separati, ma un unica tavolata, apparecchiata perfettamente.

La sala da pranzo era addobbata di bianchi fiori e tulle e la tovaglia era in finissimo lino.

Tutti i passeggeri entrarono a coppie.

Alphonse e Winry.

Rose e Kain.

Hughes e Glacier.

Izumi e Armstrong.

Envy e Lust.

Ognuno, vestito elegantemente, si sedette ai posti segnati; improvvisamente, Rose, guardatasi attorno, disse: “Dove sono Ed e il Comandante?” chiese lei, “Mancano anche Riza e Havoc!” constatò Glacier, alzandosi.

“Dov’è il fratellone?” chiese Al a Hughes, “Non lo so, è strano. L’ho visto due ore fa, assieme a Roy nel salottino inglese.” affermò l’uomo, non poco preoccupato per quell’assenza.

Finalmente, i quattro assenti si fecero vivi.

Roy teneva Edward sottobraccio, e lo stesso faceva Jean con Riza.

Tra lo stupore generale, i quattro si sedettero nei posti più estremi, a capo tavola stava il Comandante.

Tutti erano in attesa.

Stava per dire qualcosa senza dubbio.

Infatti, il moro si alzò in piedi, si schiarì la voce, era splendido in alta uniforme, e parlò.

Tutti stavano a sentire, curiosi.

“Buonasera a tutti, e scusate il ritardo, ma avevamo da prendere alcune precauzioni di sicurezza. Questa è una serata speciale per tutti, è una serata davvero speciale perchè, dopo tanto tempo, siamo nuovamente tutti insieme. Malgrado il grande dolore vissuto in questi due lunghissimi anni, grazie a Lust e a suo fratello, Envy, siamo di nuovo uniti come prima. Edward, è tornato tra noi, e non c’è cosa più importante di questa, per me, perchè Ed è la cosa più importante per me.” disse, con gli occhi che luccicavano.

Tutti erano in silenzio.

“Ma questa sera, non siamo qui solo per questo.”.

Tra lo stupore generale, era stato il biondo alchimista a parlare.

“Questa sera, abbiamo da fare due annunci, due annunci di enorme importanza. Riza, Jean, tocca a voi.” disse il ragazzo, facendo un segnale ai due tenenti biondi.

Con un cenno del capo, i due si alzarono: “Abbiamo atteso a lungo prima di dare questo annuncio, abbiamo aspettato tanto prima, poichè non ci sembrava giusto dare un annuncio simile in questo periodo di gran dolore per tutti. Ma stasera, visto che siamo tutti qui, ci è sembrato il momento migliore. Io e Riza....” affermò il giovane Havoc a capo chino, “Ci sposiamo.” terminò la donna sorridendo.

Nella sala cadde il silenzio, sostituito poi da una vera e propria ovazione di giubilo: i loro colleghi gli balzarono quasi addosso, dando sonore pacche sulle schiene, congratulandosi: “EVVIVA GLI SPOSI!!!!!!!!!!!!” urlò Maes, seguito da Edward, “FINALMENTE VI SIETE DECISI!!!” esclamò Winry, allegra, abbracciando il marito.

Tra le urla generali, i due si baciarono appssionatamente.

“Ehi, niisan, ma non dovevate fare un altro annuncio?” chiese curioso Alphonse, ricordandosi delle parole del maggiore, “Già fratellino, non ti sfugge nulla, eh? Ebbene, adesso tocca a me fare un annuncio importante. In questi anni, in questi lunghi anni passati lontano da voi, sono maturato, sono cresciuto, e sono riuscito a fare ordine nei miei sentimenti, ho messo ordine nel grande caos che affollava il mio animo. Sapete tutti quanto dolore ci ha riservato la vita, a tutti noi, a me, a mio fratello, alla maestra, alla signora Glacier, a Hughes, a Roy, a Winry.... Ciononostante, siamo riusciti a superare tutte le avversità, malgrado gli ostacoli, e stasera, io volevo fare una cosa, una cosa di cui non mi pentirò assolutamente.”.

Il giovane fece un segno a Envy, e il moro detective si alzò, prese qualcosa dalla tasca dei pantaloni e la porse al biondo.

Fullmetal mosse qualche passo nel mezzo della sala, si inginocchiò dinanzi alla tavolata e si voltò verso Roy: “Comandante Supremo Roy Mustang, mi vuole sposare?”.

Il moro, stupito, si alzò in piedi, si avvicinò al biondo, e gli si inginocchiò davanti: “E ti ci voleva tutto questo tempo?” sorrise lui, gli occhi lucidi, tirando fuori dalla tasca una scatoletta rossa, del medesimo colore di quella del fidanzato, “Avrei voluto chiedertelo tempo fa, ma te ne eri andato, e ho temuto di averti perso. L’ho conservata però...” disse, tra le lacrime.

Davanti a loro, due anelli identici, col simbolo del caduceo in diamante.

“Lo prendo per un si!” urlò Edward, saltandogli letteralmente addosso.

I due si baciarono, e anche i tenenti replicarono il bacio.

Un grande applauso scosse il treno da cima a fondo.

“AUGURI AI QUATTRO SPOSI!!!!! FINALMENTE ROY HA MESSO LA TESTA A POSTO!!!” strillò felice Hughes, saltellando come un bambino.

“AUGURI E FIGLI MASCHI!!!!!” esclamò a sorpresa Izumi, battendo forte le mani.

“Ci avrei scommesso che lo avresti fatto!!!” battè le mani felice il detective, all’indirizzo dell’amico.

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DUE SETTIMANE DOPO

Urla e schiamazzi di bambini rallegravano una splendida giornata di sole a Reesembool, il paesino di nascita del Fullmetal Alchemist, del fratello e della giovane Winry.

La casa dei Rockbell era decorata a festa, con graziosi fiori bianchi e un grande striscione: “AUGURI AI QUATTRO SPOSI!”, opera indiscussa di Maes e della piccola Elycia, che si era prodigata, con pastelli e colori a decorarlo.

L’effetto era impressionante.

La piccola aveva anche disegnato, con notevole abilità, i visi degli sposini, con grande gioia del padre: “Guardate come è brava la mia piccola!!!” diceva di continuo a chiunque passasse di là.

Per fortuna, sia Roy che Ed che Riza avevano messo tutti in guardia riguardo al tenente colonello.

Ormai mancava poco.

Il matrimonio si sarebbe svolto a mezzogiorno in punto.

“Jean!!! Roy!!!! State lontani di qui!!!”.

Alphonse e Winry montavano la guardia dinanzi alla porta della vecchia stanza di Al, Ed e Win, e tenevano lontani i due sposi, “Non potete vedere le spose prima della cerimonia!!!!” urlò la ragazza, “Porta male!!!” strillò lei, dando loro un calcio; dall’interno della stanza, si udirono le voci delle “spose”: “Win, non rovinarceli troppo, per favore!”.

Intanto, fuori in giardino, la signora Izumi stava sistemando, con l’aiuto di Armstrong e del marito, Shigu, le ultime sedie e decorazioni, i vari invitati stavano arrivando.

Naturalmente, avevano invitato gli amici più intimi.

Ling e Lan Fan si erano presentati il giorno prima, assieme a Scar e a Mei Chang, tutti in abito da cerimonia.

Poi, a sorpresa, anche Hohenheim si era fatto vedere.

Tra i militari, tutta la loro squadra, tra cui anche Brosh e Ross, il Mustang Team al completo, la maestra Izumi, perfino il signor Mason.

E poi, una carissima amica del tenente Hawkeye di nome Rebecca, che aveva conosciuto all’Accademia, il General Maggiore Armstrong e Buccaneer direttamente da Briggs, in alta uniforme e naturalmente....

“EHILà!!!! ECCOTI QUI!!!!”.

Envy e Lust erano appena arrivati, e già avevano salvato Roy e Jean dalla morte sotto forma di Winry armata di chiavev inglese: “Avete tentato di forzare il blocco della porta, vero?” indovinò il detective, “Uff, io volevo vedere Edo vestito da sposa....” piagnucolò, “Lo sai che porta male?” interloquì la sorella, vestita con uno splendido vestito rosso di seta.

“Dai, andiamo, manca meno di un quarto d’ora al matrimonio, e dobbiamo accompagnarvi all’altare, visto che, a quanto pare, Winry e Al sono impegnati. Andiamo!” esclamò il moro, prendendo Roy per un polso e trascinandoselo dietro.

Tutti erano già pronti, seduti ai propri posti.

I testimoni erano pronti.

Envy per Edward, Maes per Roy, Rebecca per Riza e infine Falman per Jean.

Tutto era pronto.

Una dolce musica si diffuse nell’aria, una canzone splendida.

Non era la solita marcia nuziale, no, era una canzone strana, bellissima e malinconica ma nonostante questo molto dolce.

Era suonata dai Tringham, i due fratelli che avevano aiutato tempo prima i due Elric, da Kain e da Ling, che cantava.

Avevano composto quella canzone in onore dei quattro sposi e dei trascorsi di ognuno di loro.

“Ricordi? C’era una porta che non riuscivamo mai a raggiungere, neppure alzandoci sulla punta dei piedi...”

La voce del sovrano di Xing era calda e vellutata.

Stavano entrando le spose.

Riza, accompagnata da Winry, vestiva un bellissimo abito bianco di seta purissima, col busto riccamente damascato con ricami dorati e una favolosa tiara di diamanti e oro bianco, dono della madre, sul capo perfettamente pettinato.

Sulle spalle, un lungo mantello bianco perla a mò di strascico e un velo sul viso.

Al suo fianco, Edward.

A sorpresa, il ragazzo indossava un abito da cerimonia bianco, non poteva indossare il vestito da sposa, coi gemelli d’oro ai polsi e il mantello bianco sulle spalle come la compagna; i lunghi capelli biondi legati in una treccia.

Alle loro spalle, Den, Hayate e Elycia, che portavano gli anelli e tenevano alzati gli strascichi dei due.

A pochi passi dai loro promessi, i due salutarono calorosamente i loro accompagnatori, poi Edward diede galantemente il braccio a Riza e i due fecero l’ultimo pezzetto di strada insieme.

La ragazza era molto agitata.

Ma il compagno la tranquillizzò.

In fondo, stavano per coronare il loro sogno d’amore con le persone che amavano di più.

Arrivarono presso lo scranno e affiancarono i loro promessi.

Dopo una breve e toccante cerimonia, finalmente, tutto finì, e i quattro poterono baciare i propri compagni per la vita.

Quella brutta storia era ormai dimenticata.

Adesso, c’era solo posto per l’amore, e l’affetto.

Ma soprattutto, per loro.

Per la loro felicità.

E per quella dei loro cari e delle persone a loro vicine.

Era tornata la pace.

L’Amestris Express aveva concluso il suo viaggio, un viaggio che aveva portato tante novità nella vita di ognuno, e aveva contribuito a riunire chi si era separato.

L’Amestris Express, un treno di cui nessuno mai si dimenticherà.

SALVE A TUTTI!!! Con questo nono capitolo si conclude il viaggio dell’Amestris Express, del treno gemello dell’Orient Express e del Galaxy Express 999, erede dei treni, metafore della vita.

È stato un lungo viaggio, ma un viaggio splendido e triste, dove l’amicizia e l’affetto la hanno fatta da padroni.

Dove la vendetta ha trovato la via del perdono e della gioia.

Un viaggio, che è giunto alla fine.

L’amore ha trionfato ancora una volta sull’odio, e sulla disperazione, indicando la via del ritorno.

Come avete visto, la storia è terminata con il matrimonio di tutti e quattro, anche se in origine il matrimonio avrebbe dovuto svolgersi a tre coppie (hehe, vi sfido a scoprire chi potrebbe essere l’ultima coppia, mamy, papy, voi lo potete intuire.).

Comunque, volevo dedicare questo capitolo a tre persone veramente importanti.

Per prime, ELY-OTOUSAN e ALEX-OKASAN, a cui dedico soprattutto la scena del matrimonio, e la canzone, che loro adorano, perchè ho messo quel pezzo solo per loro, e infine a MIRY-NEESAN, una persona importante per me, visto che è stata lei, assieme a Ed92, a introdurmi allo YAOI e non me la posso scordare!! Spero che questo mio messaggio ti arrivi.

Beh, che dire di più, grazie a voi che mi avete supportato e sopportato.

VI VOGLIO TANTO BENE!!

Ci vediamo nelle mie altre storie!!!

CIAO CIAO!!

SHUN

   
 
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