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Autore: coccinella_    17/05/2014    7 recensioni
– Credo abbia difficoltà ad ammetterlo – esordisce Dig, lo guardo confusa e continua – Secondo me inconsciamente sa che quel “ti amo” era vero ma non vuole ammetterlo – mi fa fare un piccolo caschè quando la canzone finisce facendomi ridere
– Però intanto sta con Laurel – li guardo un po’ invidiosa
– Lo conosci è Oliver Queen, capirà la verità quando sarà troppo tardi – lo guardiamo attentamente mentre tintinna il suo bicchiere con quello di Laurel
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Felicity Smoak, John Diggle, Oliver Queen, Roy Harper, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ancora di salvezza?


Sbadiglio per l’ennesima volta ieri sera la festa per mia sfortuna si è prolungata fino alle prime luci del mattino, poche ore di sonno e adesso sono qui a cercare di reggermi in piedi perché  Oliver ci ha convocato  al covo per discutere di una cosa
– Hai proprio un aspetto orribile – commenta Roy guardandomi
– Roy giuro che ti preferivo quando eri dormiente con una bella flebo di veleno di serpente – dico con voce stanca
– Voi due non vi date tregua? – ci chiede Diggle intento a bere il caffè.
Sono seduta alla mia postazione ho la testa poggiata sulla scrivania e gli occhi chiusi. Pochi minuti dopo sento qualcuno mettermi la mano sulla spalla e poggiare un bicchiere da trasporto sulla scrivania apro gli occhi e mi ritrovo Oliver guardarmi divertito
– Sapevo di trovarti in queste condizioni – avvicina il bicchiere a me
– Spero ci sia il cappuccino con cioccolato e due bustine di zucchero dentro – lo guardo male
– L’unico modo per farmi perdonare – sorride afferro subito il mio cappuccino e inizio a bere soddisfatta
– Dobbiamo parlare seriamente della mia situazione economica quindi di conseguenza anche delle vostre – ci guarda uno per uno
– Siamo tutti poveri – sussurro triste, che ne sarà di me?
– Non per molto, mi riprenderò ciò che è mio – dice convinto Oliver
– E nel frattempo? – chiede Dig
– Ci troveremo dei lavori alternativi – risponde Oliver facendoci scoppiare tutti in una fragorosa risata lui ci guarda offeso
– Dai non fare quella faccia – cerco di calmarmi e riprendo a parlare – Puoi farti pagare le serate da vigilante dalla città – sorrido divertita
– In effetti diventeremmo tutti ricchi – sussurra Roy interessato
– Perché gli dai idee del genere? – mi chiede esasperato Oliver
– Roy è rimasto ancora un po’ di veleno e non mi spavento ad usarlo – gli punto il dito contro e lui me lo morde. Oliver ci guarda turbato
– Io e Dig continuiamo da soli se vi vengono idee stasera ci rivediamo – dice tutto ad un tratto
– Cosa? Perché? – chiedo confusa. Ma che gli prende?
– Ho delle cose da discutere con Diggle … da soli – risponde evasivo, non smette di guardarrni male
– Fammi capire ci hai fatto venire qui presto solo per dirci quello che sapevamo già? – chiede perplesso Roy
Continuo a guardare confusa Oliver non capendo il suo comportamento lui mi guarda ancora storto
– La smetti di guardarmi così? E poi a cosa lo devo? – chiedo esasperata alzandomi dalla sedia
– Se la smettessi di deconcentrarti te ne accorgeresti – mi risponde male
– Io non sono deconcentrata! Sei tu che sei troppo concentrato su te stesso o su Laurel – l’ultimo nome mi scappa e cala il silenzio. Lui si avvicina interessato
– Che c’entra Laurel in tutto questo? – mi chiede strano, non capisco se è interessato o turbato
– Ok credo che per stamattina possa bastare. Felicty, Roy ci vediamo stasera? – ci interrompe Diggle guardandomi nervoso prima che mi lasci scappare di peggio. Prendo la mia borsa e spedita mi avvio verso l’uscita seguita da Roy. Camminiamo in silenzio e senza una meta sono immersa nei miei pensieri, di tanto in tanto Roy mi poggia la mano sulla spalla
– Felicity sei ancora tra noi? – mi chiede cauto
– Cosa? – chiedo confusa
– Lo sai che farete pace, si sentirà già in colpa – cerca di rassicurarmi
– Mi sono fatta scappare troppo Roy, la situazione sta diventando troppo pesante – mi sfogo nervosa. Siamo davanti una piazza con una fontana al centro. Continuiamo a camminare finchè Roy si siede sullo scalino della fontata, io faccio lo stesso
– Mi dici che è successo un mese fa? – me lo chiede come liberandosi, chissà da quanto tempo voleva chiedermelo. Lo guardo seria ponderando su quanto mi possa fidare di Roy
– Voleva depistare Slade facendogli credere che fossi io la donna che ama ma – sussurro flebile
– Ma? – mi esorta a continuare
– Mi ha detto ti amo. Sicuramente l’ha fatto per Slade ma per qualche minuto ci ho creduto veramente, dovevi vederlo era così serio … i suoi occhi … – non riesco a continuare
– Senti Fel sei una ragazza grandiosa sei il punto focale del team e soprattutto sei l’unica in grado di tenerlo con i piedi per terra – mi guarda sorridendo e continua – Da quando sono entrato nel team ho respirato subito questa tensione di sentimenti non detti tra di voi è nell’aria, si percepisce subito. Quindi credo che il tuo intuito ha visto bene ma ti crei false illusioni per non affrontarlo – lo guardo seria. Non mi aspettavo un discorso così serio e profondo da parte sua ma quello che ha detto mi ha davvero spiazzata. Ci guardiamo per un attimo che sembra interminabile.
– Sono grandiosa quindi? – gli dico sorridendo
– Non me lo sentirai dire mai più quindi non ti ci abituare – mi guarda storto divertito
– Felicity Smoak? – qualcuno cattura la mia attenzione, un uomo alto e decisamene ben messo in giacca e cravatta mi guarda stupito
– Ci conosciamo? – chiedo confusa. Lo guardo bene e non mi ricorda proprio nessuno
– In effetti ai tempi del college portato i rasta lunghi e non andavo di certo in giro vestito così … sono Andrew Gale – mi suggerisce diverito
– Andrew? – chiedo stupita in effetti è completamente un ragazzo nuovo … adesso noto che la doccia non gli fa più paura
– Che bello rivederti! – viene verso di me e mi abbraccia. Lo ricambio impacciata mentre guardo Roy confusa
– Lui è il mio amico Roy Harper – lo presento appena scioglie quell’abbraccio soffocante. Andrew gli porge la mano sorridente
– Hai subito una netta trasformazione – sussurro stupita guardandolo bene. Ai tempi del college era preso solo da proteste a cui nessuni importava e dai suoi lunghi rasta puzzosi. Meno male che non può sentire i miei pensieri ...
– Sei sempre la solita vero? – mi desta dal mio monologo interiore. Sorrido non capendo a che si riferisce – Che fai adesso nella vita? – chiede interessato
– Lavoro alla Queen … – mi blocco subito e riprendo a parlare – Sono in cerca di lavoro – sussurro triste e imbarazzata – Tu? – chiedo impacciata
– Ho preso le redini dell’azienda di famiglia – dice orgoglioso. Giusto suo padre ha un’azienda di telecomunicazioni
– Ma dimmi un po’ sei ancora il genio dell’informatica? – mi chiede interessato
– è la nerd più nerd che esista al mondo – si lascia sfuggire Roy facendo ridere Andrew. Io guardo male il mio amico
– Allora domani ti aspetto alle dieci, certo in teoria non ho bisogno di un colloquio per assumerti ma non vorrei dare un messaggio sbagliato ai miei impiegati. Adesso scappo a domani Smoak – corre via non dandomi neanche il tempo di parlare
– Qualcuna ha trovato il fidanzato – cantilena Roy facendomi alzare gli occhi al cielo
 

I miei tacchi riecheggiano per tutto il corridoio stretto prima delle scale che scendo veloci, svolto l’angolo e mi sorprendo nel non vedere nessuno. Guardo l’ora, di solito sono già tutti qui
– Ehilà – Oliver spunta alle mie spalle facendomi spaventare
– Mi hai quasi fatto venire un infarto – sussurro spaventata. Lui sorride divertito dalla mia reazione
– Ti devo delle scuse? – mi chiede imbarazzato
– Tu che dici? – incrocio le braccia al petto
– Scusa oggi ho esagerato – mi guarda fisso
– Tutto qui? Non mi dai neanche una spiegazione? – dico delusa
– Potrei ma non voglio – sorride sbruffone, sbuffo sonoramente
– Oliver mi farai diventare i capelli bianchi – ricambio il sorriso stanca di questa situazione
– Tutto apposto quindi? – si assicura di aver risolto le cose. Annuisco e inaspettatamente mi abbraccia facendomi rimanere di stucco. Oliver non è mai stato incline a questi gesti carini, al massimo capita che sia io ad abbracciarlo
– E questo a cosa lo devo? – chiedo stupefatta. Non risponde dopo pochi secondi scioglie l’abbraccio e mi sorride strano. Come quando vuole dire qualcosa ma non la dice.
– Scusate il ritardo – entra spedito Diggle seguito da Roy. Ci guarda prima sorpreso e poi sorridendo verso Oliver si toglie la giacca
– Abbiamo un caso – strappa il silenzio Roy e in un attimo ci immergiamo in quello che ci riesce meglio: essere un team al servizio della città.
 

Guardo l’ora sono le nove. Oliver è riuscito a fermare il criminale senza danni consegnandolo alla polizia, abbiamo finito tardi e mi sono addormentata sulla brandina. Mi alzo di controvoglia e noto Oliver dormire per terra e Diggle poggiato con la testa sulla scrivania. Mi avvicino a quest’utlimo e lo scosto leggermente lui balza subito in piedi prendendo la pistola
– Volevo solo darti il buongiorno – alzo le mani sorridendo, lui mi guarda male e si risiede
– Che ore sono? – chiede stanco
– Le nove e a proposito di questo devo andare. Alle dieci ho una specie di colloquio – dico a bassa voce per non svegliare Oliver, ho come la sensazione che avrebbe da ridire
– Fantastico, fammi sapere come va – mi sorride. Gli schiaccio l’occhio e vado via.

Continuo a guardare la ragazza bionda dietro la scrivania sembra piena di cose da fare. Risponde al telefono meccanicamente e il suo battere alla tastiera ormai ha preso un ritmo quasi fastidioso, mi chiedo se io apparivo così. Segretaria personale di Oliver Queen famoso per essere un don Giovanni.
Il telefono squilla per l’ennesima volta – Gale Comunications mi dica – sposta il suo sguardo dal monitor del pc a me e sorridendo dice – Sigorina Smoak si accomodi – poi torna a fare il suo lavoro. Mi alzo e sistemo il mio tailleur rosa cipria prima di entrare, ho odiato così tanto il lavoro da segretaria personale di Oliver e adesso invece è la cosa che più vorrei fare. Busso e apro la porta Andrew è seduto dietro un enorme scrivania sta firmando delle scartoffie e non appena mi vede si alza venendomi incontro sorridendo
– Sono felice che tu sia qui Felicity – mi abbraccia svelto e mi fa accomodare
– Grazie per la possibilità Andrew – rispondo sinceramente grata
– Perdonami ma veniamo subito al dunque perché tra mezz’ora ho una riunione – si sistema la giacca prima di sedersi – Ho fatto delle ricerche lo ammetto ho notato che in un primo periodo sei stata nel reparto informatico e poi sei diventata segretaria personale del signor Queen – so già a cosa sta alludendo, in effetti se non la sapessi lunga anche io alluderei alla stessa cosa.
– Aveva bisogno di una segretaria con molte capacità – sorrido prima di capire quanto la frase possa sembrare scomoda – Non in quel senso ovviamente – o mio dio l’ho detto davvero? – Non che tu intendevi qualche altro senso … – sussurro imbarazzata da me stessa.
Lui mi guarda divertito  – Quindi per quale ruolo ti stai candidando? – mi chiede soddisfatto di avermi fatto imbarazzare 
– Non capisco cosa tu voglia dire – rispondo confusa
– Mi piacerebbe averti come mia segretaria personale … – lo blocco subito
– Per il reparto informatico, mi candido per quel ruolo – rispondo risoluta. Posso accettare di essere segretaria personale solo di Oliver Queen, per ovvi motivi diversi da quelli muscolosi e sexy
 – Bene, allora potrai riavere il ruolo di tecnico informatico – mi dice un po’ deluso dalla mia scelta
– Ti ringrazio tanto – ci guardiamo sorridendo poi mi decido a dire – Andrew so che probabilmente me ne sto approfittando ma non stai cercando qualcuno nel reparto sicurezza? – chiedo goffa

 Due settimane dopo
– Felicity hai trovato quei tabulati che il signor Gale ha richiesto? – mi chiede la mia nuova collega Ellie
– Sì glieli sto mandando – premo invio e l’email parte. Mi distendo un po’ sulla poltrona guardandomi intorno ancora non mi sembra familiare, mi manca avere Oliver e Dig a pochi passi da me. Sbuffo nervosa quando alla porta qualcuno bussa
– Pranziamo insieme? –  mi chiede Diggle con la divisa da uomo della sicurezza, era un po’ restio ad accettare questo lavoro ma non avendo altra scelta per adesso se lo fa andare bene. Ripenso al momento in cui ho detto a Oliver che avevo trovato un nuovo lavoro, mi guardava spaventato come se non ci dovessimo vedere più
– Certo – sorrido alzandomi ma l’arrivo di un email mi distrae. È da parte di Andrew

Ciao Felicity,
grazie per i tabulati sei fantastica!
Stasera spero di vederti alla festa aziendale e per spero intendo che devi esserci.
A stasera Smoak
Andrew Gale, amministratore delegato Gale Comunications

 
– Tutto bene? – si avvicina Diggle leggendo l’email – Qui ci vorrebbe Roy e la sua canzoncina del fidanzato – lo guardo male ma poi scoppio a ridere in effetti è vero.
– A che gioco sta giocando? – chiedo infastidita
– Perché già pensi male? Magari gli interessi sul serio ...  – alza le spalle Diggle ma qualcosa non mi fa stare tranquilla. Forse perché mi ricorda Oliver per alcuni aspetti.
– Allora tu verrai con me – sorrido compiaciuta
– Io non sono compreso nell’email – mi dice seccato
– E se fosse un maniaco? Dovrei difendermi da sola? – chiedo stizzita per poi sorridere
– E va bene non farla così tragica – si lamenta lui.
A pranzo io e Dig cerchiamo un modo per aiutare Oliver ad uscire dalla situazione in cui si ritrova quando alcuni nostri colleghi si siedono al nostro tavolo
– Avete capito il tema della festa noiosa di questa sera? – chiede Amanda mangiando la sua insalata
– Fondi per aziende a rischio – risponde Mike
– Cioè? – chiedo interessata
– Ogni anno il signor Gale dona dei fondi ad aziende a rischio o già chiuse. Ovviamente lo fa per le apparenze, non appena l’azienda ritornerà a fare utili quei fondi verranno restituiti per essere donati ad un’altra azienda a rischio – risponde Mike poco interessato.
Io e Diggle ci guardiamo complici – Diglielo tu a te darà ascolto – mi dice il mio amico. 
Come convincerò Oliver? 




Ciao a tutte :)
Volevo solo ringraziarvi per aver letto mia storia e per averla recensita, spero questo capitolo non vi abbia deluse!
Coccinella_


 
  
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