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Autore: coccinella_    16/05/2014    7 recensioni
– Credo abbia difficoltà ad ammetterlo – esordisce Dig, lo guardo confusa e continua – Secondo me inconsciamente sa che quel “ti amo” era vero ma non vuole ammetterlo – mi fa fare un piccolo caschè quando la canzone finisce facendomi ridere
– Però intanto sta con Laurel – li guardo un po’ invidiosa
– Lo conosci è Oliver Queen, capirà la verità quando sarà troppo tardi – lo guardiamo attentamente mentre tintinna il suo bicchiere con quello di Laurel
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Felicity Smoak, John Diggle, Oliver Queen, Roy Harper, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dancing in the Moonlight





Oliver mi spinge dentro casa, sembra nervoso. Il respiro è affannato e non mi guarda negli occhi
– Oliver che ci facciamo qui? La città ha bisogno di te – chiedo spaventata
– Ho bisogno che tu stia qui – mi dice svelto
– Cosa? Non puoi chiedermi una cosa del genere – ribatto subito
– Non te lo sto chiedendo, ti verrò a prendere non appena è tutto finito – si volta e va via
– No! – urlo stizzita
– Felcity! – mi rimprovera col suo solito tono
– Non me ne starò qui nascosta, almeno dimmi il perché – dico risoluta
– Perché ho bisogno che tu stia al sicuro – si volta guardandomi serio
– Voglio stare con te e insieme agli altri – sussurro convinta
– Non posso permettere che succeda Felicity – sussurra nervoso
– Oliver quello che dici non ha senso – sono davvero confusa
– Slade ha preso Laurel perché pensa sia la donna che amo – mi guarda serio
– Lo so e io … – non mi lascia terminare la frase
– Ha preso la donna sbagliata – mi guarda intensamente. Rimango di stucco, non riesco a parlare mi esce soltanto un flebile “oh”
Ti amo – sussurra veloce, come se avesse paura a dirlo. Continuo a guardarlo come un ebete, avanti Felicity dovrai pur dire qualcosa. I suoi occhi sono fissi sui miei e cerco di formulare una frase che abbia senso compiuto nella mia testa
– Hai capito? – mi desta dai miei pensieri. Lo guardo ha qualcosa di strano nella sua espressione in un lampo capisco cosa stia facendo, siamo a casa sua dove Slade ha messo telecamere per spiarlo. Gli avevo detto di volerlo aiutare a tutti i costi e lui mi sta permettendo di farlo, sta dicendo di amarmi per depistare Slade. Il mio stomaco si contorce cosa speravo? Che si accorgesse di me così dal nulla?
– Sì, ho capito – sussurro confusa ci guardiamo intensamente poi volta le spalle e va via.
 



È passato un mese da quella sera. Dalla sera in cui Slade ha quasi raso al suolo la città, da quando per l’ennesima volta abbiamo rischiato le nostre vite per salvarla e da quando Oliver ha pronunciato quelle due parole “Ti amo” che adesso non fanno altro che torturarmi. Abbiamo recitato entrambi, come dice lui. In fondo è impensabile che lui possa stare con me è da sempre innamorato di Laurel … quando non è impegnato a stare con Sara.
– Mi stai ascoltando? – mi chiede Diggle addentando il suo panino, lo imito annuendo
– Per adesso sei sempre distratta – addenta il suo panino pure Roy guadagnandosi una mia occhiataccia
– Diamole tregua – sorride Dig schiacciandomi l’occhio. Lui sa cosa mi succede ma da buon amico non me lo fa pesare
– Stasera quindi festa a casa dei Queen? – chiede Roy addentando una mia patatina sorridendo mentre io cerco di infilzargli la mano con la forchetta
– Se il compleanno è di Laurel perché festeggiarlo a casa dei Queen? – mi lamento, Diggle mi regala un’occhiata eloquente e mi rendo conto dell’ovvietà della cosa – Giusto è Laurel – alzo gli occhi al cielo. Roy scoppia a ridere e Diggle gli da una gomitata
– Vedrai Thea quindi – sorrido perfida
– Siamo amici non è più un problema – mi risponde cupo
– Certo … siete amici – bevo un sorso d’acqua
– Tu non sei amica di Oliver? – mi chiede con ghigno
– Ci tieni ai tuoi occhi azzurri? O vuoi che ti accechi con la forchetta? – gliela punto. Dig sorride ma viene distratto dalla suoneria del suo telefono guarda lo schermo e risponde velocemente
– Oliver dimmi – questo cattura l’attenzione mia e di Roy poi continua – Va bene arriviamo – chiude la chiamata e mi guarda imbarazzato
– Andiamo alla Bat caverna? – chiede ironico Roy
– No andiamo alla Queen caverna – risponde altrettanto ironico Dig

 
Cerco di reprimere la voglia di urlare e spaccare tutto quando l’ennesimo palloncino mi scappa dalle mani mentre cerco di annodarlo. Mi esce un grugnito dalla bocca e lo rigonfio sbuffando. Dig mi guarda sorridendo
– Non mi guardare traditore – lo accuso
– Mi ha chiesto di aiutarlo perché era solo, cosa avrei dovuto dirgli? – si avvicina a me mostrandomi come annodare il palloncino
– La festa è di Laurel perchè non chiama lei? – dico sarcastica. Siamo nel salotto di casa Queen, Oliver e Roy sono andati a prendere la torta e l’alcool mentre Laurel e Thea ancora non sono tornate
– Per adesso Laurel non ti sta molto simpatica – azzarda a dire Diggle facendomi sbuffare sonoramente
– E che non capisco se la dobbiamo considerare sua fidanzata o meno – dalla sera in cui abbiamo sconfitto Slade ha passato più tempo con lei che con noi … o meglio con me
– Non lo so, li conosci hanno sempre alti e bassi – alza le spalle il mio amico
– Io per ora vedo solo alti – commento inastidita
– Sai ho sempre pensato che tu provi qualcosa per lui ma in genere lo nascondi meglio di così – gonfia un palloncino guardandomi di sottecchi. Apro e chiudo la bocca non so cosa dirgli. Nego con chiunque i miei sentimenti per Oliver ma Diggle ha vissuto tutto, lui ci conosce meglio di chiunque altro
– Quella sera mi ha detto ti amo – il palloncino mi scappa nuovamente e frustrata mi siedo sul divano, lui mi guarda fissa non sapendo che dirmi
– E tu? – chiede curioso
– Prima che potessi rispondere ho capito me lo stesse dicendo per sviare Slade – sorrido finta
– Ne sei sicura? – mi chiede premuroso. Annuisco mordendomi le labbra.
Sentiamo delle voci provenire dall’ingresso e poi fare capolinea in salotto
– Si batte la fiacca qui? – si avvicina Oliver sorridendomi
– Scusa se non so fare uno stupido nodo a degli stupidi pallonici – mi alzo e mi dirigo in bagno lasciando un Oliver confuso in salotto.
 

La sera non tarda ad arrivare. Dopo quell’occasione io e Oliver non ci siamo più ritrovati nella situazione di doverci rivolgere parola, meno male non avrei saputo giustificare il mio malumore che tutt’ora persiste. Roy è venuto a prendermi a casa e adesso siamo tutte e due davanti la porta d’ingresso dei Queen senza avere davvero il coraggio e la voglia di entrare.
Lo guardo comprensiva, la camicia azzurra gli risalta gli occhi e il quintale di profumo che si è messo lo rende molto sexy. Guardo le mie scarpette blu col tacco che ho intonato al mio vestitino bianco e  mi chiedo se riuscirò magari ad essere bella quanto Laurel. Roy si decide a suonare e i miei sogni vengono frantumati quando una Laurel fasciata in un abito corto stretto e nero ci apre la porta, è magnifica
– Finalmente siete qui! – sorride allegra
– Auguri! – le diciamo in coro io e Roy. Ci fa entrare e ci abbraccia
– Sapete già la strada – dice ridendo. A malincuore ci dirigiamo in salotto, pensavo ci fosse molta più gente ma il salotto è comunque pieno di persone serene che parlano tra loro. Intercetto Thea presa a ballare un lento con un ragazzo mi vede e mi saluta con la mano fa lo stesso con Roy dopo averlo mangiato con gli occhi. Poggio la mano sul braccio di quest’ultimo e insieme ci dirigiamo verso il tavolo da bere
– Siete in ritardo – ci raggiunge Oliver seguito da Dig. Entrambi mi guardano per un lungo istante
– Ci ha messo un eternità per uscire di casa – si lamenta di me Roy, lo guardo male
– Ne è valsa la pena – sussurra un Oliver sorridente.
Dalle casse una deliziosa “ Dancing in the Moonlight” parte, Laurel prende per il braccio Oliver e lo porta in pista. Faccio una smorfia e mi accorgo che devo essere più discreta quando il padre di Laurel mi guarda confuso. Roy continua a guardare Thea poi mi trascina in pista mi mette le mani dietro i fianchi e io attorno al collo e iniziamo a dondolare
– Sei un pessimo ballerino – mi lamento
– Lo so e tu non sei molto simpatica – mi sorride nonostante la delusione di vedere Thea insieme a quel ragazzo
– è inutile che provi a farla ingelosire con me, sa che non potrà mai accadere qualcosa – sorrido amichevole, in questo mese ci siamo avvicinati molto ma non in quel senso
– A quanto pare qualcun altro non lo sa – guarda qualcuno alle mie spalle mi volto e noto Oliver guardarci serio
– Hai visto chi tiene tra le mani? – dico alludendo a Laurel
– La terrà pure tra le mani ma intanto gli occhi sono piantati su di te – ci guardiamo seri tutte e due e poi scoppiamo a ridere. Diggle si avvicina tossendo
– Posso rubarti la dama? – chiede divertito, Roy un po’ contro voglia si scosta ma raccatta subito una ragazza e continua a dondolare in pista mentre, come uno stalker, fissa serio Thea
– A cosa devo l’onore? – chiedo sorridendo
– Volevo salvare Roy da una freccia – spiega ridendo. Guardo nuovamente Oliver e lo vedo più tranquillo ma di tanto in tanto si volta a guardarmi
– Credo che abbia difficoltà ad ammetterlo – esordisce Dig, lo guardo confusa e continua – Secondo me inconsciamente sa che quel “ti amo” era vero ma non vuole ammetterlo – mi fa fare un piccolo casché quando la canzone finisce facendomi ridere
– Però intanto sta con Laurel – li guardo un po’ invidiosa
– Lo conosci è Oliver Queen, capirà la verità quando sarà troppo tardi – lo guardiamo attentamente mentre tintinna il suo bicchiere con quello di Laurel.




 
  
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