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Autore: spencer_    17/05/2014    4 recensioni
[dalla storia..]
«Quando troverai quell'SI mandalo a fanculo anche da parte mia» disse prima di allontanarsi per tornare in casa.
«Athena?» La richiamò.
«Si?» si girò verso di lui.
«Ti amo» disse sorridendo.
Athena sorrise spontaneamente. Era indecisa se tornare per la sua strada o andare da lui. Una frazione di secondo dopo si era già avviata verso il ragazzo.
«Spencer, sei la più grande contraddizione vivente. Prima mi allontani, poi mi avvicini. Mi lasci credere che è finita e poi mi dici che mi ami –si avvicinò ancora di più a lui— come devo fare con te?» gli chiese sorridendo. «Sei il peggior fidanzato di questo mondo, sappilo» aggiunse prima di baciarlo.
«Forse è per questo che mi ami» disse tra un bacio e l'altro.
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Spencer Reid, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 7
Tuffo nel passato


 
L'avvenire ci tormenta, il passato ci trattiene, il presente ci sfugge.
Gustave Flaubert


 


«Dimmi Garcia».
«Rapimento di ragazze in Texas, esattamente tre chilometri da casa di Athena.» disse velocemente la bionda guardando lo schermo del computer mentre le informazioni apparivano una dietro l’altra.
«Quante?» chiese strabuzzando gli occhi.
«Per ora hanno dichiarato la scomparsa di quattro ragazze, Spencer, sono amiche di Athena, ho controllato. Andavano in classe insieme alle superiori.» rispose Penelope aggrottando la fronte.
«Garcia non devi farne parola con lei - sussurrò - lo verrà a sapere comunque, ma per ora non dirle nulla». La storia della sua infanzia tormentata era ancora nella sua mente. L'incubo si stava per ripetere. Si passò una mano sul viso, voltandosi leggermente per guardare cosa stesse facendo.
«Secondo te perché le ho fatto passare a te il telefono? Zucchina. Comunque, la squadra arriverà tra due ore e probabilmente la vorranno interrogare come tutte le sue amiche. Falla parlare prima che sappia tutto. Hotch ha detto che quando parlava del suo passato spesso le venivano attacchi d'ansia, quindi falla parlare senza che lei scopri qualcosa. Verrò anch'io, fammi preparare un po' di tacos» disse lei mordendosi il labbro.
Per quanto la situazione non fosse per niente divertente, Spencer si lasciò scappare un sorriso. «Cercherò di farlo. A più tardi» e riattaccò.
Chiudendo gli occhi e prendendo un respiro profondo, tornò in camera. Athena era sdraiata sul suo letto e leggeva distrattamente un libro preso dal comodino. Probabilmente era Seneca, ma in quel momento gli importava molto poco di filosofia.
«Spencer, tutto bene?» gli chiese.
«C'è un classico caso da manuale qui in Texas a qualche chilometro da qui --disse abbozzando un sorriso-- perché vi lasciano comprare fucili come se niente fosse?» chiese sdraiandosi di fianco a lei.
«Oh, beh, qui molti cacciano e.. boh, non lo so» rise.
«Lo so che non ne vuoi parlare, del mio lavoro intendo - disse cercando di essere il più delicato possibile - quindi parliamo d'altro; sei ancora in contatto con le tue amiche del liceo?»
«Amiche del liceo? Beh, è un paesino relativamente piccolo, quindi sarebbe impossibile non rimanere in contatto con loro --rispose girandosi per guardarlo-- Susy e Mal sono tornate a casa per non so cosa e le ho viste... Settimana scorsa mentre Charlie non la vedo da un po'» disse. «Perché?»
«Non mi hai mai parlato delle tue amiche, qui in Texas intendo - disse - ero solamente curioso».
«Oh, beh, le conoscerai presto! Verranno una decina al matrimonio, anche se Lizzy è una ex di mio fratello... il che è imbarazzante. Ma è di Mike, quindi nessun conflitto con la sposa» aggiunse ridendo.
La sua risata lo tranquillizzava. «Eravate tutte nella stessa classe?»
«Io, Lizzy, Caitlin, Charlie, Mel e Susy si, le altre ci siamo conosciute per vie traverse» disse facendo i conti con le mani, proprio come i bambini.
«Ed eravate molto amiche a quei tempi?». La sua espressione curiosa non era difficile da orchestrare.
«Lo siamo tutt'ora, stiamo difficilmente un giorno senza sentirci, anche se in queste due ultime settimane non le ho sentite molto per via dello studio e del matrimonio. Siamo simili e spesso ci scambiano a me e Lizzy data la somiglianza anche esteriore! Da piccole ci piaceva dire in giro che eravamo gemelle» parò ridendo ricordando quand'era piccola e tutte le cavolate fatte con le amiche.
La mente di Reid cominciò a lavorare frettolosamente. Cominciò ad immaginare Lizzy. Se erano simili poteva anche trattarsi di uno scambio di persona. «Oh.. - disse sorridendo - e le altre?» domandò lui inclinando leggermente la testa di lato.
«Dici esteriormente?» chiese Athena senza capire.
«In generale» rispose Spencer facendo un cesto svelto con la mano.
«Caitlin è il mio opposto, è rossa e con occhi neri. E' molto espansiva e divertente. Mel è uguale a me come carattere e anch'essa bionda. Charlie è un po' l'unione di tutte noi. E' bionda con occhi castani e timida ma appena prende confidenza si scatena. La chiamiamo così perché è come se avessero preso una caratteristica di noi a testa e l'avessero messa dentro di lei» raccontò per poi alzarsi dal letto. «Queste siamo noi» disse prendendo una foto dal comodino per fargliela vedere. In quella foto si erano vestite tutte uguali apposta, come per gioco. Era dell'estate prima. Spencer deglutì incarnando un sopracciglio.
«Qualcun'altro ha questa foto?» chiese prendendola tra le mani. La somiglianza tra loro non era molto evidente. I tratti fisici erano differenti certo, ma in quella foto si erano vestite tutte nel medesimo modo. E questo cominciò a fargli pensare che il vero obiettivo possa essere uno solo.
«Tutto il mondo, in pratica. Credo che Lizzy o Mel l'abbiano come immagine personale su Facebook» rispose facendo spallucce. «Perché?»
«Perché non so nulla della tua vita in Texas, Athena - disse, ritenendosi un minimo soddisfatto del fatto che non l'abbia scoperto - e sono contento che tu me ne abbia parlato».
«Caitlin sa sparare, suo padre è un militare. E' brava anche nel corpo a corpo, è stata le ad insegnarmi dei trucchi per sopravvivere con mio fratello» tornò a raccontare mentre poggiava la testa sul petto di Reid.
Spencer aveva ancora due ore prima che la squadra arrivasse al completo in Texas. Cominciò ad accarezzarle i capelli, sperando che si addormentasse. «Diventa un racconto sempre più interessante - disse - sapete sparare tutte?»
«Emh, solo in quattro. Mel e Lizzy hanno imparato più tardi ma anche loro se la cavano bene. Caitlin ha insegnato a Charlie il corpo a corpo. Spesso i ragazzi la tormentavano e le ha chiesto aiuto. Le altre sono atletiche ma scansa fatiche!» disse ridacchiando.
«Tormentavano anche te?» chiese lui lasciandole un bacio sulla tempia.
«Con i miei fratelli? Neanche morti, anzi, ero quella che li usava per far smettere di tormentare le mie amiche. La nostra cerchia di amici comprende dei ragazzi che sanno il fatto loro, ci hanno sempre protette.» rispose Athena voltando leggermente la testa per guardarlo.
«Mi sembra giusto» commentò Spencer, prima di lasciarle un bacio tra i capelli.
«Tra quanto devi andare?» chiese dopo un po'.
«Ho ancora un pò di tempo - rispose - che ne dici se ti riempio di baci prima che me ne vada?» domandò per sviare totalmente il discorso.
«Decisamente si» disse per poi avvicinarsi ancora di più a lui.
«Allora è meglio darsi una mossa» disse, tuffandosi sulle sue labbra.
Athena, appena Spencer le diede tregua, si addormentò con la testa sul suo petto. Suonarono alla porta e qualcuno andò ad aprire.
La porta della camera da letto di Athena si aprì lentamente. La testa di Susanne sbucò annunciando l'arrivo di un altro agente. Spencer molto lentamente, spostò il corpo di Athena sul materasso. Prima di uscire, le lasciò un bacio sulla fronte.
«Morgan» disse Spencer a mo di saluto.
«Senza casa» commentò Derek ridacchiando. «Vieni, sono tutti fuori» disse poco prima di ringraziare la madre di Athena.
Spencer salutò la donna ed uscì. Sorrise non appena vide il resto della squadra. Per quanto fosse difficile ammetterlo, loro erano la sua famiglia e in quei giorni gli erano mancati.
«Hey Spence!» disse JJ non appena fu salito in macchina.
«Com'è andata?» chiese Hotch riguardo alle informazioni.
«Ciao JJ - disse - si somigliano molto, hanno una foto di gruppo in cui sono vestite tutte uguali. Sanno autodifendersi praticamente tutte»
«Hanno rapito solo le bionde?» chiese JJ dopo aver visto la foto.
«Lei lo sa?» chiese Morgan. Garcia era nell'altra macchina con Emily e Rossi e stava morendo dalla voglia di rivedere Athena. Era l'unica della squadra ad averla vista.
«Ho evitato di dirle la verità per ora - disse - è sotto stress per il matrimonio del fratello, gli esami e tutto il resto».
«Lo sai che JJ dovrà interrogarla, vero?» chiese Morgan dopo un attimo di silenzio.
«Beth di dov'è?» chiese Hotch.
«Beth l'ha conosciuta all'università – rispose Spencer corrugando la fronte - ma è della California»
«Non hanno ancora trovato i corpi e sono state rapite a distanza di tre giorni, quindi probabilmente sono ancora vive. Stiamo chiamando i parenti e le altre ragazze per interrogarle» comunicò Hotch una volta arrivato in ufficio. «Reid, mi dispiace ma dovrai leggere i diary di Caitlin. Io interrogherò i parenti, Rossi le amiche, Emily e Morgan andate sul posto dell'ultimo rapimento. JJ torna a casa di Athena cerca di capire perché ha preso solo le bionde, lei è l'ultima del gruppo ad essere bionda e a non essere stata rapita» disse Hotch prima di mettersi al lavoro.
«Secondo voi - disse Reid - non l'ha rapita perché c'ero io?»
«Se conosce le ragazze, sa che suo padre e i fratelli sanno sparare e difendersi. In più c'eri tu, quindi era un impresa ad alto rischio. Le altre ragazze le hanno rapite quando erano da sole o comunque più vulnerabili» rispose Hotch aprendo una scatola contenente il materiale.
Reid comunque non riusciva a togliersi dalla testa il fatto che potrebbe essere lei la prossima vittima. Non poteva lasciare il quartier generale istituito alla centrale della polizia locale. Avrebbe dovuto tracciare un profilo geografico della zona, limitare i confini e leggere il diari di Chaitlin. Cose che per lui erano il quotidiano, eppure non sapeva nemmeno da dove cominciare.
«Reid?» lo richiamò Aaron.
«Si?» domandò alzando la testa verso di lui.
«Sangue freddo, JJ sta andando da lei, è al sicuro. Stai tranquillo» e detto questo uscì dalla stanza.
 
«Signora Williams - disse JJ non appena la porta di casa si spalancò - sono Jennifer Jereau, sono un agente dell'FBI, lavoro con Spencer»
«Avevo capito che le cose non andassero bene --disse facendola entrare-- che è successo?» chiese facendola accomodare in salotto.
«Spencer non può parlare di queste cose, mi dispiace - disse - delle ragazze sono state rapite a pochi giorni di distanza. Abbiamo scoperto che sono tutte amiche di Athena e che le somigliano molto».
Susanne rimase un secondo in silenzio. C'era già passata. «Centra per caso la storia di Sandy?» chiese prendendosi la testa tra le mani.
«Non lo sappiamo ancora signora - disse JJ - la nostra analista sta facendo il possibile per scavare a fondo»
La madre sospirò. «Cosa volete sapere precisamente?» chiese nello stesso istante in cui Justin entrò in salotto.
«Mamma, che succede?» chiese prima che i suoi occhi si posassero su JJ. «Oh..» mormorò lui fermandosi.
«Justin, lei è Jennifer Jereau, una collega di Spencer» disse Susanne guardando il figlio.
«Piacere» disse avvicinandosi a lei per stringerle la mano. «Hanno rapito Caitlin, tutta la città ne sta parlando» continuò.
«Justin, per favore, vai da tua sorella» disse la madre.
«Lo sai che dopo Sandy...» incominciò ma la madre lo fermò.
«Vai da Athena e rimanici finchè non te lo dico io.» disse decisa.
JJ guardò il ragazzo annuire e allontanarsi. «Mi dispiace - disse - ma dovrei parlare con Athena».
«Vieni, sta dormendo» disse Justin accompagnando JJ nella camera della sorella. Stava ancora dormendo e Justin la svegliò.
«Mostriciattolo, devi svegliarti» sussurrò.
Athena aprì gli occhi fece una smorfia. «Dolce come sempre.»
Dopo che la ragazza la mise a fuoco, JJ si avvicinò. «Ciao Athena - disse porgendole la mano - sono Jennifer, lavoro con Spencer»
«Mi ha parlato di te» mormorò ma era ancora mezza addormentata. «Che succede?» chiese mettendosi a sedere.
«Ci è arrivata una segnalazione da parte della polizia locale per la scomparsa di alcune ragazze - disse, guardando l'espressione di Athena cambiare radicalmente - a giorni di distanza e abbiamo scoperto che sono tutte tue amiche»
«Aspetta, cosa? --disse sorpresa, poi continuò-- io lo uccido. Giuro che uccido quel ragazzo» disse più a se stessa che a JJ.
«Ha solo eseguito gli ordini, Athena - disse subito JJ - non poteva parlartene»
«Mi ha fatto parlare per un ora delle mie amiche definendosi 'curioso' --disse prendendosi la testa tra le mani-- chi hanno rapito?»
«Il nostro capo gli ha chiesto di farlo - rispose - le ragazze si chiamano: Lizzy, Caitlin, Charlie, Mel».
Athena sospirò. «Ho già detto tutto a Spencer --mormorò alzando la testa-- cosa voi sapere?» chiese facendo segno si sedersi di fianco a lei. Athena stava impazzendo.
«Tutto quello che ti viene in mente.. ragazzi, amici, conoscenti.. tutto» rispose JJ guardandola per poi piegare la testa di lato. «Chi fa cosa? Chi può avercela con chi?» aggiunse poi.
«Nessuno le odiava se è questo che vi interessa. Lizzy ha un ragazzo ma non so altro perché non la sento da due settimane. Si sono conosciuti all'università e si stanno ancora frequentando come 'amici' --disse facendo le virgolette con le dita-- L'unica che può avere dei nemici è Catlin. Suo padre è un generale nell'esercito e ha mandato a casa molti ragazzi con disonore. Altro non mi viene in mente. E' una piccola cittadina, non avviene mai niente di ecclatante e io ormai vivo in Virginia»
«Crediamo che molto probabilmente abbia seguito una logica nel rapirvi - disse JJ - Spence ci ha mostrato la foto in cui siete vestite tutte nello stesso modo. Tu sei l'ultima a destra»
«Susy è tra Caitlin e Charlie ma non è stata rapita» disse Athan prendendo la foto tra le mani.
«E' per lei che ci hanno chiamati qui. Appena hanno saputo che era sparita un'altra ragazza hanno telefonato.» disse JJ dispiaciuta.  «Probabilmente il prossimo obiettivo saresti stata tu, ma con Spencer qui eri al sicuro. Mi hanno anche detto che tuo padre e i tuoi fratelli sanno sparare; probabile che non si sentisse pronto per te» aggiunse poi addolcendosi.
«E' impossibile! --esclamò Athena-- mi ha inviato un messaggio poco prima che mi addormentassi!» disse mostrandole il messaggio.
''A devo dirti un sacco di cose! Vediamoci il prima possibile, magari facciamo un giro a cavallo. xx''
«C'è qualcosa di diverso dai messaggi precedenti? Ti ha sempre scritto così?» chiese Jennifer guardando attentamente lo schermo del telefono.
«Non mi ha mai chiamata 'A', di solito era Caitlin a chiamarmi così» rispose dopo averci pensato un attimo.
«Fino a quando il nostro aereo non è atterrato il telefono risultava disperso e il segnale del gps non è rintracciabile»
«Avete provato con il secondo telefono?» chiese come se nulla fosse.
«Ha un secondo telefono? A chi è intestato?» chiese, prendendo il cellulare dalla tasca.
Digitò velocemente il numero di Garcia. «Che succede, bionda?» chiese l’analista rispondendo repentinamente.
«E' intestato alla sorella ma lo usa lei perché spesso i suoi le ritirano il telefono --spiegò-- il numero è 3450983459»
«Garcia - disse JJ - cerca questo numero di telefono e guarda se è attivo al momento. Se lo è prova a chiamare»
«E' attivo, si trova.... Aspetta, dove abita Athena?» chiese Garcia digitano velocemente dei tasti al pc.
«A tre chilometri di distanza dal centro del paese. Che succede, Garcia?» chiese JJ alzandosi dal letto.
«Il telefono risulta attivo all'entrata del giardino sud di casa sua» disse Garcia attirando l'attenzione di Reid.
Spencer voltò velocemente la testa verso Hotch che aveva già preso tra le mani le chiavi del suv nero che era stato loro fornito.
«Che cosa?» chiese incredula JJ. Prese la pistola dalla fondina e la puntò contro al porta della camera.
JJ aveva messo giù allora Garcia chiamò Hotch. «Si stava spostando dentro al giardino e poi si è spento» disse velocemente in preda all'ansia.
«Jennifer?» chiese Athena non capendo il suo gesto.
«Athena, il telefono era attivo fuori da casa tua poco fa» spiegò velocemente JJ puntando gli occhi su di lei per tenerla alle sue spalle.
«Da che parte?!» esclamò Athena dopo una frazione di secondo. Il cuore le batteva in gola, la sua famiglia era in giardino.
«Nel giardino sud» rispose Jennifer.
«Mike, mio fratello, si sta allenando lì» disse sbiancando in viso. Il resto della squadra era arrivata a casa ed erano entrati dal giardino est, dove c'era la casa. Avevano bisogno di una piantina per decidere come muoversi.
«Mi serve una pianta della casa, Garcia» disse Spencer. Fece per andare verso la camera di Athena, ma Hotch lo trattenne da un braccio. «Non è sicuro Reid»
«Nessuno conosce meglio questa casa di lei» rispose ma Morgan lo aveva già preceduto.
«Quante entrate ci sono?» chiese JJ.
«Per accedere ai giardini dall'interno devi entrare da quello sud, per accedere alla casa da quello est. Quello nord è chiuso e ci si arriva solo dalla cucina.» rispose Athena con il cuore in gola.
«JJ sono Morgan» disse, aprendo piano la porta della camera di Athena.
«E' un vincolo cieco questa casa» disse JJ.
«Non se sei del Texas --disse Athena subito dietro di lei-- qui la gente tende a saltare gli steccati quindi si può accedere a qualsiasi casa senza problemi. Deve essere agile per passarne uno di due metri ma non è impossibile»
«Morgan - disse Reid - dov'è Athena?».
«Qui dentro, basta che ti sporgi» rispose Athena al posto di Morgan.
Reid entrò all'interno della stanza. Senza pensarci due volte andò verso di lei e l'avvolse tra le braccia. «Scusa se ti ho mentito, ma non potevo parlartene - disse - devi aiutarci»
«Questione d'abitudine» disse lei prima di essere interrotta dai suoi cani che iniziarono ad abbaiare.






“L’oracolo del computer, per servirvi.” 
Ciao ragazzuoli ♥
Scusateci tanto se ci abbiamo messo anni ma tra università, scuola e vita privata non riuscivamo a fare prima! Da prossima settimana torneremo ad essere puntuali come orologi svizzeri.
Questo capitolo è moooooooooooolto importante, soprattutto per la storia di coppia tra Athena e Spencer! Seriamo vi sia piaciuto e mandateci le vostre opinioni su cosa potrebbe succedere. 
Cosa succederà ora? Lo scoprirete nella prossima puntata, rimanete sintonizzati.
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Alla prossima, 
much love ♥
“L’oracolo chiude”
   
 
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