EPILOGO
Erano passati 5 anni dalla sua morte, non c’era giorno che non la pensassi, giorno in cui non posassi l’occhio sulla nostra foto, che tenevo sul mobile in salotto. Mi ero sposato con Clare, non era c’erto per ripicca, anzi, lei era stupenda, la amavo, ma non come amavo lei. Clare sapeva tutto, sapeva che nessuno la avrebbe mai sostituita, ma a lei andava bene così. Tra qualche giorno partorisce, una bambina, sono così felice di diventare padre,mi renderebbe di nuovo felice. Poi però penso, a Clove, a tutti i progetti che avevamo fatto insieme, tutte quelle cose che avremmo dovuto fare. Mi mancava ancora come il primo giorno. Decisi di prendere una scatola che tenevo sotto il letto, la aprì, erano tutte foto mie e sue, dediche, ricordi, la lettera che mi aveva scritto e anche una sua foto, gli e la avevo scattata io, di nascosto. Per la seconda volta, piansi,mi ero sempre trattenuto,avevo fatto la persona forte, ma a un certo punto esplosi.
-“Cato, stai bene?”
-“S..- NO” Risposi scuotendo la testa
-“Ti manca, vero? Lo so, è difficile,ma ascolta bene, devi fare una cosa che non hai mai provato a fare, forse è per questo che stai così.”
-“Cioè?”. Si sedette a fianco a me sul letto.
-“Tu tendi a ricordare Clove, solo come persona che non c’è più,lo so che è così, ma dovresti provare a ricordarla come una persona che hai amato, che ti ha fatto stare bene, come una cosa bella, se no, il dolore non passa.”
La guardai,ci sapeva proprio fare con le parole,l’amavo, c’era sempre stata per me.
-“Peccato che questo dolore sembra non passare mai.”
-“Cato, quel dolore lì – indicò il mio cuore- non passa mai, sono trascorsi quasi dieci anni da quando mio padre se ne è andato. Quando una persona che amiamo se ne va, è impossibile non soffrire, e fidati non c’è giorno in cui non lo pensi, giorno in cui non mi manchi, quante volte avrei avuto bisogno di un suo abbraccio, ti sto solo dicendo che devi cercare di strare bene e andare avanti con la tua vita , la nostalgia,la mancanza, non passa, ma prova a ricordarla come era.”
-“Grazie Clare davvero, mi dispiace se ti ho un po’ trascurata, ma ora dobbiamo essere felici, tra un po’nascerà la nostra bambina, e io ti amo.”
Siamo rimasti in sielenzio.
“Ma si  può pensare costantemente a una persona che non vedi da tempo,ti può mancare così tanto?”
-“Si può.. purtroppo si può,io ci sono Cato, non ti abbandonerò.”
-“Grazie Clare, ti amo”
-“Ti amo anche io, sono così felice finalmente avremo un figlio…”
-“Non sai quanto io, posso chiederti solo un ultima cosa?”
-“ Certo, dimmi.”
-“La possiamo chiamare Clove?”
Sorrise.
-“Certo,sarà la nostra piccola Clove, così  le ridaremo un po’ di vita, non trovi?”
La baciai.
*il giorno dopo*
Finalmente era nata, era bellissima,da quanto è che non ero così felice. Tutto sembrava avere un senso, la presi in braccio.
“Ciao piccola Clove, io sono Cato tuo padre…”
La mia Clove?Non la avrei mai dimenticata,forse alla fine non ero così solo, non eravamo così distanti, perché una piccola parte di me è ancora con lei e ci sarebbe rimasta per sempre.



SPAZIO AUTRICE : Salve a tutti, eccoci giunti all'ultimo capitolo, spero vi piaccia come fine. Volevo fare un ringraziamento a tutti quelli che hanno recensito e letto  la mia storia. Era una delle mie prime fan fiction e sono felice che vi sia piaciuta :) Prometto che tornerò presto con altre storie, sia su Hunger Games, che su Harry Potter, faccio parte di molti foudum, quindi scriverò ancora molto :) A presto, recensite e fatemi sapere se vi piace questo epilogo:)
-Katniss Potte