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Autore: seaismydrug    17/05/2014    4 recensioni
''Non lasciarmi andare,non di nuovo.''
PS.QUESTA E' LA SECONDA SERIE.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Don’t let me go again.
11.I don’t wanna say goodbye.
Justin’s point of view.
Una fioca luce entrava dalla finestra della stanza ospedaliera, sentivo i muscoli contratti per la posizione scomoda che avevo dormito tutta la notte.
Mi girai e mi resi conto che Cheryl dormiva ancora, accarezzai il suo braccio e sospirai. “buongiorno bellissima.” Mormorai, dopo di che uscii dalla stanza.
“Buongiorno.” Derek sospirò e non rispose, sentivo i nervi irrigidirsi era incredibile il modo in cui avevo complicato tutto.
“Prega Bieber, prega.” Sbottò irritato, nei suoi occhi vi era dolore e i suoi muscoli erano contratti. “Perché l’hai fatto?” disse a denti stretti, potei vedere tutta la rabbia che aveva in corpo in quei precisi istanti. “ pensavi potesse migliorarti la vita? Non posso crederci- mormorò portandosi le mani al viso- non posso credere che tu realmente l’abbia fatto. Era la tua vita cazzo, e l’hai ammazzata tra le tue stesse braccia. Ti rendi conto?” sospirò scuotendo il capo innumerevoli volte, le mani giocherellavano nervosamente con le chiavi dell’auto, non riuscivo a rispondere.
“Ce la farà. Io credo in lei.” I miei occhi si posarono sul corpo immobile della ragazza più bella del mondo. Derek si mosse davanti a me velocemente. I suoi occhi chiari mi fissarono con odio. Poi vi fu un attimo di tensione, si addolcirono quasi come se avesse pietà. “Sembravi innamorato, e invece.” Le parole mi morirono in bocca. Mi contorsi dal dolore che provavo.
“Derek, perché? Perché sono cosi? Perché dopo tre anni, tre fottutissimi anni ho saputo solo portarla alla morte? Io, cazzo.”
“Perché tu non  sai amare Justin.” – detto questo si allontanò da me, sentivo il sangue scorrere troppo velocemente nelle mie vene, afferrai le chiavi e tornai a casa per una doccia,  dicendo alle infermiere di chiamarmi qualunque cosa fosse successa.
Quando arrivai a casa, lasciai che la frustrazione avesse la meglio su di me, caddi , mi spezzai, dentro. Le mie urla disperate, nessuno le avrebbe ascoltate se non lei.
||  alcuni giorni dopo.
 
Mi svegliai dal rumore del cellulare, tracciai la scritta ‘answer’ , la voce femminile rimbombò dall’altro capo del cellulare. Non andavo in ospedale da ieri sera .
“Signor Bieber, venga subito in ospedale. La paziente sembra dare segni di vita.” Il mio cuore fece un salto a quelle parole.
Misi in moto e arrivai in un batter d’occhio all’ospedale. Le mura fredde mi accolsero, vidi la figura snella di Harry chiusa in un cappotto nero fuori la camera, armeggiava un cellulare e sul suo volto vi era un’espressione sollevata.
“Entri.” Sorrise dolcemente l’infermiera, esitai prima di entrare poi lo feci. Un piccolo sorriso mi accolse,  i suoi occhioni blu erano aperti .
“Piccola.” mormorai “Piccola.” dissi di nuovo.
“Justin.” Sussurrò, allungò una mano verso di me. “Come stai, sei stanco?” mi accarezzò il viso. Mi sembrò più bella che mai, sentivo il mio cuore battere forte forte, come quando la baciai per la prima volta. Ero innamorato, senza alcun dubbio.
“Piccola.” ripetei, le baciai la mano. “Come ti senti?”
“Stanca, ma sto bene.” Mormorò, un’espressione serena le si dipinse in viso. In quell’istante pensai al momento in cui le sparai, una fitta mi prese al cuore.
“Scusami, ti prego. Perdonami.” Una lacrima mi scese, ma l’asciugò prima che potessi farlo io. Sorrise in modo angelico.
“Ti ho perdonato dal momento in cui sei entrato in questa stanza. Non voglio perdere tempo Justin, ne abbiamo perso troppo. Io ti amo, e questo conta. Non importa il dolore- tossi – le bugie, le lacrime e la morte, io voglio te al mio fianco. – respirò a fatica- io, ho bisogno di te più di quanto tu hai bisogno di me.” Le spostai i capelli dal viso e mi avvicinai. Poggiai la mia fronte alla sua fredda, e pallida.
“Piccola, ho paura.” Sussurrai, lasciai una scia di baci sulla sua fronte.
“Se saremo insieme non ne avrai.” Mi strinse la mano. “sono cosi stanca.”
“Vuoi che me ne vada?” chiesi , i suoi occhi mi perforarono, scosse flebilmente il capo.
“No, voglio che mi baci.” Sorrisi, mi avvicinai a lei e poggiai le mie labbra sulle sue. I minuti che passarono furono più intensi che mai, era a pezzi, e io ero pronto a rimetterli insieme e a ricomporla.
“Ti amo Cher .- presi un profondo respiro- ti amo da matti.”
Venimmo interrotti dall’infermiera.
“mi dispiace interrompervi, ma c’è qualcun altro che vorrebbe far visita alla signorina Biebs.” Annuii, le baciai il capo e le sorrisi, ricambiò e uscii dalla porta.
 
Cheryl’s point of view.
Sentivo la spalla dolorante, il collo immobile e  il cuore a pezzetti, quei pochi minuti con Justin mi avevano aiutata a star meglio, ma non del tutto. Ogni minuto che passava mi sentivo sempre più vulnerabile  e stanca, come se fossero gli ultimi. La passione delle sue labbra sulle mie mi aveva dato un po’ di forza, quella che per anni mi era mancata.
Harry entrò dalla porta, i suoi capelli ricci erano portati all’indietro era vestito in nero e sorrideva, il verde dei suoi occhi spiccava sotto le luci a neon, la sua bellezza era esaltata, un piccolo sorriso era sul suo volto.
“Ciao tesoro.” Mi baciò la fronte, e mi spostò i capelli. Mi diede una rosa rossa, e io sorrisi per il gesto carino.
“ti ho portato una rosa, ho pensato potesse farti piacere..” si grattò la nuca come segno di  imbarazzo, lo trovai tenerissimo.
“va bene Harry, è perfetto.”  Lo rassicurai. Trattenne il respiro per un po’, vidi qualche lacrima nei suoi occhi, gli presi la mano. “va tutto bene, io sono qui, tu sei qui. Stiamo tutti bene.” Mentii, non mi sentivo bene, avevo dolore ovunque e il respiro era davvero poco. L’aria non era abbastanza.
“mi sei mancata.” Sorrise un po’, serrò le labbra in attesa di una mia risposta.
“parlami un po’, come ti senti? Tutto bene?” chiesi innocentemente, come poteva in una situazione simile andare tutto bene?
“ora mi sento..come la prima sera che ti ho conosciuto, quando mi hai guardato per la prima volta con quei occhi e non ho fatto altro che pensarci per tutta la settimana – rise – mi sento cosi, tu mi fai sentire cosi..”
Mi allungai cercando di abbracciarlo ma non ci fu bisogno di farlo, perché subito le sue braccia mi strinsero.
“ sembri cosi fragile.” Mormorò.
“ti voglio bene Harry.” Chiuse gli occhi e sospirò. “ sorridimi ti prego.” Sorrise.
“io ti amo, ma.. dirò ti voglio bene per farti star meglio..” risi , poi tossii un po’ di sangue vi fu sulla mia mano, mi spaventai ma non dissi nulla per non  far preoccupare Harry, sentivo la testa girarmi e lo stomaco contorcersi.
“Tutto bene Cheryl?” chiese, annuii leggermente. “Cheryl cos’hai nella mano?” non risposi, allontanando la mano. “Cheryl fammi vedere.” Afferrò la mia mano, e vide il sangue.
Persi i sensi, mi sentii debole.
“Ti voglio bene.” Sussurrai ad Harry che diceva ‘no’ continuamente.
 “Justin” urlai un po’ con  le mie forze, Justin entrò in camera e mi afferrò.
“Piccola.” Le infermiere mi staccavano i tubicini e mi sentii di minuto in minuto più debole che mai.
“Non essere t-triste.” Sentivo il sapore del sangue in bocca.
“Cheryl Alison, non puoi farlo non  andartene ti prego, no no no.” Pianse, allungai una mano verso il suo viso. Sorrisi flebilmente.
“No amore mio, no è tutto okay. è perfetto, sto morendo tra le braccia dell’unica persona che io abbia realmente amato, mi sento cosi, cosi tua.. e non c’è niente di meglio.” Deglutii il sangue che minacciava di uscire dalla mia bocca.
“ti prego piccola, non farlo, non andartene.” Strinse i denti. “Voglio portare via tutto il buio in te, tutto il dolore, tutta la tristezza e ora non posso far niente. Te ne stai andando tra le mie braccia. Non farlo ti prego.”
“Justin, va bene- dissi con fatica- è cosi che doveva andare. Ti- il sangue fuoriuscì dalle mie labbra- ti a-mo.” Annuii, lasciai cadere la mia mano.
Il buio mi risucchiò, sentii le urla di Justin e il pianto di Harry. Nulla. Buio. Vuoto.
È finita, Cheryl Alison Biebs  non c’era più.  

 
NOBODY’S POINT OF VIEW.
Harry era fermo senza parlare, si sentiva risucchiato dal dolore, il suo cuore stava per scoppiare. Sentiva di aver fallito, di non averla protetta. Di non esser riuscito a tenerla in vita abbastanza.
Ricordava la sera in cui l’aveva sfidata, il momento in cui le sue labbra avevano toccato quelle di Cheryl, la vendetta, la sfida,  i suoi occhi, l’amore e la passione.
Sentiva se stesso scomparire.
 
Justin era senza vita, i suoi occhi erano spenti vuoti e bui. La sua mente si rifiutava di accettare la morte  di Cheryl. Ricordava la notte in cui avevano fatto l’amore, stavano sbagliando insieme. I litigi, la paura dell’assistenza sociale e le notti insonni per lei. Jaxon, e il rapimento. La tenacia di Cheryl e la sua testardaggine, il “vecchio Justin” che tanto la spaventava, la fratellanza, l’amore, la passione, il rifiuto. Le lacrime che avevano versato. E in quel momento desiderava sparire.
 
Derek sentiva un forte senso di angoscia, Cheryl era più di una cugina per lui, era una fottuta sorella, e in quel momento anche lui, il forte Derek cedette, pianse.
 
Ognuno di loro, portava nel cuore un buio incredibile lasciato dalla morte di Cheryl.
Ma ogni cosa inizia per finire, ogni cosa si ferma, nulla è per sempre. Ma si può sempre ricominciare.
 
                                                                                         Fine.

 
SE SIETE ARRIVATI FIN QUI MERITATE UN ABBRACCINO.
PICCINE E’ FINITA, SI ESATTO E’ FINITA.
PIANGO cwc.
SO CHE E’ MOOOLTO DELUDENTE, MA IO AVEVO IN MENTE QUESTO SIN DALL’INIZIO.
VOLEVO FAR CAPIRE CHE L’AMORE E’ PER SEMPRE, CHE ANCHE DOPO LA MORTE L’AMORE NON SMETTE DI ESSERCI, CHE JUSTIN E CHERYL SARANNO PER SEMPRE LEGATI .
CHE QUEST’AMORE ERA TROPPO GRANDE PER FINIRE CON UN MATRIMONIO, QUINDI HO DECISO DI CHIUDERLA COSI.
SPERO VI SIA PIACIUTA.
GRAZIE MILLE DI TUTTO, VI VOGLIO  UN GRAN BENE.
-JULIE. VI LASCIO CON QUESTO VIDEO. 
https://www.youtube.com/watch?v=vxYyEVmMRt4
  
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