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Autore: TogetherForever    17/05/2014    5 recensioni
1.4K  Reality/Marriage proposal  Pairing: Larry
Harry si guarda la punta degli stivaletti, mentre il nervosismo gli corrode le viscere.
Non che non sia sicuro della sua scelta, è completamente convinto di quello che sta per fare, è pronto. Lo è da quando si è accorto come il cuore gli battesse più velocemente nel petto ad ogni abbraccio con quello che a quel tempo considerava il suo migliore amico; di come, ad ogni canzone romantica che cantava, nella sua mente fosse sempre impressa l’immagine di Louis, con le sue labbra sottili distese in uno di quei sorrisi sghembi che lui ama tanto.
 
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Harry si guarda la punta degli stivaletti, mentre il nervosismo gli corrode le viscere.
Niall, al suo fianco, gli passa un braccio intorno alle spalle e lo stringe a sè. “Andrà tutto bene, vedrai. Te lo dico io”.
Ma gli occhi verdi di Harry sono ancora tenuti fissi su quegli stivaletti di camoscio che Louis gli critica sempre, le dita a torturargli le labbra carnose.
Non che Harry non sia sicuro della sua scelta, è completamente convinto di quello che sta per fare, è pronto. Lo è da quando si è accorto come il cuore gli battesse più velocemente nel petto ad ogni abbraccio con quello che a quel tempo considerava il suo migliore amico; di come, ad ogni canzone romantica che cantava, nella sua mente fosse sempre impressa l’immagine di Louis, con le sue labbra sottili distese in uno di quei sorrisi sghembi che lui ama tanto.
Perché sono passati ormai tre anni da quando si è accorto di essersi innamorato del suo migliore amico, due anni e dieci mesi da quando si sono scambiati il primo bacio.
E a Harry non importa se ancora non sono liberi di rendere pubblico il loro amore. Cosa è mai tenersi per mano davanti alle telecamere in confronto a tutti gli attimi di cui le mura di casa loro sono testimoni? Davvero uno stupido contratto, una semplice firma ad inchiostro nero su un foglio stampato dovrebbe trattenerlo dal fare ciò che ha deciso?
Affonda la mano nella borsa a tracolla che gli pende lateralmente dal collo, in cerca di quello che è da qualche settimana l’oggetto costante dei suoi pensieri. Estrae la scatolina vellutata e la osserva, concentrandosi sul respirare, azione che improvvisamente sembra essere diventata un’impresa particolarmente ardua.
Niall lo guarda sorridendo e gli passa una mano tra i ricci, in un segno di affetto. “Andiamo Harry” gli dice con tono emozionato.
Harry si lascia guidare dall’amico fuori dalla hall dell’albergo, ritrovandosi così all’aperto nella calda aria brasiliana. Le fans, come d’abitudine, sono lì con i flash accecanti delle loro macchine fotografiche e le loro urla emozionate. Harry e Niall, una mano alzata in segno di saluto, percorrono la strada che li separa dall’auto dai vetri scuri.
Una volta entrati, Harry si lascia sfuggire un sospiro, mentre i denti tornano a torturargli il labbro inferiore. L’agitazione e, in fondo, il principio di paura di ricevere una risposta negativa, lo stanno consumando dentro.
Niall sembra accorgersene, perché lo stringe a sè ancora una volta, distendendo le labbra in un sorriso, prima di sussurrargli all’orecchio “Dirà di sì, Haz. Non dirmi che hai qualche dubbio al riguardo!”. Harry si sforza di ricambiare il sorriso, forzando una risatina. “Certo! Sono abbastanza tranquillo.” Ma l’occhiata che Niall gli riserva lascia trasparire tutta la sua inettitudine nel mentire.
Comunque, il piano è semplice. Porterà Louis nei camerini prima che qualcun altro entri, si inginocchierà, estrarrà la scatolina e farà la proposta.
Però. Però.
Il rischio che Louis non accetti è comunque un’eventualità da prendere in considerazione.
Non che Harry dubiti dei sentimenti dell’altro, ha ancora nelle orecchie la voce di Louis che, dopo avergli mostrato il testo di Strong, gli sussurra “Questo è per te, ricciolino.” Ma Harry conosce Louis, sa quanto il ragazzo sia stressato dalla situazione che li circonda, da questa gabbia in cui sono imprigionati. E se non volesse aggiungere un altro tassello al loro puzzle? Se non volesse dare al management un motivo in più per nasconderli?
Harry preferisce non pensarci.
Nello stadio il ritmo è frenetico, come ad ogni sessione di prove.
Harry fa di tutto per evitare Louis, perché sa che il ragazzo, anche solo guardandolo negli occhi, capirebbe immediatamente che c’è qualcosa.
Ma non può più scansare la situazione quando Niall gli si avvicina con un sorriso complice sul volto. “È da solo nei camerini.” gli comunica. “Gli ho chiesto se potesse cercarmi la t-shirt nera che ho indossato ieri. Non penso che ci metterà molto a trovarla quindi datti una mossa!”
Quando Harry lo guarda confuso aggiunge un frettoloso “È il tuo momento, dai!”e lo spinge in malo modo in direzione dei camerini.
oh.
Harry si sforza di camminare in linea retta e di regolarizzare il respiro, anche se i tentativi si dimostrano vani. Ma un po’ d’ansia gli sembra più che lecita in un momento del genere, in fondo sta per chiedere la mano dell’amore della sua vita, non è certamente da considerarsi una cosa da poco.
Una volta varcata la soglia, si ritrova davanti ad un Louis sorridente, la t-shirt di Niall stretta tra le mani. “Hai visto Niall? Devo ridargli questa” gli chiede Louis, indicando la maglietta.
Harry lo guarda dritto negli occhi e le sue paure tornano a fargli visita.
Louis sembra accorgersi del tormento interiore che sta assalendo il ragazzo, perché gli si avvicina con un’espressione leggermente preoccupata. “Haz, ti senti bene?”
Ti senti bene?
Cosa dovrebbe rispondere Harry, ora come ora, a questa domanda, apparentemente tanto semplice? Perché l’euforia che lo invade al pensiero di sentirsi rispondere con un sì è un’emozione talmente potente che “bene” sarebbe un eufemismo, sminuirebbe senza pietà tutta la gamma di sentimenti di cui il suo animo sembra essere diventato dimora.
Ma se la risposta dovesse essere negativa, allora “bene” sarebbe una presa in giro, sarebbe un prendere le sue emozioni e calpestarle con forza.
Alla fine riesce a uscirsene con un flebile “Certo” che non sembra convincere molto Louis.
Prima che il ragazzo possa uscire dal camerino, Harry lo chiama. “Lou.”
Louis si volta e Harry capisce di non poter aspettare oltre. Si avvicina al ragazzo e, d’un tratto, si inginocchia. L’altro non sembra capire e inizialmente fraintende la situazione, “Non possiamo farlo qui!”. Ma quando Harry estrae dalla borsa (perché le tasche dei suoi amati skinny jeans sono troppo strette, ugh) la scatolina di velluto, allora rimane in silenzio, la bocca aperta.
Harry lo guarda, lo osserva mentre gli occhi gli si illuminano non appena realizza cosa sta accadendo. Riesce quasi a percepire la sua sorpresa, la sua incredulità.
Apre la scatola, scoprendo l’anello che lui e Niall hanno scelto qualche settimana prima in una delle gioiellerie di Londra. Le mani gli tremano e la gola gli si fa secca mentre pronuncia le parole che per giorni ha ripetuto come un mantra davanti allo specchio. “Louis, vuoi sposarmi?
Sembrano trascorrere attimi infiniti. Louis è in silenzio, la bocca ancora aperta e lo sguardo a correre dall’anello al volto di Harry.
Harry sta per alzarsi, si prepara psicologicamente a quel “no” che inevitabilmente sta per librarsi nell’aria. Ma poi Louis parla. “”.
È solo un “sì”, un semplice monosillabo, due lettere che accendono un fuoco nel cuore di Harry.
“Cosa?” chiede con voce flebile. E il volto di Louis si illumina con un sorriso. “Sì. Certo che voglio sposarti!”.
E Harry appoggia la scatolina per terra e si alza. Non gli importa di non rispettare la regola del “prima si infila l’anello al dito”, si alza e abbassa la testa verso Louis.
La reazione del ragazzo è immediata. Si solleva sulle punte e si stanno baciando.
Non è un bacio passionale, è un semplice sfioramento di labbra, ma Harry pensa che sia il bacio più ricco di emozioni che si siano mai scambiati. Perché sansisce la cosa più bella che gli sia mai capitata: l’amore per il ragazzo che ora sta stringendo tra le braccia.
E le emozioni che in questo momento lo invadono sono talmente potenti che il cuore sembra quasi fargli male per il compito di sostenerle tutte, ma è un dolore piacevole, il più bello che abbia mai provato.
E il mondo sembra scomparire, e forse potrebbero essere arrivati anche Zayn, Niall e Liam, accompagnati da un coro di “Congratulazioni!”, ma Harry sembra non notarli.
Nulla è in questo momento più importante di quel “sì” e, mentre poggia ancora una volta le labbra su quelle di Louis, si sfiora inconsciamente un fianco, dove, sotto al tessuto dei jeans, è impressa con l’inchiostro la scritta “Brasil!”.
Ogni tatuaggio ha il suo significato, e Harry si era fatto tatuare quella parola qualche giorno prima, una situazione da ricordare già chiara nella mente.
 
 


Ciao!
So bene che non è niente di che, è cortissima e scritta male. Ma l’ho scritta durante l’ora di filosofia, mentre il prof spiegava Aristotele, quindi cercate di capirmi:)
Comunque io non penso affatto che il tatuaggio “Brasil” sia dovuto ad una proposta di matrimonio (che a parer mio è già stata fatta da un pezzo), ma mi era sembrata carina come idea.
Niente, spero che vi sia piaciuta e, se vi va, lasciate una piccola recensione, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate:)
Isa
 
P.S. potete contattarmi anche su Twitter, sono irishsdream
  
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