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Autore: Pingsil    18/05/2014    2 recensioni
Le avventure in versi di un gatto rosso che scopre il mondo alla ricerca di qualcosa che gli è stato portato via...
Genere: Avventura, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco di nuovo la sera è tornata

e per chi è stato davvero obbediente,

questo di certo è un momento avvincente,

perché una storia sarà raccontata.

 

Ora la storia l'abbiamo lasciata

quando il papà di Roshone, sapiente

lo liberò da quel tipo insolente,

che poi fuggì con la faccia graffiata.

 

Quindi ascoltate la nuova avventura,

anche se forse è un po triste sta volta,

non vi fermate alla prima apparenza.

 

Non c'è bisogno di avere paura,

perché in Roshone la forza è già molta,

da superare anche questa esperienza.

 

II

 

Era una notte col cielo stellato

e nel giardino più in là sotto al tetto,

stava Roshone con qualche amichetto

e già dormiva tranquillo e beato.

 

Mentre ciascuno sognava contento,

ecco si sente un rumore sospetto,

come di passi che van verso il tetto,

ma dormon tutti e nessun ci sta attento.

 

Dunque c'è un ombra che gira furtiva

lì nella notte tra i gatti dormienti,

ma sconosciuti non ha i lineamenti,

son di colui che Roshone rapiva.

Certo è tornato per fare dispetto

a qualche amico del nostro micetto.

 

 

Or si avvicina al papà di Roshone,

ed alla mamma che accanto dormiva,

mentre una nuvola il cielo copriva,

li mette dentro a una borsa marrone.

 

Or il trambusto destò dal torpore

Mara la papera più intraprendente,

che starnazzando svegliò l'altra gente

dal dolce sonno e dal caldo tepore.

 

L'uomo ora fugge con rapida corsa,

scappa tenendosi in spalla il fardello,

sfugge anche ad Osso saltando il cancello,

e riesce a andarsene via con la borsa.

contro Roshone vendetta gridava,

per la sua faccia che ancora bruciava.

 

Lì nel giardino piangeva Roshone,

senza la mamma e il papà lui era triste,

gli altri cercavano intanto altre piste

per rintracciar quella borsa marrone.

 

“Devo trovarli non posso restare

-disse Roshone agli amici riuniti-

mamma e papà sono stati rapiti,

e fermo qui io non posso aspettare.”

 

Marta la saggia parlò con stanchezza:

“Non aver fretta mio giovane amico,

stai a sentir quel che ora ti dico,

devi star calmo ci serve accortezza.

Tu vuoi raggiungere i tuoi genitori,

ma non sei pronto ad andare lì fuori.”

 

Pensa Roshone: “Marta ha ragione”

non è mai stato al di là del cancello,

e il mondo fuori non è così bello;

come risolvere questa questione?

 

“Devi imparare ad andare lì fuori

-Osso gli disse abbracciandolo stretto-

Ti insegnerò qualche vecchio trucchetto,

per aiutarti coi tuoi genitori.”

 

Stava Roshone abbracciandosi ad Osso,

anche se il mondo al di fuori è più duro

tra le sue zampe era sempre al sicuro,

e lo faceva sentir meno scosso.

La sua tristezza un pochino svaniva

perché l'amor del suo amico sentiva.

 

Anche se triste per quanto accaduto

ora è di nuovo tranquillo Roshone,

dopo un bel bagno con acqua e sapone,

in un bel sonno avvolgente è caduto.

 

Chiudi i tuoi occhi tranquillo nel letto,

poi con Roshone andremo lì fuori

alla ricerca dei suoi genitori;

io sono qui che domani ti aspetto.

   
 
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