You smile? I smile. You're sad? I'm sad. Prologo
Era il 15 maggio 2015, quando Mia apri quella finestra e fece quel passo. 
Prima, aveva rimesso in ordine la sua camera e aveva salutato i genitori, e soprattutto gli zii, loro che avevano due figli, ma ora, per colpa sua, soltanto uno. Era solo colpa sua, lo sapeva bene. E faceva male. Troppo. 
Tornò con la mente a quel terribile giorno, esattamente un anno prima, il 15 maggio 2014. 
Lei era in cortile, con la sua classe per l'intervallo, quando la sua cuginetta di soli 4 anni l'aveva vista, ed aveva attraversato la strada, di corsa, senza guardare, solo per raggiungerla. 
Quella maledetta macchina non l'aveva vista, tanto era piccola, e l'aveva presa in pieno. 
Mia aveva visto tutto al rallentatore, la sua cuginetta così piccola, la sua Luci, era volata in aria, come un angelo, con i capelli che le fluttuavano attorno al viso, e gli occhi chiusi.
 Era atterrata su un prato verde, nell'erba tagliata di fresco, che ancora profumava. 
Ricordava di essere corsa come non mai in vita sua, aveva chiamato subito l'ambulanza e aveva visto con orrore crescente, impotente, la macchia scura che si allargava sotto il petto della piccola. 
Era solo colpa sua, se lei non l'avesse vista... Era sfuggita al controllo della madre e del fratello di 7 anni, ed era accaduto l'irreparabile: era morta, i medici avevano confermato subito il decesso. 
Mia era morta con lei. 
Non riusciva più a sopportare il dolore, ed il funerale era stato terribile. 
Ormai aveva deciso, se ne sarebbe andata per raggiungere la sua cara cugina, morta troppo presto. Cadendo fuori dal suo condominio, Mia lanciò un'ultima occhiata alla sua finestra aperta. Non gridò, disse semplicemente: "Sto arrivando, Luci"