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Autore: lucy_tennant    18/05/2014    1 recensioni
"-Vai stasera?- sussurrò.
Rimasi in silenzio.
-Te l'ho detto: non sono nemmeno del tutto sicura di volerlo fare....-.
Sospirò.
-Smettila di fare la stupida: questa è un'occasione che può capitare una sola volta nella vita! Devi prenderla al volo, senza neanche pensarci su due volte! Suvvia! Pensa al fatto che riuscirai a vedere tuo padre tutti i giorni, senza alcun problema; al fatto che non dovrai preoccuparti degli hollow o dei plus; al fatto che avrai tempo di ubriacarti con Kyoraku e soprattutto al fatto che potrai fare quello che vorrai perché sei il capitano della Dodicesima-.
Sorrise, nel vedere la confusione sul mio volto.
-I ragazzi della nostra brigata fanno sempre quello che gli pare, senza stare troppo nelle regole.... Tu di certo non farai l'eccezione!- ridacchiò, prima di concludere con un -Adesso vai....-."
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Jaggerjack Grimmjow, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Urahara Kisuke
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '~Gods of the Death~'
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-E con questo dichiaro conclusa la riunione- disse il Comandante Yamamoto, battendo la sua Ryujin Jakka a terra.
Tutti i Capitani si sparpagliarono per la stanza, recuperando i propri luogotenenti e spiriti delle rispettive Zanpakuto, cercando di uscire.
Io ero accanto a mio padre e quel pazzo psicopatico di Zaraki, che mi guardava con quell'aria di chi non vedeva l'ora di vendicarsi, facendomi il culo in una lotta.... O forse in qualcos'altro.... Comunque sia, né io né Urahara non avremmo apprezzato, in entrambi i casi.
Venni salvata dal Capitano della Tredicesima che, con un sorriso e qualche parola, riuscì a liberarmi da quegli strani pensieri su Kenpachi.
-Credo che sarà una bella esperienza.... Noi capitani portare le reclute sulla Terra per prepararli ad una vera battaglia contro gli hollow! Estremamente istruttivo e divertente- disse, quasi sussurrando per via della sua fievole voce.
-Decisamente, Ukitake dono- risposi.
-Puoi anche chiamarmi come invece dovresti.... Al diavolo i convenevoli- ridacchiò, avvicinandosi ed abbracciandomi.
-Grazie papà.... Forse sarebbe meglio che tu rimanessi qui, sai.... Non vorrei che ti sentissi male.... Se vuoi ci penso io a quelli che ti sono stati assegnati-.
-Non dubito della tua bravura come Capitano e come insegnante, ma credo sia bene che venga anch'io.... Non sarebbe male né per la mia salute né per le reclute: io potrei riprendere la mano nei combattimenti e loro imparerebbero tanto, dopotutto sono al livello "capitano"-.
Ed aprì le labbra in uno dei suoi soliti sorrisi dolci e rassicuranti, facendomi l'occhiolino.
Venimmo interrotti dalla sua Zanpakuto: Sogyo No Kotowari che, nella propria forma umana (due bambini molto dispettosi) gli saltò sulle spalle.
-Jushiro chaaaaan- borbottò uno dei due spiriti, battendo la mano destra sulla testa di Ukitake.
-Ci disegni qualcosa?- concluse l'altro, facendo la medesima cosa anche se con la mano opposta.
-Sì, venite- rispose dolcemente il Capitano della Tredicesima, prendendoli entrambi in braccio ed allontanandosi, una volta salutatami con un sorriso.
Mi ritrovai accanto lo spirito della mia Zanpakuto.
-Tenshi! Mi hai spaventata....- bofonchiai, guardando quel ragazzo alto, con delle grosse ali nere da angelo, gli occhi verdi ed i capelli neri.
-Come se non mi avessi sentito arrivare- rispose quello.
Indossava abiti terrestri.
-Quelli dove li hai trovati?- domandai, alludendo ai suoi jeans strappati ed alla sua maglia con su scritto "Bad Spirit".
Sollevai un sopracciglio.
-Il tuo fidanzato vende roba molto interessante.... E poi guarda che cosa fantastica-.
Iniziò a giocare con una catena appesa ai suoi pantaloni.
-Ti piacciono proprio eh?-.
Materializzò la spada e mi fece notare la catena nera che pendeva dal manico in risposta alla mia domanda, per poi farla sparire dalle sue mani.
-Come diavolo sei vestito?- domandò Sode No Shirayuki, la Zanpakuto di Rukia, mentre si avvicinava.
-Zitta befana, sono molto più bello di te- rispose la mia, passandosi una mano trai capelli.
Iniziarono a litigare.
Sbuffai, costringendo lo spirito della mia spada a ritornare nella forma di una normalissima katana.
La rinfoderai, sfoderando un ghigno malefico.
-Così la smetti- spiegai, ridacchiando.
Uscii dalla caserma della Prima Brigata, correndo fino ai miei alloggi e tirando fuori tutta la mia attrezzatura per vivere sulla Terra, che comprendeva vestiti nuovi, spazzolino da denti e vari oggetti utili come gikongan o strumenti per la cancellazione della memoria.
-Signorina Ukitake, tutto è pronto; gli altri Capitani la stanno aspettando proprio di fronte alle baracche della Tredicesima- annunciò la mia luogotenente, entrando nella stanza con una valigia in mano.
-Grazie Nemu, arrivo subito- le risposi, cacciando tutto alla rinfusa in una grande borsa, uscendo e chiudendo le porte.
Quando arrivai le reclute stavano già attraversando il passaggio per andare sulla Terra, più precisamente a Karakura Town, dove la concentrazione di hollow era piuttosto marcata per via dell'alta forza spirituale degli abitanti.
Non appena misi piede in città venni presa in braccio da Urahara, che mi diede un bacio, proprio di fronte a tutti gli aspiranti shinigami.
-Guarda un po' chi è appena arrivato- ridacchiò lui.
-Non davanti alle reclute- bisbigliai, ma come risposta ottenni un altro bacio.
Saltai giù dalle sue braccia, paonazza, sistemandomi l'haori ed i vestiti.
Scoppiai in una risatina isterica, mentre tutti i miei subordinati mi guardavano, con vergogna.
-Kisuke Urahara- abbozzai una presentazione, indicando il biondo accanto a me.
Lui salutò con la mano, prima di sistemarsi il cappello e sorridere.
-Bene, io adesso vado perché il negozio è incustodito- annunciò, dandomi un bacio sulla tempia.
-Sai dove trovarmi- aggiunse, bisbigliando e dandomi un piccolo morso provocatorio all'orecchio.
In pochi secondi scomparve, lasciando dietro di sé una folata di vento derivante dal suo spostamento fulmineo.
-Bene.... Dopo questo piccolo excursus posso ritornare a spiegarvi i vostri compiti: vi dividerò a gruppi di tre persone, per poi assegnarvi un posto dove dormire e soprattutto il turno di allenamento, cosicché sappiate quando e dove dovrete ritrovarvi per la prova.... Domande?- chiesi, sfogliando un elenco tirato fuori dalla tasca delle vesti.
-Mi scusi, quanto rimarremo qui?- fece una ragazzina coi capelli corti.
La squadrai velocemente.
-Tu sei....- e diedi un'altra letta veloce all'elenco -Asami Kato?-.
-Sì, Capitano-.
-Okay, sto imparando i vostri nomi, fantastico.... Comunque penso una decina di giorni, anche perché dovrete imparare gli usi ed i costumi degli umani, almeno saprete come comportarvi se foste assegnati ad una città sulla terra-.
Sorrisi.
-Altro?- domandai.
Nessuno rispose.
-Il popolo tace- ridacchiai -Venite, ci sistemiamo in un posto appartato dove ci sono i vostri gigai, ci entrerete e vi porterò fino al complesso di appartamenti dove staremo-.
Iniziai a correre, verso un punto preciso di Karakura Yown, nel quartiere di Kitakawase.
Le reclute seguirono i precedenti ordini, prima di sistemarsi nelle rispettive stanze in un complesso di appartamenti.
Io dividevo il bilocale 22 con Byakuya e Shunsui.
Kyoraku si era già sistemato ed era uscito, probabilmente per fare una passeggiata; mentre il Capitano Kuchiki era ancora lì.
Non era nemmeno entrato nel suo gigai, semplicemente stava seduto sul divano, con la testa fra le mani, rivolta verso la finestra.
Sembrava che guardasse le nuvole.
-Buon giorno Capitano Ukitake- disse, senza nemmeno rivolgermi uno sguardo.
-Capitano....- lo salutai, mettendo a posto le mie cose.
La stanza cadde nel silenzio, si sentivano solo i nostri respiri.
-Succede qualcosa?- gli domandai.
-No- rispose, secco.
Sorrisi, uscendo in modo fulmineo dall'appartamento e correndo verso il primo negozio di alimentari disponibile.
Presi uno scatolone enorme di gelato e tornai a casa.
Byakuya, come previsto, non si era mosso di un millimetro.
-Eccomi- annunciai.
Ricevetti un grugnito come risposta.
Ridacchiai, separando la mia anima dal gigai e sistemando quest'ultimo sul letto, senza vita.
Mi sedetti accanto al capitano della Sesta, col gelato e due cucchiai in mano.
Gliene passai uno, sfoderando un sorriso.
-Cos'è quella roba?- domandò, prendendo la posata e fissando la vaschetta che era posata sulle mie ginocchia.
-Gelato- risposi -Una cosa molto umana-.
Borbottò qualcosa di incomprensibile, prima di affondare il cucchiaio nel gelato ed assaggiarne un po'.
Fece una smorfia.
-È freddo- commentò, prendendone un'altra cucchiaiata.
-Non per niente si chiama "gelato"- sbuffai.
Lo sentii ridacchiare silenziosamente.
-Capitano Ukitake/-.
-Eh no! Io sono "Capitano Ukitake" solo davanti al Comandante Yamamoto, qui pretendo di essere "Hikaru"- lo rimbrottai.
Sorrise.
-Grazie.... Hikaru-.
-Di nulla, Byakuya-.
Sospirò, rubandomi la vaschetta ed iniziando ad affogare la sua disperazione nel gelato.
Iniziai a fissarlo.
-Che c'è?- chiese.
-....Renji?-.
Sollevò lo sguardo, fulminandomi.
-Tu questo come lo sai?! Chi te lo ha detto?!-.
Stava quasi urlando.
-Sul serio Byakuya.... Lo so e basta.... Mi accorgo come lo guardi, come gli parli e come cerchi in tutti i modi di non saltargli addosso e spogliarlo ogni santa volta che lo vedi-.
Strabuzzò gli occhi.
-Si nota così tanto?-.
-No, lo nascondi piuttosto bene.... Però....-.
La sua espressione passò dallo stupore, quasi rabbia, ad una sorta di tristezza simile alla disperazione.
-Se gli altri lo venissero a sapere.... Se Lui lo venisse a sapere!-.
Aveva gli occhi lucidi.
-Aspetta un secondo- mormorai, prendendo un cellulare umano.
Chiamai un mio vecchio amico.
-Pronto?- rispose lui, dall'altra parte della cornetta.
-Tetsuya?-
-Hikaru! Come stai? È un sacco di tempo che non ci sentiamo! A cosa devo questa chiamata?-
-Beh, volevo sapere quando avevi la prossima partita e contro chi.... Vorrei portare un amico a vedervi-
-Giochiamo contro lo Shutoku tra tre ore- 
-Fantastico! Solita palestra del liceo?-
-Yep, ti faccio riservare due posti?-
-Te ne sarei debitrice a vita-.
Ridacchiò.
-Eh, figurati! Dai, ci vediamo tra poco allora- concluse -Farà piacere a tutti rivederti-
-Grazie ancora Tetsu.... A dopo-.
Chiusi la chiamata, guardando Byakuya e sfoderando un sorrisone.
-Ti porto a vedere uno sport molto umano: il basket- spiegai.
-E che sarebbe?- domandò lui, sollevando un sopracciglio.
-Lo scoprirai dopo-.
-E se non volessi venire?-.
-Non ammetto obiezioni- risposi, secca, passandogli il gigai ed entrando in contemporanea nel mio.
Mi seguì a ruota.
-Vestiti decentemente- ordinai, tirandogli un paio di jeans ed una camicia bianca.
A mia volta indossai dei jeans ed una maglietta a maniche corte.
-Sono strani questi abiti- fece, guardandosi con aria curiosa.
Non gli diedi tempo di dire altro dal momento che gli afferrai l'avambraccio e lo trascinai fuori dall'appartamento, chiudendo la porta a chiave ed inviando una farfalla infernale a Kisuke.
Raggiungemmo la stazione ferroviaria a piedi, dal momento che era a soli 15 minuti da lì e, subito dopo essere entrati, feci i biglietti per Tokyo.
Salimmo sul primo treno disponibile ed arrivammo a destinazione in meno di un'ora.
Scendemmo nella fermata principale, per poi prendere la metro ed avviarci fino al quartiere dove stava il liceo Seirin.
Fuori dalla palestra ci stava aspettando un ragazzo bassetto, coi capelli e gli occhi di un color azzurro cielo.
Indossava una tuta nera col numero 11.
Lo salutai da lontano con la mano e lui mi corse incontro, sorridendo.
-Tetsu!- dissi, ricambiando il sorriso ed abbracciando quello scricciolo.
-Hikaru!- rispose -Lui deve essere il tuo amico-.
Indicò il Capitano della Sesta.
-Kuchiki Byakuya- borbottò, porgendogli la mano e facendo una smorfia.
-Kuroko Tetsuya-.
-Bene, adesso che abbiamo finito le presentazioni possiamo entrare in palestra e vedere gli altri- proposi.
Il numero 11 del Seirin ridacchiò.
-Non è una cattiva idea.... E poi Kise non vede l'ora di riabbracciarti! Seguitemi- concluse, facendoci segno con la mano ed iniziando ad incamminarsi velocemente verso la palestra.
-Fidati di me- mormorai, sfoderando un sorrisone.
Grugnì, seguendo Kuroko.
La palestra era stracolma di persone, nonostante mancasse poco più di un'ora al match.
-Hikarucchi!!!!- gridò un ragazzo, lanciandomisi addosso ed abbracciandomi.
-Kise!- risi, ricambiando l'abbraccio -Quanto tempo! Lui è Kuchiki Byakuya-.
Indicai la persona che mi accompagnava, la quale accennò un saluto con la mano.
-Ryouta Kise- si presentò il biondo giocatore di basket.
Ci sedemmo tutti e tre sugli spalti, mentre aspettavamo anche l'arrivo di Aomine.
Murasakibara era impegnato in un'altra partita, per cui non era potuto venire.
Akashi invece, dal momento che tra me e lui non scorreva buon sangue, non sarebbe venuto comunque.
Il cestista mancante si presentò poco dopo e sembrò stringere amicizia con il Capitano della Sesta.
-Pss, Hikarucchi.... Ma quello è il tuo ragazzo?- chiese Kise, quasi sussurrando.
-No! Macché! È solo un amico molto depresso: per questo l'ho portato qui.... Il mio ragazzo in questo momento è a Karakura Town-.
-Uhhhh Hikarucchi ha il fidanzatino-.
Arrossii, mentre lui sorrideva.
Poco dopo venne a salutarci l'attuale numero 6 della Shutoku: un ragazzo altissimo dai capelli verdi e gli occhi del medesimo colore.
Recava in mano un pupazzo di una rana.
-Ehi! Hikaru- disse, abbracciandomi.
-Midorima.... Come stai?- risposi.
-Bene, tu?-.
-Tutto apposto-.
-È da un sacco che non ci sentiamo, eh?-.
-Eh già.... Ho avuto un po' da fare-.
Sorridemmo.
-Fossi in te coprirei il collo- mi ammonì.
Sollevai un sopracciglio.
-No.... Non dirmelo- sospirai, diventando paonazza e portando le mani a coprirlo.
-E così hai un fidanzato! Devi presentarmelo- ridacchiò.
Rubai la sciarpa a Byakuya e nascosi il succhiotto.
-Ah, giusto! Midorima, devo presentarti un mio amico.... Lui è Kuchiki Byakuya- ripresi, indicando il ragazzo.
-Piacere, Shintaro Midorima-.
Si strinsero la mano.
Byakuya sembrò avere un sussulto non appena le loro dita si toccarono.
-Stai bene?- gli domandò il giocatore.
-Sì- concluse l'altro, ritraendo la mano e nascondendola nella tasca dei pantaloni.
Midorima sembrava confuso.
-Va beh.... Io vado a riscaldarmi....- annunciò, correndo sul campo -Ci vediamo dopo-.
Il Capitano Kuchiki continuava a toccarsi e a guardarsi la mano con la quale aveva stretto quella di Shintaro, girandola e rigirandola.
-Succede qualcosa?-.
-No Hikaru, tutto bene-.
Non si girò nemmeno per guardarmi.
La partita iniziò una mezz'oretta dopo, con i primi due quarti che vedevano la Seirin come favorita.
Negli ultimi due, il vantaggio di quindici punti che avevano ottenuto venne rimontato dalla Shutoku.
Sfortunatamente per Kuroko, negli ultimi tre secondi del quarto quarto, il numero 6 coi capelli verdi, segnò una tripla per la propria squadra, portandola alla vittoria.
-GRAZIE PER LA BELLA PARTITA- urlarono i giocatori, stingendosi le mani e rientrando negli spogliatoi.
-Allora?- chiesi al Capitano accanto a me.
-È uno sport favoloso- rispose quello, con quella stessa espressione di meraviglia che hanno i bambini quando scoprono qualcosa -Voglio vederne un'altra partita! È così.... Così imprevedibile!-.
Ridacchiai.
-Sono contento che ti sia piaciuto, Byakuyacchi! La prossima volta però vieni alla partita tra me e Aomine! Lì sì che se ne vedono delle belle- suggerì Kise, dando una pacca sulla spalla al ragazzo che accompagnavo.
Proprio a quest'ultimo scappò un sorriso.
-Eh? Cos'è quello che vedo? Mister Cuore di Ghiaccio si sta sciogliendo! Fantastico! Stasera andiamo a mangiare tutti insieme!- annunciò in seguito.
-Va bene- acconsentì Byakuya, dando a sua volta una pacca sua spalla del cestista e lasciandomi di stucco.
-Sei davvero tu?!- chiesi, strabuzzando gli occhi e facendo scoppiare a ridere i presenti.




~Angolo Autore~ 
Scusate se ci ho messo un po' a pubblicarvi il nuovo capitolo; ma ho avuto una settimana piuttosto pesante per via dello studio e per via del fatto che sono stata operata ieri l'altro al ginocchio e ho passato quasi due giorni a letto a dormire, completamente stordita dagli antibiotici 😅
Ringrazio ValentinaMisa94 per la recensione e spero che questo capitolo, pur essendo un po' scarno e meno bello del solito (in quanto scritto all'una di notte) vi piaccia.
Vi pubblicherò presto il prossimo.... Sarà più bello.... Promesso T.T
Vi mando un bacio :*
Lucy
  
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