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Autore: onedirections smile    18/05/2014    1 recensioni
'E quello che piace è sentire la tua voce, anche se è silenzio.'
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Natalie's pow 

<< È sempre e solo colpa mia no?>> mi rispose Niall, urlandomi contro.
<< Hai sbagliato tu, non saremmo mai dovuti scappare. Se adesso quelli del pub ci trovano.. Siamo morti.>> Gli dissi, mentre cercai di tenermi forte, dato che premeva il piede sull'accelleratore, come se nulla fosse.
<< Io lo sapevo che tu non dovevi venire sta sera. Dovevo cavarmela da solo!>> Mi rispose, cominciando a sbandare, poichè andava veloce e l'asfalto era bagnato.
<< Pensala come vuoi, ma ti prego rallenta cavolo!>> Risposi, agitandomi, ero davvero preoccupata..
<< Niall porca miseria frena, frena cavolo ci schianteremo!>> Chiusi gli occhi instintivamente, ebbi davvero paura, e gli strinsi la mano che era sul cambio marcia.
<< Non frena, non frena oddio..>> Ricordo solo questo, e le sue urla.. Nient'altro.. Appena mi risvegliai, sentii la sirena dell'ambulanza e vide dei dottori che mi accerchiarono, insieme a qualche agente della polizia. Ci vollero solo pochi secondi per capire quello che era successo.. Avevamo avuto un incidente, e non trovavo Niall.. Un dottore mi chiese: << Ehi.. Ci senti? Come stai? Adesso ti portiamo in ospedale, tranquilla.>> Io continuai a guardarmi intorno, non mi importava di come stessi, mi importava sapere che Niall era vivo.. Che stesse bene. Allora dissi: << Si, ma.. Il ragazzo che stava con me..? Biondo..>> Vidi il viso del dottore concupirsi, e io capì che qualcosa non andava.
<< Lui.. È già in ospedale, è in coma.. Starà meglio tranquilla.>> 'È in coma' quelle parole, erano le parole peggiori che avessi mai potuto sentire, non volevo crederci, mi ero pietrificata, avevo un'espressione immobile, così come tutto il corpo.. L'unica cosa che non riuscivo a fermare erano le mie lacrime, che in pochi secondi cominciavano a rigarmi il viso. Perchè lui? Perchè io avevo solo qualche graffio, e un braccio rotto, e lui lottava tra la vita e la morte? Perchè? Perchè sono la causa di tutto?

Giulia's pow

<< Mamma, papà.. Ha chiamato la polizia..Natalie e Niall hanno avuto un incidente..>> Cominciai a piangere, e vidi i volti dei miei genitori sconvolti, più del mio.
<< Ma.. Come stanno?>> Chiese mia madre, sbiancando in viso.
<< Natalie bene.. Ma Niall.. Hanno detto in coma.. Andiamo dai.>> Presi la borsa, e scesi velocemente in garage aspettando i miei genitori.
Ad un tratto vidi spuntarmi davanti Luke, mi ero completamente dimenticata di avvisarlo che la nostra uscita doveva essere rimandata. Mi vide, piangevo a dirotto, e sicuramente pensò che c'era qualcosa che non andava.
Mi disse: << Ho sentito al telegiornale, che due ragazzi hanno avuto un incidente.. Mamma mia la macchina era in uno stato pessimo.. Venivano nella nostra scuola.. Sai chi sono?>> 
<< Secondo te perchè sto piangendo?>> Gli risposi singhiozzando.
<< No.. Non dirmi.. Non posso crederci.. Come stanno?>> Chiese appoggiandosi sull'auto dei miei genitori.
<< Mia sorella bene.. Niall... Non proprio, è in coma..>> Gli risposi per poi urlare, con quello che rimase delle mie forze prosciugate dal pianto' Volete sbrigarvi? Cavolo!'
Fortunatamente i miei genitori scesero subito, e insieme a Luke ci avviammo verso l'ospedale. Furono i minuti più lunghi della mia vita.. Volevo riabbracciare mia sorella e mio cognato.. Speravo solamente che Niall si riprendesse il prima possibile.

Natalie's pow

Non appena arrivata in ospedale, mi portarono in una stanza, dove mi gessarono il braccio. Chiesi dov'era la stanza di Niall, ma mi dissero che non potevo andare a trovarlo. Vidi però arrivare i miei genitori e quelli di Niall.. Vedendo dove si diressero, per parlare con i medici, mi accorsi che quella era la stanza dove c'era Niall.. Scappai dalla stanza, corsi anche se ero abbastanza dolorante, e giunsi davanti a quella stanza, lo vidi attraverso il vetro. La visione che non avrei mai voluto avere, era li, disteso, attorniato da macchinari, da fili.. Mi sentii mancare, ma d'istinto urlai il suo nome, e mi misi a piangere, sbattendo un pugno con la mando destra, quella non ferita. Subito un dottore mi fermò da dietro, ma io cercai di liberarmi, e appoggiai la mano sul vetro. Vidi scorrere tutte le immagini di quando eravamo insieme, felici, quando tutto andava bene. Era colpa mia se lui era li, su quel lettino, se lui non mi avesse difesa, se io non fossi andata al pub.. Se, se, se riuscivo a pensare solo ipoteticamente, ma erano dei se, che erano irreali, non potevo certo cambiare quello che era successo. Sentì dei passi, erano sicuramente i miei genitori, e quelli di Niall.
<< Come stai?>> Mi chiese mia sorella, ma io non le risposi, la mia mente era solamente concentrata sul corpo di Niall.. Nella mia mente tornò il flashback dell'incidente, ero arrabbiata con me stessa, preferivo essere io al suo posto, e non che dovesse soffrire lui. Arrivarono anche due agenti della polizia, che mi chiesero cos'era successo.. Per capire la dinamica dell'incidente.
Ma io non riuscii a rispondere neppure a loro.
<< Dai.. Perfavore tesoro so che è difficile.. Ma aiutaci..>> Disse mio padre dandomi una pacca sulla spalla. Mi girava la testa, avevo un miscuglio di pensieri, che annodarono anche il mio stomaco, ma presi forza e gli dissi quanto accaduto. Guardavo il viso dei genitori di Niall.. Credo che sua madre cominciasse ad odiarmi, e non aveva torto.. Anche io mi odiavo per l'accaduto. Ad un tratto il poliziotto mi disse: << Chi erano quei ragazzi che ti hanno infastidito al pub? Credi siano ancora li?>> 
<< No.. Non li conosco.. Ma credo, si credo che siano li..>> Risposi, sperando che avessero finito col terzo grado.
<< Sai che tu e il tuo ragazzo siete stati trovati mano nella mano?>> Continuò a dirmi il poliziotto. Ecco, adesso ricordo perfettamente tutto.. Nei suoi minimi particolari. Sul mio volto spuntò un mezzo sorriso, e vidi che anche agli altri spuntò un sorriso. E i poliziotti tornarono al loro lavoro, mentre io dovetti andare a casa, controvoglia ma dovevo. Prima di andarmene, tornai davanti a quel vetro, quella barriera che ci separava, e diedi un bacio in lontananza a Niall. Decisi di scrivergli un messaggio, semplice, potevo sembrare stupida o pazza, ma dovevo e volevo farlo. Scrissi' Ehi amore.. I poliziotti mi hanno raccontato un pò la dinamica dell'incidente.. Hanno detto che hai fatto il possibile per far si che io avessi meno danni.. Bè grazie.. Ma non dovevi, è colpa mia se siamo dovuti scappare.. Dovevo esserci io al tuo posto.. Scusami, ti amo, buonanotte tesoro.'
Scritto il messaggio mi infilai nel letto, e cercai di dormire, ma i pensieri e i sensi di colpa presero il sopravvento e non riuscii a chiudere occhio, o se ci fossi riuscita, mi sarei subito risvegliata. L'ennesima volta che mi svegliai, andai a bere un bicchiere d'acqua, e sentii mio padre che si era svegliato anche lui affermando:<< Amore, si è svegliata un'altra volta.>>E venne da me in cucina, non avevo neanche il tempo di scappare per andare a dormire nuovamente. 
<< Ti va di parlare un pò tesoro?>> Mi disse, mentre io mi avvicinavo per poi sedermi sul divano e poggiare la testa sulle sue gambe.
<< È solo colpa mia.. Solo mia.>> Dissi, l'unica frase che ripetevo a tutti, e a me stessa.
<< Raccontami altro.. Sfogati dai..>> Mi esortò mio padre, ma io mi riaddormentai subito, scampando al secondo interrogatorio. Non passò molto e mi risvegliai, ero sempre li, distesa sulle gambe di mio padre, che si accorse del mio risveglio. 
<> Mi disse, mentre mi accarezzava i capelli.
<< Non ho voglia di parlare.>> Fu la mia risposta secca, non avevo di certo voglia di rievocare, più di quanto la mia mente non stesse già facendo, l'episodio dell'incidente.
<> Mi disse; prendendomi la mano. Adesso mi aveva terrorizzata, con quel suo tono serio, cosa centravano i genitori di Niall? Di cosa avevano parlato in ospedale?
   
 
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