E siamo a tre, non vi assicuro che sarò sempre così regolare nel postarle, ma ci proverò, giuro. La canzone appartiene ai Modà, io ho cambiato solo i femminili in maschili, per ovvie ragioni... ma la cosa non cambia la paternità della canzone e tutti i diritti sono sempre loro, così come i personaggi appartengono sempre a Inoue, e io, oltre i vostri commenti, non ci guadagno proprio nulla. Come sempre a dopo per note e ringraziamenti.
 
 
Quando arrivano i suoi occhi
 
 
Quando, quando arrivano i suoi occhi, tutto intorno si distorce e di luce mi ricopre se poi col suo sguardo mi si posa addosso.
Quando, quando arriva la sua voce, come neve mi da pace e quando arriva la sua pelle ad occhi chiusi, ne immagino il sapore.

Apro gli occhi, è pomeriggio inoltrato e sono ancora a letto. In un letto che non è il mio.
Non ci credo, ho scoperto di essere innamorato, mi sono dichiarato a Kaede, e ho fatto l’amore con lui, tutto in meno di una serata.
L’orologio sul comodino segna le 16:55, ventiquattro ore fa ero ancora un ragazzino stupido che negava quello che provava. Mi volto e inspiro il profumo della tua pelle. Ventiquattro ore fa stavo per commettere l’errore più grande della mia vita. Ventiquattro ore fa stavo per perderti.
Poi, poi quella dichiarazione, quella dichiarazione che mi ha fatto capire tutto. La voce timida di quella ragazzina, che ormai, per quanto mi ostinassi a mentire, sapevo per certo non era parte di me. La sua voce che mi confessava che aveva capito che tu non eri che la cotta di un’adolescente, niente di diverso da quello che si può provare per un cantante o un attore, un amore impossibile che non dà niente, non ha sapore, perché per lei tu non sei capace d’amare, tu pensi solo a te, tu sei di ghiaccio. Non hai idea di quanto lo odiata e biasimata. Tu, insapore? Tu, incapace di amare? Tu? Ma come poteva anche solo pensarlo? Come poteva dirlo dopo tutto quello che hai fatto per raggiungere il tuo sogno? Chi sogna come te, ha il coraggio di realizzare il proprio sogno, e mette tutto se stesso per raggiungere un obiettivo, ha passione, passione da vendere, e se ama lo fa senza nessun limite, completamente. Come poteva quell’insulsa ragazzina dire che tu non sei capace di amare, tu che con un solo sguardo sei capace di riempire le mie giornate, anche quelle più dure, uno sguardo solo e il mio mondo si rimette a posto, i cocci spariscono e c’è solo luce. E con la tua voce, che usi raramente e quasi esclusivamente con me, la tua voce mi fa star bene, mi sento in pace con me stesso e con il mondo intero. Come da bimbo mi succedeva quando mi svegliavo in piena notte e nevicava, e il paesaggio sembrava magico, fatato, ecco, così mi fai sentire. E la tua pelle, quanto amo la tua pelle, il suo profumo, la sua consistenza, ora che l’ho assaggiata mi basta chiudere gli occhi per ricordarne il sapore.
 
Quando, quando arrivano i suoi occhi, con lui arrivano le stelle e non desidero di più che starmene a guardarli.
Quando e quando arrivano i suoi occhi e senza suono puoi sentirli e come il freddo che non fa rumore, ma ti fa tremare.

E i tuoi occhi? Vogliamo parlare dei tuoi occhi? Il mio cielo personale. Il cielo di quei paesi nordici, dove di notte a volte spunta l’aurora boreale, e tu non sai credere che sia vero, e non importa quanti anni hai, rimani fermo a bocca aperta ad osservarlo. Ho scoperto che i tuoi occhi possono farmi tremare, l’ho scoperto da subito, solo che non capivo il perché, non volevo rendermi conto per quale maledetto motivo ogni volta che li incontravo un fremito mi passava dietro la schiena, solo ora ho capito che non si trattava di paura, non di freddo, no, io tremo dalla voglia di averti, tremo perché la passione è tanta e io non posso resistere, non riesco a contenerla nel mio corpo, ho bisogno, un bisogno immenso di lasciarla libera, e averti, mangiarti, divorarti, possederti, fino a non avere più forze, fino a non riuscire a ricordare neanche il mio nome. Tremo. Ti voglio.

Quando, quando arriveran le mani, forse, forse poi lo scoprirò.
Ma quando, quando arriveranno i sensi e quando poi saranno menti so già che mi perderò, tra stupidi disegni.

Ora posso ammetterlo, almeno con me stesso, desideravo le tue mani su di me da un sacco di tempo. Desideravo sentirle accarezzare la mia pelle, graffiare la mia schiena, stringersi ai miei capelli. E questa notte, non solo le nostre mani, i nostri corpi si ricercavano. Persino le nostre menti erano una sola, potevo leggerti dentro, riuscivo a sentire i tuoi pensieri, i nostri sensi erano come quelli di un’unica persona, provavamo la stessa cosa, stringevamo, ascoltavamo, gustavamo, vedevamo la stessa identica cosa, perfino le nostre pelli, avevano lo stesso profumo.

Ma quando, quando arrivano i suoi occhi, con lui arrivano le stelle e non desidero di più che starmene a guardarli.
Quando e quando arrivano i suoi occhi e senza suono puoi sentirli e come il freddo che non fa rumore, ma ti fa tremare.

Di starmene a guardarli….

Quando e quando arrivano i suoi occhi e senza suono puoi sentirli e come il freddo che non fa rumore, ma ti fa tremare.

E ora i tuoi occhi si aprono e si specchiano nei miei. Mi hai chiesto di partire insieme a te questa notte, anzi questa mattina. A essere sinceri non me l’hai chiesto, mi hai solo reso partecipe che sarei partito con te, la penserai ancora così, ora? Mi perdo nei tuoi occhi e aspetto la risposta, e intanto tremo.
 
Fine
 
Note: Ringrazio come sempre slanif, e Pandora86 per le belle recensioni alla scorsa song, e tutte voi che siete sopravvissute anche a questa! Baci baci!