Con la speranza che sareti in tanti a commentare, buona lettura!!!!
TI RINCONTRERO’
CAP 1: IL RITORNO
Dopo otto anni sono finalmente pronta a tornare a Tokio, alla mia città d’origine, alla mia casa. Dopo tanto tempo sono pronta a ritrovare la me stessa che il giorno della partenza per l’America avevo lasciato lì.
Sono cresciuta, sono maturata, sono una donna adesso. Prima ero solo una bambina.
E ho finalmente capito che delle scelte comportano sempre delle conseguenze.
E io devo accettare le mie. Perché sono una persona diversa.
Prendo l’aereo, e durante tutto il viaggio ascolto delle canzoni dal mio ipod e mi addormento.
E comincio a ricordare …
- Perché Sana?Non ti
chiedo molto, voglio solo sapere il perché –
La rossa si volta
dall’altra parte, non vuole vedere i suoi occhi ambrati scrutarla, non vuole
ferirlo di nuovo.
- Non c’è un perché. E’
stata una mia decisione e ho sbagliato- risponde cercando di essere fredda.
- Perché proprio
Tsuyoshi, tra tutti, perché proprio il mio migliore amico?Io non ti bastavo? –
“Cerco che mi bastavi
… mi saresti bastato per tutta la vita Akito, ma io ho rovinato tutto e non
riesco a guardarti in faccia dopo quello che fatto”
Sana si volta, ma non
lo guarda ancora, tiene lo sguardo fisso a terra.
- Tu mi bastavi,
Akito. Tu mi completavi. Ma io ho rovinato tutto, e non riesco più a guardarti
adesso –
Il ragazzo biondo le si
avvicina, le alza il volto, e la implora di guardarlo negli occhi.
- Cosa è successo? Non
mi hai mai spiegato tutta la storia. Almeno una volta, ti prego, sii sincera
con me –
- Che cosa dovrei
dirti?Che cosa vuoi sapere? Sono andata a letto con il tuo migliore amico,
questo non ti basta? Perché vuoi farti del male?-
Il ragazzo spalanca
gli occhi, e arretra rifiutandosi di credere a ciò che ha appena sentito.
- Tu ci … ci sei
andata … a letto?-
Sana lo guarda ora
interrogativa.
- Si, ma io credevo lo
avessi saputo. Di cosa stavi parlando allora prima?-
- Tsu ..Tsuyoshi mi
aveva detto di averti baciata e che tu avevi ricambiato, ma … io non –
Sana sussulta,
portandosi una mano davanti alla bocca. Lui non sapeva ancora niente, e lei
gliel’aveva appena detto in quel modo brusco!
- Oddio … tu … non ne
sapevi niente … –
Akito non la degna di
uno sguardo, si dirige verso la porta e la apre.
- Addio Sana, non
cercarmi più. Pensavo che si potesse ancora salvare qualcosa, ma ora mi rendo
conto che è impossibile. Mi hai deluso. Io credevo che tu mi amassi. Ma
evidentemente mi sbagliavo.
Tra noi è finita-
Le dice prima di
sparire per sempre dalla sua vita.
Sana non prova neppure
a fermarlo, sa che sarebbe inutile. Si butta a terra, in ginocchio, e scoppia a
piangere.
Mi risveglio di scatto, dopo che quei ricordi sono appena riaffiorati nella mia mente.
Era quello il motivo per cui ero partita. Perché come sempre ero stata una vigliacca, e quando le cose si erano fatte difficili avevo preferito andarmene, invece di affrontare la situazione.
Ero stata con Tsuyoshi, avevo tradito Aya, e avevo tradito Akito.
Ma le cose erano diverse da quello che sembrava.
Quella stessa sera, prima di andare da Tsuyoshi …
- Ehi, Aki!!Sono
tornata. Avevi il frigo vuoto, così sono andata a prendere qualcosa da mangiare
per stasera, visto che ceniamo insieme!!!!-
Sana continua a
chiamarlo, ma non sente alcuna risposta, così si avvia nella sua camera,
sperando che almeno lui sia lì.
E in effetti c’è, ma
non è da solo.
Sta dormendo, e
accanto a lui c’è Fuka, la sua migliore amica.
Sana è sconvolta, gli
occhi le si spalancano, le mani cominciano a tremare e le buste della spesa
finiscono a terra.
Scappa, va a casa di
Aya e suona. Ha bisogno di parlare con qualcuno.
Le apre Tsuyoshi. Aya
non c’è, torna prima di cena. Anche lui la sta aspettando.
Sana entra lo stesso e
si confida con lui. Piange, si sfoga.
Tsuyoshi
l’abbraccia,non sapendo cos’altro fare.
Cerca di consolarla
come meglio può.
Cerca di confortare
quella ragazza che desidera da una vita.
Cerca di aiutare il
suo sogno proibito, che non ha mai voluto rendere realtà perché lei appartiene
ad Akito. Appartiene al suo migliore amico. Appartiene a l’unica persona che ha
sempre saputo capirlo davvero. Appartiene a quel fratello maschio che non ha
mai avuto.
E poi accade
l’inimmaginabile.
La bacia, e
inaspettatamente lei ricambia.
Tsuyoshi sa perché lo
fa. Lei non lo ama, non lo desidera. Lei ha sempre voluto solo una persona, in
tutta la sua vita. Ed entrambi sanno benissimo chi è.
Sana lo fa per
ripicca, perché vuole ferire Akito nello stesso modo in cui lui ha ferito lei.
Ambedue per motivi
diversi, si lasciano andare.
L’uno perché ha
finalmente l’occasione per far venire fuori quello che prova per quell’amica
non troppo amica. L’altra, per vendetta nei confronti di quel ragazzo che le ha
spezzato il cuore.
Questa è la verità.
Io credevo che Akito e Fuka fossero stati insieme. ;a il giorno dopo Akito ha chiarito tutto.
Fuka si era appena lasciata con Takaishi, così sconvolta aveva bevuto troppo. Akito aveva avuto la mia stessa idea ed era uscito per andare a fare la spesa. Poi per strada aveva incontrato lei, barcollante e sbronza.
Allora l’aveva portata a casa sua, e l’aveva distesa nel letto. Le aveva messo una coperta addosso, ed era andato a prepararle un thè caldo.
Ma una volta tornato in camera Fuka si era già addormentata, così Akito le si era seduto accanto con l’intenzione di starle vicino e alla fine si era addormentato anche lui.
Io li avevo visti e avevo frainteso tutto.
Non avevo avuto il coraggio dire ad Akito che io, invece, a differenza di lui ero stata davvero con Tsuyoshi.
E questo è tutto. Ora sono passati otto anni da quando ci siamo lasciati.
Persa nei miei pensieri non mi sono neanche accorta di essere arrivata.
Scendo dall’aereo, prende le mie valigie, salgo su un taxi e mi faccio portare a casa.
Nella mia vecchia casa.
Mia madre si dimostra subito felice di vedermi. Lo sono anch’io.
I primi giorni li passiamo insieme, solo tra madre e figlia. Quando poi decido di andare da Tsuyoshi.
Entrambi eravamo colpevoli.
Entrambi avevamo perso la persona che ci completava.
Entrambi avevamo perso un amico.
Entrambi avevamo perso un’amica.
Ma su una cosa non eravamo d’accordo.
Io mi ero pentita di quello che avevo fatto, Tsuyoshi no.