Anime & Manga > Bleach
Segui la storia  |       
Autore: lucy_tennant    18/05/2014    1 recensioni
"-Vai stasera?- sussurrò.
Rimasi in silenzio.
-Te l'ho detto: non sono nemmeno del tutto sicura di volerlo fare....-.
Sospirò.
-Smettila di fare la stupida: questa è un'occasione che può capitare una sola volta nella vita! Devi prenderla al volo, senza neanche pensarci su due volte! Suvvia! Pensa al fatto che riuscirai a vedere tuo padre tutti i giorni, senza alcun problema; al fatto che non dovrai preoccuparti degli hollow o dei plus; al fatto che avrai tempo di ubriacarti con Kyoraku e soprattutto al fatto che potrai fare quello che vorrai perché sei il capitano della Dodicesima-.
Sorrise, nel vedere la confusione sul mio volto.
-I ragazzi della nostra brigata fanno sempre quello che gli pare, senza stare troppo nelle regole.... Tu di certo non farai l'eccezione!- ridacchiò, prima di concludere con un -Adesso vai....-."
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Jaggerjack Grimmjow, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Urahara Kisuke
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie '~Gods of the Death~'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
~Angolo Autore~
Eccoci di nuovo! Avevo promesso che questo lo avrei pubblicato il più prima possibile e ce l'ho fatta *-*  
....questa frase mi sa molto di "l'antico vaso andava portato in salvo, è stato difficile.... Ma alla fine.... Ce l'abbiamo fatta".... 
Lasciamo perdere vah....
Questo capitolo è diviso tra i pensieri di Hikaru e di Byakuya, semplicemente perché mentre lo scrivevo ho avuto un attimo di follia hahahaha
Spero vi piaccia :D recensite recensite






~Hikaru~

Stavo camminando ancora una volta per le strade di Tokyo, assieme ad alcuni ragazzi che avevo conosciuto anni prima e che non avevo rivisto per un sacco di tempo.
Cinque giocatori di basket della cosiddetta "Generazione dei Miracoli".
Insieme a me il Capitano della Sesta Compagnia, che sembrava aver stretto amicizia soprattutto con Midorima e Aomine.
Kise non mi mollava un attimo, continuava a raccontarmi di tutto quello che mi ero persa da quando me ne ero andata a Karakura Town fino al giorno in cui ero tornata a trovarli.
Kuroko era sorridente e, come al solito, serviva tutta la mia concentrazione da shinigami per evitare che mi sparisse dalla vista.
Se solo avesse avuto un po' piu di forza spirituale, probabilmente sarebbe diventato un Dio della Morte perfetto dopo la morte: silenzioso e furtivo, esattamente come un'ombra.
Midorima invece aveva una tanto intensa reiatsu da potermi vedere nella mia vera forma di anima, senza gigai.
Fu in parte anche per colpa sua se conobbi quei ragazzi.
Infatti me li presentò lui dopo una mia breve missione sulla Terra, quando mi vide per la prima volta con addosso gli abiti da Soul Reaper.



-Byakuya-

Avevamo appena finito di cenare e stavamo camminando per le strade di un quartiere residenziale di Tokyo, assieme ad alcuni amici del Capitano della Dodicesima Compagnia: Aomine, Kise, un tizio coi capelli di uno strano color viola ed un altro con gli occhi azzurri dei quali fatico a ricordare i nomi.
Ah già, dimenticavo il più importante.
Midorima Shintaro.
Quel ragazzo aveva una strana fissazione verso tutto ciò che riguardava l'oroscopo e la fortuna....
Sembrava una persona poco loquace, distaccata; anche se, una volta conosciuto meglio, era il contrario di ciò che appariva.
O forse mi ero fatto l'impressione sbagliata.... 
Mi fissava dall'alto del suo metro e novantacinque e mi sorrideva dietro quegli occhiali rettangolari.
In qualche modo mi incuriosiva, era una persona piuttosto particolare....
Mi ricordava Renji....
Non avrei dovuto pensare a lui proprio mentre cercavo di dimenticarlo....
Da quando era morta mia moglie Hisana, tutto era cambiato.
Io ero cambiato.
Abarai aveva iniziato a piacermi sin da quando lo scelsi come mio Tenente.
Era bello, fiero e con la smania di diventare sempre più forte.
Tutt'ora quello shinigami mi affascina....
Scossi la testa, camminando col capo chino e gli occhi quasi ricolmi di lacrime.
Pensare a lui mi faceva male, perché mi accorgevo di quanto lui fosse irraggiungibile, pur essendo io il suo capitano, il suo punto di riferimento ed il capo della famiglia Kuchiki.
-Qualcosa non va?- domandò Midorima, posandomi una mano sulla spalla e costringendomi a rallentare il passo rispetto al resto del gruppo.
-Tutto a posto- risposi.
-Non sembrerebbe....-.
Come faceva a capire che ero triste? 
Era lui che aveva un sesto senso o forse ero io che lo lasciavo a vedere troppo facilmente?
Sorrisi per cercare di sviare le sue indagini.
-Sto bene- confermai.
Non era vero.
Mentivo anche a me stesso ed in un modo piuttosto elegante oserei dire.
-Balle, non sei bravo a raccontare bugie- mi rimbrottò.
Ma come? Avevo sempre pensato il contrario.
Quel ragazzo mi convinceva sempre di più dell'esistenza di un sesto senso, di cui era a disposizione, con il quale si divertiva a capire quando le persone erano depresse.
-Posso aiutarti- continuò.
-Non credo- cercai di concludere, tagliando corto.
Nulla, insisteva ed insisteva senza mollare la presa, proprio come un bulldog che azzanna la propria preda.
Come era possibile che gli altri non si accorgessero della nostra assenza?! 
Ah, dimenticavo.... Hikaru era con loro.... 
A volte il Capitano della Dodicesima sapeva come darmi sui nervi, avrei solamente voluto sfoderare la mia Senbonzakura ed urlare -Bankai- per vedere la shinigami contorcersi, tagliata dai miei eleganti petali di ciliegio.
Lei aveva una vita così perfetta.
Figlia del Capitano Ukitake della Tredicesima, pupilla prediletta del Comandante Generale ed amata da tutti a tal punto che, pur avendo riportato in vita uno dei personaggi più pericolosi nella storia della Soul Society, era stata perdonata in neanche mezz'ora! Mentre mia sorella.... Era perfino stata condannata a morte e solo per aver trasferito i suoi poteri ad un umano che poi tanto umano non è....
Lei, dietro a quella faccina innocente, aveva una reiatsu potente, da far rizzare i capelli a chiunque, anche se la teneva nascosta per la maggior parte del tempo.
Aveva battuto quel pazzo furioso di Kenpachi, che tanto debole non è, con una mano nella tasca dello Shihakusho! 
Aveva battuto anche me, anche se.... Contro di me il suo Bankai era stato utilizzato.... Di sicuro lei lo aveva fatto apposta per farsi notare dal Comandante.... Sarebbe riuscita a spazzarmi via anche senza.... E la cosa mi pesava.... Non poco.
Un'altra cosa che odiavo di lei era la sua sfacciata fortuna in amore.
Com'era possibile che lei avesse trovato una persona che la amasse ed io no?
Come poteva lontanamente essere possibile che IO, persona affascinante e dolce, non ero riuscito a trovare qualcuno che potesse ridarmi quel pezzo di cuore che Hisana si era portata via con la propria morte?!
Proprio non capivo....
Che poi.... Anche Urahara Kisuke.... Come poteva essersi innamorato di lei e non di me?
Ed ecco che, parlando del diavolo, spuntarono le corna.
Notai in fondo alla strada un biondo poco più alto di me, con uno Shihakusho verde ed una sorta di haori del medesimo colore.
Teneva un cappello a strisce bianche e smeraldo sul capo e ci salutava sventolando un ventaglio.
Sbuffai, era l'ultima persona che avrei voluto vedere in quel momento.
Hikaru cambiò totalmente espressione.
Il suo volto si illuminò come mai era successo in tutto il giorno.
Gli corse in contro e sprofondò il viso nel petto di lui, inspirando il suo odore ed abbracciandolo forte.
Non era certo una cosa conveniente da fare nel bel mezzo della strada, con tutte le persone che li guardavano!
Immaginavo i loro discorsi da classici innamorati.
"Oh Kisuke, sei venuto a trovarmi!"
"Si tesoro, tutto pur di renderti felice!"
"Ti amo tanto"
"Anch'io"
Smack smack smack.
Bleah, mi stomacavano.
Evidentemente Midorima se ne accorse, perché mi trascinò via da lì.
-Tranquillo, non si accorgeranno della nostra fuga- spiegò, senza neanche guardarmi.
Mi sentivo estremamente basso a suo confronto.
Sbuffai ancora una volta.
-Dove mi stai portando?- gli chiesi.
Non ottenni risposta, ma un'altra domanda.
-Sei innamorato di Hikaru o del suo fidanzato?-.
Mi fermò e spinse contro un muro, tenendomi fermo con il braccio destro direttamente sul mio petto.
Questa volta mi stava squadrando dritto negli occhi.
Divenni paonazzo.
-Come potresti pensare certe cose?!- lo rimproverai, sfuggendo alla sua presa -Io non sono innamorato proprio di nessuno-.
Ecco un'altra bugia.... Di lì a poco iniziai a pregare che non mi sgamasse.
-Si ed io sono un gatto- ribadì, sbuffando a sua volta e riacchiappandomi.
-Che hai?! Non ci provare ancora una volta!- gli urlai, liberandomi di lui e cercando di scappare via.
Non avevo voglia di sentire altre sue domande stupide sulla mia vita sentimentale.
Erano affari MIEI, non suoi!
Fu di fianco a me in un batter di ciglia.
In quel momento odiai i gigai con tutto me stesso, erano troppo simili ai corpi umani.
Avevo il fiatone, mi sentivo fiacco, come se non corressi da secoli.
Se mi avesse visto Yoruichi probabilmente mi avrebbe preso in giro a vita, continuando a dirmi cose del tipo "già stanco, Byakuya-boy?".
Il sol pensiero mi fece correre più velocemente, ma il tutto non servì a nulla perché Midorima mi raggiunse e fermò, trascinandomi in un vicolo buio.
Non disse nulla, semplicemente mi bloccò gli avambracci e mi costrinse a guardarlo negli occhi.
-Cosa diavolo stai facendo?!- urlai ancora una volta, incazzato nero.
Mi dibattei in tutti i modi, ma lui non mollava la presa.
Gigai di merda.
Di certo non mi sarei fatto fregare da uno sciocco umano.
Cercai di ritornare nella mia forma di spirito, ma non ne ebbi il tempo.
Le sue labbra si attaccarono alle mie, azzardando un bacio.
Scesero poi sul collo e dietro le orecchie.
Rimasi di stucco non tanto per quello che lui stava facendo, quanto per il fatto che il mio corpo non rispondeva agli ordini impartiti dalla mente.
Volevo scappare, ma neanche un muscolo si muoveva per farlo.
Volevo allontanarlo da me, ma le mie braccia si avvolgevano attorno a lui e lo avvicinavano.
Volevo picchiarlo, ma le mie mani si intrecciavano ai suoi capelli verdi.
Volevo ricordare Renji, ma in quel momento anche i miei ricordi erano offuscati da un unico pensiero: Midorima.
-Adesso mi vuoi dire che succede?- domandò, non appena si staccò da me.
Scossi la testa.
Ancora non credevo a quello che era appena successo.... Erano anni che non toccavo le labbra di qualcuno in quel modo.... Precisamente da quando Hisana era scomparsa....
-Voglio saperlo- pretese, prendendomi fra le sue possenti braccia e percorrendo il vicolo verso il portone di una casa singola.
Non riuscii a liberarmi.
....non volli farlo
-Non sono affari tuoi- gli risposi.
Lui aprì la porta ed entrò, sempre con me in braccio.
La richiuse e mi lasciò solo quando fummo in camera da letto.
Mi tolse la camicia quasi strappandola, mentre mi baciava molto passionalmente.
Sentivo le sue dita fredde muoversi su e giù il mio corpo, slacciando bottoni e sfilando i jeans.
In un batter d'occhio mi ritrovai in mutande.
Lui era ancora vestito.
-N...no- cercai di fermarlo.
-Perché?- ridacchiò -Tu non mi dici cos'hai-.
-Te lo dirò- promisi.
-Esci dal gigai- disse, con voce dolce.
Obbedii, senza neanche rendermene conto.
Io in realtà non volevo, però il suo tocco e la sua voce mi attiravano come fossero stati una calamita.
Mi liberò dallo Shihakusho, questa volta lasciandomi completamente nudo.
-No.... Per favore- mormorai, ancora una volta, mentre la sua lingua giocherellava con le mie dita.
-Dimenticalo.... Dimentica quel ragazzo.... Ci sono io qui per te- mi sussurrò all'orecchio, un attimo prima di baciarmi di nuovo -Sei bellissimo da vestito, ma da nudo sei molto meglio-.
-Questo commento è inappropriato e molto gay....-.
-E quello che stiamo facendo non lo è?-.



~Hikaru~

La serata era andata benissimo, anche se ad un certo punto Midorima e Byakuya erano praticamente scomparsi dalla nostra combriccola.
Dal momento che il ristorante dove avevamo cenato era piuttosto vicino alla casa del primo, avevo una mezza idea di quello che avrebbero potuto fare in quel momento.
Anche gli altri ragazzi sembravano condividere i miei stessi pensieri.
Urahara mi aveva fatto una sorpresa, venendomi a trovare e presentandosi a tutti i miei amici.
Non appena lo vidi il mio volo si illuminò.
Gli corsi incontro e gli diedi un bacio.
-Che ci fai qui?- chiesi.
Lui sfoderò un sorrisone sghembo.
-Non posso forse venire a trovare la ragazza che amo?-.
Ero felicissima.
-Dov'è Byakuya?- domandò, guardandosi attorno -Giurerei di averlo visto tre secondi fa-.
Ridacchiai e lui sembrò aver inteso la cosa, in quanto divenne paonazzo e si coprì metà del volto con il ventaglio che si portava sempre appresso.
Strinse amicizia con tutti i giocatori immediatamente, data la sua personalità ed il suo carattere particolari.
Seguiva con gli occhi ogni mio movimento, sorridendomi ogni volta che lo guardavo.
Ero felice.
Felice di essere con lui.
Felice di essere riuscita a tirar su di morale Byakuya.
Felice di aver rivisto degli amici e di aver passato la giornata con loro.
Felice perché poi sarei tornata a Karakura Town ed avrei iniziato l'addestramento delle reclute.
Felice perché la mia vita era fantastica, perché al mio fianco avevo persone altrettanto fantastiche, che non finivano mai di rendermi felice.





~Angolo Autore Bis~
A partire questo "angolo autore bis" commenterò un po' il personaggio principale, inserendone innanzitutto una descrizione, che nella storia manca (sì, lo so T.T ma non mi piace metterla esplicitamente e, con l'avanzare dei capitoli, sarò sincera, me la sono dimenticata hahaha).
Comunque.... Ritorniamo al nostro personaggio....
È figlia del Capitano Ukitake (credo che questo lo abbiano capito tutti) e di un'altra shinigami che poi verrà fuori con l'andare avanti della storia.
Il suo nome, Hikaru, significa "luce".
È alta, coi capelli lunghi e mossi biondo scuro, ha gli occhi verdi ed è mancina.
Ha vissuto sulla Terra per un periodo piuttosto lungo, quasi due mesi, e per questo ha imparato molte cose sul comportamento "terrestre" ed ha stretto amicizia con molti umani.
È diventata Capitano all'età di 159 anni ed ha conosciuto Kisuke a 38.
La sua precedente Brigata era la Decima e lì era il Terzo Seggio, nonostante avesse raggiunto il Bankai quasi vent'anni prima di essere promossa a quel grado.
Mmmmm fatemi pensare.... Pregi, difetti e carattere si estrapolano dalla storia; non mi piace offrirli al lettore su un piatto d'argento, altrimenti si perde anche un po' la voglia di leggere :3 
Se avete domande sul personaggio, curiosità, qualsiasi cosa, chiedete nelle recensioni :) 
Nel prossimo angolo autore bis vedremo la Zanpakuto di Hikaru: Yoru No Tenshi.
Un bacio 
Lucy
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Bleach / Vai alla pagina dell'autore: lucy_tennant