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Autore: JanineRyan    18/05/2014    1 recensioni
La storia è ambientata alcuni mesi dopo la grande vittoria di Harry & co., ma con alcuni cambiamenti... Voldemort non è morto, anzi si è riorganizzato per un nuovo e grandioso attacco! Altri personaggi, importanti nella mia storia, non sono morti: Piton, Silente, Bellatrix e...
Storia completamente concentrata sul mio personaggio preferito: Lucius Malfoy!!! Il quale dovrà confrontarsi con una ragazza di origini babbane che metterà in crisi le sue convinzioni di purosangue!
***
Ho modificato l'intro per la piega differente presa dalla storia!
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Lucius Malfoy, Nuovo personaggio, Tom Riddle/Voldermort
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IN GUERRA E IN AMORE NIENTE REGOLE'
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Capitolo scritto di fretta... spero di non aver fatto troppi errori... ;)
Buona lettura!


Chloe riconobbe subito le due voci. Erano inconfondibili…
Voltandosi incrociò gli sguardi di Rodolphus e Rabastan Lestrange; entrambi con le bacchette in mano, puntate contro i tre ragazzi. Entrambi con un ghigno sul volto. Chloe sentì lo sguardo di Rabastan su di sé: le fece l’occhiolino. Un forte senso di nausea le fece rivoltare lo stomaco quando gli occhi del più giovane dei Lestrange si soffermarono su di lei.
«Accio bacchette!» disse Rabastan.
Subito le bacchette schizzarono via dalle mani dei giovani per essere afferrate al volo dal mago.
«In piedi.» ordinò Rod.
Sia Harry che Chloe si alzarono, senza protestare. La ragazza era abbastanza tranquilla: non le avrebbero mai fatto del male, ma ad Harry... ? Guardò il compagno al suo fianco: non si meritava la morte, nonostante le crudeltà che aveva commesso.
«E quello?» domandò Rabastan, accennando a Ron steso inerme sul pavimento.
«È un Weasley.» rispose il fratello con fermezza. «Un traditore del suo sangue.»
Rabastan fece una smorfia di disgusto. Chloe aveva imparato bene la terminologia che utilizzavano per etichettare i seguaci di Silente. I traditori del loro sangue erano maghi appartenenti alla loro cerchia che, anni fa avevano scelto di tradirli, abbandonarli per creare un mondo magico “migliore” sotto la guida del tiranno Silente.
«Incarceramus!» disse con aria annoiata Rod.
Delle funi emersero dalla sua bacchetta, avvolgendosi attorno ai loro corpi. Chloe vide Harry storcere il naso, provava un forte dolore. Le corde strette contro il suo corpo, gli procurarono dei tagli che iniziarono a sanguinare. La bionda guardò i due maghi: le corde che l’avvolgevano non erano affatto strette, finse di soffrire come Harry.
«Porta via i due mocciosi. Cerchiamo di non farci scappare soprattutto il giovane Potter…» convenne il più giovane dei fratelli Lestrange, posando una mano sulla spalla di Rod. «La ragazzina resta qui con me.»
Avvicinandosi a Harry, Rodolphus lo afferrò per la maglia, facendolo alzare con forza. poi, puntando la bacchetta verso Ron, lo sollevò da terra. Senza troppi complimenti spinse Harry lungo il corridoio per raggiungere la Sala Grande, dove il suo Signore stava attendendo pazientemente l’arrivo dei prigionieri.
Rimasti soli, le corde attorno al corpo di Chloe scomparvero in una nuvoletta di fumo nera. Alzandosi in piedi, la ragazza incrociò lo sguardo di Rabastan.
«Cosa diavolo succede?»
«Tom ha pensato di conquistare Hogwarts. Era stanco di essere… inattivo. Conquistando la scuola si assicurerà una vittoria importante.» rispose, avvicinandosi alla ragazza. L’avvolse con un braccio attorno alle esili spalle, mentre la guidava lungo il corridoio, seguendo il fratello.
«Ho saputo che hai lasciato il grande Lucius…» concluse, chinandosi su di lei e sussurrando quelle parole all’orecchio della bionda.
«Non credo siano affari tuoi…» rispose secca Chloe, divincolandosi dalla presa del mago. «Sono affari miei quello che succede tra me e Lucius.»
Rabastan, alzando le mani verso il soffitto, in segno di resa. Sorrise, mettendo in mostra una dentatura perfetta.
«Dico solo che meriti di meglio… hai tanto da offrire…» continuò fissandola.
«E dimmi, tu saresti il meglio?» chiese Chloe, inarcando un sopracciglio e, fermandosi, si mise davanti al mago.
«Sì.» convenne con semplicità. «Come puoi stare insieme a Malfoy?»
Chloe non rispose.
«Lui è troppo vecchio per te… non sarà mai in grado di soddisfarti come potrei fare io…»
Afferrò la ragazza per la vita ed attirandola a sé, fece sentire a Chloe il suo membro duro.
«Questo è l’effetto che mi fai. Dimmi che non ti piace…» continuò premendo il bacino contro il corpo della ragazza.
«Non sei affatto il mio tipo…» convenne la ragazza, sostenendo lo sguardo di Rabastan. Non voleva mostrarsi una ragazzina… non voleva dargliela vinta.
«Alla festa di fine anno mi hai dimostrato il contrario… sulla pista i nostri corpi aderivano perfettamente… ti ho desiderata a lungo…» sussurrò il mago.
Delle urla riempirono il silenzio che si era creato tra i due. Dei passi si stavano avvicinando, Rabastan la spinse in un corridoio laterale. Chloe cercò di divincolarsi, ma nulla poteva contro il mago: era decisamente più forte… premendola contro il muro e bloccandola con il suo corpo, Lestrange sfiorò con la mano sinistra la ragazza, indugiando sul nastro che chiudeva la vestaglia della ragazza, slacciandolo e mostrando una camicetta da notte di raso. Risalì con la mano.
«Niente reggiseno…» sussurrò il mago.
Chloe cercava, puntando le mani sul petto del mago, di allontanarlo.
«Lasciala stare, Rabastan.» disse Lucius, avvicinandosi a loro camminando tranquillamente.
Chloe lo guardò, sollevata.
«Abbiamo altro a cui pensare.» aggiunse con voce misurata.
Subito Rabastan si allontanò dalla giovane e, dopo essersi ricomposto, raggiunse Malfoy camminando con passo leggero.
«Lucius…» iniziò Rabastan, per niente preoccupato. «…dovresti essere al pian terreno.»
«E tu avresti dovuto proseguire fino alla torre dei Grifondoro per catturare Potter.»
«Fatto.» rispose Lestrange, con un’alzata di spalle.
«Fatto?» ripeté Lucius senza capire.
«Sì. Fatto. Si trovava qui. Con il Weasley e la nostra affascinante Chloe.» fece una pausa, voltandosi a guardare la giovane strega. Poi, guardando nuovamente Lucius in volto, aggiunse: «Rod l’ha catturato e portato via. È nostro.» concluse, posando una mano sulla sua spalla di Malfoy.
«Silente invece sta dando del filo da torcere… raggiungi gli altri. Io resto con lei. Tom vuole essere certo che resti al sicuro.»
«E tu sarai in grado di tenerla al sicuro?» chiese con tono di sfida.
«Ritengo che sia più opportuno per lei e la sua copertura essere vista con un professore, piuttosto che con un Mangiamorte.» convenne il mago, con un sibilo.
Con un’alzata di spalle, Rabastan si voltò seguendo i passi del fratello.
Rimasta sola con Lucius, Chloe si avvicinò al mago e, posando le mani sul suo petto, accostò l’orecchio al suo cuore. Batteva all’impazzata.
«Meglio andare via.» disse lui tranquillo. «Qui non siamo al sicuro…»
Chloe annuì e, prendendo Lucius per mano, si fece guidare lungo il corridoio. Presero la via opposta da quella percorsa dai fratelli Lestrange. Mentre scendevano le scale, la giovane si accorse di quello che stava capitando realmente. Ovunque, attorno a lei, c’erano degli studenti che combattevano contro gli alleati di Tom. Alcuni erano feriti, anche gravemente, altri erano fermi per terra. Morti. Distorse lo sguardo: non voleva vedere qualcuno che conosceva…
«Non sono ancora arrivati i membri dell’Ordine?» domandò Chloe.
«Tom ha fatto un incantesimo per impedire a tutti loro di entrare nel castello…»
Chloe non rispose: non sapeva nemmeno cosa dire.
Raggiunsero l’atrio e si fermarono: Hogwarts si era arresa.
I professori erano stati catturati dai seguaci di Tom e stavano in fila, fermi davanti a lui. Dietro di loro, gli studenti erano stati disarmati, e legati magicamente. Accanto a loro una decina di ragazzi li superarono, erano legati con delle catene.
«Divertente, vero Lucius?» domandò Bellatrix, seguendo i ragazzi, il sorriso sulle labbra e il volto sporco di sangue.
Lucius fece una smorfia, ma non parlò.
«Restiamo qui, se non te la senti di scendere.» sussurrò con dolcezza alla ragazza.
Chloe guardò Tom; portava una lunga veste che sfiorava il pavimento. Camminava avanti e indietro, con aria soddisfatta. Alzò lo sguardo, incrociando quello di Chloe: sorrise e, con tono solenne, prese parola.
La ragazza spostò lo sguardo verso destra: vide Bellatrix, raggiungerlo. Si teneva una spalla, era stata ferita. Accanto a lei c’era suo marito ed Rabastan, tutti e tre sorridevano compiaciuti. Poco distanti da loro, Chloe riconobbe Narcissa, affiancata da Derek e Severus. A differenza della sorella, Cissy era seria, il suo volto quasi esprimeva infelicità.
«Ragazzi… non dovete temermi… non sono il crudele mago che vi è stato dipinto…» iniziò a parlare Tom. Chloe osservò le reazioni degli studenti. Nessuno si mosse o fiatò. «…ho sempre creduto nell’importanza della magia e sostengo con fermezza l’inutilità di questa stupida guerra.» fece un’altra pausa.
Chloe sfiorò la mano di Lucius con la sua: aveva bisogno di sentirlo vicino. Il mago ricambiò quel contatto, afferrando la mano della ragazza e stringendola con decisione.
«Con oggi abbiamo raggiunto una grande vittoria.» continuò Tom. «Abbiamo catturato Silente. Abbiamo catturato Potter. Un nuovo regime avrà inizio da quest’oggi in questo istituto magico! Un nuovo regime che avrà me al comando. Per troppo tempo i segreti della magia sono stati mal custoditi… ma non accadrà ancora. Chiunque cercherà di ribellarsi ne risponderà personalmente a me.»
«Disgustoso…»
Chloe si voltò ed incrociò lo sguardo di Draco. Subito lasciò la mano di Lucius, si vergognava d’essere stata scoperta.
«Draco non dovresti…» disse il mago, voltandosi e guardando il figlio.
«Lascia stare. Sta zitto.» lo interruppe il giovane, scendendo i gradini e superandoli.
Le parole di Tom si confusero, Chloe continuò a guardare la chioma bionda dell’amico scendere la gradinata, seguito da due amici.
«Devo dirglielo che tra noi è finita.» sussurrò Chloe, alzando il capo ed incrociando lo sguardo di Lucius.
«Dunque, non hai cambiato idea…»
«Non posso cambiarla. Non solo la mia amicizia con Draco si è spezzata, ma anche il tuo rapporto con tuo figlio… è tuo figlio, Lucius… non posso permettertelo.»
«E quello che voglio io?» chiese Lucius. «Non conta?»
«In fondo lo sai che questo è quello che desideri anche te.»
Chloe volse l’attenzione nuovamente a Tom… ora al suo fianco c’era anche Silente che, legato con catene magiche fatte d’argento, rimaneva fermo con sguardo impassibile.
«…da quest’oggi la presidenza di Hogwarts verrà presa da Rabastan Lestrange e le cattedre rimaste vacanti per… l’impossibilità dei vecchi docenti d’esercitare, verranno prese dai miei fedeli.»
Fece una pausa e il silenzio non venne interrotto.
«Rabastan preside? E cosa accadrà a Silente?» domandò Chloe. «E ad Harry?»
«Non so. Forse verranno giustiziati per impedire che accadano nuovamente errori simili.» rispose Lucius impassibile.
Con uno scatto, Tom afferrò la bacchetta e, puntandola contro Silente, sogghignò. Chloe sapeva cosa sarebbe accaduto: avrebbe giustiziato Silente davanti a tutti loro per dimostrare la sua potenza. Per dimostrare che ora era lui il nuovo mago più influente della comunità magica.
«Avada…» sibilò Tom, puntando la bacchetta contro il petto del mago.
Chloe chiuse gli occhi e voltando il capo si posò al petto di Lucius. Non poteva guardare… il mago l’abbracciò.
Un forte rombo e delle urla di sorpresa, fece sussultare la ragazza che, curiosa, si voltò per vedere. Doveva vedere. Doveva sapere…
«Ma… dove…?» farfugliò Chloe, guardando Lucius. Silente era scomparso e, con lui, Harry.
«Sono fuggiti.» rispose.
Chloe sapeva che sarebbe dovuta essere infastidita da questo contrattempo, ma si sentì sollevata. Non meritavano di morire. Né Harry né Silente; aveva avuto modo di conoscere bene il ragazzo e non era affatto crudele e malvagio come sosteneva Tom. Tirò un sospiro di sollievo, cercando di mascherarlo.
 
  
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