Un sogno che si avvera
Harry stava correndo verso la Sala Comune dei Grifondoro e una volta arrivato al ritatto della Signora Grassa borbottò incerto la parola d'ordine e una volta che la donna l'ebbe fatto passare si ritrovò dinanzi uno scenario che aveva desiderato con tutto il cuore di non dover ritrovarsi a guardare. C'era un silenzio tombale. Tutti i Grifondoro erano sparsi per la stanza come disorientati e allo stesso tempo delusi. Mentre in un angolo c'era la squadra triste e preoccupata allo stesso tempo. Evidentemente Ron era salito in dormitorio come di suo solito quando era messo dinanzi a cose difficili da accettare. Stranamente era assente anche Hermione, ma probabilmente era di sopra anche lei. Si avvicinò ai suoi compagni osservandoli e carcando di capire cosa era successo. Era evidente che avevano perso, ma non riusciva a spiegarsi quelle facce preoccupate.
Katie Bell gli corse incontro e lo abbracciò.
"Ci dispiace, non siamo riusciti a farcela"
Harry sorrise cercando di infonderle un pò di felicità ma evidentemente non riuscì nel suo intento poichè il viso della ragazza rimase impassibile.
"Non ti preoccupare, non è poi mica la fine del mondo" tentò ma come di solito sbagliò le parole.
Poi rivolse il suo sguardo alla squadra e stranamente non riuscì a trovare il volto che cercava.
Si voltò di scatto verso Katie "Che è successo?" le chiese preoccupato.
"Harry, vedi..."
"Katie, dimmi cos'è successo!"
La ragazza fece un sorriso triste e continuò.
"Ginny è stata colpita da un bolide allo stomaco, ho sentito il preside che diceva che le si era tutto spappolato e poi ha due costole rotte, ma quelle Madama Chips le ria...Harry torna qui!"
Ma ormai il ragazzo si era già avviato verso l'usita e una volta fuori prese a correre verso l'infermeria.
Non poteva crederci. Non lei. Non Ginny. E se l'avesse persa prima che le dicesse tutto quello che provava per lei? No, non poteva neanche pensarci. Non se lo sarebbe mai perdonato.
Svoltò l'angolo e si ritrovò a guardare Hermione che piangeva sulla spalla di Ron. Il ragazzo appena si accorse dell'amico gli spiegò senza attendere la domanda
"Non sappiamo nulla, Madama Chips ci ha cacciati fuori"
Harry si voltò verso Hermione e l'abbracciò.
"Vedrai che andrà tutto bene" le disse cercando di convincere anche lui.
Minuti. Ore. Giorni. Non seppe mai quanto durò l'attesa, ma non avrebbe più dimenticato il momento in cui vide l'infermiera mettere la testa fuori dalla porta per dirgli che Ginny stava bene e che stava dormendo.
"Ron, per favore posso entrare per primo, ti giuro ci metto un secondo ed esco". Il ragazzo non capì il perchè di tutta quella preoccupazione ma annuì ugualmente.
Harry varcò la porta e si diresse al letto di Ginny. La guardò e si accorse che aveva il viso abbastanza pallido.
Le prese una mano e l'accarezzò.
"Sono contento che stai bene" le disse consapevole che lei non potesse sentirlo poichè stava dormando.
"Avrei voluto dirti una cosa però non ci sono mai riuscito" continuò. " Lo so che sono anni che sei innamorata di me e che io non ti ho mai considerata più di un'amica ma da quest'anno sò che qualcosa è cambiato, forse anche da prima ma...sono stato tanto cieco da non accorgermene.Ormai è da molto che mon ti vedo più come la sorella di Ron o come quella bambina che ammutoliva quando era in mia compagnia, ma ho cominciato a vederti come una ragazza. Una ragazza molto bella, direi. Una ragazza di cui mi sono innamorato. Si, probabilmente adesso se fossi sveglia mi avresti dato un ceffone e mi avresti detto che ti ho fatta soffrire troppo e che non riuscirai mai ad amarmi. Che tra noi due è impossibile. è per questo che ho preferito dirti tutto mentre dormi. Per non ascoltare la verità. perchè sono stato troppo egoista e non pretendo che tu ricambi i  miei sentimenti" Guardò il suo volto per un pò, non accorgendosi del tempo che passava. "Ora vado altrimenti Ron mi ammazza" disse infine lasciandole la mano,alzandosi e girando sui tacchi per andare alla porta.
"Non ti avrei detto quelle cose"
Harry si voltò e vide quei meravigliosi occhi che lo guardavano.
"Hai sentito tutto?" le chiese con la speranza che gli rispondesse di no.
"Si, e non avresti saputo rendermi più felice" gli rispose sorridendogli e facendogli segno di avvicinarsi.
Harry ubbidì e una volta di fronte a lei si curvò per darle un bacio sulla guancia, ma Ginny girò il volto in modo che quel bacio cadesse sulle sue labbra.
"Ti amo anche io, Harry" gli sussurrò prima di baciarlo ancora una volta.
Un sogno. Il loro sogno. Finalmente si era avverato.
Ron ,che era riuscito a entrare di soppiatto, guardava la scena e non potè trattenere un sorriso che per un pò rimase sul suo volto.
Sapeva che sua sorella lo desiderava da quando era una bambina e si era accorto anche di come la guardava Harry. Ma non si era mai immaginato di vedereli insieme, ed ebbe la prova che a volte i sogni possono realizzarsi quando meno te lo aspetti, si voltò dirigendosi verso l'uscita e sperando che un giorno anche il suo desiderio diventasse realtà.
                                                                                     The end
Spero che questa piccola one-shot vi sia piaciuta. Una piccola parentesi prima di cominciare a pubblicare il sequel di Un amore interminabile, si cui credo posterò il primo chappy mercoledì della prossima settimana poichè alle cinque di oggi pomeriggio parto e torno martedì mattina, mi scuso per questo piccolo inconveniente ma purtroppo non posso restare qui da sola e poi un pò di mare mi farà bene! Devo essere prontissima per affrontare il liceo classico!!!!!
A presto
Ylenia