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Autore: weretogether    19/05/2014    10 recensioni
''-io mi sono innamorato di te Amy.- disse tutto d'un fiato.
-non importa, ormai è troppo tardi.-
-stai mentendo.-
La mia schiena era contro la parete fredda della camera d'albergo.
-sono solo un'amica, Justin.- dissi mentre sentivo le lacrime bruciarmi sul volto.''
E' passato un anno da quando Amy e Justin si sono detti addio, ma è arrivata l'ora di tornare a casa, anche se per qualche settimana.
Ma cosa succederà se, al ritorno di Amy, le cose non saranno più come le ricordava? Cosa succederà se si ritroverà a vivere in una realtà a cui però sente di non appartenere più?
E Justin? Cosa farà quando quella che un tempo considerava la sua migliore amica tornerà?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(QUANDO FINITE DI LEGGERE IL CAPITOLO, POTETE PER FAVORE DARE UN'OCCHIATA ALLO SPAZIO AUTRICE? E' IMPORTANTE.)

Capitolo 11.
''love you.''

-non mi ero mai divertita così tanto.-  affermai mentre, ormai sera, facevamo ritorno all’albergo.
Avevamo passato l’intera giornata sulle piste da scii e mentre io, Travis, Renée e Josh –che si era unito a noi dopo aver finito le sue ore di lezione- correvamo per vedere chi sarebbe arrivato prima dentro, mi sentivo davvero felice.
Tutte le preoccupazioni di quella stessa mattina sembravano svanite e sentivo l’adrenalina scorrermi nelle vene.
-ho vinto io!- urlai appena aprii la porta dell’albergo facendo in modo che l’aria fredda che c’era fuori si mischiasse con quella calda che c’era dentro.
-ehi, non vale! tu sei partita prima.- esclamarono tutti e tre all’unisono, poi scoppiammo a ridere.
-non è vero.- ribadii io mentre non riuscivo a smettere di ridere.
-ho un’idea.- esclamò Travis dopo aver ripreso fiato.
-quale?- chiese Renée.
-chi arriva per ultimo al piano di sopra deve pagare una penitenza.- disse per poi iniziare a correre verso le scale.
Anche io inizia a correre e salii i gradini a due a due per non arrivare ultima.
-ehi Renée, la penitenza tocca a te.-  disse Travis mentre si lasciò cadere a terra ormai sfinito.
-no.- scosse velocemente la testa mentre io appoggiai le spalle contro la parete che si trovava di fronte alla porta della camera di Travis.
-si.- ripetei  mentre mi tenevo un fianco con una mano.
-ma non è giusto. facciamo un’altra gara.- chiese sperando che accettassimo.
Travis scosse la testa –tocca a noi decidere cosa dovrai fare.-
-dai, per favore.- disse implorandoci.
-ci sono!- dissi ignorando completamente le sue parole.
-cosa?- chiese sperando che stessi per dire che non ci sarebbe stata nessuna penitenza.
-devi baciare Travis.- dissi tranquilla.
-cosa?- chiese incredula, credeva che stessi scherzando.
-hai perso l’udito?- chiese Josh divertito.
Cercai di trattenere una risata, mentre lei mi lanciava un’occhiataccia. Ovviamente l’avevo fatto di proposito. Sapevo che questo avrebbe fatto arrabbiare entrambi, nonostante Travis non ne fosse del tutto contrario.
Velocemente mi voltai verso mio fratello che si passava le mani fra i capelli, evidentemente imbarazzato.
-dai, non c’è un'altra penitenza?- chiese con un tono di supplica.
Josh scosse la testa.
-Travis?- chiese sperando in un suo aiuto.
Lui alzò le mani in segno di resa, facendole capire che non poteva mettersi contro me.
-okay, okay, ma, sappiate una cosa..- fece una pausa.- siete tutti degli stronzi.-
Io e Josh ridemmo, poi io ci fece il dito medio e si avvicinò a Travis.
-giuro che la farò pagare anche a te.- disse in tono minaccioso a mio fratello.
Prima che potesse dire qualcosa premette le sue labbra contro quelle di lui e, al contrario di quanto ci aspettavamo, legò le braccia attorno al suo collo e lo baciò con passione.
Lezione ricevuta, dobbiamo smetterla di fare i coglioni.
Dopo qualche istante si staccò dolcemente da Travis e, facendo finta di niente, percorse il corridoi fino ad avviarsi alle scale che portavano al piano di sopra.
Tutti e tre scoppiammo a ridere.
-dannazione Amy, sei una stronza.- mi disse mio fratello cercando di tornare serio.
-forse un po’ hai ragione, ma dimmi che non ti è piaciuto.-
-non mi è piaciuto.- negò spudoratamente.
-Trav, sei un imbroglione.- dissi mentre ridevo ancora.
-è inutile che lo nascondi, si vede che sei felice.-
-e allora? è per il pomeriggio passato sulla pista da scii.-
Josh rise –amico, puoi negare quanto vuoi. fatto sta che ti tremano ancora le mani.- gli fece notare.
Travis sbiancò all’istante ed entrò in camera sua senza nemmeno salutarci.
-sei una grande.- si complimentò Josh. -ma l’hai visto anche tu? aveva un sorriso stampato in faccia che gli durerà minimo fino a Natale.-
Risi per quanto buffo fosse suonato quello che aveva detto –hai ragione.-
-a proposito.- disse avvicinandosi a me. –che fate tu e la tua famiglia per Natale?-
-non so, credo che pranzeremo in un posto che hanno visto qualche giorno fa, è qui vicino.-
-e nel pomeriggio?-
Feci spallucce. –tu?-
-niente. che ne dici di fare un giro? potrei portati in un posto qui vicino, è davvero carino..-
-okay.- dissi sorridendogli dolcemente. –ora entro in camera, ci vediamo a cena.- dissi per poi schioccargli furtivamente un bacio sulla guancia e rientrare velocemente in camera.
Quando fui dentro, dopo aver chiuso la porta, mi ci appoggiai e sorrisi istintivamente come un’idiota non curandomi di chi ci fosse in camera.
-ciao.- disse Justin facendomi sussultare.
-oh..e-ehi.- balbettai come se fossi stata appena colta sul fatto.
-che ti prende?- mi chiese.
-umh, niente, ero solo sovrappensiero.- dissi mentre mi avviai verso la valigia per prendere dei vestiti puliti da indossare dopo che avrei fatto la doccia.
-perché sorridi?-
Mi voltai a guardarlo e notai che se ne stava sotto le coperte. Aveva i capelli arruffati e gli occhi leggermente assonnati.
-dov’è Grace?- chiesi ignorando la sua risposta.
-è andata in camera a fare una doccia.- disse passandosi la mano fra i capelli. –ma hai ignorato la mia domanda.-
-oh, perché mi sono divertita tantissimo oggi.-
-che avete fatto?-
-umh, niente, abbiamo sciato.-
-perché ridevate prima?-
-perché Renée ha baciato Travis.-
-oh.. e per..-non gli feci finire la frase che mi voltai a guardarlo tenendo in mano dei vestiti puliti.
-ma cos’è, un interrogatorio?-
-no, ma..-
-senti Justin, non c’è bisogno che cerchi di toglierti dall’imbarazzo per quello che è successo stamattina. è tutto okay. sono felice che tu mi abbia detto quello che pensavi.-
Avevo seriamente bisogno di dimenticare quello che era accaduto quella mattina e quel suo modo di comportarsi non era proprio il massimo per far finta di niente.
-e tu, Amy? tu cosa ne pensi di quello che ti ho detto io oggi?- mi chiese togliendosi le coperte di dosso e alzandosi.
A quella domanda mi sentii improvvisamente insicura –io.. penso che andrò a fare una doccia.-
Mi chiusi velocemente in bagno non avendo voglia di rispondere a quella domanda.
Cosa voleva che gli rispondessi? Che anche lui mi mancava incredibilmente tanto? Che quella situazione tra di noi mi faceva male?
Lui tutte quelle cose le sapeva già. Justin lo sapeva che ci stavo tanto male quanto ce ne stava lui; che mi manca e che quell’anno passato lontana era stato doloroso; che avevo bisogno di lui e che senza non riuscivo a starci.  
Era vero che un anno senza di lui l’avevo passato, ma questo non significava che fosse stato tutto rose e fiori. Perché io la sua mancanza non l’avevo accettata, ma mi c’ero semplicemente abituata.
Qualche minuto dopo lasciai fuori da quella porta Justin e le sue domande, feci la doccia e mi preparai per andare a cenare.
-io vado di sotto, gli altri ci aspettano per mangiare.- dissi appena uscita dal bagno cercando di evitare lo sguardo di Justin.
-ciao Amy.- disse Grace mentre velocemente si metteva composta.
Che cazz..?
-oh, Grace.- dissi girandomi verso di lei e sorridendole imbarazzata cercando di mascherare la delusione.
Avevo creduto che Justin quella mattina fosse serio e avevo dato troppo peso alle sue parole, quando in realtà avevo dimenticato che lui stava con mia sorella e che le cose tra noi non sarebbero più tornate come prima.
-non scendete per cenare?- chiesi cercando di fingermi disinvolta.
Justin scosse la testa, poi avvicinò mia sorella al suo petto.
Annuii mentre sentivo un nodo allo stomaco.
-ci vediamo dopo.- dissi uscendo.
 
Quando qualche ora dopo tornai in camera ormai sfinita, aprendo la porta, trovai Grace che stava per uscire.
-ciao Amy, ci vediamo domani.- disse abbracciandomi. Ricambiai l’abbraccio, poi aspettai che raggiungesse Travis e, dopo essere entrata, mi chiusi la porta dietro le spalle.
Senza dare importanza allo sguardo di Justin, mi sfilai gli Ugg dai piedi e presi il pigiama.
-abbiamo lasciato un discorso in sospeso.- disse Justin indifferente.
-per favore Justin, non ho voglia di parlarne.-
-e allora quando ne avrai voglia? quando tornerai al college e dovrò aspettare un altro anno per vederti?- chiese arrabbiato.
Mi girai a guardarlo, non sopportando più quel suo tono e quelle sue parole.
-che cazzo vuoi che ti dica, Justin? vuoi che mi prenda tutte le responsabilità per essermene andata senza dirti niente? vuoi che ti dica che non è colpa tua se sono andata via? vuoi che ti dica che ti ho perdonato per aver letto il mio diario? vuoi che ti dica che avrei voluto che ti fossi fatto sentire in questi mesi? o che io avrei voluto scriverti? vuoi che ti dica che non me ne frega un cazzo se non hai nemmeno avuto il coraggio di dirmi che ti sei fidanzato con mia sorella? vuoi che ti dica che ogni fottutissimo giorno non mi chiedo se tu la amavi già quando hai scoperto che mi ero innamorata di te?- urlai. –no Justin, non aspettarti questo da me. dannazione, cosa vuoi sapere?- feci una pausa passandomi una mano fra i capelli ormai esausta. -si, cazzo, si che avrei voluto che ti fossi fatto vivo e si, avrei anche voluto scriverti, ma non l’ho fatto, perché sapevo che tu ti saresti rifatto una vita e non mi andava di disturbare. credi che io non abbia sofferto per la tua mancanza? o credi che tornare e trovarti a baciare mia sorella, senza nemmeno sapere che vi eravate fidanzati, mi abbia fatto estremamente piacere?-
Sospirai. –si, Justin, anche a me manchi dannatamente tanto, ma non aspettarti che io ti dica che la colpa non è tua se me ne sono andata o che ho dimenticato quello che è successo tra di noi, perché non è così. ho passato un anno lontana da te, mettendo da parte quel ‘noi’ che sin da bambini credevo che contasse qualcosa anche per te..- mi interruppe.
-ma a me importa.-
Scossi la testa. –a te non è mai importato.- dissi mentre ormai le lacrime mi rigavano gli occhi.
-ma tu..?- disse tutto d’un fiato.
-se è questo che vuoi sapere, no, Justin, non ti amo più.- le parole mi morivano in gola. –e ora, per favore, basta parlare di questo.- dissi per poi andare in bagno e indossare il pigiama.
Quando rientrai in camera mi precipitai sotto le coperte e spensi la luce che stava accanto al letto.
Diedi le spalle a Justin, non avendo voglia di guardarlo in faccia.
Poco dopo spense tutte le luci della camera e si mise sotto le coperte.
Sentii la sua mano sfiorare delicatamente e involontariamente la mia, cosa che mi fece battere il cuore all’impazzata.
Una scia di brividi mi percorse tutto il corpo e velocemente mi scostai da lui, cercando di mantenere le distanze.
-mi dispiace Amy.- parlò all’improvviso con la voce spezzata.
L’ultima volta che avevo sentito quella voce stavo attraversando il vialetto di casa sua, dopo aver discusso con lui e aver deciso di partire.
Il mio cuore perse un battito, mentre le mani e le gambe iniziarono a tremare.
Questa volta l’impulso fu troppo forte, così mi girai e lo abbracciai. Lo accolsi tra le mie braccia e gli accarezzai dolcemente i capelli. Profumavano di vaniglia.
Avevano lo stesso profumo dell’anno precedente.
Lui poggiò la testa sul mio petto mentre avvolgeva le braccia attorno alla mia vita.
Sentii le farfalle scatenarsi nel mio stomaco e ripensai al coraggio che mi ci era voluto per dirgli che non lo amavo più.
Restammo avvolti in quel silenzio per minuti che sembravano secoli. Di tanto in tanto accarezzavo la sua schiena, mentre il suo petto si muoveva su e giù regolarmente.
-ti voglio bene, Amy.-
-ti voglio bene anche io.- dissi baciandogli delicatamente la fronte.

 
**
Hola! 
Eccomi qua con un nuovo, schifosissimo capitolo!
So che sono passate due settimane da quando ho pubblicato il capitolo 10, ma credo comunque che un ritardo di due settimane, al contrario di uno di due mesi, si possa perdonare (almeno è quello che spero).
Che dire, spero vi piaccia e, nel caso in cui dovessero esserci errori, scusatemi.
Ho letto e riletto il capitolo, ho corretto quelli che ho visto ma non si sa mai, può essere che qualcuno mi sia sfuggito. 

Comunque ammetto che avevo iniziato a scrivere qualche riga due settimane fa, ma non avevo molte idee, poi ,fortunatamente (?), in questi giorni l'ispirazione mi è tornata e avevo un così tale bisogno di scrivere che il capitolo l'ho buttato giù tutto in un pomeriggio. 

Ripeto, spero vi piaccia e VI RINGRAZIO PER LE NOVE RECENSIONI DEL CAPITOLO PRECEDENTE.
Credevo seriamente che tutte vi foste dimenticate della storia e invece quello è stato, fino ad adesso, il capitolo con più recensioni. 
Quindi, spero che non ci sia bisogno di aspettare altri 3 mesi per poter riavere così tante recensioni. 
Vi ringrazio anche perché continuate a leggere la storia, perché senza di voi per me sarebbe inutile continuare a pubblicarla e ringrazio anche quelle che hanno la storia tra le preferite e\o seguite (noto con mio grande piacere che aumentate ogni volta) e ringrazio anche quelle che leggono ma non hanno il tempo di recensire.

Ultima cosa -ma non meno importante- e poi conlcudo il mio solito poema, 
ho iniziato a scrivere una nuova storia -so cosa state pensando, ma no, cercherò di essere più puntuale con gli aggiornamenti di entrambe!- e mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate.
Ho ancora pubblicato solo il prologo -e vi avverto che non lascia intendere niente e che probabilmente a molte di voi non piacere (non piace nemmeno a me!)- ma mi farebbe piacere se passaste a dare un'occhiata e se mi lasciaste una recensione per sapere se avete intenzione di seguirla o meno e se la trama vi piace.
Qui c'è il link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2608799&i=1


Grazie ancora, siete fantastiche! (vi aspetto in molte a seguire l'altra storia!)

 
  
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