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Autore: sihu    30/07/2008    6 recensioni
harry dopo la fine della guerra è distrutto, si sente morto dentro, senza più voglia di andare avanti e manda una lettera alla sua ginny e ai suoi amici.
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa guerra mi ha portato via tutte le mie lacrime. Non me ne è rimasta più nemmeno una. Ho pianto sui corpi di troppi amici e ho visto troppe persone soffrire.
Ho sentito il loro dolore sulla mia pelle, e mi ha fatto male come se mille piccole lame si stessero attraversando la pelle. Sono morto lentamente giorno per giorno e non rimasto più nulla dell’ Harry di qualche anno fa.
Se qualcuno mi cerca dite loro che sono morto, come i miei genitori, come Sirius e suo fratello Regulus, come i genitori del piccolo Teddy, come Fred, come Dobby, come Colin, come il ministro della magia, come Silente, come Piton e come tutte quelle che altre persone senza nome che sono cadute per colpa di Voldemord.
Ora Lui non c’è più. È morto e non può più pagare per quello che ha combinato.  Avrebbe dovuto pagare per ogni persona uccisa, per ogni casa distrutta, per ogni bambino che ha pianto per colpa sua.

Solo il mio corpo vaga ancora su questa terra, la mia anima è persa. Non ho più lacrime per piangere il prossimo amico che mi lascerà.

Mi dispiace Ginny, ti ho illusa. Ti ho detto che dopo questa guerra sarei tornato da te e finalmente saremmo stati felici insieme. Ti ho promesso che non sarei morto ma lo stato in cui mi trovo non è vita. È dolore e sofferenza. Non posso contagiare anche te.

Non posso disturbare la felicità di Ron ed Hermione che finalmente hanno ceduto al loro sentimento e hanno trovato la felicità insieme.

Non posso crescere Teddy. Per lui sarei solo un esempio di tristezza, di dolore e rassegnazione. Ha già sofferto tanto, ora si merita di essere felice.

Scusate tutti se sono entrato nelle vite e ve le ho sconvolte. Vi ho promesso che vi avrei salvati in cambio del vostro aiuto e invece ho portato solo morte. Me ne vado con discrezione. Morto vivente tra le tante vittime di quel mostro assassino, solo al quale non ha portato via la vita ma le lacrime e la forza di sorridere.

Addio,
Harry Potter


“Ginny, perché piangi?” Chiede Ron guardando la sorella e la lettera portata da un grosso gufo grigio qualche ora prima.
“Harry se ne andato..” risponde Ginny guardando fuori dalla finestra della Tana le gocce di pioggia che bagnano il vetro con gli occhi velati di lacrime. Non ha la forza per aggiungere altro.
“Non può essere!” urla Hermione prendendo la lettera tra le mani e correndo da Ron per avere il suo conforto.

La voce si sparge, la lettera viene letta da tutti. Harry non si trova e un’unica domanda è sulla bocca di tutti senza trovare risposta.

“Perché ti sei arreso e non hai combattuto contro te stesso?”

NOTE DELL'AUTRICE
grazie per essere arrivati fino in fondo. questa storia si è scritta da sola in poco più di un'ora.  probabilmente non sarà il massimo ma rispecchia quelli che sono i sentimenti di Harry quando, appena finita la guerra realizza di avere perso molti amici e di non potere sopportare di perderne ancora. non so se lasciarla così o continuarla.
spero che mi diate un consiglio voi per risolvere questo dubbio ampletico.



  
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