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Autore: haru_chan19    19/05/2014    0 recensioni
Cambiare vita non è facile e soprattutto cambiare il proprio destino specialmente se è già scritto. questo è quello che deve affrontare Sara superando molti ostacoli insieme ai suoi nuovi amici. Oltretutto spera di trovare anche il suo vero amore o perlomeno una persona che non la tratti più da stupida.
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Isaac Lahey, Nuovo personaggio, Peter Hale, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sensazioni
Sara riuscì quasi per miracolo ad aprire il divano letto. Aveva sempre odiato quei divani che si aprivano solo seguendo determinate istruzioni. Portò la borsa di Scott in cucina su una sedia e sistemò i fiori in un vaso al centro del tavolo, le orchidee erano i suoi fiori preferiti non sa come Scott lo sapesse. Stava ancora ammirando i fiori quando sentì il campanello. Si avvicinò e aprì lievemente la porta.
“chi è?” chiese diffidente
“Sono Isacc, un amico di Scott… mi hanno detto di cercarlo qui” rispose il ragazzo senza però avvicinarsi troppo
“Si… si è qui… comunque piacere io sono Sara, appena trasferita e cugina di Scott.” Concluse sorridendo lievemente e allungando la mano.
“Piacere, io sono Isacc amico e compagno di casa di Scott” disse ricambiando il saluto. “con compagno di casa intendo solo che viviamo sotto lo stesso tetto, non pensare male!”
“Non mi sarei mai permessa!” rispose sorridendo e facendo ridere anche il ragazzo. Entrarono ma Sara si fermò sulla porta facendo fermare Isacc di colpo.
“Tutto bene?” chiese lui incuriosito
“Ehm.. si si sto bene” rispose Sara incerta. Improvvisamente tutta la stanza aveva cominciato a girare e aveva la strana sensazione di essere nel posto sbagliato come se stesse succedendo qualcosa sotto i suoi occhi e lei non se ne stesse accorgendo.
Corse in camera sua lasciando Isacc ancora all’ingresso, rovistò nei vari cassetti e armadi fino a quando non riuscì a trovare il suo vecchio cellulare. Scese in tutta fretta, prese il cappotto e si diresse alla porta.
“Dove… dove vai?” chiese isacc ancora fermo all’ ingresso
“Non te lo posso dire… scusa… dai un occhiata in giro e sistemati pure sul divano, fai come se fosti a casa tua” rispose Sara in tutta fretta cercando di far sembrare quella storia il più vera possibile.
“Ok” si limitò a dire lui seguendola con lo sguardo fino a fuori.
Aprì la porta di casa e uscì, andò in garage a prendere Bullet, il pastore tedesco che suo padre le aveva regalato pochi anni prima, e sulla sua decappottabile si diresse subito verso la foresta della città. Arrivata abbastanza al confine accese il vecchio cellulare e digitò un numero non salvato in rubrica. Rispose un ragazzo che sicuramente non era il proprietario del numero. “Alpha… mi senti?” chiese con il respiro affannato e sull’orlo delle lacrime
“Alpha… solo una persona mi chiama così… Sara! Sei veramente tu? Stai bene?” disse l’uomo
“Si, sono io e no non sto bene… cioè si solo che… sta succedendo di nuovo… le stesse cose che sono avvenute esattamente 5 anni fa…” disse con voce rotta
“Shhh, non ti preoccupare. Sei a casa in questo istante? Sei con qualcuno?”
“No, no non sono a casa… sono vicino a una foresta con Bullet ma non credo sia di grande aiuto…”
“C’è qualcuno a casa?”
“Ehm si… degli amici… ma ci conosciamo da poco”
“Fa lo stesso, chiama loro e digli di venire a prenderti”
“Ma… no non posso si preoccuperebbero”
“Va bene allora non insisto… quando ti sarai calmata torna a casa, ma almeno avvisa che tarderai…ok?”
“Ok” rispose Sara con voce già più calma.
“Mi raccomando stai tranquilla” disse l’uomo
“Si… ciao”
“Ciao” e la lì conversazione si interruppe.
Il cellulare scivolò di mano e cadde a terra rompendosi, prese l’altro e chiamò Scott, pensando a un discorso sensato da formulare.
 
Isacc rimase fermo ancora un po’ a fissare la casa. Era spaziosa, molto più di quella di Scott. Appoggiò il giubbotto di pelle marrone nell’attaccapanni e si sistemò sul divano. Nella parte di fronte a lui c’era un quadro che ritraeva Sara con il suo cane, in una casa di montagna. Continuò a osservare la casa fino a quando un verso strozzato non lo distrasse. Proveniva dal piano di sopra. Salì lentamente le scale e si concentrò meglio sul rumore. Non era bravo come Scott a seguire le tracce, ma si concentrò il più possibile e alla fine scoprì che il rumore proveniva dal bagno. Si avvicinò e aprì lievemente la porta. Scott era appoggiato al lavandino pieno di sangue.
“Scott.. stai bene?” chiese Isacc preoccupato
Ma non rispondeva, aveva lo sguardo fisso in un punto, sembrava in uno stato di trance. “Ok… adesso ti porto fuori”
“No! Sara non deve vedermi” rispose debolmente
“Ok.. ok… allora stiamo qui… perché non guarisci?”
“Non lo so sembra veleno…”
“Ma come è possibile, prima che tu venissi qui eravamo insieme”
“infatti, prima di venire qui stavo bene… è come se stesse venendo dall’interno… a te è successo niente?”
“No… potrebbe essere qualcosa nell’aria… magari c’è del veleno o delle trappole. Io non so cosa fare… chiamo Stiles”
“Ok… però usa il mio cellulare” Scott lo tirò fuori dalla tasca e sullo schermino apparve un numero sconosciuto. Rispose lo stesso.
“Pronto?” disse Scott con voce meno sofferente possibile
“Ciao Scott sono Sara, volevo solo avvisare te e Isacc che tardo sta sera… ok?” disse velocemente tutto d’un fiato
“Si.. si va bene”
“Scott tutto bene… hai una voce strana…”
“Si si tutto bene è solo che… prima di venire da te ero ad allenamento… lacrosse ricordi… e sono un po’ ammaccato tutto qui”
“Ah ok… allora ci sentiamo. Ciao” e riattaccò.
Scott porse il telefono a Isacc ma si fermò quasi subito. “non c’è bisogno di chiamare Stiles… guarda” stava indicando un punto sulla testa di Isacc, dalla grata dell’aria usciva della polverina blu, che Scott riconobbe subito.
“E’ strozza lupo… ma perché è qui a casa di Sara?” aggiunse “Usciamo di qui”
Isacc lo aiutò ad alzarsi e uscirono dal bagno diretti in salotto.
“non possiamo restare qui se c’è lo strozza lupo… finirà per ucciderci” disse Isacc
“Lo so, stai tranquillo so io come fare” Scott prese il cellulare e compose un numero in pochi minuti la coppia zio e nipote più famosi di Beacon Hills entrò in casa.






**angolo autrice**
sono un po' in ritardo. mi scuso con tutti i miei lettori silenziosi che leggono la storiae non lasciano neanche un commentino... comunque sono felice che la seguiate. grazie allora. al prossimo capitolo

Eliot19
  
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