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Autore: nunugym    19/05/2014    1 recensioni
"nella vita non esistono scelte giuste o errori, non ci sono il bene o il male. Questa é una delle tante cose che mi hai insegnato, ma la più importante è che non bisogna aver paura di mostrarsi per quello che si è, non si deve aver paura degli altri, perchè anche se si prova ad essere migliori gli altri troveranno sempre qualcosa da criticare."
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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ZOE
-Ammirevole...- dice Drew da dietro di me.

-Che cosa vuoi Drew?- ribatto pazientemente, perché tanto con loro ho imparato che perdere la pazienza non serve a niente, solo a peggiorare le cose.

-Oh niente mia cara Zoe, stavo solo ammirando le tue bellissime scarpe! Insomma, cosa c'é di meglio e di più alla moda che delle converse nere tutte vecchie e con le scritte. Non é vero ragazze?- il gruppetto dietro di lei ride mentre io mi giro a guardarle. Patetiche.

Sono tutte vestite con gonne che a stento coprono il sedere, scollature che lasciano intravedere più del dovuto e tacchi vertiginosi... il bello é che io sono alta quanto loro anche se hanno i tacchi. Ahahah bitch plese.

Vabbè tornando 'seria' (come si fa ad essere seri davanti a delle ragazze così?), io odio la moda. A che serve vestirsi come tutti gli altri? Bah... vabbé.

-Allora, hai già bocciato il mio look e me ne posso andare. Tanti saluti!- dico alzando i pollici e sorridendo per un secondo, tornando seria un attimo dopo.

-Ah, avrei ancora molte cose da dire sul tuo...

-Allora magari tienile per la prossima volta, perché ora ho da fare una cosa leggermente più importante di te.- sorrido e me ne vado.

La sento fare un verso indignato mentre me ne vado e sorrido soddisfatta. Questa volta ho vinto io.

 

 

Esco da scuola e tiro dritto verso casa di mio padre. Io e lui viviamo in un condominio, il nostro appartamento si trova al quinto piano, solo che abbiamo l'ascensore rotto e quindi... beh cinque piani a piedi. Sale il crimine.

Arrivata al quarto piano sono sfinita e sto praticamente strisciando sulle scale con lo zaino che lancio davanti a me ogni volta per non trascinarlo. Ad un certo punto sento come un 'dlin'. Sembra lo stesso rumore che fa l'ascensore quando arriva al piano richiesto, ma é impossibile, l'ascensore è rotto... sarà la stanchezza che mi fa immaginare queste cose.... bah.

Proprio quando decido di lasciar perdere quel rumore vedo le porte dell'ascensore che si aprono e per un momento penso di essere in uno di quei fil horror, nel momento in cui spunta il pazzo maniaco che uccide tutti quelli che incontra. Ok, ora sono sicura di essere completamente partita con la testa.

Per mia fortuna da quell'ascensore non esce nessun pazzo maniaco assetato di sangue, ma un normalissimo ragazzo che fischietta una melodia e non sembra neanche essersi accorto di me.

Gli cadono le chiavi e per raccoglierle si gira verso di me. Lo riconosco: é il figlio dei miei vicini di casa, quelli che abitano sullo stesso pianerottolo nostro. Mi pare che si chiami Luois o Leonard, insomma qualcosa di simile.

Mi squadra con aria interrogativa e leggermente divertita. Probabilmente lo spettacolo che si presenta ai suoi occhi é quello di una pazza inginocchiata sulle scale che cerca di arrivare allo zaino, con tutti i capelli in aria e la fronte imperlata di sudore. Proprio una bella prima impressione gli devo fare vero?

-Tutto ok?- chiede lui.

-Secondo te?

Si avvicina e si china per aiutarmi, non ci credo il bell' addormentato si é svegliato e mi vuole dare una mano!

-Mi sembra di averti visto- dice mentre raccoglie il mio zaino e se lo mette sulle spalle.

-Abitiamo da qualche anno uno di fronte all'altro, ecco perché mi hai già visto.- rispondo secca.

-Ah sì scusa. E come ti chiami?

-Zoe. Tu?

-Louis.- ah allora mi ricordavo bene! -Bel nome Zoe... sapevo il suo significato, ma ora proprio non me lo ricordo!

-Grazie! Considerando che io non ho mai saputo che significa e neanche mi interessa più di tanto... diciamo che me ne farò benissimo una ragione. Grazie dell'aiuto.

Entro in casa e saluto mio padre.




LOUIS

Non riesco a smettere di pensare a quello che ho appena visto: la mia vicina di casa Zoe, sempre fredda e mai in difficoltà, che praticamente si strascinava sulle scale per raggiungere il suo zaino!

Zoe... questo nome l'ho già letto da qualche parte, forse quando ero al liceo... la cosa preoccupante é che io il liceo l'ho finito esattamente ieri,ciò significa che ho una memoria da fare invidia ad un lombrico.

Ora ricordo! Era in un libro che si chiamava “la vita di Zoe” o qualcosa del genere.

Sì era decisamente quello.

Ricordo anche che quel nome aveva un significato particolare, quasi filosofico: significava vita... dai dopotutto la mia memoria non faceva così schifo.







Questa è la prima fanfiction che scrivo quindi... spero solo che vi piaccia :)
Questo primo capitolo è una specie di prova, se vi piace vado avanti sennò
lascio stare ;)

  
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