Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! 5D's
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Autore: GravityZero94    19/05/2014    3 recensioni
Sono passati anni dallo scontro con Z-ONE ed il mondo è finalmente tornato alla pace, Leo e Luna sono ormai due tranquilli studenti dell'Accademia Londinese dei Duelli. Un ragazzo dai capelli neri appare dal nulla, utilizzando carte mai viste e capaci di far rabbrividire i due giovani predestinati. Eppure Alphonse Harley è un ragazzo gentile ed educato, timido ed impacciato, con un cuore gentile ed un sorriso sincero. Cerca qualcosa, un deck svanito nel nulla, un intero mazzo di carte che nessuno sembra aver mai visto. Ma il dubbio principale è un'altro. Quanto durerà ancora questa pace? Nuove ombre si annidano nel mondo dei duelli. Sapranno i predestinati salvare il mondo un'altra volta? E cosa c'entra Alphonse in tutto questo?
Nuovi poteri si stanno per svegliarsi e stavolta il Drago Cremisi avrà bisogno di nuovi alleati per far trionfare la luce. Ma questi alleati saranno all'altezza del loro compito? Volete davvero saperlo? Allora, vi narrerò la loro storia...
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Rua/Leo, Ruka/Luna, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ed eccomi qui con un altro capitolo! Come al solito ringrazio Cyber, playstation e la neo-aggiunta ed entusiasta  giuggy. Comunque, visto che qualcuno(Cyber) mi è sembrato curioso sul misterioso utilizzatore di Destiny Zombie, in questo capitolo lo conosceremo un po’ più a fondo, anche se non sapremo tutto tutto(mica vi svelo tutto ora, eh!). Vi lascio all’inizio della missione “Recuperiamo Luna”.
 
Alphonse e Leo erano seduti nel tavolino della casa dell’ex-predestinato. Luna non era ancora tornata e loro erano talmente preoccupati che Leo aveva già chiamato due volte la polizia, ma gli era stato detto che era possibile fare una denuncia per scomparsa solo dopo ventiquattr’ore. Alphonse era estremamente spaventato, si alzava dalla sedia, faceva il giro della stanza un paio di volte borbottando e si risedeva battendo la testa sul tavolo.
“Dici che dobbiamo andare a cercarla?” chiese Leo, dopo aver colpito con un pugno il tavolo.
“Si, assolutamente” rispose Alphonse, serio “Doveva essere qui per le sette e mezza e sono già le undici, gli è successo per forza qualcosa”
“Ma dove cerchiamo?” chiese Leo, perplesso.
“Dovunque, rivoltiamo Londra se è necessario”
Leo annuì, alzandosi dal tavolo, seguito immediatamente da Alphonse. Nemmeno il tempo di recuperare i rispettivi giubbotti che il telefono di Alphonse squillò. Alphonse recuperò immediatamente il telefono lasciato sul tavolo, guardando il nome che appariva sullo schermo.
“Leo, possiamo tranquillizzarci, è Luna” disse Al, in un sospiro di sollievo, per poi premere il pulsante per accettare la chiamata “Pronto, Luna? Dove sei, io e Leo stavamo morendo di paura”
“Non mi tranquillizzerei ora, se fossi in voi”
Il sangue nelle vene di Alphonse diventò un unico blocco di ghiaccio per il terrore.
“C-chi diavolo sei?” chiese Alphonse, spaventato.
“Non è importante il mio nome, ma sappi che la tua amichetta è qui con me” disse la voce al telefono “Potrei farle del male in qualunque momento, ma voglio scendere a patti. Ti offro la vita e la salute della tua amica in cambio di qualcosa di estremamente piccolo”
Alphonse non rispose, ammutolito al solo pensiero che qualcuno potesse far del male a Luna.
“Voglio che tu venga ad Underground London, sai come si ci arriva?”
Al non rispose, ma non era necessario. Tutti sapevano dove si trovava Undeground London, era “la città sotto la città”, una sorta di regno della criminalità creata fra i meandri delle gallerie della vecchia metropolitana elettrica, sostituita dieci anni prima da quella che utilizzava l’Ener-D.
“Non rispondi? Lo prendo comunque come un si. In ogni caso, arrivato lì vieni a cercarmi e sfidami a duello e se vincerai lascerò libera la tua ragazza, altrimenti…” lasciò volentieri la frase in sospeso “Non conterei troppo sulla sua salute, tutto qui”
Alphonse ringhiò arrabbiato, forse una di quelle poche volte che si infuriava sul serio.
“Se osi torcerle un capello, io…”
“Se vuoi che non le venga torto un capello sbrigati a trovarmi, perché ogni tre ore ordinerò ad uno dei miei uomini di farle del male. In effetti mi piacerebbe proprio sapere cosa ne faranno, in fondo è una bella ragazza. Fai tu, vediamo chi dei due è più veloce. Buona caccia!”
E con queste parole chiuse la chiamata, lasciando Alphonse con il telefono ancora all’orecchio e lo sguardo perso nel vuoto. Leo gli si era avvicinato.
“Cosa è successo a Luna?” chiese, preoccupato.
“L’hanno presa e vogliono farle del male”
 
 
Il telefono venne scagliato con violenza inaudita contro lo spigolo del muro, frantumandosi in diversi pezzi difficilmente ricomponibili, con i cristalli dello schermo sparsi per il pavimento. Il ragazzo dai capelli bianchi si rannicchiò su se stesso, appoggiando la fronte alle ginocchia. Grosse lacrime gli stavano bagnando il volto e mostrava visibili segni di occhiaie, come se non dormisse da giorni. Indossava una camicia bianca piuttosto sporca ed un paio di jeans logori ed era scalzo. Era seduto su un futon giapponese con il piumone color ocra, che sembrava anche quello vecchio da far paura. Una piccola luce brillò dal suo deck ed al suo fianco apparve una creatura dalla strana conformazione. Era uno zombie di piccole dimensioni, grasso e con delle braccia di dimensioni troppo grandi per essere proporzionate al resto del corpo. Se non fosse stato estremamente brutto sarebbe stato quasi buffo. Il mostro emise un verso che sembrava una parola umana deformata, ma il ragazzo dai capelli bianchi sembrò capire lo stesso il significato di tale verso.
“Tranquillo Zombie, non ho nulla” disse, per poi tornare ad accucciarsi come aveva fatto fino a quel momento. Lo zombie lo fissò sorpreso, per poi allungare una delle tozze mani e posizionandogliela nella spalla, emettendo un verso simile al primo.
“Mi sento uno schifo. Non avevo mai fatto nulla del genere, mi sento… sporco”
Lo zombie emise un altro verso, cominciando a gesticolare in maniera buffa.
“Dici?” chiese, perplesso.
Un altro verso gli fece da risposta. Il ragazzo dai capelli bianchi sbuffò, guardando l’orologio con aria perplessa. Sospirò sconsolato, per poi alzarsi dal letto. Era davvero caduto in basso per arrivare a quel punto e lo sapeva bene. Un altro verso del mostro lo convinse ad alzarsi.
“E va bene, come vuoi, ma sappi che è stata una tua idea”
Detto questo si alzò ed uscì dalla stanza.
 
Luna si guardò intorno. Era in una stanza buia e scarna, con solo un materasso mezzo distrutto a decorarla. Non vi era alcuna finestra e l’unica porta sembrava estremamente solida. Cercò di fare mente locale, per ricordare quanto le era successo prima di cadere nel sonno. Il ragazzo dai capelli bianchi, i duello e l’attacco finale di Vylon Disigma che le aveva azzerato i Life Points. Poi quell’odore di cloroformio e poi il buio. Allarmata sgranò gli occhi e si guardò intorno, capendo di essere stata rapita da quella banda di malviventi. Si precipitò alla porta, cominciando a sbattere i pugni più forte che poteva.
“Apritemi! Apritemi immediatamente!”
Dall’altro lato della porta arrivarono delle risatine e dei commenti sarcastici. La ragazza si pentì di quella sortita perché evidentemente inutile. Si sedette di nuovo sul materasso, cominciando a piangere. Era successo un’altra volta, adesso per colpa sua Leo si sarebbe messo nei guai e avrebbe rischiato la vita. Sapeva di essere estremamente debole e di non potere assolutamente essere paragonata a suo fratello in quanto a capacità nei duelli. Perché doveva essere sempre la causa dei problemi di Leo? E se con Leo c’era anche Alphonse probabilmente li avrebbe messi nei guai entrambi, avrebbero rischiato la vita per lei. Pensò a quello che le aveva detto Alphonse quella mattina stessa, quando aveva detto che l’avrebbe protetta a qualunque costo, quando aveva detto che faceva parte i quelle “persone fantastiche” per cui valeva la pena vivere.  Se Alphonse era determinato anche solo la metà di quello che lei credeva, avrebbe messo a repentaglio la sua vita per salvarla, senza pensarci due volte. Una voce bloccò i suoi pensieri, proveniva da fuori la porta. Stette ad ascoltare, cercando di capire a chi appartenesse.
“Fuori dai piedi vi ho detto”
“Sicuro?”
“E’ una ragazzina, non può dare così tanti problemi, specie se poi richiudete quella dannata porta” asserì la prima voce. Luna la riconobbe subito, era il ragazzo dai capelli bianchi.
“Perché vuole che ce ne andiamo? Vuole divertirsi con…”
Un tonfo, come se qualcuno avesse appena urtato violentemente la porta, scosse la stanza.
“Non ti azzardare a paragonarmi a voi luridi rifiuti della società, bastardo” sibilò, furioso, il ragazzo dai capelli bianchi “Io non sono come voi e non lo sarò mai. E vi dirò di più: se osate sfiorare anche solo col pensiero quella ragazza mentre siete sotto il mio comando, io vi ammazzo senza pensarci due volte, chiaro?”
“S-si, capo”
Ci fu il rumore di una chiave che girava nella toppa ed il ragazzo dai capelli bianchi entrò nella stanza. Luna tentò il tutto per tutto cercando di sfruttare quel secondo di apertura per fuggire, ma non ci fu verso di farlo. Il criminale la prese per la vita e la sollevò in aria anche se con qualche sforzo, mentre gli altri due richiudevano la porta dietro di lui. A quel punto la poggiò delicatamente a terra, allontanandosi di qualche metro da lei.
“Scusa, Luna, non posso farti scappare” disse, semplicemente. Aveva gli occhi dorati arrossati dalle lacrime e delle profonde occhiaie nere. Il suo tono non era stato arrogante o freddo come qualche ora prima. Sembrava quasi inconsolabile, come se ad un tratto avesse abbandonato la corazza d’acciaio che lo copriva per mostrare una persona più fragile e gentile. Luna ne rimase abbastanza colpita.
“Perché lo hai fatto?” chiese. Nella sua voce si poteva sentire che stava per scoppiare nuovamente  in lacrime, ma si trattenne. Non voleva essere debole. Il ragazzo la fissò, evidentemente giù di corda, poi si voltò verso il muro e cominciò a passeggiare per la stanza, seguito da Luna con gli occhi.
“Sai, non tutti abbiamo la tua fortuna. Hai ricchezze, potere, un fratello che ti sta accanto. Io tutto questo non l’ho mai avuto. Ho dovuto costruirmi tutto con le mie mani, giorno dopo giorno, sporcandomi le mani e combattendo contro il mondo. E quando credevo di essere finalmente felice, quando mi sembrava di avere tutto, sono crollato. Anzi, mi hanno fatto crollare. Sono stato costretto a vivere come un criminale, vivendo dei profitti magri da duellante clandestino. Mi telefona un uomo, mi dice che se ti avessi rapito e se avessi costretto il tuo amico moro a duellare, facendogli credere che la sua sconfitta avrebbe significato la tua morte…” lasciò la frase a metà, indeciso su come spiegarsi “Mi avrebbe dato abbastanza soldi da rifarmi una nuova vita in qualsiasi altro paese del mondo. Mi ha anche specificato che tu devi rimanere intatta ed in perfetta salute. Cosa avresti fatto tu? Forse è un crimine ma…”
Ancora una volta si fermò.
“E’ la mia unica chance, Luna, lo capisci questo?”
Luna lo fissava un po’ sconvolta. Il suo odio per quella persona era scomparso all’improvviso, sostituito da una profonda pietà. Quel ragazzo sembrava averne passate di tutti i colori, nonostante avesse potuto avere poco più di una ventina d’anni a giudicare dall’aspetto. Si sentì stringere il cuore, costretta ad ammettere che forse anche lei si sarebbe comportata alla stessa identica maniera.
“Ti ho portato queste” disse il ragazzo, porgendole delle carte. Erano Antico Drago Fata ed Antico Drago Folletto, i suoi due mostri preferiti. “Ho notato che sembravi piuttosto preoccupata per loro e ho pensato che forse avresti preferito averli con te”
La ragazza prese le due carte, stringendole al petto con affetto.
“Io… grazie…” la ragazza lo fissò per un secondo, come a chiedere che nome mettere dopo il ringraziamento.
“Pier, mi chiamo Pier”
“Grazie, Pier, allora” disse la ragazza.
“Non ringraziarmi, non me lo merito” disse, allontanandosi verso la porta e dando due colpi. La ragazza lo fissò per un secondo, sicura di aver visto qualcosa accanto a lui. Riconobbe una strana creatura violacea dall’aspetto orribile ma familiare. Quando Pier uscì dalla stanza, Luna capì quello che aveva visto. La creatura era Zombie Untore, uno spirito delle carte. Un po’ si rassicurò. Gli spiriti della carte solitamente stavano al fianco di persone buone e forse Alphonse e Leo sarebbero stati salvi per un po’. Ma lei doveva comunque fuggire, non voleva permettere agli altri di fargli del male. Ma aveva soltanto due carte, non poteva far nulla per loro.
“Allora glie lo chiediamo?”
Luna si guardò in giro. La voce non proveniva dalla porta, ma da sotto il pavimento. Che ci fosse un’altra stanza sotto di lei?
“Fate fare a me, vedrete!”
Dal terreno emerse una grossa cappa nera, ma non vi era nessuno dentro, sembrava che fosse appesa al cielo con tre chiodi in corrispondenza delle maniche e del cappuccio. Luna si tappò la bocca per non urlare dallo spavento.
“Tuuuuuuuu!” chiese la cappa, con una voce che voleva suonare spettrale, ma che era gracchiante e fastidiosa.
“C-chi sei tu?” chiese Luna, spaventata.
“Io? Non mi conosci? Sono il Re del mondo degli spiritiiiiiii”
Luna lo fissò sorpresa. Era parecchio tempo che non andava nel regno degli spiriti del Duel Monster ma non ricordava un re del genere. Che fosse salito al trono di recente?
“Cosa vuoi da me?”
“Ci sono delle carte bellissime, fortissime e fighissime nascoste sotto l’asse sul quale hai messo il piede! Recuperale ed usale, loro sono le più forti mai createeeeee”
La ragazza lo guardò sconcertata, togliendo il piede dall’asso di legno indicato dal misterioso Re degli Spiriti.
“Vedrai che non te ne pentirai” disse lo spirito “Soprattutto la prima in alto è la più bellaaaaaa”
A quel punto successe una cosa stranissima, le due maniche si alzarono e colpirono il cappuccio, senza però farlo calare.
“Ehi, questo non vale!”
Una seconda voce era uscita dalla manica, gracchiante e fastidiosa quanto la prima.
“Giusto, così è sleale”
“Finitela che sennò capisce il trucco!”
“Non mi interessa, non è giusto comunque! Eri già il preferito del capo, non puoi diventare il preferito pure della ragazzina carina!”
Ci fu un istante di silenzio, poi scoppiò un triplo pianto accompagnato da goccioloni di lacrime che uscivano dalle maniche e dal cappuccio.
“Capooooooooooo”
E poi il fantomatico “Re”(di cui la carica sembrava sempre più in dubbio) svanì nel nulla. Luna non perse tempo e prese un piccolo cacciavite che aveva notato poco distante, infilandolo fra gli assi e sollevando l’asse in questione. In effetti trovò parecchie carte nascoste sotto il legno e alcune di esse sembravano molto vecchie. Quando vide di che carte si trattava, restò un po’ sorpresa. Erano secoli che quelle carte erano sparite dal mercato.
“Questi sono…”
 
 
Leo e Alphonse erano appena entrati a Underground London. Alphonse aveva indossato un giaccone più pesante prestatogli dall’amico e, come il ragazzo dai capelli verdi, aveva il Duel Disk già pronto al braccio. La prima regola di Underground London era famosa anche fuori. Il miglior duellante va avanti, il resto soccombono. Quello era il centro dei duelli clandestini, quelli dove la gente si faceva male sul serio o moriva, addirittura. Erano praticamente all’inferno.
“Dobbiamo dividerci” disse Leo “Ogni tre ore faranno male a Luna e già ne sono passate due da quando ci hanno telefonato, non abbiamo molto tempo”
Alphonse annuì. Non gli andava di andare da solo e aveva paura, ma non poteva permettere a nessuno di far del male a Luna. Era stato uno dei suoi primi legami, una delle persone che lo stavano aiutando ad uscire dalla solitudine. Non se lo sarebbe mai perdonato.
“D’accordo, ma stai attento” disse Alphonse.
“Fai altrettanto, mi raccomando”
Quasi come un tacito accordo, Alphonse prese la galleria a destra e Leo quella a sinistra. Corsero per diversi metri, fino a quando non si videro più. Leo non incontrò nessuno per parecchi metri. Il buio della galleria confondeva la sua percezione dello spazio e del tempo.  Da quanto correva? Quanti metri aveva percorso? Non lo sapeva, ma continuò ad andare avanti. Ad un certo punto si ritrovò in un posto un po’ più illuminato, dove notò alcune persone sedute che mangiavano.
“Ehi voi!” chiamò.
Uno di loro, il più grosso, si avvicinò a lui.
“Oh un damerino! Cosa ci fa un principino come te in questo posto” disse, aggiustandogli ironicamente il giubbotto. Leo gli tolse le mani disgustato.
“Non ti prendere troppe confidenze, dimmi dove si trova mia sorella ed evito di darti una lezione”
L’uomo rise di gusto, piegandosi in avanti.
“Non so chi sia tua sorella, ma solitamente le ragazze fanno una sola cosa in posti come…”
Non finì la frase che un pugno lo fece cadere all’indietro, nonostante la mole immensa.
“Non osare nemmeno! Uno di voi maledetti rifiuti ha rapito mia sorella, ed io voglio sapere chi è e dove si trova!”
L’uomo lo fissò, sorpreso. Poi sorrise di nuovo.
“Hai un bel diretto, moccioso. Comunque credo di sapere di chi si tratta, è la mocciosa rapita da Pier, vero?”
Leo non rispose, ringhiando.
“Non so dove quella testa bianca lo abbia messo, ma so dove si trova lui. Adesso devi solo darmi una ragione per spifferare tutto”
“Perché altrimenti quel pugno ti sembrerà una carezza, ti sembra abbastanza?” urlò Leo, furioso.
Quello gli rivolse un sorriso, facendo un cenno ad uno dei suoi compagni. Quello si avvicinò a lui, porgendogli una valigetta ed un Duel Disk. L’uomo aprì la valigetta, mostrandone il contenuto. Erano un collare e due bracciali a cui erano attaccati tanti piccoli elettrodi.
“Questi sono gli equipaggiamenti per quello che chiamiamo Duello Oscuro. Ogni volta che i tuoi Life Points scenderanno, tu subirai una scossa elettrica e più forte sarà il danno, più forte sarà la scossa. Se vincerai ti dirò dove si trova tua sorella, altrimenti mi sentirò in diritto di bruciare il tuo deck e di buttarti lì dentro”
Indicò un fiumiciattolo di acqua sporca, probabilmente proveniente dalle fogne.
“Sempre ammesso che tu sopravviva, solitamente i ragazzini ci rimangono secchi dopo i primi duemila danni”
Leo non rispose, ma prese il collare ed i due bracciali e li indossò.
“Fidati, non arriverai a farmi duemila danni!”
“Vedremo!”
Entrambi attivarono i Duel Disk.
“COMBATTIAMO!”
“Visto che sono lo sfidato, inizierò io! Al primo turno non posso pescare, ma non ne avrò bisogno!”
 
Leo
LP: 8000
Mano:5
 
VS
 
Criminale
LP:8000
Mano: 5
 
“Inizio evocando dalla mia mano Microscopio Morfotronico(LV 3 Tuner ATK 800) e attivo il suo effetto, evocando dalla mia mano il mostro Stereo Morfotronico(LV 4 ATK 1200). Adesso unisco Microscopio di livello 3 a Stereo di livello 4(4+3=7)! Per difendere la pace nel mondo, aggancio il coraggio al potere! Ecco il messaggero della giustizia! Vieni avanti, Drago Utensile(LV 7 ATK 2300)! Adesso utilizzo il potere di Drago Utensile, quindi posso scegliere tre carte magia Equipaggiamento dal deck e fartene scegliere una a caso da aggiungere alla mia mano, quindi scelgo tre Doppio Attrezzo Taglio&Perforazione, quindi ne aggiungo una alla mano. Adesso equipaggio Drago Utensile con Doppio Attrezzo e con Potere del Mago(ATK 2300+1000+1000= 4300). Adesso termino il turno ed i punti di Drago Utensile tornano a 3300”
“Capisco, allora tocca a me, pesco!”
 
Leo
LP: 8000
Mano:2
 
VS
 
Criminale
LP:8000
Mano: 6
 
“Inizio scartando dalla mia mano Rospetto Ronin per evocare dalla mia mano Rana Scambio(LV 2 ATK 1000). Adesso grazie all’effetto di Rana Scambio posso mandare dal mio deck al cimitero Rana degli Alberi. A questo punto, offro come tributo Rana Scambio per evocare dalla mia mano Raiza, il Monarca della Tempesta(LV 6 ATK 2400). Quando questo mostro viene evocato tramite tributo devo mandare un mostro in cima al deck dell’avversario, quindi di pure addio a Drago Utensile!”
“Come?”
“Drago Utensile evita la propria distruzione ma può essere tranquillamente rispedito nel deck, quindi addio!”
Drago Utensile sparì, lasciando il campo completamente sgombro.
“Adesso vai, Raiza, attaccalo direttamente!”
Leo prese in pieno in colpo, che abbassò i suoi Life Points di parecchio(8000-2400= 5600). Neanche un istante dopo, una serie violentissima di scosse elettriche lo colpì, facendolo accasciare a terra boccheggiando.
“Che male”
“Guarda guarda, alla fine i duemila danni sono riuscito ad infliggerteli” disse ironico il criminale.
“Chiudi quella boccaccia, maledetto! Adesso tocca di nuovo a me! Pesco dal Deck!”
 
Leo
LP: 5600
Mano:3
 
VS
 
Criminale
LP:8000
Mano: 4
 
“Inizio attivando Scatola di Rottami dalla mia mano, così torna sul terreno Stereo Morfotronico(LV 4 ATK 1200) e adesso evoco dalla mia mano Telecomando Morfotronico(LV 3 Tuner ATK 300). Unisco Telecomando di livello 3 e Stereo di livello 4 per far tornare in campo il mio campione! Avanti, Drago Utensile(LV 7 ATK 2300). Adesso attivo il suo effetto, che mi permette di farti scegliere fra tre carte magia equipaggiamento dal mio deck e farmene aggiungere una a caso alla mia mano ed io scelgo tre Potere del Mago, così ne aggiungo una alla mano e la equipaggio a Drago Utensile, insieme a Rompi! Pesca! dalla mia mano, aumentando i suoi punti di attacco di mille unità(ATK 2300->3300). A questo punto Drago Utensile attacca il tuo Monarca”
Raiza fu distrutto e il criminale subì il danno, ringhiando per il dolore comunque minore di quello di Leo(8000-900=7100)
“Tutto qui?”
“Assolutamente no! Per effetto di Rompi!Pesca! posso pescare una carta, che metto subito coperta, in questo modo aumenta anche l’attacco del mio Drago(ATK 3300->3800). Adesso termino il turno”
“D’accordo, allora pesco!”
 
Leo
LP: 5600
Mano:0
 
VS
 
Criminale
LP:7100
Mano: 5
 
“Durante la mia fase di attesa, visto che non controllo carte magia o trappola posso evocare dal mio cimitero Rana degli Alberi(LV1 ATK 100) e adesso la sacrifico immediatamente per evocare dalla mia mano Mobius, il Monarca Glaciale(LV6 ATK 2400) che quando viene evocato mi permette di distruggere due carte magie o trappola dell’avversario, ed io scelgo Potere del Mago e Rompi! Pesca!”
“Non credo proprio! Attivo la carta magia rapida Calice Proibito che mi permette di aumentare di 400 i punti di attacco di un mostro, negandone però gli effetti ed io scelgo il tuo Mobius, così salvo le mie carte magia!”
L’uomo ringhiò di rabbia.
“E va bene, mi hai fregato. Adesso posiziono una carta coperta e termino il turno”
“Tocca a me! Pesco!”
 
Leo
LP: 5600
Mano:1
 
VS
 
Criminale
LP:7100
Mano: 3
 
“Perfetto! Adesso attivo dalla mia mano la carta magia equipaggiamento Doppio Attrezzo Taglio&Perforazione, che aumenta di 1000 i punti di attacco di Drago Utensile, oltre i 500 di bonus di Potere del Mago(ATK 3300->4300->4800). Inoltre attivo l’effetto di Drago Utensile, che mi permette di scegliere fra tre carte magia equipaggiamento dal mio deck e…” si fermò un istante “Mi è seccato rispiegartelo! Scelgo il mio terzo Doppio Attrezzo Taglio&Perforazione, Megamorph ed il mio terzo Potere del Mago, scegline uno!”
L’uomo ci pensò per un istante, indeciso.
“La carta a sinistra”
“Ottima scelta, te la presento subito! Si tratta di Potere del Mago, che aumenta di 500 punti l’attacco di Drago Utensile per ogni carta magia o trappola sul mio terreno! Attualmente sono quattro quindi sono duemila punti, più altri 500 del primo Potere del Mago(ATK 4800->5300->7300)”
“7300 punti di attacco? E’ spaventoso!”
“Oh, sì che fa paura! Vai Drago Utensile, attacca!”
Stavolta l’attacco fu decisamente più tremendo, Drago Utensile ridusse in pezzi il Monarca Glaciale, infliggendo tonnellate di danni al criminale(7100-4900= 2200). Una scossa elettrica terribile colpì il criminale facendolo rotolare a terra dal dolore e lasciandolo ad ansimare.
“Tu piccolo bastardo!”
“Per effetto di Rompi! Pesca! posso anche pescare una carta se Drago Utensile distrugge un mostro” annunciò Leo “E la posiziono subito coperta, così termino il turno e Drago Utensile guadagna ulteriori 1000 punti di attacco!”
“Dannato… allora pesco!”
 
Leo
LP: 5600
Mano:0
 
VS
 
Criminale
LP:2200
Mano: 4
 
“Non controllando carte magia o trappola posso evocare dal mio cimitero Rana degli Alberi(LV1 ATK 100) che offro subito come tributo per evocare dalla mia mano Caius, il Monarca dell’Ombra(LV6 ATK 2400)! Quando questo mostro viene evocato, posso rimuovere dal gioco una carta sul terreno, quindi di pure addio al tuo Drago Utensile!”
“Peccato che tu sia così sfortunato oggi, perché la carta che ho pescato grazie a Rompi! Pesca! era una carta trappola Abilità Risolutiva, che mi permette di negare gli effetti di Caius!”
“Cosa, di nuovo?” esclamò furioso il criminale.
“Bisogna avere fiducia nel proprio deck e fidarsi di lui, perché se hai fiducia nel tuo deck la carta giusta arriverà! Sempre! Ma soprattutto…” si fermò un attimo per dare suspance “Niente, nemmeno un duello Oscuro può fermare un fratello maggiore preoccupato, non potresti fermarmi nemmeno se avessi le tre Divinità Egizie e gli Immortali Terrestri! Io voglio salvare mia sorella e tu non mi fermerai”
“I-io termino il turno”
 
Leo
LP: 5600
Mano:1
 
VS
 
Criminale
LP:2200
Mano: 3
 
“Bene, adesso mi resta solo da…”
“Aspetta!” il criminale alzò la mano, spaventato. Leo lo fissò torvo “Io… ti prego, questa scossa elettrica non potrei sopportarla, lasciami semplicemente arrendere, così potrò semplicemente togliermi questo collare dannato e ti dirò quello che so”
Leo lo fissò perplesso, indeciso se fidarsi o no.
“Ti prego, una scossa del genere mi ucciderebbe”
Per Leo quelle parole furono un pugno allo stomaco, non aveva nemmeno considerato la possibilità di poter uccidere qualcuno. D’altro canto ne andava probabilmente della vita di sua sorella, ma bagnarsi del sangue di un’altra persona per lui era spaventoso. Rimase per un attimo indeciso sul da farsi, per poi sospirare sconsolato.
“E d’accordo, ti passo la mano così puoi arrenderti. Ed in ogni caso Rompi!Pesca! viene distrutto dal suo stesso effetto(ATK 7300-1000=6300)”
“Grazie tante…” disse l’uomo “Idiota!”
“Come?”
“E’ il mio turno! Pesco!”
 
Leo
LP: 5600
Mano:1
 
VS
 
Criminale
LP:2200
Mano: 4
 
“Dal mio cimitero evoco nuovamente Rana degli Alberi(LV1 ATK 100) e successivamente lo offro come tributo per evocare dalla mia mano il mio secondo Raiza, il Monarca della Tempesta(LV6 ATK 2400), che mi permette di far tornare nell’Extra Deck il tuo Drago Utensile!”
Il mostro svanì dal terreno, distruggendo tutte le sue carte magia equipaggiamento.
“Inoltre attivo Resuscita Mostro, con cui riporto sul terreno il mio Mobius(LV 6 ATK 2400)”
“Ma quella carta è proibita! Non è leale!”
“Lealtà? Mai sentito parlarne, si mangia per caso? Adesso attaccate miei Monarchi!”
Leo prese in pieno i tre attacchi dei Monarchi, che gli azzerarono rapidamente i Life Points(5600-2400-2400-2400=0). Leo guardò il suo avversario, sconvolto. Aveva fatto male a fidarsi. Poi una scossa lo colpì, sempre più violenta e devastante, poi un’altra ed un'altra ancora. Leo poté sentire il suo cuore battere sempre più piano mentre vedeva l’uomo prendere il suo deck dal Duel Disk ed appiccargli il fuoco con un accendino. Avrebbe voluto strangolarlo a mani nude, ma non ce la faceva, i suoi occhi erano sempre più pesanti. Non ci voleva un gran medico per capire cosa stava succedendo. Le scosse elettriche stavano attaccando il cuore. Non versò una lacrima, ma un ultimo pensiero gli attraversò la mente.
“Perdonami Luna, non volevo darti altro dolore”
Poi fu il buio.
 
 
P.S. Vediamo chi capisce che deck ha trovato Luna, basta conoscere un po’ l’anime per saperlo uhuhuhuhu!
  
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