Apro gli occhi. Dove sono? Dov'è Harry? La battaglia? Non riesco a darmi una risposta mentre vengo accecato da una fortissima luce verPoi di nuovo buio. Socchiudo gli occhi per tentare di vederci meglio. Ad un tratto si accende una luce. Ora posso rispondere ad una delle mie domande: sono in una piazzetta vicino a Grimmauld Place, completamente vuota, se non fosse che per due bambini sui 10 anni, entrambi coi capelli scuri e gli occhi grigi. Con un brivido, mi riconosco nel bambino più grande. 
"Sir?" la voce del bambino più piccolo mi meraviglia un po'; mi sembra che siano passati secoli dall'ultima volta che ho sentito mio fratello parlarmi in modo così amichevole.
" Che c'è Reg?" d'un tratto mi ricordo di quella giornata. Era un mesetto prima che partissi per la prima volta per Hogwarts. Ricordo anche le parole che mi disse mio fratello.
" Io e te continueremo a restare fratelli?" il piccolo Regulus si gira a guardare il piccolo Sirius negli occhi. Il piccolo me vi lesse la paura dell'abbandono.
"Certo" venne rassicurato il mio fratellino, che sorrise sollevato.
"Che teneri" sussultai. Mi ero perso nel ricordo, senza accorgermi della sagoma scura che mi si stava avvicinando. 
"Regulus" la mia voce è dura. Non vedo mio fratello da anni. Non so che atteggiamento assumere perchè non so se provare rancore o meno nei suoi confronti. Si vocifera che sia morto per aver disubbedito ad alcuni ordini. Ah è vero, è morto. Allora lo sono anch'io?
 Se sono morto perchè non sto con Ramoso e consorte? Perchè sto con mio fratello e non con loro, che sono stati la mia unica vera famiglia?
" Sirius" ci guardiamo negli occhi. Grigio su grigio. 
"Quanto tempo fratellino" non trovo altro da dire mentre ci scrutiamo l'un l'altro, nell'attesa che lo scudo d'indifferenza che ci siamo  creati attorno si sgretoli. "Sono ancora tuo fratello quindi?" mi chiede lui. E nei suoi occhi rivedo quel bambino, quel bambino in cerca di sicurezze ed in cerca di una famiglia e mi rendo conto che non ho mai smesso di considerarlo mio fratello, nonostante le nostre scelte diverse e il destino avverso.
"Si" una sola sillaba che contiene più di quanto si possa esprimere con frasi intere. Mi sorride, un sorriso piccolo, un piccolo nuovo inizio. Inizia a camminare.
"Dove vai?" gli chiedo. Non mi va di rimanere solo coi miei fantasmi, ci sono rimasto per troppo tempo. 
Mio fratello alza le sopracciglia in un'espressione d'incredulità "Andiamo dal tuo altro fratello e da tua sorella. Ci sono tante cose di cui parlare" 
"Fammi strada" mi fa un mezzo sorrisetto e continuiamo a camminare, fianco a fianco, consapevoli che il nostro legame non si era completamente spezzato, anzi, piano piano sarebbe diventato l'ascia con la quale rompere i nostri scudi.






Ciao a tutti. Che dire, amo i fratelli Black e il loro rapporto così particolare. Ho voluto donar loro un lieto fine. Spero vi sia piaciuto e... ciao ciao, baci a tutti
-A