Anime & Manga > Vampire Knight
Segui la storia  |       
Autore: Elly Chan    30/07/2008    3 recensioni
In questa storia saranno presenti due personaggi nuovi, e uno sarà il piccolo problema di Aido... che questa volta avrà qualche difficoltà ad avere quello che vuole! "Il suo aspetto e il suo carattere inimitabile, unito alla capacità di sembrare un'angelo -come dice il nome- in ogni cosa che fa, pure quando dorme, hanno fatto in modo che Aido si inamorasse di lei. Ebbene sì."
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hanabusa Aido, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
vampire nkight cap10 Quando Tenshi era tornata, io non l'avevo sentita, troppo presa a ronfare sonoramente.
Lei invece aveva sorriso a me, che me ne stavo sdraiata in una posizione assurda, con il cuscino sul pavimento, le coperte stropicciate e la bava alla bocca.
Si era infliata piano nel letto, visto che non era ancora ora di svegliarsi. Dopo essersi rifatta la coda, si era tolta lo scialle e lo aveva appoggiato sulla sedia accanto al letto, di solito piena di libri accatastati uno sull'altro.
Quando mi ero svegliata, al suono della vseglia, la luce invadeva la mia parte della stanza, quella di Tenshi era, come prevedibile, tutta oscurata.
Lei era girata su un fianco sotto le coperte, e si vedevano solo alcuni ciuffi neri che spiccavano sul cuscino candido.
Mi avvicinai a lei, ancora intontita dal sonno, e mi sedetti sul suo letto per reggermi in piedi. Sembravo mezza ubriaca! E' solo che la mattina non carburo bene.
- Ten-chan, svegliaaa... - conclusi la frase con uno sbadiglio plateale.
Lei aprì gli occhi lentamente. Sembrava una bambina piccola: aveva il dito in bocca, e stringeva le coperte come fossero un peluche. In quel momento mi venne voglia di abbracciarla, quanto era carina così! Ma no, non sono dell'altra sponda e nemmeno così masochista da voler essere ammazzata in tenera - o quasi - età.
Tenshi poteva sembrare un'angioletto quando dormiva, ma non si sa mai quale insidie può nascondere la mia compagna di stanza.
Lei si mise in piaedi e mi scosse lievemente per la spalla. La sottoscritta si era appisolata un momento sul suo letto.
Mentre mi dava il tempo di svegliarmi completamente - anche se lasciarmi sul letto non era il modo migliore, sapevo di per certo che aveva i suoi metodi per far fare alla gente quello che vuole lei - Ten-chan andò allo specchio a pettinarsi, come ogni mattina. Indugiò un attimo sul nastro blu che le teneva fermi i capelli, poi scosse la testa e se lo strinse, risoluta. Probabilmente voleva provare di nuovo l'ebbrezza di tenere i capelli sciolti.
Quando uscimmo in corridoio, incontrammo Aido che veniva verso di noi a passo spedito. Ma, per fortuna di Tenshi, non si fermò. Al contrario, quando passò davanti a lei, le lanciò un'occhiata mortalmente seria e grave. La vidi abbassare gli occhi e mettere il broncio, imbarazzata. Chiunque sarebbe schiattato di paura davanti allo sguardo di Aido.
Mentre scendevamo le scale, Ten-chan aveva un'espressione triste, che si trasformò in fredda impassibilità per non preoccupare troppo Ichijo, che mi sa che qualcosa l'aveva anche intuito, dalle loro faccie.
Tenshi beve come ogni mattina il suo thè, ma vedo che c'è qualcosa di strano: guarda spesso verso Aido con aria indecisa, e più di una volta stava per versarsi la tazza addosso, talmente era distratta.
Io la guardo pensierosa e un po' preoccupata, chiedendomi quanto ci vorrà prima che tenti di suicidarsi cadendo per sbaglio dalle scale.
Finita la colazione, ce ne andiamo in camera. Durante la salita delle scale, Tenshi in effetti scivola sull'ormai odiato tappeto - tutti ci sono scivolati almeno una volta - e finisce con la faccia per terra.
Sbuffa leggermente, ed alza la testa, riabbassandola immediatamente, improvvisamente arrossita.
Guardo anch'io in su e vedo passare Aido, che guarda dittro davanti a se, ignorando completamente Ten-chan spiccicata al suolo, per di più con la testa a due centimetri dal pavimento e lo stomaco probabilmente spappolato dal gradino su cui è andato a finire.
E dire che pochi mesi fa avrebbe fatto una scena alla Romeo e Giulietta, con tanto di musica e fiori spuntati dal nulla.
E ancora di più mi stupisce la reazione di lei, che è arrossita fino alla punta dei capelli, imbarazzata da morire.
Oh no! Tenshi e Aido sono stati rapiti e sostituiti dagli alieni! Ok, basta vaneggiare. Ma sembrano veramente due estranei, per di più si comportano mooolto stranamente.
Lancio uno sguardo al salone sotto di me, e vedo Kain stravaccato sul divano, che ha osservato tutta la scena e guarda dubbioso i due interessati. Incontra il mio sguardo e il suo sembra dire "La situazione è più grave del previsto". Non credete, anche il mio deve dire così, evidentemente.
Tenshi, ad ogni modo, ritrova la dignità perdita e ritorna in camera un po' baracollante. Vorrei vedere voi, con lo stomaco in gola e una figuraccia del genere...
Si mette la divisa e si pettina ancora. Durante la nostra solita caminata trionfale, se ne sta in disparte e si tormenta le mani. Ma che cosa cavolo le sta succedendo?!
Durante le lezioni Tenshi ha lo sguardo ancora più perso di stamattina, il che è tutto dire.
Mi sa che tutta la Night Class si è accorta del comportamento di Tenshi. Di solito è attenta a tutto, non le sfugge niente ed ha sempre la battuta pronta, che fredda chiunque le si presenti davanti. Lo sfigato di turno, oserei dire.
Invece adesso non risponde a nessuno se non al professore, quasi dorme sul banco.
Appena uscite tira un grosso sospiro di sollievo come se fosse passata indegna da un'autostrada con 19 corsie tutte attaccate.
- Tenshi... ma stai bene? - le chiedo con il sopracciglio alzato, un po' preoccupata. 
- Eh? Sì sì, come no... - mi dice poco convinta tornando a leggere il libro che teneva in mano. Sì si, come no...
Da notare come la mia amica, in un giorno, pur avendo avuto tutte le occasioni per suicidarsi involontariamente, non si sia fatta un graffio - più o meno.
Per tutto il pomeriggio se ne sta in camera a dormire. No, dico! Probabilmente di notte sta fuori così tanto da non riuscire a riposare bene... povera piccola! Tormentata dai ricordi!
Mi sembra incredibile come una ragazza forte come lei abbia di che piangere o tormentarsi. Deve essere una di quelle persone che all'apparenza sono calme e menefreghiste, ma dentro sono rose dai sensi di colpa e si preoccupano eccessivamente.
Quella notte tenni i sensi ben all'erta per vedere cosa faceva la mia compagna di stanza.
Infatti, puntuale come un'orologio svizzero, Tenshi si alzò dal letto. Indugiò un po' in piedi e infine si sciolse i capelli.
Dalla notte prima avevo preso a guardarle sempre i capelli. Avevano un che di affascinante. Erano lunghi, setosi, morbidi, e di un colore tra il blu, il viola e il nero... uffa, li vorrei avere io così!!
Mi premo la mano sulla bocca per auto-impormi di non urlare.
Lei finalmente esce dalla stanza, si guarda intorno e chiude la porta.
Cammina silenziosamente per il corridoio a passo felpato.
Esce dal dormitorio e si fa un giro tra gli alberi, come al solito. Il cielo quella notte non è stellato, non si vede altro che nero assoluto.
Chiude gli occhi ma li riapre di scatto, per non ricordare quella notte. Con un sospiro, si lancia agilmente giù dal ramo, ed in pochi secondi è con i piedi per terra.
Si dirige velocemente verso la scuola, scacciando a forza le lacrime indietro. Sale le scale, forse un po' troppo rumorosamente, e si piomba verso la sua camera.
Si ferma un attimo a calmarsi, non accorgendosi che due occhi azzurri la osservavano nell'ombra.
Si rannicchia su se stessa, appoggiata alla parete. Quel giorno era l'anniversario... della sua morte.
Avverte dei passi e alza la testa di scatto, spaventata.
Aido la guarda severamente, dall'alto, quasi con disprezzo. Tenshi si sente sprofondare.
- Sei proprio una stupida... - sibila lui, fa quasi paura.
Lei non riesce a fare altro che abbassare lo sguardo sui suoi piedi.
- Cosa credi di risolvere in questo modo?! Noi non siamo degni di conoscere il tuo passato? Le tue paure? Non hai visto come fai preoccupare gli altri?! E Ichigo?! Non pensi a lei?! - invieisce contro di lei, arrabbiato come non si era mai visto.
- Si preoccupa così tanto, e perchè? Perchè tu ti ostini a stare zitta, a piangere in silenzio, tutto perchè non ti fidi di nessuno! Non risolvi niente così, niente!
Le sue parole fanno effetto: Tenshi adesso trema di rabia. Crede sia solo per una stupida questione di orgoglio che non glielo dice?!
- Mi stai ascoltando?! - le chiede Aido, scuotendola per le spalle.
- Basta! Stai zitto!! - urla lei, mettendosi le mani sulle orecchie e cominciando a piangere.
- Cosa ne puoi sapere di me, tu?! Credi davvero che non mi fidi di nessuno?! Tu non sai cos'è successo!!
Aido la fissò per un attimo disorientato.
- E allora dimmelo! - le disse esasperato, scuotendola talmente forte che tutti i suoi organi interni devono essersi scambiati di posto.
Tenshi prende un bel respiro, tentando di asciugarsi le lacrime che continuavano a sgorgare dai suoi occhi, con l'indecoroso risultato della sua manica inzuppata.
- E' successo... quando avevo 5 anni... nevicava, esattamente come oggi... era il pomeriggio del 10 dicembre, fuori era già tutto buio. - si asciuga ancora un po' le lacrime. Aido lascia la presa, ma in compenso le si inginocchia davanti.
- E poi? - la incita. Ten-chan gli lancia uno sguardo come di rimprovero, prima di rispondere.
- Eh... mia sorella più grande era andata a fare una passeggiata... dato che non tornava ci siamo preoccupati... mi sono offerta io di andarla a cercare, ma... f-forse se ci fosse andata mamma, o papà, avrebbero sicuramente potuto fare qualcosa! - disse con la voce tremante, ricordando i fatti di quella notte.
- Mentre la cercavo, ho visto una luce... come dire... nera. Poi un urlo, e... era sicuramente lei. - Tenshi si lasciò sfuggire un singhiozzo, e Aido la guardo teneramente - ma che carini!
- Sono risalita all'urlo, e ho visto... un mostro. Forse un vampiro, non so. Fatto sta che neanche mia sorella, che era molto più grande di me e con i suoi poteri alla massima potenza, non era riuscita a sconfiggerla. Non so perchè l'abbia fatto... f-forse era solo un divertimento, per lui. - concluse la frase cercando di trattenere le lacrime tra un singhiozzo e l'altro.
- Prima l'ha colpita e poi, quella luce l'ha... fatta cadere dal burrone che c'era lì vicino... non siamo riusciti a recuperarla... - e Tenshi, finito il racconto, incominciò a piangere definitivamente.
Aido le accarezzò la testa, cercando di calmarla.
- Su su... ne è passato di tempo, ormai...
Lei si aggrappa alla sua manica e, come una scimmia che si arrampica sulle liane - ma che bel paragone... -, e cerca di abbracciarlo - oddei! -, ma è così debole che a malapena riesce ad alzare le braccia. Aido sorride raggiante - e anche un po' sornione, se devo dirlo... - e la abbraccia di rimando, affondando la faccia nei suoi capelli, menre Tenshi - che non se ne è accorta - piange senza ritegno sulla sua spalla.
Lui apre gli occhi di scatto sorpreso, quando si accorge che ha i capelli slegati e che questi profumano di lampone. Poi, visto che il profumo e il contatto tutto sommato non sono così male, rituffa la testa nella spalla di Tenshi, e chiude gli occhi. Quando si dice 'Uno nella spalla dell'altro'... ok ok, non si dice!
Quando sente che si calma, si stacca da lei.
- Tenshi...? - le chiede, poi vede che dorme. Come si fa a dormire quando sei abbracciata ad un figo così me lo deve spiegare...
La guarda un po', poi le scosta la fangietta e le da un bacio sulla fronte. Le sorride dolcemente, poi se la carica in braccio e apre lentamente la porta della sua camera, guardingo. Uffa, se solo fossi stata sveglia...
La poggia delicatamente sul letto e la avvolge nelle coperte.
Le da un'altro bacio sulla fronte, poi lascia la stanza.

Adoro questo capitolo! Non si capisce perchè, eh? ^^ Innanzitutto ci ho messo una vita a scriverlo, e poi Tenshi ed io ci liberiamo dal fardello di dover spiegare la fobia della neve! Ho dovuto estrarmi il cervello e torturarlo, perchè gli venisse fuori un'idea decente ed abbastanza lugubre e fargliela adattare a questa storia! Si vede che le bruciature che mi sono presa al mare mi hanno un po' stordita! Poi qualcuno mi deve spiegare perchè sulla schiena sono abbronzatissima ma non sono mai stata a prendermi il sole lì e non ho messo due grammi di crema, invece davanti mi sono bruciata, anche se poco, mettendomi chili di crema ed esponendomi solo lì! Misteri della vita! >__<
Passando all'argomento principale, spero vi sia piaciuto il motivo della paura di Ten-chan... ma povera! Come avevo promesso nel precedente capitolo, ecco che spunta Aido, proprio come un fungo - paragonare Aido ad un fungo è un sacrilegio, lo so...
Ringrazio tutti quelli che leggono, e le mie ormai fedeli commentatrici *__* - perchè siete femmine, vero? Vero??
kiki91: ma dai?! La pentola a pressione?? Sai che mia madre utilizza gli stessi metodi per farmi staccare dal PC? ^^ Giusto per rimanere in tema con le mamme assassine - o quasi... - sono contenta che ti piaccia l'horror! Sai, temevo che la storia subisse un calo... come dire... di spensieratezza! Ma meno male che Ichi-chan sa come raccontare senza annoiare! Comunque, non è certo dovuto ai dolci se sogna ste' cose! Sono solo i ricordi! Certo anch'io se perdessi mio fratello, come minimo mi suiciderei... ma su, allegria!
mikamey: come vedi Aido si è dato parecchio da fare... hihi...
kikka_bill: mi chiedevo appunto che fine avessi fatto! O__o Sono contenta che con il PC si sia rimesso tutto a posto! ^^ E grazie mille per averla aggiunta tra i preferiti... sniff sniff  *piange* Ringrazio anche kiki91 e mikamey per averla aggiunta! Aspetto i vostri pareri - sempre preziosi - per questo chap! Ora smetto di parlare a vanvera, che tra un po' scrivo di più qui che sopra!






  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Vampire Knight / Vai alla pagina dell'autore: Elly Chan