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Autore: Lilian Potter    20/05/2014    4 recensioni
Occhi. Bulbi oculari. Organi di senso dell’apparato visivo.
In quanto medico Trafalgar Law vantava una grande conoscenza anatomica e fisiologica a tale proposito.
In quanto cuoco Sanji conosceva l’importanza di saggiare la cucina anche con la vista, oltre che con il gusto.
In quanto secondo al comando Marco era consapevole di non dove mai staccare i suoi dalla ciurma, e in particolare da Portgas D. Ace.
[Kidd/Law, Zoro/Sanji, Marco/Ace; Regalo di compleanno per Mai Kusakabe]
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Eustass Kidd, Marco, Portuguese D. Ace, Sanji, Trafalgar Law | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law, Sanji/Zoro
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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Pairing: Kidd/Law, Zoro/Sanji, Marco/Ace
Disclaimer: Tutti i diritti ad Eiichiro Oda

 

 

ATRÁS DE UNA MIRADA
[DIETRO A UNO SGUARDO]

 

 

 

Chi ha l'occhio, trova quel che cerca anche a occhi chiusi.
Italo Calvino

 

 

Occhi. Bulbi oculari. Organi di senso dell’apparato visivo.

In quanto medico Trafalgar Law vantava una grande conoscenza anatomica e fisiologica a tale proposito, e se qualcuno avesse commentato il modo in cui tanto spesso i suoi si ritrovavano a carezzare l’immagine di Eustass Kidd e a rispecchiarsi in quel mare rossastro, avrebbe risposto a tono che era unicamente a scopo di ricerca prima di sezionare chiunque avesse avuto il coraggio di fare una simile affermazione.

 

Quelli di Eustass-ya erano stretti, curvati all’insù come il suo perennemente enorme sorriso, e tinti di quella sfumatura sanguigna che sembrava preannunciare il massacro che avrebbe inflitto a chiunque osasse mettersi sulla sua strada. Occhi costantemente costretti in un’espressione di sfida, a testa alta, occhi ostili e spregevoli intenti a fulminare chiunque in un oscuro presagio di morte. Occhi che facevano rabbrividire chiunque, incluso Law, anche se per motivi ben diversi.

 

Il medico sorrise nell’intercettare la traiettoria dello sguardo del rosso.

-Il mio culo non è in vendita, Eustass-ya.- si limitò a commentare, avvicinandosi provocatoriamente a lui.

 

Il rosso non parve farvi caso, ma fu ben presto tradito dal sorriso lussurioso e dalla passione che accese le sue iridi. Afferrò con mano salda l’oggetto del suo interesse.

 –Allora dovrò semplicemente rubarlo, Trafalgar, da degno pirata.-

 

 

La lingua può nascondere la verità, ma gli occhi mai.
Michail Bulgakov

 

 Occhi. Bulbi oculari. Organi di senso dell’apparato visivo.

In quanto cuoco Sanji conosceva l’importanza di saggiare la cucina anche con la vista, oltre che con il gusto, ed applicava tale principio anche alle donne. Osservava deliziato le morbide figure femminili, ne prevedeva i movimenti, ne assaporava ogni aspetto. Proprio per questo detestava la frequenza con cui il suo occhio si poggiava sulla figura dello spadaccino. Se avesse provato a motivare tale atto l’avrebbe probabilmente fatto con una giustificazione insulsa, qualcosa sullo stile del ‘’devo essere sempre pronto a difendermi.’’

 

Preoccupazione infondata dato che, almeno di giorno, l’attenzione del verde, a meno che non venisse provocato da lui, era costantemente concentrata su altro. Gli occhi duri e impenetrabili di Zoro, quando non erano chiusi in un pisolino pomeridiano, erano ostinatamente concentrati sui suoi pesi d’allenamento, o piacevolmente inclinati in ammirazione di una buona bottiglia di sakè, o ancora più frequentemente intenti ad osservare con fierezza le sue spade mentre se ne prendeva cura.

 

Quella sera però erano interamente dedicati a lui, mentre la sua mano stava iniziando a scivolare lentamente verso il basso, e Sanji avvertiva l’ostinazione con cui Zoro non gli distoglieva lo sguardo dal viso.

Se avesse dovuto descrivere il modo in cui lo guardava in quei momenti, Sanji non sarebbe stato in grado di farlo; distoglieva sempre la vista da lui, sfuggente, e teneva l’occhio fermamente chiuso quando l’altro gli afferrava prepotentemente il mento per cercare di costringerlo a ricambiare. Era l’unico modo in cui poteva affrontare quelle situazioni, in un illusorio tentativo di fuga da quella realtà, da quella consapevolezza che non voleva accettare.

 

-Guardami, cuoco.- gli sussurrò Zoro in un orecchio. Sanji schioccò la lingua, rifiutandosi di obbedire.

 

-Non voglio vedere il tuo brutto muso, Marimo. Ti sto facendo un favore, non tirare troppo la corda.- borbottò contrariato. Non gli riusciva proprio, di essere sincero. Eppure non lo allontanava, e neppure aveva allentato la forza con cui si aggrappava a lui.

 

E, visto che non lo guardava, gli passò inosservata la sfumatura di velata rassegnazione negli occhi di Zoro.

 

 

Due persone che si guardano negli occhi
non vedono i loro occhi, ma i loro sguardi.

Robert Bresson,

 

Occhi. Bulbi oculari. Organi di senso dell’apparato visivo.

In quanto secondo al comando Marco conosceva la rilevanza di non staccare mai i suoi dalla ciurma, e in particolare da Portgas D. Ace; era iniziato tutto da quando il Babbo aveva portato quel ragazzo sulla nave, e lui non lo aveva mai perso di vista in un caritatevole atto di preoccupazione. I suoi continui attacchi a Barbabianca erano pericolosi, e lui doveva assicurarsi che qualcuno andasse a ripescarlo in acqua ogni qualvolta il vecchio uomo lo scaraventava fuori bordo. Nonostante quella situazione fosse ormai solo un ricordo, Marco non aveva perso l’abitudine di osservare continuamente Ace, e non aveva problemi a riconoscere che adesso ciò fosse dettato dall’interesse che provava per il ragazzo.

 

Portgas D. Ace era dotato di una grande capacità espressiva ed i suoi occhi assumevano varie sfaccettature a dipendenza della situazione: si ingrandivano a dismisura quando sbavando si posavano su un’enorme quantità di cibo, si illuminavano quando rideva e scherzava con gli amici, si riempivano di orgoglio quando parlava del suo fratellino, si imbronciavano quando veniva sgridato o lo si contraddiceva, si restringevano quando si arrabbiava sul serio e si facevano scuri quando era serio.

 

Indubbiamente Marco li preferiva com’erano in quel momento; si trattenevano dal chiudersi grazie all’ostinazione del loro proprietario, le iridi color della pece apparivano liquide, ma accese da un fuoco che il ragazzo dedicava unicamente a lui.

 

-Muoviti, Marco.- borbottò, imbronciandosi leggermente, le parole cariche di fretta.

 La fenice sorrise, estraendo le dita dalla sua entrata e chinandosi a baciarlo.

 

-Impaziente come sempre, Ace.-

 

 

 

CAMBIAMENTO

"Cambiamento significa movimento.

Movimento significa frizione.

Il movimento o il cambiamento

senza frizioni o conflitti

appartiene solamente al vuoto

rappresentato da un mondo astratto

che non esiste"

Saul Alinsky

 

AFTER TIMESKIP

 

Trafalgar Law aveva promesso una morte lenta a chiunque avesse sfregiato così l’occhio sinistro di Kidd, e si sarebbe assicurato di mantenere la parola data non appena fosse riuscito a costringere il rosso a rivelare il nome, nel caso in cui Eustass, cosa che era purtroppo molto probabile, non avesse già provveduto.

 

 

Sanji si era rassegnato alla perdita dell’occhio di Zoro; infondo era abituato a vedere il corpo dell’altro deturpato dalle ferite di battaglia che l’altro orgogliosamente si procurava. Inoltre, in ogni caso insieme ne avevano comunque due, ed erano più che sufficienti.

 

 

Marco si era ritrovato ad osservare l’assenza che lo circondava e a dover convivere con questa, rimpiangendo gli occhi incandescenti di Ace, che non avrebbero mai più potuto ricambiare il suo sguardo. Sopravviveva di ricordi, che erano tutto ciò che gli restava, si afferrava saldamente a questi nella speranza che non scomparissero assieme al moro.

 

 

FINE.

E Oda osservava tutti loro xD Buon compleanno, Mai!
Essendo oggi il suo compleanno, ho pensato di farle un regalo, è l’unica idea che mi è venuta in mente è stato di scrivere qualcosa sugli occhi. Spero che piaccia sia a lei che a voi. Inizialmente ho forzato un po’ la mano per ricavare qualcosa di decente, ma revisionandola e correggendola spero che ne sia venuto fuori qualcosa di buono. La cosa ridicola è stato che unicamente dopo averla finita mi è venuto in mente di cercare degli aforismi -.-‘’’ Forse l’ispirazione sarebbe venuta più in fretta, ma vabbè.

Grazie mille come sempre a tutti,
e tanti auguri a Mai!

Storia pubblicato su fanfiction.net in spagnolo: che fatica! T.T
Santifico ancora di più Mai per scrivere quotidianamente in una lingua piena di accenti impensabili.

  
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