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Autore: Saralasse    30/07/2008    2 recensioni
La storia di Legolas e del suo amore per una fanciulla speciale
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Legolas, Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Giunsero a Lorien che ormai l'Inverno era alle porte, accolti dai freddi aliti che spiravano dalle Montagne Nebbiose; il reame di Galadriel era splendido come non mai, nonostante i mellyrn mostrassero già qualche ramo spoglio, e appariva più accogliente, privo di quella stretta sorveglianza che la guerra aveva reso necessaria.
A Caras Galadhon gli Elfi diedero loro il benvenuto intonando canti di gioia e quando Helkamirië si levò il manto, furono letteralmente circondati dai Galadhrim. Fra essi la fanciulla vide un volto noto che riconobbe come quello di Haldir, la sentinella dei Confini Settentrionali.
Haldir!”, esclamò.
Mia signora”, disse l'Elfo accostandosi a lei. “Dunque ricordi ancora il mio nome”.
Potrei forse dimenticarlo?”, disse Helkamirië. “Il nome di colui che mi ha salvato la vita, il mio più caro amico in questo luogo, non lascerà mai la mia mente”.
Ti ringrazio, mia signora”, disse Haldir. “Cosa vi porta a Lothlorien? Volete forse conferire con i Signori?”.
Si, grazie Haldir”, disse Helkamirië. “Potresti portarmi da loro?”.
Seguitemi”, disse l'Elfo, facendosi largo fra la folla.
La Radura della Fontana era esattamente come Helkamirië ricordava, ricoperta di piccoli cristalli di brina che rilucevano al Sole del mattino come una miriade di diamanti. Il mallorn che fungeva da palazzo per Celeborn e Galadriel le sembrò ancora più imponente e per un attimo ebbe la sensazione che crescesse sotto il suo sguardo, fin quando non prese a salirne la scalinata che la riportò alla realtà. Davanti al talan dei Signori esitò qualche momento, incapace di andare oltre.
Qualcosa non va, lirimaer?”, disse Legolas.
Non lo so”, disse Helkamirië. “Non so più se ho fatto la cosa giusta, se sia stato un bene portarti via da Bosco Atro”.
Legolas sorrise rassicurante e le prese la mano. “Ne parleremo più tardi”, disse. “Ora dovremmo entrare, non è cortese che i nostri ospiti debbano aspettarci”.
L'Elfo la trascinò al cospetto di Sire Celeborn e Dama Galadriel, i quali si alzarono andando loro incontro a braccia aperte. La Dama strinse a sé Helkamirië, felice di riaverla nel suo reame.
Helkamirië”, disse. “Quale gioia poter rivedere la tua figura nei campi di Lothlorien”.
Ti ringrazio, mia signora”, disse Helkamirië. “Anche io sono felice di poter rivedere il Reame Beato. E il mio cuore si rallegra di trovarti ancora in questi luoghi. Temevo che avessi già lasciato le Sponde Orientali”.
Resterò”, disse Galadriel. “Tuttavia non so per quanto ancora riuscirò a vivere nella Terra di Mezzo”.
Questo è molto triste”, disse Legolas. “Il Reame Beato non sarà più lo stesso privato della sua Bianca Dama”.
Immagino di no”, disse Galadriel. “Ma non parliamo più di partenze e addii. A cosa dobbiamo la vostra visita?”.
Legolas strinse la mano di Helkamirië per farsi coraggio prima di rispondere. “Abbiamo avuto dei... problemi a Bosco Atro”, disse. “Questo non è il posto adatto per spiegarvi nel dettaglio, speravamo di trascorrere qui qualche tempo”.
Lorien è stata la casa di Helkamirië per diverse vite degli Uomini, Legolas”, disse Celeborn. “E lo sarà di entrambi fin quando lo desidererete”.
Vi ringrazio, miei signori”, disse Legolas. “Ci congediamo”.

Dopo aver salutato Sire Celeborn e Dama Galadriel, Legolas e Helkamirië raggiunsero la piccola radura che la fanciulla aveva scelto come rifugio.
Legolas”, disse Helkamirië; “Per quale motivo hai voluto venire qui?”.
Qui possiamo parlare”, disse Legolas. Esattamente come la prima volta, sedette appoggiando la schiena contro un albero e trascinò Helkamirië con sé, stringendola forte.
Di cosa vuoi parlare?”, disse Helkamirië. “Forse di tuo padre? Non ne abbiamo più fatto cenno dopo quel giorno”.
Lui mi odia, Helkamirië”, disse Legolas. “Non mi perdonerà mai di aver frustrato i suoi progetti di conquista, e certamente mi ritiene un traditore perché ho appoggiato Ëaralad. Inoltre, temo che anche mia madre non abbia apprezzato il mio gesto”.
La Regina Morwen approvava la guerra?”, disse Helkamirië. “Non riesco a immaginarlo, è talmente dolce e gentile”.
No, lei non voleva la guerra”, disse Legolas. “Quando le dissi che avrei cercato un modo per fermare Thranduil, però, lei mi rispose che mio padre avrebbe dovuto rendersi conto da solo del suo errore e che noi non avremmo dovuto interferire per non perdere il suo affetto. Credo di non avere più una famiglia a Bosco Atro, lirimaer”.
Questo non è vero”, disse Helkamirië. “Io non credo che i tuoi genitori possano odiare il loro unico figlio. E se anche fosse, tu hai me: ci sposeremo e avremo dei figli, e sarà quella la tua famiglia”.
Allora sposami”, disse l'Elfo. “Qui nel Reame Beato, subito”.
Subito?!”, esclamò Helkamirië. “Legolas, rifletti: non vorresti che i tuoi genitori fossero presenti? Non fraintendermi, ma aspettiamo almeno di avere notizie da casa, d'accordo?”.
Come vuoi tu, Helkamirië”, disse Legolas. “Però non farmi attendere troppo”.

Il tempo passava sereno nel Reame Beato e ben presto Legolas potè ammirare lo spettacolo che agognava: la Primavera a Lothlorien. Proprio come recitavano i poemi, d'oro erano le foglie di mallorn e d'oro era lastricato il terreno, dal quale spuntavano i fusti degli alberi quali colonne d'argento. Fu in quel periodo sereno che giunse Ilderan da Bosco Atro, portando notizie per il Principe; i Signori lo ricevettero di buon grado e mandarono a chiamare Legolas e Helkamirië, i quali rimasero non poco sorpresi di trovarlo a Lorien.
Mae govannen, Ilderan”, disse Legolas. “Cosa fai tu qui?”.
Porto notizie per entrambi”, disse Ilderan. “Da Thranduil ed Ëaralad”.
Non tenerci sulle spine, fratello”, disse Helkamirië. “I Signori sono come dei genitori per me e la corte non si trova qui, perciò parla liberamente”.
Come desideri, Helkamirië”, disse Ilderan. “Re Thranduil vorrebbe rivedere il suo amato figlio per chiedergli perdono e lasciare a lui il compito di governare Bosco Atro; nostro padre, sorella mia, ti chiede di ritornare perché possiate salutarvi prima che noi tutti partiamo per i Rifugi Oscuri”.
I Rifugi Oscuri? Voi tutti?”, disse Helkamirië. “Vorresti forse dire che mi lasciate qui e tornate all'Ovest? Anche tu che avevi giurato di rimanermi sempre accanto? Sei un bugiardo!”.
Adesso calmati, Helkamirië”, disse Ilderan. “Tu puoi partire con noi se lo desideri; e per quanto riguarda la promessa, non hai più bisogno che io ti stia accanto. C'è Legolas con te”.
Sei uno sciocco Ilderan”, disse Helkamirië. “E' per amore di Legolas che io non partirò, perciò sarò sola nella nostra dimora, proprio ora che stavo per comunicarvi la notizia delle mie nozze! Persino quel giorno non avrò nessuno della mia famiglia”.
Helkamirië noi... non immaginavamo”, disse Ilderan. “Non pensavamo a una tale opportunità”.
Ilderan”, interloquì Legolas. “Non potreste almeno attendere le nozze prima di partire? Se le cose tra me e mio padre si sistemassero al mio ritorno, organizzeremmo subito i preparativi”.
Io aspetterò”, disse Ilderan. “E penso di poter affermare con una certa sicurezza che anche i miei genitori faranno lo stesso”.
Ti ringrazio”, disse Legolas. “Noi prepareremo al più presto il viaggio di ritorno, perciò spero che la vostra attesa non sarà molto lunga. Quando hai intenzione di ripartire?”.
Domani stesso”, disse Ilderan. “Il Re e mio padre attendono delle risposte. Ci rivedremo a Bosco Atro, Legolas”. L'Elfo strinse la mano a Legolas e fece per abbracciare Helkamirië, ma lei si scostò. “Mi dispiace sorella”, disse. “Perdonaci se puoi”.
Quando Ilderan ebbe lasciato il talan, Helkamirië si strinse a Legolas; non riusciva neppure a piangere tanto era intenso il dolore che provava in quel momento, annientata dalla prospettiva di perdere la sua famiglia, da poco ritrovata.

Legolas”, disse Celeborn. “Sono ormai diversi mesi che tu e Helkamirië siete giunti a Lothlorien. Allora dicesti che avevate avuto dei problemi a Bosco Atro, ma non hai rivelato di cosa si trattasse; oggi Ilderan è stato la bocca di tuo padre nel chiederti perdono. Te ne prego, se è in mio potere aiutarvi nel risolvere questi problemi, dimmi di cosa si tratta”.
Legolas strinse maggiormente Helkamirië ma non rispose; allora la fanciulla lo guardò, capendo dai suoi occhi che il dolore era ancora troppo intenso per consentirgli di parlare di Thranduil.
Non è semplice”, disse Helkamirië. “Tenterò di spiegarvi ciò che è accaduto, anche se siamo all'oscuro di molti particolari. Dunque, voi conoscerete la vicenda di Bilbo e della Compagnia dei Nani, che fu la causa della Battaglia dei Cinque Eserciti; Re Thranduil condusse gli Elfi di Bosco Atro alla conquista dei tesori di Erebor, e nonostante avesse riportato un grosso bottino, rimase nel suo cuore un sentimento di insoddisfazione, tanto più profondo in quanto ritenne che gli Uomini della Valle, esseri inferiori, avessero defraudato gli Elfi del loro ruolo nella guerra e dei loro tesori. Questo tarlo ha continuato a rodere la mente di Re Thranduil, specialmente da quando è venuto a conoscenza della vera identità di Aragorn, il Ramingo amico di suo figlio”. Helkamirië fece una pausa per spiare la reazione di Legolas, il quale le sorrise incoraggiandola a proseguire. “Infine, quando Aragorn ha reso manifesta la sua idea di recarsi a Minas Tirith con Boromir il nostro Re ha appreso questa decisione dai messaggeri e ha deciso che quando questi avesse riconquistato il suo trono, avrebbe approfittato dell'amicizia che lo lega a Legolas per ottenere il suo aiuto e conquistare la Valle. Aragorn non sa nulla di questa faccenda e ovviamente avrebbe rifiutato, tanto più che i rappresentanti di Esgaroth erano presenti alla sua incoronazione e hanno pronunciato un giuramento di reciproca fedeltà e amicizia. Questo, però, non ha fermato Thranduil e quando siamo ritornati a casa, stava già elaborando diversi piani d'attacco; eravamo disperati, perché non si riusciva a dissuaderlo, così Ëaralad ci fece ritornare a Minas Tirith per cercare nella Biblioteca della Città una legge o disposizione derivata da Valinor. Fortunatamente siamo entrati in possesso di uno scritto di Voronwë di Avallonë che riportava le parole pronunciate dal sommo Manwë quando affidò gli Edain agli Eldar; lo abbiamo portato a Bosco Atro, fermando il Re, ma la sua reazione nei confronti di Legolas è stata molto dura. È per questo che l'ho portato a Lothlorien, nella speranza che la tranquillità del Reame Beato gli restituisse la serenità”.
Quando ho incontrato Thranduil”, disse Celeborn, “ho avvertito una strana tensione in lui, tuttavia ritenevo che il motivo fosse ben altro; dopotutto, Barad-dûr era crollata soltanto da qualche giorno, così come Dol Guldûr, e noi avevamo appena riconquistato Bosco Atro all'Oscurità. Mai avrei immaginato la vera ragione del suo malessere”.
Mi dispiace di non avervi detto nulla finora”, disse infine Legolas. “Ma per me si trattava di un argomento doloroso e in parte, troppo riservato. Fatico a parlarne persino con Helkamirië che pure è così importante per me”.
Non devi scusarti, Legolas”, disse Galadriel. “Si tratta di tuo padre, nessuno che non abbia provato simili sentimenti può affermare di capirti fino in fondo. Noi siamo felici che le cose siano tornate alla normalità e se la permanenza a Lorien ti è stata d'aiuto, ciò non fa che accrescere la nostra gioia”.
Ti ringrazio, mia signora”, disse Legolas. “Spero che potremo trascorrere ancora del tempo nel tuo regno, in completa tranquillità. Ora sarà meglio che ci occupiamo del nostro viaggio di ritorno. Sire Celeborn, Dama Galadriel, prendiamo congedo”.
Legolas lasciò il talan dei Signori di Lorien stringendo la mano di Helkamirië, felice per la speranza che gli si offriva e impaziente di rivedere i propri genitori.

Helkamirië si ritirò sul suo talan in preda a sentimenti contrastanti: era felice per Legolas e soprattutto perché finalmente avrebbe potuto sposarlo; ma se alla notizia del pentimento di Thranduil aveva pensato che tutto sarebbe stato perfetto, nell'apprendere della partenza dei propri genitori aveva capito che più nulla lo sarebbe stato nella sua vita. Stava sistemando i suoi bagagli per la prossima partenza e lo sguardo le cadde su un piccolo oggetto: una catenina d'argento dalla quale pendeva un piccolo ciondolo di legno di rosa intagliato in forma di niphredil. Non se ne era mai separata perché si trattava di un regalo che Ilderan, già un Elfo adulto, le aveva fatto quando lei era ancora una bambina.

Ilderan, io sono un mostro?”, chiese un piccolo Elfo rivolta a un altro Elfo.
Helkamirië, perché pensi una cosa simile?”, disse Ilderan sedendosi accanto a lei.
Beh, io sono diversa dagli altri Elfi”, disse Helkamirië. “E voi mi costringete a nascondermi se qualcuno che non sia un Eldar si reca a Bosco Atro. Nelle storie che mi racconta nostra madre, i mostri si nascondono nelle loro fortezze perché sono diversi e gli altri li riconoscerebbero”.
E' vero”, disse Ilderan. “Però quando ti narra dei Tempi Remoti, ti racconta anche di Gondolin, e di come gli Elfi di quella città si nascondessero dall'Oscuro Signore. Dimmi Helkamirië: credi che i Noldor abitanti di Gondolin fossero dei mostri?”.
No, affatto”, disse Helkamirië. “Però, io sono diversa da tutti. Sono sola”.
Ti faccio una promessa, sorellina”, disse Ilderan. “Io starò sempre accanto a te, per tutta la vita e non sarai mai sola”.
Lo prometti, Ilderan?”.
Lo prometto”, disse Ilderan. “E ti darò una cosa come pegno della mia promessa”.
L'Elfo mise una mano in tasca, tirandone fuori una collanina d'argento da cui pendeva un ciondolo in legno di rosa intagliato in forma di niphredil, il fiore preferito di Helkamirië.
E' bellissima!”, esclamò Helkamirië. “E' davvero mia, Ilderan?”.
Certamente”, disse Ilderan. “L'ho fatta appositamente per te. Coraggio, girati”.
L'Elfo mise la collana alla bambina che voltandosi si lanciò fra le sue braccia.
Grazie, fratello mio”, disse. “Ti voglio bene”.
Anche io ti voglio bene Helkamirië”.

Helkamirië si riscosse dai ricordi quando Legolas entrò nella stanza; aveva ancora la collana fra le mani.
Un bel gioiello”, disse Legolas.
E' solo il pegno di una promessa”, disse Helkamirië riponendolo.
Stai bene?”.
Si. Dentro di me sapevo che prima o poi sarebbero ritornati a casa. Per me, casa è Bosco Atro; ma per loro non può che essere Valinor. Speravo solo che non partissero così presto”.
Sei stata dura con Ilderan”, disse Legolas accostandosi a lei. “In fondo, la tua famiglia non sapeva delle nostre imminenti nozze”.
Ma non capisci, Legolas?”, disse Helkamirië. “Questo non è un buon motivo per partire, al contrario; essi erano disposti a lasciarmi senza sapere quando ti avrei sposato. Se avessimo deciso che il nostro matrimonio sarebbe stato tra un anno o due, o tra dieci anni, lo avrebbero perso irrimediabilmente e non avevano neanche considerato l'idea, hai sentito Ilderan”.
L'ho sentito”, disse Legolas. “E ho sentito che ti ha praticamente affidata a me, ma tu non ne sembri felice. Tempo fa mi dicesti che se la mia famiglia non mi avesse perdonato, ne avremmo avuto una nostra. Perché per te non può essere lo stesso?”.
Legolas, io ho vissuto per troppo tempo lontana da loro. A causa del malefico influsso che il Nemico esercitava su di me, hanno dovuto allontanarmi, e ora che li avevo ritrovati mi lasciano. So che presto o tardi li raggiungerò, ma nel frattempo sarà difficile se anche mio fratello partirà”.
Legolas abbracciò Helkamirië, carezzandole la schiena. “Lirimaer, posso soltanto immaginare quanto grande sia il tuo dolore; ma io ti starò accanto e non ti farò sentire troppo la loro mancanza. Spero che anche i nostri figli ti daranno conforto... avremo dei figli, vero?”.
Certamente”, disse Helkamirië ridendo. “Grazie Legolas”.
  
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