Il Jolly vi augura una buona serata. Il Jolly dice che si è stancato di vedere Assi senza valore, per cui... ora intervengo io, il Giocatore che utilizza il Jolly. Per chi mi conosce su Tumblr e per chi imparerà a conoscermi ora, auguro una buona lettura. Non vi interessa sapere se sono pieno sopra, sotto e nel mezzo. Non vi interessa sapere quale mente malata mi abbia ispirato questa storia. Non vi interessa se gli One Direction mi piacciano oppure no. Quello che vi voglio comunicare è l'intenzione con cui è stata scritta questa raccolta di flash-fic senza né capo né coda: unicamente per diletto dell'autore. La grande quantità di sciocchezze che ho letto su Internet, dette perlopiù da dodicenni e quindicenni in sù che denigrano i loro stessi beniamini, sono snervanti. Ma dato che è impossibile estirpare il male alla radice, ho scelto di contrattaccare con questa storiella senza importanza, nella quale tutto è volutamente portato all'estrema esagerazione. Non farò riferimenti espliciti a fan fiction che di mio considero malate, ma utilizzerò come base per i capitoli gli stereotipi, i luoghi comuni e Co. che ho scovato in questo sito, soprattutto su questo e altri fandom. Il mio intento è puramente sarcastico e un po' moraleggiante, per cui so già che non piacerà. E dato che esistono molte ragazzine stupide nel mondo, per tutelarmi ed evitare problemi nel mio vero account su EFP, ho deciso di creare questo nuovo account. Non sono un "troll", come si usa dire oggigiorno, ma una persona che si è semplicemente stufata dello schifo che viene gettato sopra cinque poveretti che hanno avuto solo la colpa di cantare ed avere un bel viso. Dato che sono uno scrittore alle prime armi, critiche costruttive saranno ben gradite. Prima, durante e dopo la stesura di questa storia non sono stati maltrattati membri degli One Direction. Lo stesso non si può dire della protagonista, ma tanto a nessuno interessa di lei, quindi andiamo oltre. Io e il Jolly vi auguriamo una buona lettura e un buon proseguimento di serata.

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Erano passati circa dieci mesi e avevano cambiato Stato tre volte, ma finalmente ce l’aveva fatta: lei e la sua famiglia erano giunti a Directionville. La città un tempo aveva un altro nome, ma lo aveva cambiato l’indomani del successo planetario dei cinque beniamini che l’avevano scelta come primo luogo in cui esibirsi in un concerto: gli One Direction.
Aveva saputo da una fonte attendibile – la sua migliore amica, una darkettona che ignorava la propria immensa fortuna – che in segreto i cinque famosi ragazzi frequentavano il liceo della città, volutamente rimasto con l’anonimo nome di “Ehy-Ehy High School” per non destare troppi sospetti.
Ermenegilda – detta Erm – aveva fatto il diavolo a quattro con suo padre – detto Pà – per trasferirsi in quella città, e ci riuscì nonostante le lamentele della madre – detta Dove sono i miei…? -.
Le si prospettava una strada costellata dal successo: avrebbe lasciato dietro di sé la tipica goffaggine da quindicenne e la sfiga perenne che la seguiva; si sarebbe fatta decine di amiche e, soprattutto, avrebbe conosciuto i suoi idoli, gli One Direction!
Si affacciò dalla finestra del nuovo appartamento ancora da sistemare «Buongiorno, mondo!» gridò, euforica.
Ed il mondo le rispose con un vaso scivolato di mano dalla vecchietta del piano di sopra, che si era affacciata al balcone per mettere la piantina nel vaso al sole.