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Autore: darken_raichu    20/05/2014    1 recensioni
Pokémos è una terra lontana, dove i pokémon vivono divisi in 18 nazioni, tra i cui territori si estendono deserti, pianure, foreste e mari, che rendono assai difficoltosi i collegamenti tra i vari paesi. Fino a 10 anni fa la terra era in pace, ma ora le cose stanno cambiando…
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Volt Port, porta della città, 19/05/4783, circa le 14
Flaaffy prese fiato prima di entrare nella grande apertura nella recinzione. Percorrere quella lunghissima strada in poche ore l’aveva obbligato a non fermarsi in nessuna stazione di posta. Il pokémon entrò nella città portuale e si diresse verso il centro città. Poco più di due ore prima, si era imbattuto nei membri dell’S.T. di Volt Port, che gli avevano spiegato dove Raichu ed Emolga avrebbero dovuto incontrare Voltorb ed Electrode. Sperava solo di fare in tempo. Arrivato in centro, Flaffy si guardò intorno per trovare i due. Li scorse in piedi vicino a un muro e si avvicinò. Si avvicinò, lì saluto e iniziò a spiegare «Mi mandano il Generale Wash e il Generale Galvantula in persona.»
«Di che missione si tratta?»
«Dobbiamo recarci negli altri Tipi e convincerli ad allearci con loro per sconfiggere questo misterioso esercito che minaccia Pokémos.»
Emolga e Raichu lo fissarono a bocca aperta. Se qualsiasi altro membro dell’S.T., o qualsiasi abitante di Elettria, avesse mai sentito questa affermazione, avrebbe pensato a uno scherzo. Persino loro, che sapevano del pericolo che correva il paese, faticavano a credere che fosse vero. Nella storia di Elettria, anzi, nella storia di Pokémos, nessun Tipo si era mai alleato con altri Tipi.
«Che aspettiamo allora per partire?»
«Dimenticavo di dirvelo. Il Generale Galvantula ha comunicato che E. e alcuni suoi uomini verranno con noi.»
Raichu ed Emolga annuirono. In fondo Eelektross era stato convocato anche a palazzo. I tre si rassegnarono ad aspettare.
 
Da qualche parte a Elettria, 19/05/4783, circa le 14
Ampharos V si sollevò a sedere. Si guardò intorno a destra e sinistra. Era chiuso in una piccola cella con porte d’acciaio e pareti in pietra. Aveva solo un giaciglio. Guardò fuori dalla porta, ma vide solo Magnezone e Magneton. I due pokémon lo fissarono per qualche secondo, poi si girarono. Dopo che l’avevano condotto lì quella mattina, Ampharos aveva aspettato, ma ormai era esausto. Si rivolse a Magneton. «Insomma, si può sapere perché mi avete portato qui?»
«Pazienza professore. Pazienti e tutto le – bzzz – sarà chiaro.»
 
Volt Port, centro della città, 19/05/4783, circa le 16
Raichu ed Emolga salutarono Voltorb ed Electrode, che si allontanarono per raggiungere il resto dell’S.T. ad Electronvolt. Le notizie non erano buone. Qualcuno aveva incendiato anche la base di Ohm Town.
In quel momento dal lato della piazza più in ombra emersero E. e tre pokémon. Raichu, Emolga e Flaaffy si avvicinarono. «Allora E.» disse Raichu «ci incontriamo ancora.»
«Raichu, Emolga devo dire che è un piacere. Preferisco voi due ai membri dell’S.T. normali. Senza offesa ragazzo.» Disse rivolgendosi a Flaaffy.
Raichu lo osservò. Rispetto al loro ultimo incontro, E. sembrava più felice. Sembrava quasi che si fosse tolto un peso.
Osservò i compagni di E. Riconobbe i due camerieri della squallida taverna di Stunfisk, ma non capì che ci facessero lì. Quando però vide Luxray, non riuscì a trattenere un esclamazione. «Che ci fai tu qui? Pensavo che fossi una spia del nemico.»
«Si da il caso che abbia aiutato l’S.T. e ora il nemico ce l’abbia con me.»
«Così ho deciso di farlo diventare il mio assistente.» Si intromise E.
Raichu annuì. Non capiva le ragioni del pokémon, ma non ci vedeva niente di male.
«Bene, mettiamo in chiaro una cosa. Finché viaggeremo insieme, siamo una squadra. Ci copriamo le spalle a vicenda, ci aiutiamo, ci sosteniamo. Non litigheremo in nessun modo. Vi sta bene? Per la buona riuscita della missione, la collaborazione è essenziale.»
Eelektross annuì compiaciuto. Il pokémon era promettente. “Non sarei sorpreso se tra qualche anno venisse promosso a Generale” pensò tra sé e sé.
Luxray, Plusle e Minun annuirono. Capivano che aiutarsi a vicenda era importante per la missione, anche se l’S.T. non gli piaceva.
«Bene, come procediamo?» Chiese Emolga.
«Secondo i generali» rispose Flaaffy «è essenziale ottenere l’aiuto di Laghia. Per questo ci siamo riuniti a Volt Port.»
I presenti annuirono. Gli abitanti di Laghia erano abili combattenti, e soprattutto erano abili a lottare contro gli abitanti di Terria.
«Per raggiungere Laghia ci servirà una barca.» Dissero Plusle e Minun all’unisono. Quei due erano sulla stessa lunghezza d’onda.
«Potremmo sequestrare quella di un pescatore. Se non sbaglio l’S.T. ha la facoltà di sequestrare oggetti in caso di necessità.» disse Luxray.
Flaaffy, Emolga e Raichu si guardarono. Anche se era necessario, l’idea di appropriarsi della nave di qualcuno li metteva a disagio.
«No, non funzionerebbe.» Intervenne Eelektross «Nessuno di noi ha le capacità per far navigare una barca.»
«Allora come agiamo capo?»
«Oh, lasciate fare a me, conosco qualcuno che può procurarci il necessario.»
«Lo conosciamo?» chiese prudentemente Emolga. Restare coinvolto con troppi criminali era una cosa che non gli andava a genio.
«Suppongo conoscerete la Società Navale E & Co.»
«Certo, la società numero uno di Elettria per il commercio e la produzione navale. E lei crede che ci aiuterà?»
«Penso proprio di sì. D’altronde il proprietario è mio figlio.»
  
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