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Autore: leila91    20/05/2014    16 recensioni
I pensieri di Gilraen, mentre guarda suo figlio Aragorn crescere, combattere, innamorarsi...
Le ansie, i dolori e le gioie della madre dell'erede al trono di Gondor, durante l''esilio' a Gran Burrone, i viaggi di Aragorn, fino al loro ultimo incontro.
Ps: il titolo è preso da una canzone di Bocelli, che fa parte della colonna sonora di "La spada magica: alla ricerca di Camelot": un cartone che ha segnato la mia infanzia ♥
Enjoy!
[Gilraen POV | Young!Aragorn | Eventi pre!LOTR]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aragorn, Elrond, Gilraen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ti guardo mentre corri, allegro e senza pensieri, per i sentieri di Imladris.
Da quasi sei anni siamo giunti qui. Braccati, in cerca d'aiuto e senza più una casa.
Ma nessun'ombra sembra aver turbato il tuo cuore, piccolo mio.
Il mio piccolo Re.

Vederti così sereno e al sicuro riempie il mio cuore di una gioia indicibile.
Sapere che la tua anima non è rimasta segnata da tutto ciò che è successo, è un sollievo non esprimibile a parole.
A volte vorrei poter dimenticare anch'io quel terribile giorno, ma so che non sarebbe giusto.
Avevi solo due anni quando è successo. Quando una freccia d'Orchetto ci portò via tuo padre.
Il mio Arathorn.

Mi manca, il mio Signore.
Mi mancano i suoi sorrisi, la sua voce, le sue forti braccia che mi stringevano la notte.
Ero stata avvertita: "Il mio cuore mi dice che egli avrà vita breve", sentenziò Dirhael, mio padre, opponendosi al mio matrimonio.
Ma io non rimpiango nulla.
Perchè ogni giorno lo rivedo in te, Aragorn: i suoi occhi, grigi e severi, la sua bontà e il suo sconfinato coraggio.

"Mia Signora".

Una voce gentile interrompe il corso dei miei pensieri.
Un'alta figura è apparsa al mio fianco.
Lunghi capelli corvini, lisci come la seta, incorniciano un volto senza età, nel quale sono incastonati due occhi d'argento.
Due occhi che sembrano riflettere lo splendore del cielo: Volta Stellata, Elrond, è il suo nome.
E' il Signore di Imladris, nostro protettore durante questo esilio.

"Crescono in fretta, non è vero?", mi domanda semplicemente, guardando i suoi figli che si sono uniti a te, simulando un combattimento con le spade.
Elladan e Elrohir, principi Elfici nel fiore degli anni, che intrattengono un piccolo Uomo.

Mi lascio andare a un sospiro, certa che Elrond conosca già i miei pensieri.
Che comprenda il mio dolore e le mie preoccupazioni.
Perchè anche lui ha perso, un giorno, la persona che più amava al mondo.
Anche lui ha dei figli che rischiano continuamente la vita.
Nessuno di noi due parla più, mentre continuiamo a guardarvi giocare.
Sembriamo trarre conforto dalla semplice presenza reciproca.

 
*                   
                                       

"Credevo di essermi smarrito in un sogno".

I tuoi occhi brillano, la voce trema, mentre mi racconti del tuo incontro con Dama Arwen, la Stella del Vespro.
Non ho il cuore di dirti che il tuo è un amore impossibile.
Le tue mire sono troppo alte, perfino per un discendente di Re.
Eppure, lo stesso sangue della famiglia di Elrond scorre anche nelle tue vene.
Il sangue dei Dùnedain.
E' una grazia e al tempo stesso una maledizione, che ti porterà via da me.
Perchè la guerra incombe e non vi sarà pace nella Terra di Mezzo, fino a quando il Male di Sauron non verrà estirpato.
Il tuo futuro è legato a quello dell'Oscuro Signore.
Da sempre egli ti dà la caccia, cerca la nostra famiglia, per spezzare definitivamente la stirpe di Elendil.
Presto ripartirai, è già tutto deciso. Ardue prove ti attendo; oscura sarà la tua via.
Il cuore mi dice che non ti rivedrò che tra molti anni.

Figlio mio, perdonami. Meritavi di meglio.
Vorrei poterti tenere al sicuro, che non dovessi conoscere mai la paura, la guerra il dolore.
Non è questo, ciò che ogni madre desidera?
Ma il tuo destino è molto più grande di me, di te e delle nostre paure.

Che la mia benedizione ti accompagni, Aragorn.

 
*


Mi sento inquieta da quando sei partito e sempre più stanca.
Trenta lunghi anni sono passati.

Gilraen la Bella, mi chiamavano un tempo. Cos'è rimasto ora di quell'indomita donna?
Sento che ormai nemmeno il tuo ritorno potrà guarirmi.
La pace che cerco da tutta la vita non l'ho trovata a Gran Burrone. Nè qui nell'Eriador, la mia terra natale, dove sono infine tornata.
Mi sto spegnendo, ma non a causa di una malattia.
Sta semplicemente finendo il mio tempo.

Presto sarò di nuovo con te, Arathorn, amico mio, mio signore e mio sposo.
Vorrei che tu potessi vedere nostro figlio: saresti fiero dell'Uomo che è diventato.
Prego i Valar di poterlo abbracciare un'ultima volta prima di recarmi nelle Aule di Mandos.
Li prego affinchè lo proteggano, lo consiglino, non lo lascino solo.
Prego il tuo spirito, Arathorn, invoco Eru stesso.
Vegliate su di lui quando io non potrò più farlo.
Concedetegli di trionfare, di vivere a lungo e serenamente con la donna che ama, sul trono che gli spetta di diritto.
Donategli saggezza e discernimento, non lasciate che il suo cuore venga tentanto dal Male.

E concedete a una madre di salutare suo figlio per l'ultima volta.

 

*

"Madre!"

"Sei tornato."

"Cosa succede? Sei così pallida..."

"Questa è la nostra ultima separazione, Estel, figlio mio. Le preoccupazioni mi hanno invecchiata, e ora che si avvicina, so di non poter affrontare
l'oscurità del nostro tempo che s'infittisce sulla Terra di Mezzo. Partirò presto."

"Non dire così! Vi può ancora essere una luce al di là delle tenebre, e se è così, vorrei che tu la vedessi e fossi felice."

Ti sorrido dolcemente, accarezzandoti il viso.
Il mio compito è finito, il tuo destino non è più nelle mie mani.
A pensarci bene, forse, non lo è mai stato.

"Onen i-Estel Edain, ù-chebin estel anim"
(Ho dato la speranza ai Dùnedain, non ne ho conservata per me).







 


Salve a tutti  =)!                                                                                                                     
Spero davvero che vi sia piaciuta questa piccola ff. Gilraen è un personaggio che ho sempre amato molto, e spero di non averla resa troppo ‘melensa’ o robe simili,  e di non essermi scostata troppo dalla natura del personaggio. Tutto quello che so di lei, l’ho letto nelle appendici del SdA (da cui ho preso le battute finali, e a cui mi sono rifatta per la storia). Volevo provare a esprimere i sentimenti, i pensieri e le preoccupazioni, della madre del futuro Re di Gondor, per la quale Aragorn è, si un futuro Re, ma prima di tutto un figlio. Non so se ci sia riuscita, se avete voglia fatemelo sapere xD. Chiedo scusa a tutte/tutti i fans di questi personaggi, se non sono riuscita a renderli nel modo in cui li avete sempre immaginati, ma per fortuna per quello basta Tolkien ;-).
Bene ora corro a nascondermi, prima che tiriate fuori i pomodori xD (no dai, spero di no!)
A presto, nel frattempo buona vita a tutti =)

Leila 


@crediti immagine: annoulaki, devianart


 
   
 
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