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Autore: slayerkitty    20/05/2014    4 recensioni
Un tweet mandato per sbaglio. La chance di una telefonata. O cosa succede quando la star televisiva Blaine Anderson tweetta per errore il suo numero di telefono.
- TRADUZIONE -
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Chance'
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Scusate il ritardo ma sto lavorando tantissimo in questi giorni!

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Capitolo 25

 
La star di Dalton ci svela la sua storia!

Qualche giorno fa TMZ ha pubblicato alcune foto ritraenti la star della serie Dalton, Blaine Anderson, impegnato in un focoso bacio con il suo collega Sebastian Smythe. Era da tempo che giravano voci inerenti ad una possibile relazione tra loro due tra i fan, e finalmente queste foto ce ne hanno dato prova….oppure no? A quanto pare Blaine la pensa in modo diverso.
L’attore ha rilasciato una dichiarazione questa mattina presto dicendo che nonostante  le foto siano reali, ritraggono un momento privato tra due colleghi. Ecco le parole dell’attore.
“Io e Sebastian siamo buoni amici. Quella sera tutto il cast era uscito per  divertirsi e le cose tra me e Sebastian sono un po’ sfuggite di mano. Ne abbiamo parlato e abbiamo chiarito che tra noi non può esserci altro che amicizia”.
Quindi lettori, cosa ne pensate?
Blaine Anderson sta nascondendo una relazione con Sebastian Smythe o ci sta dicendo la verità?
Sono il tempo potrà darci una risposta certa.

*


Le settimane successive passarono per Kurt come se fosse avvolto nella nebbia. Si alzava, andava a scuola, andava al glee o a fare le prove con i Cheerios, faceva i compiti, tornava a casa mangiava e poi andava a letto.

Era diventata una routine. Era confortevole e famigliare. Kurt aveva ogni momento della giornata pianificato – e così facendo aveva meno possibilità di pensare a quel soggetto tabù.

Blaine era il soggetto tabù.

Finn aveva detto a tutti quelli del glee di non fare domande, ma Kurt si sentiva costantemente gli sguardi dei compagni addosso. Ignorava tutti i tentativi dei ragazzi di parlare di come si sentisse. Perché Kurt non sentiva nulla, a dirla tutta. Era questa la cosa migliore dello stato di nebbia in cui si trovava in quel momento – il fatto che non riuscisse più a provare nulla.

Non reagì neppure quando uno dei giocatori di hockey lo colpì, dopo la lezione di ginnastica, con una granita viola. Le ragazze del glee erano alle sue spalle e Kurt si ritrovò trascinato nei bagni in tempo record.

Stranamente però Kurt continuava a sentirsi freddo anche molte ore dopo essere stato ripulito e asciugato da quel liquido appiccicoso.


 
*


Blaine non sapeva cosa fare. Voleva continuare a chiamare Kurt, sperando che questo rispondesse per potersi spiegare, ma non aveva senso. Se Kurt avesse volute ascoltarlo l’avrebbe già chiamato.

Chiamò anche a casa e ricevette una risposta secca da Finn che diceva “Non vuole parlarti, quindi piantala di chiamare!” e poi il ragazzo aveva riattaccato.

Blaine sospirò. Aveva bisogno di una nuova strategia. 

Kurt non apriva nemmeno più le sue e-mail e quindi non rispondeva

I messaggi in segreteria erano inutili. 

Non poteva più chiamare a casa. 

Erano i mesi caldi per i premi televisivi e quindi le riprese di Dalton erano tutti i giorni, Blaine non poteva semplicemente volare a Lima per vedere Kurt – nonostante fosse l’unica cosa che voleva davvero fare.

Cercando di non piangere (dato che non dormiva da tempo e anche se al trucco facevano del loro meglio, si vedeva comunque) vide Jeff attraversare lo studio e gli venne un’idea. 

 
*

Kurt aveva scoperto che poteva ancora andare su Tumblr ora che aveva scaricato Tumblr Savior e aveva messo in blacklist tutto quello che conteneva le parole  ‘Dalton’, ‘Blaine Anderson’, ‘Glee’, ‘Sebastian Smythe’ e ‘TMZ’. 

Non aveva mai bloccato nulla prima, a parte il porno, ma era comunque rassicurante sapere che non avrebbe visto nessun post a riguardo. Ovviamente, ora la sua dash era piena solo di post di gattini, photoset su New York (che il ragazzo taggava con “La mia futura casa” e “La mia futura scuola” o cose come “Berrò qui il caffè ogni giorno”).

Aveva anche bloccato l’indirizzo mail di Blaine, una volta che il ragazzo aveva iniziato a scrivergli.

Quella sera mentre controllava la sua dash, gli arrivò un messaggio.

Il cuore gli si bloccò e per la prima volta dopo giorni si sentì un po’ meno passivo a proposito di tutta quella situazione. 

Il messaggio era di Jeff. Si era completamente dimenticato che lo stava seguendo, e che questo lo stava seguendo di conseguenza. 

Kurt, so che sei arrabbiato. Ma ti prego, ti prego parla con Blaine e ascolta cos’ha da dirti. Se anche allora non vorrai più saperne di lui allora ti lascerà stare.

Kurt sentì il dolore stringergli lo stomaco. Nebbia. Voleva tornare nello stato di nebbia.

Non poteva sopportare tutto quel dolore.

Schiacciò il tasto rispondi e scrisse velocemente:

Ti prego lasciami stare.

A quanto pare nemmeno Tumblr era più un posto tranquillo. Senza pensarci una seconda volta, il ragazzo disattivò l’account.

 

*


Blaine era distrutto. 

Non dormiva. A malapena riusciva a svolgere il suo lavoro. Era davvero, davvero, davvero arrabbiato con Sebastian e si stava trattenendo per non prenderlo a pugni in faccia ogni volta che lo vedeva.

Qualcuno doveva eliminare quella espressione soddisfatta dal suo viso. Ogni loro scena insieme era strana, e Blaine sapeva che ai piani alti se n’erano accorti.

Al liceo Blaine aveva preso lezioni di box, e anche adesso passava la maggior parte di tempo in palestra colpendo il sacco. Jeff e Nick gli avevano addirittura fatto un video e l’avevano messo sul web, anche se Blaine era contrario. Le fangirl invece erano andate fuori di testa.

A Blaine restava ancora una possibilità.

 
*

“Kurt!” Il ragazzo sentì suo padre chiamarlo. “Scendi!” 

“Che c’è?” domandò Kurt, scendendo le scale. Era chiuso in camera ad ascoltare la musica per il suo prossimo assolo del glee, cercando di bloccare tutti i pensieri e il mondo circostante.

“Hai ricevuto una cosa,” disse Burt indicando il ragazzo delle consegne che aveva tra le mani un mazzo di rose rosse. Burt le prese dando la mancia al fattorino. “Chi li manda?” 

Kurt lesse il biglietto e sentì nuovamente quel forte dolore al petto. “B-Blaine,” balbettò, era la prima volta che diceva il suo nome dopo settimane. Fissò i fiori per un lungo momento, e poi andò in cucina. Sentiva gli occhi del padre addosso. Aprì il cestino e li buttò.

Il vaso di vetro si ruppe e Kurt sentendo quel rumore si sentì un po’ meglio. Doveva solo cercare di non associare quel vaso ridotto in mille pezzi alla situazione in cui si trovava il suo cuore in quel momento.


 
*


Prima i fiori. 

Una settimana dopo, un cesto di frutta esotica (questa volta Kurt non l’aveva buttata ma l’aveva data a suo padre obbligandolo a mangiarla).

La settimana successiva fu la volta di un iPod. Kurt lo rivendette e donò i soldi in beneficenza.

E la cosa continuò per molto, fino a quando non arrivò il turno di un uccellino. Era un usignolo giallo in una bella gabbietta. Kurt lo guardò per un attimo e poi sbottò.
Prese il telefono e compose il numero di Blaine.

Kurt, oh, grazie a Dio-" iniziò a parlare Blaine, chiaramente sollevato da quella chiamata. Kurt sentì le ginocchia molli sentendo la sua voce. Ma poi si ricompose.

 “Ti chiedo di smetterla,” scattò Kurt. Blaine si zittì. “Smettila, Blaine,” continuò. “Basta regali, basta fiori. Non riesci a mettertelo in testa?” Il ragazzo si mise a piangere
contro il suo volere. “Tra noi è finita”.

Kurt-" protestò Blaine e anche nella sua voce si sentiva un’ombra di pianto.

Addio, Blaine.” Kurt chiuse la chiamata e si accasciò sulle ginocchia singhiozzando.

 
   
 
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