Aspettava . .

Aspettava,aspettava,aspettava,qualcosa che presto sarebbe stato,sarebbe arrivato,sarebbe passato,aspettava,senza essere impaziente,o forse sì,non lo sapeva nemmeno lui a dire la verità,era la prima volta che Sonny Trues era indeciso,aveva dei dubbi,o forse no,era talmente confuso che nemmeno la ragazza , carina,sui 21 anni,bionda,con un vestito nero e scarpe rosse(l'abbinamento di colori preferito di Sonny), seduta vicino a lui lo distraeva dalla sua mente complicata e dai suoi pensieri sconnessi dal mondo reale,tutto quello a cui riusciva a pensare era alla ironia della sua vita,all'importanza che può avere un intervento anonimo su di essa,e come sia cambiata dall'ultima volta che si è guardato allo specchio e si è ricordato ricordato di essere se stesso,lui,Sonny Trues,uno dei più grandi . . no,il più grande procuratore di droga e spacciatore dell'intera Compton, forse il migliore in tutti gli Stati Uniti,nessuno sapeva come facesse a sostenere tutto quel peso sulle proprie spalle,la polizia,gli offerenti,i soldi,la droga,la competizione fra i vari spacciatori,la vita di uno come lui era la tipica vita piena di denaro e priva di tempo libero,ma lui non si era mai lamentato,teneva la testa sempre alta,gli veniva il disgusto solo a pensare all'immagine di lui che si abbassava davanti a qualcuno,ma tutto quello che è passato,è passato,ora Sonny non è altro che un uomo stanco,stanco di chi lo circonda ,di chi lo osserva,di radersi quella cazzo di barba,di rispondere alle domande di sua moglie e di suo figlio,e soprattutto di leggere altre lettere,altre lettere come l'ultima che aveva ricevuto,sempre dallo stesso autore ,che si faceva chiamare '' Mister Me '' ,l'uomo che era riuscito a far inginocchiare Sonny davanti alla sua sorte usando semplicemente inchiostro ,penna e carta,l'uomo del quale la vera identità ancora non conosceva,e ormai non la voleva nemmeno sapere,ormai stava tutto per concludersi,le tendine del palcoscenico si stavano per tirare giù,i dolori si sarebbero mischiati e diventati un tutt'uno. 
Da lontano si sentiva il Ciuff Ciuff  del veicolo che avrebbe messo un grosso punto a quella storia ,quell'insieme di ingranaggi e ferri che presto sarebbe passato sopra una collezione di ossa e un frullato di sangue,Sonny scese sulle rotaie,aprì le braccia come per abbracciare la sua stessa fine,tanto attesa e tanto dolorosa,mentre aspettava il contatto del suo corpo con il metallo,si ricordò di come fosse arrivato fino a quel punto,gli passarono davanti tutti gli episodi della sua pietosa vita da criminale,e in molti vide solo quelle lettere,quelle lettere..,quelle.. lettere . .