Serie TV > The Mentalist
Segui la storia  |       
Autore: Reiko87    21/05/2014    0 recensioni
Pre - season 6
(dal primo capitolo)
"-Tu la ami?-
Non si sarebbe mai aspettato una domanda così diretta. Il suo corpo s’irrigidì improvvisamente. Come le saltava in mente di chiedergli una cosa del genere?"
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Patrick Jane, Teresa Lisbon, Un po' tutti | Coppie: Jane/Lisbon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sono desolata per non aver più continuato questa long da molto tempo, e qualsiasi scusa potrà sembrare falsa e banale, per cui vi chiedo solo perdono. Dopo l’uscita del finale della sesta stagione, ciò che è stato scritto in questa storia potrà sembrare fuori luogo, ma non mi andava di lasciarla incompiuta, per cui ora che posso voglio pubblicarla, postando gli ultimi tre capitoli (cambio il rating in arancio a causa dell’ultimo cap). In ogni caso spero vi possano piacere e intrattenere piacevolmente… Come sempre vi chiedo di dedicarmi un po del vostro tempo con una piccola recensione, anche se forse non me la merito ;)
A presto e un bacio a tutti… ma soprattutto buon Jisbon a tutti i romantici sognatori come me!!!









Una Grace Van Pelt sorridente annunciò la cena.
Jane era rimasto tutto il tempo seduto in quella poltrona perso nei suoi pensieri e solo di rado aveva rivolto la parola ad altri. Si alzò al suono della voce dell’amica e si diresse con Kim e Wayne verso la sala da pranzo. Cercò di ridestarsi e sembrare il più naturale possibile: non doveva permettere ai suoi sentimenti di fuoriuscire così chiaramente. Prese posto, per uno strano scherzo del destino, esattamente di fronte a Lisbon. Capì che probabilmente non era stato un caso quando incrociò lo sguardo di Van Pelt che lo guardava sorridente: aveva sicuramente fatto in modo che lui capitasse esattamente lì.
Si sedette e incrociò lo sguardo della donna di fronte a lui che prontamente lo voltò, guardando in qualsiasi altro luogo possibile. Notò che Mashburn cercava in continuazione il contatto con la sua meravigliosa compagna, ma lei invece di rispondere affettuosamente, cercava di evitarlo, sembrava quasi fredda nei suoi confronti. Possibile che fosse successo qualcosa? O era semplicemente in imbarazzo per la presenza dei suoi sottoposti? Non poteva dirlo con esattezza, ma fu chiaro che aveva paura di incontrare il suo sguardo. Walter dal canto suo non sembrò accorgersi di nulla.
Iniziarono a cenare chiacchierando spesso in un’atmosfera allegra e scherzosa, in cui Jane, libero dai suoi pensieri, aveva iniziato a far giochetti col cibo e ad esporre indovinelli un po’ a tutti. Parlavano gli uni con gli altri, ma Jane e Lisbon, seppure allegri e parte di tutte le conversazioni, non si rivolgevano mai la parola direttamente.
Ad un certo punto, non seppe come, la piccola Grace introdusse un dibattito sulle relazioni sentimentali.

-Secondo me non è giusto stare con una persona solo perché quella che si ama realmente sembra irraggiungibile. È sbagliato illudere qualcuno nella speranza di non soffrire. Si rischia di perdere quello che potrebbe essere il vero amore- esclamò Van Pelt dando adito ai propri pensieri più profondi.
Abbassò lo sguardo arrossendo quando si rese conto che l’attenzione era tutta rivolta verso di lei.
Jane sorrise alle parole cariche d’amore della ragazza, poi d’istinto alzò gli occhi verso la donna che aveva di fronte, la quale in quel momento aveva fatto la stessa cosa. I loro occhi rimasero incatenati per qualche attimo ed entrambi sorrisero istintivamente. L’emozione che provavano per la veridicità di quelle parole era tangibile ed una strana atmosfera si creò tra loro. Jane pensò che non aveva visto mai niente di più bello e sentì nascere nel cuore un sentimento che pensava non fosse più in grado di provare. Lisbon dal canto suo sentì affievolirsi la rabbia che aveva provato negli ultimi giorni verso il suo consulente e il suo viso si addolcì per la tenerezza che provava nel vedere quegli occhi cerulei puntati sui suoi.
Lo scambio di sguardi non passò inosservato all’ultramiliardario Mashburn, che ne percepì al volo il significato nascosto.
La cena continuò tranquilla, senza più lasciar spazio ad argomenti di tale profondità, dedicandosi solo a futili osservazioni e a continue risate... d’altronde se lo potevano permettere di tanto in tanto.
Quando la cena si concluse, il gruppo di amici si spostò nuovamente nel salottino per degustare un liquore che Cho aveva portato per ringraziare la collega che li aveva ospitati in casa sua per alleviare la stanchezza di quegli ultimi giorni. Prima ancora che tutti potessero accomodarsi, Mashburn aveva annunciato di dover andare via.

-Scusami Teresa ma devo proprio andare, però voglio che tu rimanga. Qualcuno sarà certamente lieto di darti un passaggio- aveva detto senza dare troppe spiegazioni.

-Ragazzi sono stato benissimo, grazie di tutto- aveva detto salutandoli uno ad uno.

Poi quando si avvicinò a Jane, stringendogli la mano, si accostò di più per far sì che solo lui potesse udire ciò che aveva da dire.

-Ciao Patrick è stato un piacere rivederti ma ora credo sia il caso di lasciarti campo libero… Non credo di poter competere contro un mentalista come te- disse lanciandogli un sorriso rassegnato. Non gli diede neanche il tempo di ribattere che proseguì –Ti avverto, se la farai soffrire sappi che saprò vendicarmi a dovere- e così dicendo si allontanò da lui definitivamente.

Jane rimase in silenzio ad osservare mentre gli voltava le spalle e si dirigeva alla porta.
Lisbon, ancora confusa per il comportamento di Walter, chiese spiegazioni accompagnandolo alla porta da sola.

-Walter, è forse successo qualcosa? Perché vai via così?-

-No Teresa, non è successo nulla, mi sento semplicemente di troppo. So riconoscere quando vengo battuto… ed io ho perso su ogni fronte- disse senza ombra di rabbia sul volto.

Era davvero dispiaciuto di non poter rivedere Teresa, ma sapeva che sarebbe stata molto più felice così.

-Non capisco, cosa intendi?-

-Oh, credo che lo capirai presto- disse sorridendole con aria furbetta e lanciando uno sguardo fugace al biondino seduto nell’altra stanza che li stava ancora osservando.

Lisbon seguì la direzione dei suoi occhi e quando incrociò lo sguardo con quello del suo consulente capì a cosa si stesse riferendo Mashburn.

-Oh no, no, no… Walter hai frainteso tutto. Noi siamo solo…-

-Amici? …Sì Teresa, continua a ripeterlo, forse alla fine riuscirai a convincere anche te stessa-

Lei lo guardò stralunata senza riuscire ad aggiungere altro.

-Scusami ma ora devo proprio andare- e così dicendo le lasciò un leggero bacio sulle labbra, osservando furtivamente il biondo consulente irrigidirsi sulla poltrona dietro di loro.
Gli sfuggì un nuovo sorriso.

-Vedi? Non ci vuole un sensitivo per capire che sta già bruciando dalla gelosia-

E varcò la soglia dell’appartamento, incamminandosi lontano da lei.
Lisbon lo seguì con lo sguardo fino a quando non scomparve dalla sua vista senza poter aggiungere nient’altro. Chiuse la porta accostandosi leggermente all’anta e per l’ennesima volta in quella strana giornata incatenò i suoi occhi a quelli profondi dell’uomo che le stava venendo incontro.

(POV Jane)

Solo alla fine aveva capito le parole di Mashburn. Doveva ammettere che in fin dei conti era un tipo a posto, quasi simpatico azzardò, se non fosse stato per il piccolo particolare che stava con la donna che amava… 
…Finalmente lo hai ammesso Patrick? Ci voleva tanto?
Si mosse leggermente sulla poltroncina che aveva occupato per trovare la posizione più comoda per osservare Lisbon e il suo accompagnatore che si congedavano in privato.
Non dovresti spiarli, Patrick! …Oh, al diavolo!
Non riuscì a sentire ciò che si dicevano, ma vide Lisbon arrossire dopo essersi voltata nella sua direzione ad una frase dell’uomo, e lui sorridere di rimando.
Alla fine l’aveva baciata. Sentì una strana sensazione di disagio pervadergli il corpo alla vista di quel contatto tra loro. Quando poi osservò Walter andare via decise che fosse il momento di andare da lei e parlarle. Senza dare spiegazioni ai suoi amici, che continuavano a chiacchierare, si alzò e si diresse nella direzione della donna lasciando che i loro occhi s’incrociassero dando vita ad un contrasto verde-blu.

-Lisbon dobbiamo parlare- aveva detto senza mezzi termini.

-Jane, ancora? Cos’altro abbiamo da dirci?- rispose dopo essersi ridestata da quell’incrocio di sguardi che la fece bruciare.

Decise che non era il caso di rimanere troppo a lungo da sola con Jane, così prese la direzione del salottino per raggiungere gli altri. Ma il consulente non sembrò essere d’accordo e tirandola via per un braccio, la condusse verso la terrazza della sala da pranzo, dove avrebbero potuto parlare indisturbati.

-Abbiamo molto da dirci-

In lontananza Van Pelt li osservò mettersi in disparte e un sorriso furbo si dipinse sulle sue labbra.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Mentalist / Vai alla pagina dell'autore: Reiko87