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Autore: Pchan05    21/05/2014    16 recensioni
Dopo cinque anni dal mancato matrimonio, molto è cambiato nella vita di Ranma e Akane.
Un giorno, per partecipare ad uno strano concorso, i due si ritroveranno sposati. Entrambi sono convinti che presto potranno annullare la loro "finta" unione, ma non sarà così semplice.
Infatti, nelle clausole del "contratto" Ranma ed Akane non hanno letto che, per ottenere il divorzio, saranno costretti ad un matrimonio "forzato".... Dovranno dimostrare di vivere sotto lo stesso tetto e di comportarsi come una vera coppia di novelli sposini! A tenerli d'occhio sarà un Cupido in gonnella.......Nabiki Tendo.
Tra fraintendimenti, litigi, situazioni imbarazzanti, fidanzato di lei e spasimanti di lui, riusciranno, alla fine, i protagonisti ad annullare il matrimonio o dichiareranno, finalmente, di essere follemente innamorati l' uno dell'altra?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Altro Personaggio, Nabiki Tendo, Ranma Saotome
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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…Ho messo via un pò di legnate
i segni quelli non si può
che non è il male nè la botta
ma purtroppo il livido.
Ho messo via un bel pò di foto
che prenderanno polvere
sia su rimorsi che rimpianti
che rancori e sui perchè …
…Ho messo via un bel pò di cose
ma non mi spiego mai il perchè
io non riesca a metter via te!...
Ho messo via  Ligabue
 
 
....Akane te la puoi scordare, lei è MIA! ...
-Ripetitelo più volte al giorno, prima e dopo i pasti, magari finisci per crederci-
-Rassegnati Saotome. Tra me e te non c'è partita.
-Shinnosuke credimi sono stanco, ho avuto una giornata pesante e non voglio concludere sporcandomi le mani con il tuo sangue-
-Sei troppo sicuro di te, potrei sempre spaccartelo io il musetto-  Il veterinario questa volta non scherzava.
-Ma davvero? Ti faccio notate che ora non c'è Akane a difenderti, come allora a Ryugenzawa-
-Ed io ti faccio presente che ora sono nel pieno delle mie forze-
Erano l' uno di fronte all' altro disposti a tutto pur di difendere ciò che avevano di più caro.
-Sto perdendo realmente la pazienza, arriva al dunque e poi vattene -
-Credi che basti un ignobile piano come quello ordito da Nabiki per portarmi via la mia ragazza?- Quello che innervosiva di più il giovane Saotome non erano tanto le parole del dottorino, quanto la calma e l'ostentata sicurezza con cui le diceva.
- Tu sei completamente pazzo. Vedi piani e congiure da ogni parte. Tutte le botte ricevute in testa iniziano a dare i loro segni- Ranma invece non riusciva a contenere la sua irruenza.
-Credimi sono fin troppo lucido. Puoi fingere con gli altri ma so bene cosa provi per Akane e non ti permetterò di sfruttare la situazione -
-Ma ti senti? Io non ho bisogno di sfruttare nulla. Se avessi voluto, Akane starebbe con me già da un pezzo-
-Non sta con te perché cinque anni fa ha deciso di mollarti-
-Sei male informato. La decisione di rompere il fidanzamento è stata presa da entrambi -
-Perché lei non ti ha lasciato altra scelta. Hai avuto la tua occasione e l'hai sprecata. Ora lasciaci in pace e vivi la tua vita. Una vita senza Akane-
-Illuso! Lei farà sempre parte della mia vita come io della sua. Nessuno potrà cancellare quello che c'è tra noi. Alla fine sarai tu a vivere senza di lei e te ne andrai con la coda tra le gambe, dottorino-
-Chi questa volta andrà via sconfitto non sarò io. Scommettiamo?-
-Io non scommetto su Akane pivello. E se credi di poterla manovrare dicendo  chi  deve far parte della sua vita allora non la conosci affatto. Lei è uno spirito libero, non può essere domata e per essere felice ha bisogno di avere accanto un vero uomo, altrettanto selvaggio*. Uno che la capisca, la stimoli, la renda viva-
-E ovviamente lo spirito indomito, il maschio della situazione, quello giusto per lei saresti tu. Stolto, Non te la cederò mai-
- Non servirà. Akane ha sempre avuto l'indole della crocerossina ma presto si sveglierà e sarà lei a mollarti scopettone-
-Sei ridicolo. Prendimi in giro pure quanto vuoi ma la verità è una sola: lei sta con me! Ha scelto me!-
-Se hai finito vorrei andare a dormire. Sai da domani ho un matrimonio da organizzare ...il mio! Hai saputo che mi sposo vero? La sposa forse la conosci...ops ma è Akane! Cosa dicevi? Chi è che aveva scelto?-
-Si presterà anche a questa pagliacciata facendoti illudere per pochissime settimane, ma io l'avrò per il resto della vita. Lei è me che ama. Ba-cia il sottoscritto. De-si-de-ra il sottoscritto! –
Ogni parola scandita chiaramente giungeva come una stilettata al cuore del palestrato. Era tutto dannatamente vero. Akane con quel maledetto stava anche per farci l'amore. Fu pervaso da rabbia, frustrazione, angoscia. Era un vulcano sul punto di esplodere.
-Shinnosuke...sparisci!!! - La voce era bassa, minacciosa, roca, gli occhi divenuti rossi per il sangue affluito troppo in fretta al cervello erano ridotti a due fessure, scariche di adreanalina saettavano dalla testa ai piedi. Non avrebbe retto oltre.
-Come immaginavo. La verità fa male. Saotome ricordatelo, questa volta non finirà come a Ryugenzawa!- Lo guardò sfidandolo ancora mentre un ghigno vittorioso si disegnava sul suo bel viso. Poi sparì.
 -Bastardo! -La sua mano serrata a pugno si scagliò contro la parete. Varie crepe si diramarono senza ordine. Altro che Orochi stavolta Ranma avrebbe dovuto combattere con un mostro più temibile. I suoi sentimenti troppo a lungo repressi.
 
 
Entrò in casa furioso, sembrava un leone in gabbia. Per scaricarsi decise di farsi una doccia.
Tolse i vestiti, sciolse i capelli e completamente nudo andò in bagno.
Nella testa rimbombavano le parole del suo rivale.
Era vero, lo smemorato stava con Akane e Ranma non lo tollerava, non più.
Quanto avrebbe voluto spaccargli la faccia ed ogni singolo osso.
Non sapeva ancora cosa realmente provasse per la dolce mora ma di una cosa era ormai sicuro : era follemente, pazzamente geloso. Nessuno doveva toccare Akane!
Addentrato nei meandri dei suoi pensieri aveva portato le mani, di cui una livida, in avanti appoggiandole contro le piastrelle giallo ocra dell'interno doccia.
Le braccia possenti mostravano l'evidente tensione. Ogni muscolo era in rilievo: bicipiti, tricipiti e trapezi disegnavano distese collinari asimmetriche.
Il capo era abbassato in avanti e alcune ciocche corvine si attaccavano ai lati del volto dai tratti angelici.
Gli occhi, così come la mascella, erano serrati. Inspirando dal naso ed espirando dalle labbra cercava di regolarizzare la respirazione.
Rivoli d’ acqua cadevano dalle spalle per percorrere la linea tortuosa di deltoidi e dorsali.
 Ogni insenatura di quel maestoso e virile corpo era invasa da miriadi di gocce cristalline, pure.
Le fossette grondanti d’ acqua, che si innestavano nei fianchi, delimitavano il confine tra parte alta e bassa di un uomo anatomicamente perfetto.
Stanco di quella postura si era eretto alzando ora la testa verso il soffitto.
Cercava di risvegliarsi dal lieve intorpidimento che la posizione precedente gli aveva lasciato.
Un braccio era stato portato lungo il lato destro del corpo con la mano chiusa a pugno, mentre l'altro arto era piegato per permettere alla mancina di posarsi su uno dei pettorali alti, larghi e ben definiti.
La schiena diritta terminava in una piacevole curvatura nella zona lombare creando un arco perfetto, mentre i glutei sodi e duri sovrastavano le gambe diritte, lunghe, energiche, marmoree.
La doccia aveva portato via un po' di tensione e rigidità , ma soprattutto lo aveva illuminato! Tutto era più nitido.
Ranma crescendo aveva imparato a fare a meno delle illusioni, di consigli, ad accantonare rimpianti e rimorsi. Tutto era ben riposto in un cassettino della sua memoria. Tutto tranne una cosa. Ci aveva provato non una, ma mille e più volte. Ora più che mai ne era certo. Mai avrebbe potuto mettere via dalla propria vita la piccola Tendo!
Lei era la sua amica, la sua confidente, la sua consigliera. Ma al corvino questo non bastava più. La rivoleva nella sua vita come donna, come compagna di vita. Akane doveva riprendere quel posto che le spettava di diritto. Non perché era stato imposto da due stravaganti genitori, ma perche si appartenevano da sempre. Erano predestinati.
Solo con lei Ranma si sentiva completo. Erano due angeli con una sola ala. Per volare dovevano stare insieme.**
A quel pensiero spalancò gli occhi.
Doveva dirglielo. Ma quando? Come? E soprattutto lei come avrebbe reagito?
 
 
Non completamente asciutto si avvolse con un telo che ricopriva la parte bassa della sua atletica corporatura nascondendo appena le forme della sua mascolinità ,mentre un altro asciugamano più piccolo, che aveva usato per tamponare i capelli, lo aveva portato attorno al collo. Si recò in camera gettandosi con poca grazia sul letto.
Voleva parlare con qualcuno e chi meglio di un vecchio amico? D'altronde aveva bisogno anche di un testimone.
 
-Ehi amico, disturbo?-
-Maledizione Ranma ma lo sai che ore sono?-
-Non dirmi che dormivi?-
-Mi alzo presto tutte le mattine, ho un figlio che al posto del cuore ha le pile ricaricabili e una moglie da soddisfare io!-
- Soddisfare… ora l' hai sparata grossa-
-Guarda sono troppo stanco e non meriti risposta. Cosa c'è stasera ti hanno dato buca le tue amichette, cominci a fare cilecca mio caro toro di Nerima?-
-Stasera lo tengo a riposo. Ogni tanto ne ha bisogno visto i ritmi serrati a cui lo sottopongo-
-Ti prego ho ancora la cena sullo stomaco-
-Cosa hai mangiato? Maiale in crosta?-
-Spiritoso- Conosceva bene il codinato e sapeva dal tono di voce che qualcosa non andava -Allora come ti butta?-
-Benino, sai dojo, lavoro, le solite cose però....  dovrei chiederti un piacere-
-Dimmi se posso lo sai che ti aiuto volentieri anche se avanzo un bel po' di favori....e panini...-
-Ancora con questa storia? -Sogghignava -Settimana prossima per qualche giorno sei libero?-
-Beh, credo di sì perché?-
-Tu, il bambino e la tua dolce mogliettina dovreste venire a Nerima-
-È successo qualcosa?-
-Tranquillo, ho solo bisogno di....un testimone!-
-Un.....che?-
-Testimone idiota! Sai di quelli che affiancano gli sposi il giorno delle nozze?-
-Oh Kami ti sposi!?- Si mise seduto. Doveva essere certo che non stesse sognando.
-Sì, giovedì prossimo-
-E chi è la folle, la conosco?-
-Direi di sì- sorrise
-È di Nerima?-
-Fuoco-
-È bella?-
-Fuochissimo-
-Dolce?-
-Fuochino annacquato-
-Cucina bene?-
-Acqua, anzi oceano-
-Bellissima, di Nerima, non tanto dolce, che non sa cucinare chi cav.....o cacchio… non mi dire! È la dolce, splendida, incantevole, ingenua....-
-Guarda che se ti sente tua moglie poi sono affaracci tuoi -rideva -Comunque sì mi sposo con il mio maschiaccio-
-Brutto figlio di una buona donna, ma com’ è successo?-
-È una storia lunga te la spiego quando vieni, sempre se accetti-
-E me lo chiedi? Non mi perderei il matrimonio del secolo per niente al mondo-
-Allora ci vediamo, ci conto. Starete dai Tendo per qualche giorno ovviamente-
-Non vedo l' ora. Notte amico-
-Notte a te! Ah,  grazie Pchan!-
-Ma vaffa....-e riattaccarono
Quella telefonata lo aveva di certo sollevato.
Sorridendo Ranma non potè fare a meno di ricordare.
Dopo il matrimonio fallito molti equilibri a Nerima si erano rotti.
Lui, Ryoga e Mousse erano partiti per risolvere la questione maledizione.
Erano andati in Cina e dopo varie peripezie erano riusciti a bagnarsi nella Nan Nichuan.
Al ritorno l’ex porcellino decise di seguire la sua strada con Akari. Si erano sposati ed ora avevano un figlio, Riku.
Shan- pu dopo l'ennesimo rifiuto da parte del codinato aveva capito che mai sarebbe diventata la signora Saotome, così aveva deciso di chiarire con le amazzoni. Mousse l'aveva seguita e con lui Obaba. Raramente si facevano vivi.
Ukyo viaggiava molto per lavoro. Era diventata una cuoca affermata. Anche lei si era rassegnata accontentandosi di essere un’ amica per il palestrato.
Akane iniziò ad essere corteggiata da Shinnosuke che si era trovato a Tokyo per studi. Lei alla fine aveva ceduto alle avances del dottore. A quel pensiero il corvino digrignò i denti. Era stato davvero cieco per tutto quel tempo.
 L'immagine eterea della mora lo accompagnò fra le braccia di morfeo.
 
 
***********
 
La mattina Akane si era recata in anticipo da Nabiki.
Stavano sorseggiando un bollente caffè e lentamente mangiavano una brioche alla marmellata. Ranma non era ancora arrivato.
La mezzana stava studiando la sua preda. Doveva capire fin dove la sorella si fosse spinta col dottorino e soprattutto cosa l'avesse portata a compiere quel gesto avventato. Aveva aspettato tanto ed ora si concedeva a Dolittle senza nemmeno consultarsi con la sorella esperta. Qualcosa non quadrava.
-Akane allora non mi dici nulla di nuovo? -
-Sai sto per sposarmi con un ragazzo che pratica arti marziali e credo tu conosca, ti va bene come notizia?- La stava schernendo.
-E ....il lontano parente di Cita come l' ha presa?-
-Chi?-
-Il dottorino -
-Shinnosuke, è questo il suo nome Nabiki-
-E io che ho detto!?-
-Lasciamo stare. Secondo te come l' ha presa?-
-Non so dimmelo tu-
-È stato contento, mi ha fatto le congratulazioni e si è proposto per fare da testimone a Ranma-
-Però, non pensavo fosse così intelligente!! Lo avevo sottovalutato. Ricordami di regalargli uno scopettone nuovo-
-Come poteva reagire scusa? Male no!!! E poi non gli serve lo scopettone. Non lo usa più da quando ha lasciato Ryugenzawa-
-Mi sembrava strano che fosse diventato arguto. E nulla più hai da dirmi sorellina adorata???- La guardava in modo indagatorio.
-Che vuoi sapere?!-
-Come ce l' ha-
-Cosa?-
-Lo scopettino!!-
-Nabikiiiii!!!-
-Che c'è non dirmi che il polpo ne è sprovvisto-
-Oh Kami aiutatemi voi-
-Ha iniziato ad allungare i tentacoli e non solo direi-
-Ma tu che ne sai? Aspetta non dirmelo....Ranma-
-C' era anche Ranma!? Akane mi stupisci! Farlo la prima volta con due maschioni. Wow menage a trois-
-Ma quale trois-
-Già come pensavo una come te a stento si cimentata col missionario-
-Mission che?-
-Mission impossible in effetti..... per portarti a letto...-
-Spiritosa-
-Comunque non mi hai risposto-
-E va bene impicciona. Dopo esserci chiariti ci siamo baciati ed è diventato sempre più passionale....mentre ci stavamo lasciando andare siamo stati interrotti da una telefonata di papà. Io non volevo rispondere ma lui mi ha detto che la prima volta deve essere diversa, così si è fermato. Tutto qui. Soddisfatta? Ah e non è ino!-
-Che hai provato?- Non  le importava nulla della descrizione della scena del crimine, nè se fosse ino od one, voleva sapere altro.
-Voglia...piacere- era arrossita
-E....?!-
-E....!?-
-E..........????-
-Nabiki basta con queste e ! Che cavolo dovevo provare scusa....tu dovresti saperlo-
-Adrenalina, passione, ardore, desiderio, piacere, estasi, alienazione, incontenibile follia, amore!- Lo diceva con enfasi e sensualità mentre la sorella sgranava gli occhi.
-Beh, se considero che.... in effetti.... forse, ma davvero si prova tutto questo?- Era sbalorditiva nella sua ingenuità.
-Come credevo, hai provato solo voglia per soddisfare un bisogno fisico.
-Guarda che non dovevo andare in bagno-
-Piccola ti sei fatta trascinare dalla passione del momento e dalla voglia di rincuorare il tuo dottorino-
-Avrei provato tutto ciò che hai elencato se non ci avessero interrotto, non credi?-
-Illusa. Non serve continuare o farlo per ore. Queste sensazioni le provi già con un bacio e solo se sei realmente, irrimediabilmente innamorata-
-E qui casca l' asino, ci risiamo. Io ovviamente non amo Shin-
-Però, acuta Akane! -
-Nabiki.... tu veramente provi quel turbinio di emozioni?-
-Solo con Daiki-
-Allora vuol dire che lo ami- credeva di metterla in difficoltà
-Si, ma acqua in bocca, ho una reputazione io!-
-Scema. Lo ammetti? -
-Già. Come potrei non amarlo. Akane....-
-Sì?-
-Mi ha chiesto di sposarlo-
-Oh Kami, Nabiki ma è meraviglioso!!!- Corse ad abbracciarla. Era veramente felice per quella testa calda.
-Ma lo faremo tra qualche mese, non dirlo a nessuno-
-Nabiki...meriti il meglio e Daiki saprà renderti felice-
-E tu ricordati queste parole piccola...casacca cinese ti renderà felice, non scopettone-
Poi qualcosa aveva destato la curiosità della mezzana.
-Fammi un po' vedere e questo..- aveva indicato l'anello di rame fatto da Ranma
-Non è nulla… me lo ha messo quel baka... -aveva nascosto la mano sotto al tavolo e si era stoppata. Non sapeva cosa dire.
-Come mai non l'hai tolto?-
-L' Ho...l' ho dimenticato-
-E il dottorino cosa ha detto quando l'ha visto...?- Era talmente vistoso che non si poteva nasconderlo.
-Non ci ha fatto caso eravamo presi da altro-
-Non ne dubito. Però noto che ti stai nabikizzando-
-Chi si sta nabikizzando iena?- Ranma era arrivato. Aveva salutato la padrona di casa e dato un bacio tra i capelli alla sua futura sposa.
Le due sorelle si guardarono
-Niente che ti riguardi capoccione-
-Capisco cose da femminucce. Serpe cosa hai di buono da sgranocchiare?-
-Perché non lo chiedi alla tua fidanzatina. È lei che ti deve curare e coccolare!!-
-Maschiaccio cosa mangio?-
-Oh Fred quello che vuoi? Un' ala di pterodattilo va bene? E dove hai messo la clava zoticone?-
-Wilma mangio tutto tranne cose cucinate da te e la clava donna è al solito posto. La vuoi lucidare?-
-Lucidarla. Ma come, per uno che la usa tanto non ci dovrebbe essere polvere-
-Mi piace giocare alla lampada di Aladino. Tu invece pensa alle tue ragnatele. Vuoi una mano a liberartene?-
-Ti sbagli per le ragnatele-
-Hai ragione, punta di ruggine?-
-Tranquillo c'è chi sarà disposto ad aiutarmi ad eliminarla nel caso ci fosse-
-Ah certo dimenticavo Mr scopettone sulle spalle, lui sì che saprà aiutarti!-
-Meglio lui che qualcun altro. Tu invece pensa alle le tue squillette da quattro soldi-
La discussione stava prendendo una piega non buona.
-Allora ragazzi, avrete modo di giocare a fare gli sposini gelosi in un altro momento, ora parliamo di cose serie: i preparativi. Ho già chiamato Pierre-
-Pierre? E chi è?- Intervenne Akane ignorando il codinato.
-Il Wedding Planner!-
-Wedd... weddi... weddin...- il moro incespicava. Non riusciva proprio a pronunciare parole che non fossero giapponesi.
-Organizzatore di matrimoni, fesso!-
-E parla chiaro!-
-Allora ho bisogno di farvi poche domande, rispondete-
-Per me è indifferente fai scegliere al maschiaccio. Anzi no, perché non fai tu? Con i suoi gusti scambierebbero il matrimonio per una pacchiana festa in maschera-
-Baka mi stai dicendo che non ho gusto e senso estetico?-
-Bingo maschiaccio!- Stavano rimbeccandosi. Era più forte di loro.
-Allora sorellina romantico o sexy?- Ancora una volta la castana li stroncò. Se quei due avessero canalizzato il loro punzecchiarsi in baci altro che passione che sarebbe esplosa!
-Non molto romantico e per nulla sexy. Semplice-
-Orientale o stile occidentale?-
-Occidentale - guardava Ranma sperando di scorgere un cenno di consenso, ma il codinato era intento a ingozzarsi con la brioche.
-Invitati più o meno di cento?-
-Meno di venti-
-Testimoni... avete provveduto?
-Io sì-
-E chi è?- Chiese la piccola Tendo.
-Una mia amichetta-  rise guardando la faccia livida di Akane.
-Stai scherzando?-
-Perché ti darebbe fastidio?-
-Anche se si tratta di un finto matrimonio non voglio che si trasformi in una casa d'appuntamenti -
-Hai ragione, tu preferisci lo zoo-
-Ranma la smetti?- lo ammoni Nabiki
-Ryoga scema - Akane si rilassò ed il palestrato non potè non ghignare.
-Io ho scelto te Nabiki se non ci sono problemi-
-Va bene ma niente regalo extra-
-Tranquilla non rischierai il fallimento-
-Per la location villa al mare o ristorante in campagna?-
-Il dojo- risposero entrambi.
-Perfetto come immaginavo-
-Ranma tu domani andrai con Daiki a scegliere vestito e comprare gli anelli, Akane tu verrai con me per il vestito-
-Perché con Daiki?-
-Il mio uomo ha ottimo gusto e non vorrei rischiare di avere lo sposo in jeans. Mi raccomando per le vere non ti sprecare-
I due promessi si guardarono ricordando il giorno della proposta. Poi gli occhi del codinato si spostarono sulla mano di Akane e sul dito faceva bella mostra il groviglio di rame.
-Non lo hai tolto?- Chiese a bassa voce, toccandolo.
-Beh, io l' ho dimenticato - e arrossì - Ma ora lo tolgo -
-No! Tienilo... per piacere!- La osservò con tenerezza. La ragazza sorrise ma poi anche lei non potè fare a meno di notare la mano contusa di Ranma.
-Cosa ti è successo ?- La accarezzava dolcemente. Era preoccupata.
-Niente mi stavo allenando e per sbaglio ho dato un pugno alla parete-
-Ranma sei il solito impulsivo –
La mezzana capì che stava mentendo e dopo avrebbe indagato, intanto sorrideva guardandoli. Quei due passavano dal battibbeccare allo scambiarsi sguardi e gesti teneri. Come facevano a non rendersi conto dei loro sentimenti? O meglio, non erano stufi di nasconderli? Poi ebbe una brillante idea. L’ ennesima.
-Un' ultima cosa...- la guardarono
-Dovrete scrivervi le promesse-
-Cosa?-
-Sì, le promesse che vi scambierete durante la cerimonia-
-E non può scriverle Pierre, a che cavolo ci serve altrimenti?-
-Zuccone, Pierre serve a me. Non posso fare tutto da sola. Alle promesse ci dovrete pensare voi –
-Nabiki ma saranno piene di baka e maschiaccio e altri insulti-
-Saranno le vostre, saranno vere. Vi consiglio quando le scriverete di pensare a quello che siete stati ieri, a come siete oggi e come vi vedrete domani-
-Ma...-
-Niente ma, questa è l' unica cosa che vi chiedo-
Si guardarono e sospirando annuirono.
-Se hai finito andrei. Ho delle commissioni da sbrigare e lezione al dojo. Ranma passi a prendermi?-
-Alle cinque va bene?-
-Ok, ti aspetto e non tardare come tuo solito-
-Va bene madame. Allora vado anch' io-
-No, tu no. Devo chiederti delle cose che la sposa non può sentire- Strizzò l'occhio alla sorella.
-Allora ciao- salutò entrambi con un bacio e uscì.
-Che vuoi serpe?-
-La parete ha ricevuto un pugno ma a chi era destinato?-
-Shinnosuke, ieri è passato a casa a ricordarmi che Akane è una sua proprietà-
-Perché non hai pestato lui?-
-Tua sorella non me lo avrebbe perdonato-
-Ripensandoci...hai fatto bene. Avrai modo per fargli capire quanto si sbaglia-
Lo guardava era pensieroso. Con gli anni anche il loro rapporto era cambiato, Nabiki lo considerava come un fratello e Ranma spesso si confidava con la mezzana, specie se l' oggetto della confidenza era una ragazza poco femminile di loro conoscenza.
-Che c'è? Ti conosco...-
-Niente è che...lasciamo stare dai-
-Vuota il sacco Ranma-
-È una follia lo so...ma....-
-Vuoi parlare o devo torturati?- Lo sapeva. Il codinato era giunto a dama.
-Io la rivoglio, la rivoglio nella mia vita e non come amica- La guardò. Era serio come mai lo era stato in vita sua.
-Finalmente ti sei deciso ad ammettere che la ami zuccone! E da quando se posso chiedertelo?- Nabiki aspettava da tanto quell'ammissione.
-Non so quando sia successo, forse la prima volta quando io e quel folle di mio padre siamo piombati a casa vostra. Nell' istante in cui ho posato i miei occhi nei suoi non ho capito nulla. So solo che sono stato assorbito e proiettato in un’ altra realtà dove non riesco a fare a meno di lei. Potranno passare anni ma è sempre lo stesso con Akane. Ho provato ad andare avanti ma non ci riesco. Se questo è amore, allora sì Nabiki io sono follemente innamorato di quel maschiaccio violento...del MIO maschiaccio!-
-Non ho mai avuto dubbi capoccione-
Fecero una pausa.
-E se lei lo amasse veramente, intendo il dottorino? - Era strano ma stavolta Ranma non mostrava la sua faccia da spaccone. Era timoroso, preoccupato.
-No! Lei ama te, solo che per arrivare alle tue conclusioni ha bisogno di più tempo. Ha paura e non puoi darle torto. Troppe Shan- pu ha visto passare nel tuo letto.... –
-Nabiki lo sai che con Shan pu...-
-Non devi convincere me, ma lei. La cinesina ha pensato bene di farle ultimo dispetto prima di andare via-
-E se non mi perdonasse, se non volesse credermi? Poi ora c'è quel maledetto tutto moine. Maledizione stavano per farlo e sai come la pensa Akane, non lo avrebbe mai assecondato se non lo amasse- non la mandava proprio giù quella storia.
-Di sicuro una piccolissima parte di lei prova dell' affetto ma non amore-
-Come fai ad essere così sicura?-
-Non volendo me lo ha confermato stamattina-
-Mmhhhh-
-Mi ha detto che quando stavano per farlo lei non ha provato nulla, se non semplice passione dettata dal momento. Stavolta papà è stato provvidenziale. Quella sciocca se ne sarebbe pentita per tutta la vita-
-Cosa faccio Nabiki ?-
-Sposala e rendila felice. In quanto al dottorino capirà e se ne farà una ragione-
-E lei? Se non capirà, se non mi vorrà?-
- Non potrebbe mai, fai parte di lei. Fidati non ti lascerà andare. Tu intanto cerca di riconquistarla-
-E come? Con Akane è sempre tutto così complicato ed io non faccio che cazzate-
-Sii te stesso Ranma . Sii il Ranma che lei ha sempre amato e sempre amerà e...-
-E cosa?-
-Falla ingelosire, ma senza strafare, altrimenti ti assicuro che il tuo genio della lampada non vedrà mai la luce-
-Ok, allora non sarà difficile. In quanto al genio è andato in letargo- sorrise era più fiducioso. Il suo unico obiettivo era riconquistare la ragazza dagli occhi nocciola.
-Nabiki-
-Si ?-
-Daiki è un uomo fortunato !-
-Anche mia sorella-
 
 
 
***********
 
 
 
Ranma era arrivato a casa Tendo con circa un'ora di anticipo. Voleva approfittarne per salutare la mamma che non vedeva da un po' di giorni.
Passando per il cortile di casa Tendo il codinato non potè fare a meno di soffermarsi sull' uscio della palestra per rimirare la bella mora intenta a riporre via gli atrezzi. Era leggermente stanca.
Metteva sempre tutta se stessa nelle lezioni. Insegnare a bambini di una certa età era piacevole ma nel contempo molto impegnativo.
Era davvero incantevole la sua Akane.
Mentre la osservava notò un allievo della giovane donna che le si stava avvicinando con passo incerto.
Keita era un ragazzino vivace. Aveva i capelli mori e un bellissimo paio di occhi blu. Era indisponente ma coraggioso e pronto ad aiutare i più deboli. Voleva essere sempre il primo ed aveva una cotta per la sua maestra di arti marziali. Era l'allievo preferito della piccola Tendo, forse perché, inconsciamente, le ricordava vagamente qualcuno.
-Ciao Akane, allora.... io vado-
-Ciao Keita alla settimana prossima-
-Akane...-
-Sì ?-
-Beh, volevo solo dirti che oggi sei stata bravissima e sei bellissima, come sempre-
Akane si era inginocchiata per raggiungere l'altezza del bambino.
-Grazie ma devo dire che tu sei un bravissimo allievo ed anche molto galante- rideva mentre il bimbo arrossiva leggermente.
-Akane...-
-Dimmi-
-Io da grande...... voglio sposarti- A quelle parole il codinato sorrise e si avvicinò ai due.  Tra pochi giorni avrebbe veramente sposato quella bellissima creatura. Il cuore gli si riempì di un inspiegabile calore.
-Tesoro sei davvero carino e credimi sono onor-...Ranma la interruppe
-Per la cronaca nanerottolo Akane è troppo vecchia, non sa cucinare, è un maschiaccio violento e cosa più importante lei è già impegnata-
-La vuoi tutta per te vero sensei? Beh, dovrai farti da parte perche lei sposerà me!- Ranma guardò il bambino con occhi spalancati. Gli ricordava qualcuno a lui non tanto simpatico.
-Io ti consiglio di filare a casa sgorbietto prima che mammina si preoccupi-
-Tze… sono un uomo io e non ho orari - Akane sorrise. Quel bambino era davvero unico.
-Tesoro so che non hai orari ma la mamma potrebbe aver bisogno del suo ometto-
-Va bene Akane come vuoi- il bimbo si allontanò sfidando Ranma con lo sguardo.
-Ma hai visto come mi ha guardato? Quel bambino lo faccio a polpette Akane-
-Ranma non so chi è più infantile se Keita o tu- rideva
-Stupida io non mi comporto come un moccioso è lui che mi sfida-
-Va bene come dici tu, ora vado a prepararmi ...poppante- andò via lanciandogli un asciugamano
-Ehi... -sorrise nel vederla uscire dalla palestra.
 
Si era lavata e vestita ed aveva raggiunto il corvino che in salone sorseggiava un tè e parlava con la madre.
Era sempre contenta quando vedeva il palestrato parlare con la mamma. Quanto tempo avevano perso.
-Pronta maschiaccio?-
-Andiamo baka-
-Dove andate di bello?- Chiese Nodoka
-I preparativi per il matrimonio sai.... -
La signora Saotome sorrise, sapeva dell' appuntamento col legale. Stavano proprio bene insieme. Li vide uscire augurando loro una piacevole giornata.
 
************
 
Akane e Ranma erano arrivati da Daiki. Sedevano in sala attesa aspettando il loro turno.
Di sottecchi ogni tanto il codinato guardava la mora che leggeva con interesse una rivista di cucina, era sempre la solita. Non ci riusciva ma non avrebbe mollato. Sorrise alla sua tenacia e testardaggine.
La voce della segretaria li fece voltare.
-Signori Saotome, l’ avvocato Tachemaru vi attende- Mentre la graziosa signorina faceva loro strada Akane prese istintivamente la mano di Ranma che con dolcezza gliela strinse.
-Ranma, Akane  entrate pure- Daiki li fece accomodare su due morbide poltrone allineate di fronte alla sua posta dietro l' imponente scrivania.
Akane si soffermò un attimo a scrutarlo. Ora capiva perche Nabiki se lo teneva stretto. Oltre al suo carattere sicuro, dolce, deciso e alle sue doti nascoste tanto decantate da quella stregaccia della sorella, quell’uomo era proprio bello.
Era alto e prestante al punto giusto. L' avvocato era solito allenare il suo corpo due, tre volte a settimana.
I capelli erano corti ,folti e neri come la notte. Il ciuffo frontale era alzato dal gel. Gli occhi erano scuri, profondi e aveva un naso lineare e labbra a forma di cuore contornati da un accenno di barba curata. L’ incarnato era dorato. La ragazza fu distolta dai suoi pensieri dalla voce calda e mielata del legale.
-Allora ragazzi è tutto pronto, ma prima vorrei darvi alcune delucidazioni.  Come mi avete chiesto ho preparato un contratto per il vostro matrimonio di apparenza
Akane era nervosa e si contorceva smaniosa le mani. Ranma notandola gliele riprese cercando di farla calmare. La guardò per trasmetterle sicurezza. Lui era lì con lei.
-Con questo accordo ho cercato di pianificare il vostro divorzio. Mi spiego. Dopo il concorso verrete qui e di comune assenso dichiarerete di aver fatto uno sbaglio. In quel caso chiederemo l'annullamento. I vostri beni non saranno toccati e le cose saranno più semplici visto che non avete figli. Se non avete domande potete anche firmare qui e tutto sarà risolto-
Si rigirava la stilografica tra le dita in attesa di porre fine a quello stillicidio.
Odiava mentire ai suoi clienti. Non lo riteneva deontologico. Aveva sempre vinto le sue cause grazie alla sua bravura e professionalità.
Akane lo guardò e prese il fascicolo tra le mani lievemente tremanti.
 -Potrei leggerlo?-
-Certo-
Iniziò in silenzio, era una pratica corposa.
-Potresti leggere ad alta voce , sai per Ranma, cosi velocizziamo-
-Oh sì scusate -
Dopo le prime due pagine Daiki pensò bene di trovare una soluzione. Non doveva farla arrivare alle clausole.
-Facciamo così, vuoi leggerlo con calma e ripassi tra una settimana?-
-No è impossibile, c'è il matrimonio-
-Ha già dimenticavo...Il fatto è che ho un cliente tra un quarto d' ora-
-Io firmo, per me non ci sono problemi- intervenne Ranma - Su Akane cosa può esserci di oscuro. Ci sposiamo e dopo qualche settimana addio, ciao, auf wiedersehen, au revoir..ricordi?- La stava stuzzicando.
-Akane perdonami ma non ti vedo molto convinta. Se mi permetti un consiglio, forse non dovreste farlo...-
-No! -Risposero entrambi all’unisono.Si guardarono e sorrisero.
- Ranma ha ragione cosa potrebbe esserci di strano, allora firmiamo-
-Prima i maschiacci-
-Baka hai bisogno di vedere come si firma?-
-Ah ah, donna porta rispetto per il tuo uomo-
-Già dimenticavo chi è che ha la clava-
-E guarda se non pensa sempre allo stesso...-
-Maniaco muoviti che Daiki ha da fare-
Intanto l' avvocato li guardava sorridendo.
-Allora ci vediamo al matrimonio. Ranma con te, invece, domani per il vestito-
- Ciao amico a domani-
-Ciao Daiki e grazie ancora-
-Di niente Akane-
 
Appena i due ignari ragazzi uscirono fece capolino la PR che si era nascosta dietro la parete di cartongesso, che delimitava lo studio dalla stanza degli archivi.
-Allora cosa ne pensi, è come dicevo?-
-Sono talmente innamorati persi l'uno dell' altra che anche un cieco lo vedrebbe. Il problema è che sono troppo ostinati. Tua sorella mi ha fatto temere il peggio. Ringraziando i Kami Ranma l'ha distolta dal leggere-
-Ranma ha ammesso i suoi sentimenti-
-Davvero?-
-Sì, mi ha chiaramente detto che la rivuole nella sua vita. Speriamo che mia sorella rinsavisca presto. Ha poche settimane per riuscirci-
-Il problema resta il fidanzato di Akane-
- E tu mi aiuterai a tenerlo fuori dai piedi-
-Nabiki sai come la penso nell' intromettermi nella vita altrui-
-Stiamo parlando di mia sorella e della sua felicità-
-Deve scegliere lei, non tu-
-Ma sarà lei a scegliere, noi le daremo solo una piccola spinta nella giusta direzione. Intanto la castana iniziò da dietro a sbottonargli la camicia.
-Nabiki....cosa sta frullando nella tua deliziosa testolina?- Il legale emise un sospiro.
-Niente, ti rendo solo chiaro il concetto.... io ti do un input e tu sei libero di decidere cosa fare...- la voce era sensuale, sussurrata, voluttuosa. Con le sue mani curate gli toccava il torace virile e scolpito, mentre con la bocca lasciava ardenti baci dal collo fino al lobo dell’orecchio.
Daiki senza pensarci un attimo alzò il telefono e chiamò la segretaria.
-Kaori prenditi mezz'ora di pausa e annulla il prossimo appuntamento- Tempo di abbassare la cornetta e si voltò verso la mezzana.
Le sbottonò con impeto la camicetta e le abbassò le coppe del reggiseno di pizzo verde. Famelico iniziò a baciarle i seni che fuoriuscivano prorompenti dal sottile tessuto, mentre lei lo avvicinava a sè tirandolo per i capelli. Stanco di trattenersi la prese in braccio a cavalcioni portandola sul divano in pelle, continuando a baciarla voracemente.
Nabiki iniziò a slacciargli i pantaloni fino ad abbassarli a metà coscia mentre lui con fervore le alzò la gonna spostandole leggermente il perizoma.
Una sola spinta ed entrò in lei.
Con le grosse mani appoggiate sui glutei la aiutava a muoversi, mentre l’astuta ragazza si inarcava con la schiena inebriandosi di quella virile lunghezza, che le danzava dentro ritmicamente.
La stanza in breve si riempì di gemiti e sospiri. Entrambi raggiunsero il culmine del piacere.
Con il fiato corto Daiki si avvicinò all' orecchio di Nabiki, mordendole delicatamente il lobo.
-Se si tratta di una spinta piccola, allora credo di poterti aiutare mia incantevole tentatrice-
-Non ne dubitavo amore mio- Rideva posando lo sguardo in quegli occhi dardeggianti e ancora languidi per la passione provata.
-Ti amo bellissima maliarda-
-Ti amo anch' io mio focoso cavaliere -
 
 
********
 
 
Ranma e Akane  si stavano avviando verso casa.
-Ti va di cenare con me maschiaccio?-
-Mi spiace ma mi aspetta Shin a casa sua, per cenare insieme -
-Cenare, io direi che ha ben altro in mente- Ranma storse il naso accigliandosi mentre la mora lo osservava.
-E che cosa, sentiamo -
-Magari continuare quello che ha interrotto-
-Non mi aspetta per portarmi a letto e pure se fosse non capisco perchè ti scaldi tanto, lui è il mio ragazzo-
-Io non mi sto scaldando è solo che... mi andava di cenare in compagnia, tutto qui-
-Compagnia…. perché non te la fai dare da una delle tue amichette brave a scaldarti il letto? Cosa c'è stasera nessuna è disponibile?-
-Stai insinuando che ti chiedo di uscire soltanto quando non ho alternative?-
-No, è che....-
-È cosa?- Davvero pensava che lui la usasse per riempire i suoi vuoti....questo era il colmo. -Non ti ho mai usata, anzi al contrario ho sempre abbandonato le mie compagnie per correre da te - Era vero e lei lo sapeva.
-Scusami Ranma è che questa storia del matrimonio, il contratto e tutto il resto mi fa dire cose che non penso. È come se la mia vita fosse di nuovo manovrata-
-Tranquilla, nessuno ti sta manovrando o obbligando. Poche settimane e ti libererai del sottoscritto e potrai fare quello che vuoi, anzi puoi già farlo! Forza, corri dal dottorino- fece per andarsene era furioso.
-Ranma, magari possiamo cenare insieme domani?- Suonava quasi come una supplica.
-Non lo so se sarò libero. Mi spiace ma le tue prestazioni amorose le dovrai confidare a qualcun altro-
-Coooosa? Scusa non pensavo ti desse tanto fastidio ascoltarmi-
-Più che fastidio quando mi racconti quelle cose direi nausea, perdonami-
-L'avevo dimenticato che il signorino è abituato a vere donne, mentre per la sottoscritta che è un maschiaccio, senza sex appeal, per niente femminile, prova disgusto ad immaginarla nel fare determinate cose. Scusami, la prossima volta eviterò di far contorcere il tuo povero stomaco- Era furiosa e delusa. Possibile che Ranma non si accorgesse che anche lei era una ragazza? Con uno sforzo immane ricacciò dietro le lacrime. Non voleva dargli la soddisfazione di vederla debole per l' ennesima volta. Ancora una volta, le sue insicurezze le offuscavano la realtà. Si voltò e fece per andarsene ma Ranma la fermò per un braccio.
-Come al solito rigiri la frittata intendendo ciò che ti fa più comodo-
-Ah davvero e cosa volevi dirmi ?-
-Mi dà fastidio sapere che Dolittle allunghi le mani-
-Perché?-
-Perché tu non puoi-
-Non posso e perché? Dannazione, rispondi una buona volta-
-Non sei pronta-
-Io non sono pronta! Certo dimenticavo sono una bimbetta sprovveduta-
-Akane non mettermi in bocca parole che non ho detto-
-Non le hai dette ma le pensi...buona serata Ranma- gli voltò le spalle incamminandosi.
-Akane ... Akane - Provò a chiamarla ma lei aveva voltato l'angolo ignorandolo.
Malintesi, quel dannato orgoglio e la gelosia impedirono a quei due testoni di parlarsi, distorcendo ancora una volta la realtà.
 
 
 
********
 
 
Non aveva aperto neanche la porta completamente che con impeto gli si era buttata addosso, baciandolo freneticamente.
-Finalmente, non resistevo più-
-Questo sì che è un saluto accogliente. Tutto bene da Daiki?-
-Si tranquillo nulla di oscuro. Lord Daiki Fener e la signora del male Nabiki non tramano alla nostre spalle- rideva nel prenderlo in giro -Il pianeta è salvo mio signore-
-Simpatica...vieni qui principessa Leila-  le prese i polsi portandoglieli dietro la schiena. Si avvicinò alle sue lebbra tenendosi a qualche centimetro di distanza. Mentre lei cercava di baciarlo lui si ritraeva con sensualità.
-Questa è la punizione, guardare ma non toccare-
-Ma davvero …–
Akane decise di stare al gioco. Con Shinnosuke si sentiva bella ed eccitante. Si leccò le labbra e iniziò a guardarlo con il suo ingenuo, tentarore sguardo da cerbiatta.
Pochi secondi e Shinnosuke non avrebbe retto. Infatti la baciò febbrilmente.
-Tu sei una ragazzaccia-
-Io davvero? Ma no, cosa dici?- Le risate dei due si diffondevano per la stanza.
Come loro abitudine, dopo aver cenato, si accoccolarono sul divano, chiacchierando amorevolmente. Stavano veramente bene insieme.
-Cos' è questo?- Chiese d' un tratto Shinnosuke prendendo il dito anulare della mora.
-Niente è.... è un giochino che mi ha dato Emi-
Non riusciva a credere a sé  stessa, aveva mentito. Perché? E soprattutto perché diamine portava ancora quella specie di  anello?
-È proprio una coccolona quella bambina. Un giorno se saremo fortunati avremo un figlio come la tua dolcissima nipotina-
-Già- era troppo imbarazzata ed ancora shockata per quella bugia. Guardò l'orologio e si accorse che era tardi.
-Amore ora devo proprio andare, domani ho una giornata pienissima-
-Sicura di non voler dormire qui?-
-Dormire?-
-Ti prometto che faccio il bravo, guarda mi lego anche le mani, va bene?- Simulò il gesto portandosi le mani incrociate dietro la schiena.
-Non sono le tue mani a preoccuparmi, mio bel dottore sexy-
-Allora lo ricordi ancora il nostro ultimo discorsetto?-
-Sì e ti prometto che presto lo riprenderemo-
-Non vedo l'ora. Vuoi che ti accompagni?- La prese tra le braccia.
-Tranquillo sono due passi. Ti chiamo domani- Un ultimo bacio e andò via.
Mentre ritornava a casa la Tendo, guardandosi quel groviglio sul dito, ancora non si capacitava per la menzogna detta al suo ragazzo, poi ripensò alla discussione avuta col codinato. Forse aveva esagerato, così decise di chiamarlo, anche se quel baka non se lo meritava. Chissà se si  era calmato.
Ranma, nel frattempo, si trovava in un bar. Voleva ed aveva bisogno di distrarsi. Una fanciulla appariscente da abiti succinti gli si avvicinò.
-Mi offri da bere?-
-Koaru vedi cosa prende la signora-
-Kiss in the dark. Allora cosa ci fa uno come te tutto soletto?-
-Quello che ci fa una come te- lo disse continuando a bere la sua bibita, senza guardarla.
-Abito a pochi isolati da qui, ti va di accompagnarmi?- Era chiaro che voleva ben altro che essere accompagnata. A quelle parole Ranma la guardò e sorrise. Era un bel bocconcino. Un po' volgarotta ma gli avrebbe potuto offrire tanto per una sera.
Era davvero allettato, ma Akane si insinuò, prepotente, nei suoi pensieri.
-Credimi, sarei tentato e se ti avessi incontrata sere fa non avrei esitato ma.....-
-Ma c'è una lei che però ora non è qui-
-Già -strinse il bicchiere quasi vuoto. Se avesse fatto un po’ più forza lo avrebbe spaccato.
-Lei non verrebbe mai a saperlo- si umettò le labbra sensualmente. Poi guardò il telefono di lui che vibrando si illuminò di blu.
-Ranma...-
-Akane, che c'è?- Il solo sentire la sua voce lo aveva riportato sulla terra ma doveva tenerla sulle spine....Nabiki aveva ragione.
-Dove sei?-
-In un bar- era freddo e telegrafico.
Mentre parlava a telefono la provocante ragazza gli si avvicinò.
-Allora maschione ne hai per molto? -Akane non potè non ascoltare.
-Ranma scusa… pensavo fossi solo e....divertiti- attaccò senza velare una punta di gelosia.
Il corvino ghignò, poi prese delle banconote e pagò le consumazioni.
-Ehi, che fai te ne vai?-
-Scusami dolcezza, ma vedi sono stufo di finte compagnie.....Ranma Saotome è fuori dai giochi- E con fare spavaldo uscì dal locale.
 
 
Lungo la strada del ritorno il fascinoso artista attraversò il viale adiacente il parco e la vide. Sorrise incantato.
Akane era piacevole come una giornata fresca e solare da trascorrere al mare.
Era come la prima pioggia autunnale, come il primo gelato.
Era come il sorriso di un bambino che estasiato ammira il primo arcobaleno.
Akane era sempre una meravigliosa prima volta.
 
Era seduta sulla solita altalena. Lui la affiancò e la guardò ma lei non ricambiò. Era furiosa.
-Le bambinette a quest'ora non dovrebbero starsene in giro da sole-
-Che ci fai qui, pensavo fossi in piacevole compagnia-
-Non era tanto piacevole . E tu non dovevi stare col dottorino?-
-Domani ho molte cose da fare e ho bisogno di riposare-
-Mentre lì non avresti riposato...-
-Ranma ti prego, lasciami in pace -
Si alzò per andarsene ma fu bloccata. Questa volta lo avrebbe ascoltato.
-Perche mi hai attaccato il telefono in faccia?-
-Non volevo disturbare. Tu perché prima hai reagito male?-
-Dolittle mi dà sui nervi -
-È il mio ragazzo-
-Non mi piace, lo sai come la penso. Lui non fa per te e...-
-Ed io non sono una donna da poter fare certe cose, lo so non ripetermelo-
-Credi che sia questo a darmi fastidio...stupida?- Akane incrociò le braccia, poi voltando il viso per non guardarlo e assumendo un tono infantile non riuscì a contenere i suoi pensieri.
-Allora spiegami-
-Tu sei troppo per lui....sei troppo per chiunque...- sorrise
-Neanche a me piacciono le tue ragazze, però non dico nulla....- lui la osservò non convinto
-Nulla?...-
-Ok, ma è giusto qualche commentino innocente-
-Innocente….ma se  sono così carucce e premurose-
-Stupido- Sorrise abbassando la testa - Potresti avere di meglio-
-Un giorno troverò quella giusta o magari l' ho già trovata-
Lo guardò in religioso silenzio mentre il cuore accelerava inspiegabilmente i battiti.
-Vieni qui maschiaccio- Non resistette più e l'abbracciò.
-Allora stasera Mr scopettone ha avuto un altro due di picche-
-Ranmaaaa, non mi piace quando lo chiami così e poi credo che per una degna prima volta ci voglia il giusto tempo no?-
- Già maschiaccio, soprattutto perché quel poverino dovrà avere tanta pazienza per levarti tutta la ragnatela ...-
Rideva mentre la ragazza lo rincorreva, urlandogli improperi alquanto coloriti.
Ranma ne era fermamente convinto. L'avrebbe riconquistata.
Restava solo un ultimo ostacolo. Shinnosuke.
Il codinato sapeva che non gli avrebbe reso le cose semplici.
Ma lui con le sfide ci andava a nozze!
 
 

*Sex and the city

** L. De Crescenzo

 
 
 
 
 
Entriamo nel vivo!
Piaciuta la new entry? Ryoga non poteva mancare.
Ele dolce mia beta….grazie come sempre!...Akane chi ti ricorda?
Arianna la tua simpatia non sai quante volte mi ha ispirata…;). Ci sentiamo in chat.
VioletLumos “toro di Nerima” ti dice nulla ? Grazie!
 
Sarò noiosa, ma grazie come sempre a chi preferisce, segue e/o ricorda.
Un affettuoso ringraziamento a chi ha sempre voglia e tempo di commentare!
 
P.S. Ele, Arianna spero la doccetta sia stata di vostro gradimento! Andavano bene le fossette?
Adesso alzi la mano destra  chi non ha desiderato per un attimino essere in doccia con Ranma…
se ci sono maschietti non amanti del genere non me ne vogliate.
Per ogni mano alzata ci dovrebbe essere un commentino.... giusto per XD  Mi fa piacere sapere cosa pensate quindi suvvia non siate timidi hehehe!
Alla prossima. Baci Pia
 
 
   
 
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