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Autore: Marion_Astrid    22/05/2014    5 recensioni
Ecco qualche piccola introduzione dal testo comico e romantico
-Con quel gesto io rispondo alla pari. L’istinto è stato più forte di me. Devo ammettere che mi mancava. Lo sguardo, non Alejandro. Lo sguardo. Ma non quello di Alejandro…il mio sguardo.
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-Che c’è chica sei stata distratta? Per caso fissavi il mio fratellino intento a baciare quell’insolita perfettina?-
______
--Tzè…sei unica. UNICAMENTE IDIOTA! Per pensare che potessi cascarci. Potranno passare anni, ma riconoscerò sempre il volto della donna che ho amato.-
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Trama: E' passato un anno da A tutto reality il tour. Heather passa tranquilla la sua vita, quando un giorno alle Poste si ritrova Josè, il fratello di Alejandro. Dove la porterà? Ma soprattutto Heather riuscirà ha sostenere la sua sfida più grande?
Leggete e commentate! Ma siate cauti è la mia prima F.F
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alejandro, Courtney, Heather, José Burromuerto, Un po' tutti | Coppie: Alejandro/Heather, Duncan/Courtney, Duncan/Gwen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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CAPITOLO 5

-Bene Mildred…Siamo in squadra insieme?- ammicca il latino con qualche sorrisetto beffardo.
-Gia-  rispondo gelida,
-Tzè…Non c’è bisogno di essere freddi, non ho alcun interesse nello sfruttarti. Dato che sei un “accanita ” fan del reality, sai perfettamente come sono. Quel che non capisco è perché Chris ti abbia assegnato il ruolo di “sostituta di Heather”. Non è una bella cosa e soprattutto non è una buona pubblicità, per te. Nessuno può eguagliare un essere tanto malvagio-
-Be, prima di tutto GRAZIE! Secondo, io non devo essere LEI o COME LEI, devo solo tenerle in caldo il posto, chissà potrebbe sempre ritornare- dico sorridendo malvagia. Di certo non sarei rimasta Mildred troppo a lungo. Appena scovati i miei obbiettivi sarei ritornata la SOLITA HEATER, facendo una bella sorpresina al piccolo AL.

-Spero tanto che non torni- risponde, abbassando leggermente lo sguardo rendendolo più cupo. –Se torna potrei solo vendicarmi e renderle l’esistenza difficile. Ooh, la chica non sa quali sorprese potrà attendergli il TORDADOALEJANDRO. Dolore e passione incondizionata-
-Passione hai detto?- mi avvicino curiosa, lui contraccambia cingendomi nuovamente i fianchi.
-Passione per modo di dire…di certo ho gia dato abbastanza a quella stratega- conclude lasciando la presa ed abbassando di nuovo lo sguardo
-Noto nessuna pietà Ale!- sorrido avvicinandomi, giusto per stuzzicarlo un po. Non che mi interessi METTIAMOLO IN CHIARO. E’ solo strategia…

-NESSUNA- sorride infine sfiorando il mio naso. Fortunatamente per le condizioni di “luce” non si notò il mio rossore, ma suppongo che lui l’abbia intuito, è bravo in questi ambiti.

-FORZA CONCORRENTI PROCEDETE SENZA PIETA’ VERSO L’USCITA! MA GIUSTO QUALCHE NOTA IN PIU’…LA SFIDA POTREBBE CASUALMENTE DURARE QUALCHE GIORNO!-

-Sentito chica? Staremo insieme per un bel po… Preparati a sopportarmi- dice ridacchiando il latino. E’ stranamente di buon umore. Poi, mi prende il braccio e mi incita ad aumentare il passo; il che mi manda letteralmente in paranoia. MALEDIZIONE!
-Allora mettiamo in atto una strategia!- strategia?? Alejandro si è risvegliato dal suo coma di tristezza?
-Ti avverto gia, non posso correre a causa di alcune ferite, spero di non rallentarti- conclude facendo l’occhiolino. SONO CONFUSA. Sto diventando gelosa di Mildred, cioè di ME STESSA!

-Di certo non è una novità che tu mi rallenta sempre, AL- aggiungo dimenticandomi completamente del mio essere (sarà la 5 o 6 volta in un’ora).
-Come hai detto, Mildred…?- risponde avvicinandosi minaccioso a me.
-No niente- hahaha…Ha. SORRISO FALSO IN AZIONE!
-Ok…Ti credo! Sembri una brava ragazza!- insulto pesante Al, questa è tosta. Va bene vediamo di rompere un po il ghiaccio e metterti in difficoltà. La domanda cui tanto biasimo sapere la risposta:

-E con Court…E’ tutto vero?- chiedo un po’ timida, giusto per non sembrare INDISCRETA. Il latino ci pensò un po su, sembrava abbastanza serio. Ma mentre camminavamo iniziò ad avvicinarsi, senza dire niente,ed io ad indietreggiare. Sentivo una certa pressione.

Mi ritrovai così con le spalle al muro, paurosamente vicina al suo viso e col suo braccio destro che mi bloccava l’uscita.
Ghignò. Poi abbassò lo sguardo per rialzarlo nuovamente e fissarmi con maggiore intensità.

-Tzè…sei unica. UNICAMENTE IDIOTA! Per pensare che potessi cascarci. Potranno passare anni, ma riconoscerò sempre il volto della donna che ho amato.-

Con quest’ultima frase, scostò il braccio dal muro, e passo le mani alle tasche; lasciandomi come un pesce fuor d'acqua..

-Adesso levati quella stupida parrucca. Il castano non ti dona quanto lo fa il nero. Vediamo di vincere quest’episodio, ho bisogno della mia vendetta!- conclude serio senza aggiungere altro.

Questa giornata si sta facendo sempre più strana.
  
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