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Autore: blackswam    22/05/2014    5 recensioni
Un bambino. Una madre single. Un padre di cui non si sa l'identità.
Una storia piena di vicende, avventure, amore e passione senza fine.
LeonxVioletta - MarcoxFrancesca - BrodwayxCamilla- LeonxCamilla- DiegoxLudmilla.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Operazione: Cupido senza pannolino.


Francesca, quella mattinata, era tutta su di giri. Aveva organizzato una rimpatriata con i vecchi compagni di scuola superiore, a cui sarebbero certamente venuti le due vitti- cioè i due innamorati.
Marco era stato al gioco e insieme a Ludmilla e Diego avevano aiutato la mora ad organizzare tutto appoggiando a pieno la lista che la ragazza aveva accuratamente portato.
Marco si era fatto carico di informare tutti gli invitati.
Diego si era occupato della musica e di tutto ciò che c'era da pagare.
Ludmilla, invece, insieme a Francesca si erano occupate dei preparativi, di scegliere il locale, il tema.
Avevano optato per il tema ballo in maschera, banale ma abbastanza coinvolgente. Era stata creata la durissima norma di non togliersi la maschera e di lasciare ai presenti il senso dell'ignoto.
Francesca per intrattenere gli ospiti aveva organizzato anche numerosi giochi, ai quali Leon e Violetta dovevano partecipare assolutamente. Poteva riconoscerli dalle maschere che avrebbero portato, quando ci si mette sapeva essere anche abbastanza investigativa.
Dopo essersi lasciata andare sul divano, ricontrollando per l'ultima volta l'enorme lista segnata da enormi X rosse, sospira contenta. Finalmente il tutto era dannatamente pronto.
Era stata dura far filar tutto liscio soprattutto per la balia di competenti che aveva assunto: Diego e Marco. Rassegnata ad dover convivere con due imbecilli sposta una ciocca di capelli riccioluta dal viso portandola dietro l'orecchio.
- Finalmente un po' di pace.
- Francesca!Francesca!
Sapevo che era troppo bello per essere vero.
- E adesso cosa diavolo c'è?!
- Ah, niente.
Francesca era una persona abbastanza calma, educata e anche comprensiva, o almeno quando voleva. Però quando si imbestialliva diventava peggio di una belva, e gli occhi rosso fuoco che stavano nascendo nelle sue pupille rendevano bene l'idea.
- Marco, tesoro, si può sapere quest'oggi a chi vuoi romper i cog-
- Ah, non si dicono parolacce.
Mentre il ragazzo fa per andarsene la mora sospira potendosi meritare finalmente il suo silenzio, ma...
- Francesca?
- Marco si può sapere che cosa vuoi adesso?
- Ti amo...
Oh, amore mio, ti amo anch'io anche se certe volte vorrei strozzarti.
- ... anche se sei una vecchia bisbetica.
Appunto.
Ci sono persone abbastanza furbe che comprendono le situazioni che devono evitare, ma il caro Marco non le ha ancora comprese.


****



Violetta non riusciva a capire come si era cacciata in quella brutta situazione. Perché avrebbe dovuto presentarsi ad un festa di ventinovenni con la puzza sotto il naso? Conosceva i suoi vecchi compagni di classe e non li aveva mai sopportati, escludendo la sua fascia di amici. Tra cui Francesca, Ludmilla e Maxi. Il resto era tutti troppo tristi, così penosi che farebbero di tutto per stare al centro dell'attenzione. Perché aveva accettato?
Ah si, perché Francesca le aveva letteralmente pregata in ginocchio e poi era ancora in periodo di convalescenza, e tutti gli era concesso. Però si era messo in un grosso pasticcio. Non solo doveva chiamare la babysitter per occuparsi di Manuel, ma doveva andare pure alla ricerca di un costume da mettersi per la festa.
Pertanto eccola la, a quella festa tanto indesiderata, ma con l'unico sollievo. Leon non sarebbe stato presente.
Francesca allegra tira il braccio dell'amica - ignara di tutto ciò che sarebbe accaduto - facendola entra nella sala e accomodare su una poltroncina.
Era una festa abbastanza chiassosa, sembrava come ritornare ai vecchi tempi quando avevano diciotto anni. Vecchi compagni si fermavano a guardarla e a rivolgerle qualche parola. Non erano state chiacchierate lunghe, ma in poco tempo aveva compreso che il tempo cambiava le persone. Non tutte, ma alcune sono maturate comprendendo che fuori ci sono così più importati che incipriarsi il naso.
Nonostante tutto, però, non riusciva a divertirsi. Tutte aveva un proprio compagno da presentare e sfoggiare mentre lei era rimasta sola per ammirare tutte le coppiette ballare.
- Come mai signorina è qui tutta sola? Non le va di ballare?
Violetta alza lo sguardo ammirando un ragazzo dai capelli castani, occhi verdi, ma il viso era nascosto da quella insopportabile maschera. La sua voce era così suadente e sensuale, e in qualche modo aveva scosso qualcosa dentro il suo stomaco, anche se aveva qualcosa di non che familiare.
- Come si dice meglio soli che mal accompagnati.
Lo sconosciuto si accomoda vicino alla ragazza continuando l'allegra chiacchierata.
- Se alla signorina non dispiace vorrei tenerla compagnia.
Violetta scuote la testa torturandosi le mani e guardando il pavimento.
- Non vorrei essere troppo precipitoso, ma le va di ballare?
- No, io non ballo.
Lo sconosciuto si alza dalla posizione seduta, si inchina davanti alla ragazza e le porge la mano.
- Non sa quante donne mi hanno detto questa frase, ma poi si sono scoperte tutte perfette ballerine. Avanti non sia timida.
Violetta non riusciva a resistere alla sua voce. Come in trans appoggia la sua mano su quella del ragazzo ed lui ne approfitta per farle il bacia mano.
- Non se ne pentirà. Sarà la notte più bella della sua vita.


****



Francesca era rimasta in disparte ad assistere alla buona riuscita del suo piano. Marco le cingeva le spalle, aveva il mento appoggiato sulla sua spalle mentre la musica li cullava dolcemente.
Però non tutto accade come abbiamo calcolato. Un altra ospite arriva nella sala, in ritardo.
Francesca incuriosita si avvicina alla sconosciuta cercando di capire che sia.
- Ehi tu, buonasera.
La ragazza in questione con un sorriso si rivolge alla mora. Con la mano si sposta i suoi lunghi capelli rossi e riccioluti.
- Buonasera è davvero una bella festa.
- Eh si ma... chi sei?
La ragazza sorride divertita girando due volte su se stessa.
- Non mi riconosci? Sono Camilla.
Addio piano.
Non posso farli incontrare, non ancora almeno.
Okay, nuovo piano. Operazione: Eliminare la riccioluta.




Nota autrice: Bonjour gente.
Sono ritornata con qualche periodo di ritardo, ma sono sorti svariati problemi che non sto qui a raccontarvi altrimenti vi annoierete.
Nel prossimo capitolo vedremo come svolgerà il piano di Francesca contrastata da Camilla. Nel prossimo capitolo capirete perché della sua presenza.
  
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