Anime & Manga > Saint Seiya
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Autore: Phobos_Quake 3    22/05/2014    2 recensioni
È una giornata come tante quando, all'improvviso, da sotto la terra spunta fuori un antico castello del Giappone feudale che distrugge completamente la torre di Tokio. All'interno dell'edificio ci sono guerrieri che la dea Atena conosce molto bene. Nemici provenienti dal passato!
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Andromeda Shun, Cygnus Hyoga, Dragon Shiryu, Pegasus Seiya, Phoenix Ikki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 1:
 
Nemici Dal Passato
 
 
Tokio. Ore 9:30. Era una giornata come le altre, bella, soleggiata e non particolarmente afosa nonostante l'estate fosse arrivata da poco. Molti turisti stavano facendo la fila per visitare la Torre di Tokio. Un bambino neozelandese di otto anni, con i suoi genitori, cominciò a sbuffare.
-Quanto tempo dobbiamo aspettare ancora? Mi sto annoiando e anche stancando di aspettare!-
-Abbi pazienza, tesoro. Il nostro turno arriverà tra poco.- gli disse la madre, una bella donna con lunghi capelli biondi e occhi verde smeraldo.
-Uffa...-
Il padre, un uomo dal fisico palestrato con occhi azzurri come il figlio e i capelli corti e castani, gli sorride, lo prende e se lo carica sulle spalle.
-Va meglio ora?-
-Sì!- rispose tutto felice.
-Tu lo vizi troppo, Geoffrey!-
-Ma no, non è vero!-
-Sì che è vero! Tuo padre te la da sempre vinta!- disse lei con tono scherzoso.
Finalmente, arrivò il loro turno.
-Finalmente tocca a noi! Torre di Tokio, stiamo arrivando!-
-Sì, ma stai calmo, Mark!-
Il padre trattenne una risata, lo fece scendere e lo prese per mano. All'improvviso, arrivarono delle nuvole scure che coprirono il sole.
-Oh, no! Stupide nuvole!-
-Questa non ci voleva, non abbiamo neanche l'ombrello!- dissero i suoi genitori.
Iniziò a tuonare, dopodiché la terra tremò causando il panico tra la gente.
-Mamma, papà. Ho paura!-
-Tranquillo, ci siamo noi!-
Il terreno cominciò a spaccarsi sotto la torre di Tokio, dal quale spuntò fuori magicamente una strana e enorme costruzione che la fece crollare completamente come se fosse fatta di carta. Si trattava di un grosso castello del Giappone feudale dell'epoca Sengoku. Molto più grandi di quelli conosciuti. Molti turisti furono coinvolti e persero la vita o furono feriti. Tra di loro c'erano anche la coppia di neozelandesi tranne il piccolo Mark che si era miracolosamente salvato. Era stato spintonato dalla madre prima che un pezzo della torre la schiacciasse insieme al marito.  
-M... mamma? Papà? Dove...  dove siete?-
Il crollo della torre aveva sollevato un gran polverone, per questo non vedeva nulla. Quando tutto passò, però, vide con sua somma meraviglia il castello giapponese che aveva preso il posto della torre. All'improvviso, comparve dal nulla una misteriosa nebbia di colore rosso che avvolse tutta la capitale. Il piccolo Mark cominciò a tossire convulsamente, cadde a terra continuando a tossire e agitandosi come se gli mancasse l'aria e lentamente il suo volto diventò prima come quello di un anziano e poi mutò in un teschio. Anche il resto degli abitanti morì allo stesso modo. La nebbia entrava nei palazzi o nelle macchine dalle finestre e i finestrini lasciati aperti nonostante, come detto all'inizio, non fosse una giornata tanto afosa. Nel frattempo, sul tetto del castello, vi erano sette figure scure dritte in piedi e a braccia conserte. Quattro di loro contemplavano con un sorriso maligno lo spettacolo di morte e distruzione sotto di loro, distruzione causata dalle macchine che sbandavano, mentre gli altri tre fissavano l'orizzonte. Dopodiché, saltarono in sincrono per sparire chissà dove. Una voce profonda, cavernosa e malvagia riecheggiò nel castello.
-Finalmente, dopo secoli, è giunta l'ora per me, Jorgon, di far tornare le tenebre su questo mondo! E questa volta, non ti permetterò in alcun modo d'intralciare i miei piani, cara Atena!-
Pochi minuti prima che ciò accadesse, Saori Kido stava cavalcando nel bosco attorno alla sua villa. Erano passati alcuni mesi dalla battaglia contro Poseidon e lei era tornata alla sua villa, mentre i suoi saints erano misteriosamente spariti chissà dove. Questo era il pensiero che più affollava la sua testa mentre cavalcava. All'improvviso, ebbe un sussulto e tirò le redini per fermare il suo cavallo.
-Questo cosmo... dopo tanti secoli sei tornato, Jorgon!-
Fece girare il cavallo e tornò di corsa alla villa. Una volta arrivata, scese dal cavallo, affidandolo ai suoi servitori, ed entrò in casa. Entrata in salone, si ritrovò davanti Tatsumi con uno sguardo sbarrato di terrore e pallido come un cencio.
-S... signorina...-
-Tatsumi, cosa...?-
-G... Guardi...- disse indicandole con dito tremante il televisore.
L'elicottero del telegiornale stava trasmettendo la notizia del crollo della torre di Tokio e di come, al suo posto, fosse apparso dal nulla un antico castello del Giappone feudale. Inoltre, riportava che molti giornalisti che erano andati lì con le auto o i furgoni per documentarne la notizia, erano periti a causa della fitta nebbia rossa tossica che avvolgeva la capitale come fosse una cupola.
-Cosa sta succedendo, signorina?-
-Purtroppo, qualcosa di davvero terribile!-
A un tratto, la ragazza si mise sulle difensive.
-È inutile che continui a rimanere nascosto! Ho avvertito la tua presenza ormai!-
Seguì silenzio.
-Ma cosa sta...?-
-Zitto, Tatsumi!-
Finalmente il misterioso individuo parlò.
-È proprio degna di essere la dea Atena! È riuscita a scoprirmi nonostante trattenessi il mio cosmo così bene!-
Una sfera cadde in terra, esplose in una nuvola di fumo, costringendo Tatsumi e Saori a coprirsi la bocca e chiudere gli occhi, e quando tutto finì, si ritrovarono davanti un tizio semi inginocchiato con un vestito nero come quelli usati dai ninja.
-Voi! Avevo ragione allora!-
-Sa perché sono qui, vero?-
-Certo, ma se credi che sia sola, ti sbagli di grosso!-
Il ninja guardò Tatsumi.
-Intende quel pelato vicino a lei? Ha un fisico possente, davvero, ma non mi sembra all'altezza per poterla difendere bene da me!-
-Co... come ti permetti? Non lo sai che...-
-Stai buono Tatsumi. Non complicare troppo le cose!-
Il ninja sorrise, anche se non si poteva vedere a causa della maschera davanti alla bocca. Si alzò e fece per sguainare una delle due spade che aveva dietro le spalle, quando si fermò di colpo.
-Ah, ecco a chi si riferiva!-
Seiya, dietro al ninja, compì un salto atterrando davanti a Saori e Tatsumi e si mise in posizione d'attacco.
-Non lo sai che il carnevale è finito da un pezzo, amico?-
-Bene bene. Un saint! Perché non indossi il cloth che ti porti dietro?-
-Per uno come te non ce n'è bisogno.-
-Non è uno solo, Seiya!- gli disse Saori.
-Come?-
Il ninja schioccò le dita, ci fu un altra nuvola di fumo e ne comparvero altri diciannove. Metà di loro era vestito di blu.
-Però!- disse il saint stupito.
-La testa di Atena sarà nostra!- dissero i ninja in coro.
-Se la volete, dovrete passare sul mio cadavere!-
-Sui nostri cadaveri! Non essere egoista, Seiya!-
Shiryu, Hyoga e Shun, atterrarono accanto a lui. I ninja si guardarono e lanciarono un altra sfera fumogena scomparendo.
-Quando i ninja fanno così, non li sopporto. Che vigliacchi!-
-Non sono scappati. Sono fuori la villa!- disse Saori.
I quattro uscirono, mentre Saori rimase ad assistere sulla porta, indossarono i loro cloth e ognuno fu circondato da cinque ninja, Seiya e Shiryu da quelli neri e Hyoga e Shun da quelli blu, che iniziarono a ridere.
-Volete sfidarci con delle corazze piene di crepe? Siete pazzi o cosa?-
-Tacete e combattete!- disse Shiryu.
I guerrieri lanciarono shuriken e kunai, ma i nostri eroi li evitarono con agilità, tranne Shun che ovviamente gli bastò usare la rolling defence.
-È tutto qui, quello che sapete fare?- chiese Seiya sfottendoli.
I ninja sguainarono le loro katane, ma questo non spaventò i guerrieri di Atena che, anzi, sorrisero e bruciarono i rispettivi cosmi.
-Pegasus Ryuseiken!-
-Rozan Shoryuha!-
-Kholodny Smerch!-
-Nebula Chain!-
I ninja furono tutti investiti dai colpi e si scoprì che i loro vestiti erano in realtà corazze che andarono in frantumi. Shun e Hyoga, notarono che i loro avversari erano in realtà giovani ragazze dai lunghi capelli. Shun rimase sconvolto da questo fatto.
-Dannazione, tra di loro ci sono anche kunoichi, ninja femminili!- disse tremando di rabbia e assalito dai sensi di colpa.
Hyoga e gli altri cercarono di sollevarlo.
-Non lo sapevi. Nessuno di noi lo sapeva!-
Il ragazzo annuì. Saori stava per uscire per congratularsi con loro, ma rimase immobile quando avvertì, troppo tardi, un cosmo alle sue spalle. Tatsumi fu colpito da una spallata allo stomaco che lo scaraventò violentemente fuori dalla villa, facendo subito accorrere Seiya e gli altri, mentre Saori fu afferrata per il collo e portata fuori.
-Un altro? E questa volta è bello grosso!- disse Seiya.
In effetti, il ninja che avevano davanti era alto due metri e massiccio. Oltre alle dimensioni, si differenziava dagli altri ninja per la maschera e il colore della corazza che era viola.
-Lascia andare Atena, schifoso colosso. Pegasus Ryuseiken!-
Il ninja lasciò la presa e parò i colpi con una mano sola.
-Cosa? Come ha fatto? Questo non è come gli altri ninja!-
Il guerriero rise.
-Certo che no! Io sono Yoshinobu. Sono il capitano dei soldati semplici!-
-Soldati semplici? Vuol dire che...?- disse Shiryu senza finire però la frase perché Yoshinobu lo interruppe.
-Domande e risposte sono inutili. Vi ammazzerò qui, ora, insieme alla vostra dea!-
Lanciò gli shuriken, ma stavolta avevano qualcosa di diverso. Anziché essere di ferro, erano onde di energia purpurea che ne riproducevano la forma. Tuttavia, Seiya e gli altri li evitarono con facilità. A quel punto, Yoshinobu, con uno scatto fulmineo, colpì Seiya con la stessa violenta spallata che aveva dato a Tatsumi scaraventandolo in terra poco lontano.
-Seiya!-
-Non distraetevi!-
Shiryu fu afferrato per la testa, lo lanciò per aria, saltò e lo colpì con un calcio rotante facendolo schiantare a terra.
-Maledizione! Kholodny Smerch!-
Yoshinobu usò la bomba fumogena e ricomparve alle spalle di Hyoga. Quando se ne accorse, fu colpito dagli shuriken energetici e anche lui si ritrovò in terra prono. Shun era rimasto solo.
-Tocca al piccoletto con la corazza da femminuccia!-
-Great Capture!-
-Che?-
Le catene si avvinghiarono sul corpo del gigantesco ninja.
-Ora non puoi più muoverti. Il Great Capture è in grado di imprigionare perfino un grande orso! Se ci provi, le catene si stringeranno sempre più fino a ucciderti.-
Yoshinobu sorrise, ma non poteva vederlo, e con il minimo sforzo distrusse le catene.
-A... accidenti!-
Il ninja colpì Shun con un violento montante che lo sollevò da terra e vi ricadde con violenza.
-Ora è il tuo turno, Atena!- disse dirigendosi verso una svenuta Saori.
-Rozan Shoryuha!-
Yoshinobu fu scaraventato in aria, ma riatterrò senza problemi.
-Maledizione, è davvero in gamba!-
Il ninja scattò, afferrò Shiryu per il collo, lo sollevò e lo scaraventò con violenza a terra.
-Ti schiaccerò come la lucertola che sei!-
-Pegasus Ryuseiken!-
Yoshinobu parò i colpi un'altra volta, scattò di nuovo e afferrò anche Seiya per il collo, lo sollevò e iniziò a stringerglielo.
-Addio, moscerino!-
-Addio a te!-
Riuscì a colpirlo con un calcio rovesciato che lo costrinse a mollare la presa.
-Maledetto!- disse massaggiandosi il mento.
-Comunque, con quello stupido attacco qualcosa hai ottenuto: mi hai fatto arrabbiare!- aggiunse.
Seiya recuperò fiato, dopodiché si alzò e si diresse verso Saori ignorando completamente Yoshinobu.
-Ehy, che cosa fai? Come osi non considerarmi? Ti farò pentire di essere venuto al mondo!-
All'improvviso, la maschera andò in frantumi rivelando i suoi capelli corti e neri.
-Ma cosa...?-
Anche la sua corazza andò in frantumi, mentre sulla fronte colò una riga di sangue.
-Non... è possibile... è assurdo!- disse mentre cadeva a terra supino.
- Anche Geki ha detto la tua stessa cosa quando lo sconfissi allo stesso modo durante la Galaxian War!- disse il saint sorridendo.
Seiya aiutò Saori a riprendersi e ad alzarsi, mentre Shiryu e gli altri si ripresero.
-Tutto bene, signorina?-
-Sì, vi ringrazio molto!-
-Che ne dice di spiegarci un po' di cose? Siamo un po' confusi!-
-Venite dentro e tutto vi sarà chiarito!-
Nel salone dove tutto cominciò, Saori fece accomodare i suoi saints e iniziò a parlare.
-Voi sapete che i saints e la dea Atena hanno spesso combattuto in varie epoche storiche lasciando i segni del loro passaggio vero?-
I ragazzi annuirono.
-E con ciò?- chiese Seiya.
-Che impaziente!- lo riprese Shiryu.
La ragazza sorrise.
-Beh, molti secoli or sono, io e i saints combattemmo durante l'epoca Sengoku!-
I quattro rimasero a bocca aperta.
-Davvero? Durante il periodo del dominio di Oda Nobunaga?- chiese Hyoga.
-No, successivamente. Durante il dominio di Hideyoshi Toyotomi! Comunque, durante Il periodo Sengoku, l'odio e i sentimenti negativi degli esseri umani erano così dominanti da dare vita a uno spirito maligno di nome Jorgon che si insediò in un'armatura da samurai. Più precisamente, proprio quella di Oda Nobunaga, già colma di sangue, malvagità e odio, che in quel periodo era sotto la custodia  del daimyo Toshiie Maeda! Come se ciò non fosse abbastanza, con i suoi poteri demoniaci, Jorgon creò altre armature, ognuna con un proprio potere, che diede a feroci samurai, dei ronin senza un briciolo di onore, scelti osservando le varie battaglie!-
I quattro ragazzi annuirono.
-Io e i saints lo affrontammo per impedirgli di portare le tenebre nel mondo e dopo molta fatica, riuscii a far sprofondare il suo castello sottoterra e a sigillarlo insieme alle anime dei suoi samurai del male, conosciuti come Shogun, proprio nel punto in cui oggi sorge la torre di Tokio. O meglio... sorgeva! Ora che il sigillo si è sciolto, il castello è tornato in superficie riprendendosi il posto che aveva una volta!-
Seiya rimase in silenzio per un attimo. Poi chiese:
-Ma... il sigillo non dura centocinquanta anni? Come ha fatto a restare sigillato per così tanto tempo? Siamo nel XX secolo. Ne sono passati ben quattro!-
-Hai ragione. Un tempo, il mio potere sigillante era molto più potente, ma poi con il passare del tempo, e anche a causa delle innumerevoli battaglie con altre divinità o forze demoniache, si è indebolito!-
-Capisco! Beh, che stiamo aspettando? Andiamo a fargli visita a questo tizio di nome Jorgon!-
-Non avere fretta!-
La voce di Yoshinobu li fece alzare di scatto dalle poltrone.
-Accidenti che tipo, ero sicuro di averlo sconfitto!- disse Seiya.
I quattro saints fecero scudo alla loro dea, mentre Yoshinobu era davanti a loro che ansimava.
-Non me ne vado... se prima non completo la mia missione!-
-Prima ti ho colpito in maniera lieve, ma ora non si ripeterà!-
Yoshinobu lanciò una numerosa serie di kunai e shuriken di energia, ma Seiya e gli altri riuscirono sbarazzarsene con i loro rispettivi colpi senza coinvolgere la stanza.
-È inutile che continui. Ti stai rendendo ridicolo!- disse Shun.
-Chiudete il becco!-
Creò uno shuriken enorme di energia, saltò e lo lanciò, ma grazie alla forza congiunta dei colpi di Seiya, Shiryu e Hyoga riuscirono a neutralizzarlo.
-Hai finito? Ora basta!- disse Shiryu.
Yoshinobu sorrise.
-Ho finalmente compiuto il mio dovere!-
-Di cosa parli? Siamo ancora qui vivi e vegeti! Stai vaneggiando!- disse Seiya.
-Guardate alle vostre spalle!-
Seiya e gli altri si girarono di scatto e videro Saori in ginocchio colpita al fianco da un kunai.
-Ma come...?-
-Eravate troppo impegnati a distruggere lo shuriken che non vi siete accorti del kunai velenoso che le ho lanciato!-
-M... maledetto! Pegasus Ryuseiken!-
Yoshinobu lo prese in pieno e stavolta morì sul serio. Saori cadde in terra e i suoi saints corsero in suo soccorso. La stesero sul suo letto e, dopo aver chiamato il medico della famiglia Kido, lo stesso che si era occupato di Seiya e gli altri quando erano in coma, riuscirono a estrarle il kunai dal fianco.
-Il kunai è stato imbevuto di un potente veleno sconosciuto. Grazie al fatto che la signorina è la reincarnazione di una dea, il veleno non sta agendo rapidamente, ma dobbiamo comunque trovare una cura prima che sia troppo tardi.-
-E qual è la cura dottore?-
-Purtroppo, io non lo so. Non mi è mai capitata una cosa del genere!- disse mortificato.
Shiryu rimase pensieroso.
-Forse il mio maestro lo sa!-
-Ottima idea Shiryu!-
-Mi metto subito in viaggio!-
-D'accordo. Io, Hyoga e Shun, invece, andremo a far visita a Jorgon e gliela faremo pagare!-
-Bene!-
-Uh, uh, uh, uh! Illusi! Voi non andrete da nessuna parte! Morirete qui insieme ad Atena per mano mia!-
-Cosa? Chi sei? Fatti vedere!-
Il misterioso guerriero atterrò davanti a loro.
-Chi diavolo sei?-
-Sono uno dei fedeli Shogun al servizio di Jorgon. Mi chiamo Oniji, il samurai del ghiaccio!-
-Sa... samurai del ghiaccio?-
 
Nota: La storia s'ispira ai fantasiosi incontri che m'immaginavo da piccolo tra i nostri amati saints (all'epoca conosciuti solo come cavalieri) e I 5 samurai dell'omonimo anime. I personaggi sono appunto semplicemente  ispirati a loro.
 
Nota 2: Jorgon è ovviamente ispirato ad Arago.
 
Nota 3: L'aspetto del ninja Yoshinobu è ispirato a ben due ninja: il colore del vestito è lo stesso di  Kiriji dal fumetto Daredevil, mentre la maschera e il corpo massiccio sono ispirati al ninja del videogioco Ninja Warriors
  
   
      
 
 
Data Di Creazione: 19/05/2014  
   
 
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