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Autore: Jorah    22/05/2014    0 recensioni
«I poeti cercano l'ispirazione lontano, mentre essa è nel cuore»
Passò la mano sul foglio immacolato, tastandone la superfice ruvida. Con l'altra si sorreggeva il capo, osservando la penna intinta nell'inchiostro, il calamaio appoggiato sulla scrivania. Sospirò, avvicinandovi la mano destra. Estrasse il pennino dall'inchiostro, e lo avvicinò alla carta, pregando di riuscire a scrivere qualcosa. Tutto ciò che ottenne fu una macchia blu sul foglio cereo, caduta dalla punta della penna mentre la teneva leggermente sollevata dal foglio. Riavvicinò la mano destra alla testa, sostenendola con essa. I suoi occhi chiari vagavano per la stanza, alla ricerca di qualcosa – alla ricerca dell'ispirazione.
| ● Epoca vittoriana ● Scrittore ● |
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Ispirazione 

Passò la mano sul foglio immacolato, tastandone la superfice ruvida. Con l'altra si sorreggeva il capo, osservando la penna intinta nell'inchiostro, il calamaio appoggiato sulla scrivania. Sospirò, avvicinandovi la mano destra. Estrasse il pennino dall'inchiostro, e lo avvicinò alla carta, pregando di riuscire a scrivere qualcosa. Tutto ciò che ottenne fu una macchia blu sul foglio cereo, caduta dalla punta della penna mentre la teneva leggermente sollevata dal foglio. Riavvicinò la mano destra alla testa, sostenendola con essa. I suoi occhi chiari vagavano per la stanza, alla ricerca di qualcosa – alla ricerca dell'ispirazione. Da quanto tempo era seduto lì, a fissare il foglio latteo? Gli pareva fosse così da giorni, seppur la sua vita continuasse. Estrasse l'orlologio dal taschino – sette e cinquantadue, lesse. Emise un suono lamentoso, risistemandolo nel panciotto, e tornando a scrutare attentamente la carta macchiata d'inchiostro. Riprese in mano la penna, deciso a scrivere qualcosa - «scrivi tutto quel che ti viene in mente» gli aveva una volta consigliato il suo amico Declan. Non era certo del funzionamento di quel metodo. Ma cosa ci perdeva, a provarci? Il mio nome è Hamish Finley, scrisse. Osservo la sua scrittura angolosa, piegata verso sinistra, vagamente disgustato. Non solo era tremolante, ma anche di brutto aspetto. E cerco l'ispirazione.
 


La lettura è il viaggio di chi non può prendere il treno

Mentre anch'io, come il mio caro amico Hamish Finley sonno alla ricerca dell'ispirazione, mi diletto in metodi ormai ben famosi, come il celebre "scrivi tutto". Ed è proprio facendo ciò, che è venuta fuori questa flash - che sembra quasi una drabble, tant'è corta. Ma, indipendentemente da questo, ho pensato di pubblicarla. A me non sembra granchè, ma in compenso esprime quel che provo ben spesso trovandomi davanti a un foglio - che sia reale carta o un foglio di Open Office non ha importanza. Non credo ci sia molto da spiegare. Anzi, credo non ci sia proprio niente da spiegare, quindi, arriverci.


 

 




 

 

  
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