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Autore: Invisible    31/07/2008    5 recensioni
E’ buio, si sente come sottofondo uno strano ronzio, appoggio una mano alla parete ruvida della stanza, faccio qualche passo e....apro il tendone della camera di mio fratello, che come un angioletto sta rannicchiato nel suo letto.[...]-Ryaaaan, domani è il tuo compleanno e la tua dolce sorellina...- -No, Sharpay lo sai benissimo che non voglio ne festeggiamenti ne regali e poi...[...]
Seconda shot in HSM ^^ Buona lettura!
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ryan Evans, Sharpay Evans
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Grazie di tutto

Grazie di tutto!

 

 

 

 

-Ok, lo ammetto, sono stata io-

 

Ecco la celebre frase che pronuncerò alla mia “fine”, si fa per dire. Per farvi capire però, devo raccontarvi come è iniziato tutto.

 

E’ buio, si sente come sottofondo uno strano ronzio, appoggio una mano alla parete ruvida della stanza, faccio qualche passo e....apro il tendone della camera di mio fratello, che come un angioletto sta rannicchiato nel suo letto.

 

-Ryan?- lo chiamo sottovoce per evitare che si svegli con il piede sbagliato.

 

-Ryan?- lo chiamo più forte, magari sta sognando e non mi sente.

 

-RYAN!- è brutto urlare di prima mattina ma a mali estremi, estremi rimedi.

 

-Sharpay? Ma che ore sono?- mi chiede asciugandosi la saliva che gli era uscita dalla bocca durante la notte.

 

-Le sei e mezzo e tu...- lo indico con il dito per fargli capire il suo errore.

 

-Si, lo so, sono in ritardo- aggiunge mentre si gratta la testa e si infila le pantofole.

 

-Ryaaaan, domani è il tuo compleanno e la tua dolce sorellina...-

 

-No, Sharpay lo sai benissimo che non voglio ne festeggiamenti ne regali e poi...sai, da quando mi sono lasciato con Karen è tutto più...-

 

-Triste?-affermo io con tono smagliante.

 

-Non ti offendere ma quest’anno non voglio festeggiare!- mi dice mentre si dirige lento al bagno.

 

-Ma non puoi rovinare il tuo compleanno per lei-

 

-Ti ho già detto come la penso- chiude la porta.

 

E’ vero me ne ero completamente dimenticata che a causa di quella Karen (che l’ha lasciato l’anno scorso proprio nel giorno del suo compleanno) Ryan non vuole festeggiare, ma io non mi arrendo perché i diciotto anni vengono solo una volta nella vita! Dopo tutto è già passato un anno dalla loro rottura!

 

Esco dalla camera e mi dirigo di soppiatto alla porta della mia stanza, la chiudo con molta cautela, per non farmi sentire e mi siedo sul letto...prendo in mano il mio telefono rosa e digito il numero del mio ragazzo e anche se so che sicuramente starà ancora dormendo sono convinta che capirà...

 

-Pronto?-mi risponde il padre.

 

-Ehm pronto? Sono Sharpay signore...suo figlio è sveglio?- sono un po’ agitata, è sicuramente imbarazzante parlare con il padre del tuo ragazzo che non sa che suo figlio ha una ragazza.

 

-Veramente no, ma perché lo desideri?-

 

-Ehm...- e adesso che mi invento?

 

-Dato che ho preso un brutto voto in scienze motorie vorrei che suo figlio mi dia qualche ripetizione-

 

-Ah ok! Un attimo che te lo chiamo...- si sente un rumore come di una cornetta appoggiata sul tavolo. Il signor Bolton si fa convincere facilmente.

 

-Arriva!- mi conferma il padre.

 

-Grazie!-

 

-Pronto?- la sua voce è certamente più assonnata del solito.

 

-Troy? Sei tu?-

 

-Si sono io!- segue un grande sbadiglio.

 

-Meno male! Sai che imbarazzo ho avuto a parlare con tuo padre! E’ possibile che tu non gli abbia ancora detto di noi! Però in fondo ti capisco...e...so che tuo padre non vuole che tu abbia una ragazza solo perché pensa che comprometterebbe la tua carriera...beh comunque è colpa mia so che non devo chiamarti a quest’ora ma è urgente!-

 

Momento di silenzio alquanto imbarazzante. Sicuramente Troy ha ceduto a quell’attacco di sonno che viene a tutti quelli che si alzano prematuramente.

 

-Ok dimmi!- Oh si è risvegliato!

 

-Si tratta di Ryan ma...oddio già le sette e un quarto! Ti racconto tutto a scuola! Ok?-

 

-Va bene sicuramente con le mie ripetizioni migliorerai!-

 

-Ciao amore!- lo saluto io affettuosamente.

 

Si schiarisce la voce e poi dice – Ehm, si ciao-

 

Mi vesto velocemente, indosso una magliettina verde scollata con un coprispalla bianco, un paio di jeans e un paio di tennis bianche e...i capelli? Dato che sono in ritardo li lego velocemente in una coda a lato con un elastico rosso con attaccata una farfalla.

 

Esco di casa, da sola, mio fratello è già uscito, probabilmente non vuole affrontare ancora l’argomento “festa di compleanno”.

Prendo la mia favolosa macchina rosa e guido fino a scuola. Parcheggio con molta cautela, dato che ci sono un sacco di persone in mezzo che si muovono lentamente, lo so anche io che il lunedì mattina è un giorno disastroso per uno studente, ma proprio oggi devono essere così mosci!

Scendo dalla macchina e con passetti veloci mi avvicino al gruppetto delle mie amiche.

 

-Ciao ragazze!-

 

-Ciao Sharpay- mi saluta Gabriella dandomi un bacio su ciascuna guancia come fa Taylor.

 

-Ho bisogno del vostro aiuto-

 

Mentre parlo si avvicinano Chad seguito da Troy. Chad dopo averci salutato abbraccia fortemente Taylor, che per rispondere all’affetto del suo ragazzo gli da un bacio sulla guancia mentre gli scrolla i ricci con la mano.

 

Troy invece, non mi rivolge la parola, sta distante e quando lo guardo fa finta di guardare il telefono.

Non è da lui, ma quando invece vedo il Signor Bolton capisco che Troy lo fa solo perché c’è il padre. Infatti dopo che il coach era entrato nella scuola Troy mi si avvicina e mi sussurra nell’orecchio una cosa.

 

-Finalmente! Non ce la facevo più- mi dice lui toccando le punte dei miei capelli.

 

Ci scambiamo un tenero bacio che mi fa arrossire e quasi dimenticare la grave situazione in cui sono.

 

Passano tutte le sei strazianti ore di scuola, io e mio fratello durante la giornata non ci siamo scambiati neanche una parola. Finalmente all’uscita della scuola rivedo i miei amici.

 

-Ehi Sharpay!- mi chiama la mia amica Gabriella.

 

-Ma che succede tra te e tuo fratello?-

 

-E’ proprio di questo che vi devo parlare...- intanto che camminiamo ci avviciniamo agli altri.

 

-Voglio fare una festa a Ryan ma dopo la sua rottura con Karen, non ha per niente voglia di festeggiare!-

 

-Non ti preoccupare ti aiuteremo noi!- mi rassicura Chad indicando tutti.

 

-A casa mia però non si può fare, ultimamente Ryan sta sempre rinchiuso in camera sua!-

 

-Che problema c’è? La facciamo a casa mia!- mi dice Troy appoggiando una mano sul mio fianco.

 

-E Gabriella lo terrà occupato mentre noi prepariamo il tutto- afferma Taylor con un sorrisetto malizioso sulle labbra.

 

-Ma che dici?- dice Gabriella agitando le braccia in segno di imbarazzo.

 

-Dai lo sappiamo tutti che ti piace e che non lo vuoi ammettere!-

 

-Taylor!- sbuffa la mora arrossendo.

 

-Beh non c’è da biasimarti, dopo tutto è mio fratello!- le rispondo io con tono sarcastico.

 

-Comunque secondo me non c’è niente di male...Ryan è un ragazzo carino e se io fossi una ragazza ci proverei spudoratamente!- afferma Chad sorridendo per sdrammatizzare la situazione.

 

-Ma dato che non lo sei...- continua Troy stando al gioco.

 

-Preferisco le ragazze!- esclama il ricciolo abbracciando Taylor.

 

-Va beh non perdiamo tempo...dato che per domani non abbiamo niente, che dite ci vediamo da te?- chiedo a Troy appoggiando le mie mani su i suoi fianchi.

 

-Certo!...diciamo alle tre?-

 

-Perfetto!-

 

Dopo ciò mi dirigo alla mia macchina.

Non riesco a credere che grazie ai miei amici riuscirò ad organizzare la festa a Ryan...se fossi stata da sola avrei di certo combinato un pasticcio! Per fortuna che ci sono loro, per fortuna che c’è Troy.

Sto per salire in macchina quando sento una voce che mi chiama, ma dato che ho nelle orecchie le cuffie del mio lettore al momento non capisco di chi è.

 

-Sharpay- mi chiama Gabriella con voce ansante.

 

-Si?- le rispondo togliendomi le cuffie dalle orecchie.

 

-Scusa, volevo chiederti di non dire niente a Ryan a proposito di me e...-

 

-Non ti preoccupare, con me il tuo segreto è al sicuro...e comunque mi piacerebbe avere una sorella come  migliore amica- le sorrido e le faccio l’occhiolino. Le voglio veramente bene, dalle elementari è sempre stata la mia amica del cuore.

 

-Grazie, sei un amica!- mi abbraccia e se ne va.

 

-Ah, prima che mi dimentichi, oggi è lunedì quindi c’è la mia ora di ripetizione di matematica con tuo fratello!-

 

-Uhao capita proprio a pennello, così mentre io vado da Troy tu vai da lui...perfetto-

 

-Allora ok...ciao-

 

Salgo in macchina e durante il tragitto continuo a pensare a Gabriella e a Ryan e ai tanti segni che ha dato lei, in questi anni. E’ vero a lei è sempre piaciuto mio fratello e io non me ne sono mai accorta! E pure sono la sua migliore amica, come mai non mi ha mai detto niente...forse si vergognava!

 

Tornata a casa mangio di fretta un panino (non ho mangiato niente a mensa) e mi fiondo in camera mia a fare i compiti, si lo so, non è da me e per domani non abbiamo niente ma così mi porto avanti e almeno domani alla festa mi divertirò di più!

La mia concentrazione è disturbata da un milione di pensieri che invadono la mia testa... Ryan che non vuole festeggiare, Gabriella che è cotta di lui, Troy che non ha ancora detto al padre di noi due....e poi...e poi basta mi devo concentrare solo su una cosa, che al momento è....RYAN!

 

Corro in bagno e mi sciacquo la faccia, devo rinfrescarmi un po’ le idee e proprio quando apro l’acqua sento squillare il telefono.

 

-RYAN! Puoi rispondere tu?-

 

-NO! Sono occupato!-

 

-Dai!-

 

-Ho detto che sono occupato!-

 

-Grazie mille per la collaborazione!-

 

-Di niente!-

 

-Molto spiritoso!-

 

Chiudo l’acqua in un colpo e mi precipito sul mio letto dove è appoggiato il cordles e con l’indice schiaccio il pulsante con disegnata la cornetta verde.

 

-Pronto?-

 

Nessuna risposta e un secondo dopo il rumore di una cornetta riattaccata, forse ha sbagliato numero! Odio le persone che fanno così.

 

-Chi era?- mi chiede Ryan dalla sua camera.

 

-Ma che ne so! Mi sono asciugata le mani di fretta e furia e poi non era nessuno! Buah!-

 

 

Dato che sono le due e mezzo, decido di prepararmi per uscire...mi metto una minigonna di jeans una semplice maglietta a barca rosso un paio di convers anch’esse rosse. Scendo le scale che mi portano in cucina dove trovo mio fratello con una strana faccia.

 

-Che c’è?- gli chiedo io con tono preoccupato.

 

-Non è che stai architettando qualcosa, vero?-

 

-No! Ma che dici!-

 

-Allora dove stai andando?-

 

-Esco con le mie amiche, non c’è niente di male!-

 

-Ah, va bene ma ti tengo d’occhio- mi dice puntandomi l’indice e il medio dopo esserseli appoggiati sugli occhi.

 

Dopo averlo salutato esco fuori in cortile e salgo sulla mia macchina. Sul volante trovo un bigliettino con scritto:

 

-Ti tengo d’occhio!-

 

E’ sicuramente opera di Ryan, ma non mi preoccupo tanto avrà ben altro da fare quando io architetterò la sua festa.

 

Dopo una decina di minuti, arrivo a casa di Troy, di solito quando entro nel cortile di casa Bolton devo sempre stare attenta a dare una spiegazione plausibile, ma oggi, dato che saremo solo noi ragazzi, non mi devo preoccupare.

Scendo dalla macchina dopo averla parcheggiata vicino a un grosso albero ombreggiante; mentre mi avvicino alla casa sento dei rumori provenire da dietro la casa, come se qualcuno stesse giocando a basket, mi precipito li.

 

-Ehi Sharpay!- mi saluta Chad avvicinandosi e poi girandosi di scatto per fare un passaggio d’effetto a Troy che segna al primo colpo.

 

-Ciao campioni! Ma come mai qui in cortile? Sono già le tre e...- non riesco neanche a finire la frase che Troy mi interrompe.

 

-Non ti preoccupare, Taylor e Kelsi sono già dentro ad organizzare il tutto, sono venute qui alle due!-

 

-Gabriella è già andata?-

 

-Si cinque minuti prima che tu arrivassi-

 

-E come mai voi non aiutate? Voglio dire...voi siete di estrema importanza per noi, siete o non siete amici di Ryan?- chiedo io con voce ironica ma anche seria.

 

-Ma stiamo aiutando...sai che noi però rendiamo di più in campo!- afferma il ricciolo dandomi una leggera pacca sulla spalla.

 

-Vedo vedo...ma a che cosa state pensando?-

 

-Un modo per convincerlo a venire qua!- mi spiega Troy con voce sconsolata.

 

-Ripetizioni di matematica da Gabriella!- urla Chad entusiasta.

 

-Troppo scontato- lo placo io.

 

-Uscita con amici?-

 

Sguardi perplessi.

 

-Naaa!- diciamo io e Troy scuotendo la testa.

 

-E se lo facessimo venire qua per un corso di passi di ballo da inserire nelle nostre performance?-

 

-Bella idea amico, ma se non ti ricordi noi giochiamo a basket e non facciamo i ballerini- gli chiarisce l’amico.

 

-E’ vero ci manca solo che il caoah vi cacci dalla squadra per eccessive piroette...ah ah ah!- dico io ridendo, pensando a come sarebbero stati Troy e Chad con il tu-tu.

 

-Beh vi lascio, vado dalle ragazze, sono in cucina?-

 

-Si vai pure!- mi risponde Troy indicandomi la porta.

 

Attraverso il cortiletto e mi avvicino alla porta d’ingresso ma dietro di me Troy mi tiene la mano.

 

-Scusa non ti avevo ancora salutato!- e mi si avvicina appoggiando le sue labbra sulle mie, stiamo vicini per alcuni secondi.

 

-A proposito gliel’ho detto!-

 

-Come?- rispondo io perplessa.

 

-Ma si, ho detto a mio padre di noi due!-

 

-Davvero? E come l’ha presa?-

 

-Beh...si può dire che all’inizio gli è preso un colpo ma poi appena ho pronunciato il tuo nome ha fatto un salto di gioia, è davvero felice che tu sia la mia ragazza, ma mi ha comunque detto di non trascurare lo studio e il basket!-

 

-Solite cose da padre premuroso! Insomma- continua lui.

 

Io non riesco a parlare, fino a un momento fa stavo pensando alla nostra situazione e adesso mi dice di avergli detto tutto!

 

-Ma sei contenta? Lo sai che mio padre è fatto così, ma l’ho già informato che tu non sei quel tipo di ragazza “solo io...niente amici, niente sport...sei solo mio, stai solo con me...-

 

-Si si non ti preoccupare, lo so che tu mi conosci a fondo è solo che mi hai lasciato, diciamo...senza parole!-

 

-Mi ha detto di dirti che ci darà tutto il suo aiuto se è necessario- continua lui sorridendomi.

 

Per ringraziarlo gli prendo il viso con le mani e avvicinandomi gli do un bacio da quasi togliergli il respiro.

 

-Adesso vado, devo organizzare una festa!-

 

Entro in casa e vedo le ragazze per terra con un mucchio di fogli intorno a loro.

 

-Ehi! Sommerse dal lavoro?-

 

-Ehi ciao piccioncina- mi dice Taylor ridendo.

 

-Come scusa?- le faccio io sedendomi vicino a loro.

 

-Guarda che la finestra...da sul cortile...- mi spiega kelsi indicandomi la finestra appena sopra il lavandino.

 

Arrossisco per l’imbarazzo che quasi la mia faccia non si distingue dalla maglietta che indosso.

 

-Allora...come si procede?- chiedo io per sviare l’argomento.

 

-Noi abbiamo già fatto una lista degli amici comuni da invitare...leggi se va bene- me la porge.

 

Leggo velocemente i nomi di tutti gli invitati.

 

 -E’ perfetta, credo che non manchi nessuno-

 

-Bene allora inizio a chiamarli!- afferma Kelsi con voce smagliante.

 

-Usa il mio cellulare, ho le chiamate gratis!-

 

Mentre Kelsi telefona io mando qualche mail con il portatile di Troy ma...la mia mente è vuota, sono ancora scioccata da ciò che mi ha detto.

 

-Sharpay, cosa ne dici di andare al centro commerciale a prendere qualcosa da mangiare?- chiede Chad dopo essere entrato di corsa in cucina.

 

-Va bene, Taylor, Kelsi abbiamo bisogno di una lista della spesa!-

 

-Ci mettiamo a lavoro, ma intanto Chad chiama Troy e digli di venire in casa mi è venuta in mente una cosa- ordina al ricciolo la brunetta, nonché sua fidanzata.

 

Nel frattempo io e Kelsi iniziamo la lista:

 

-Patatine?-

 

-Messe!-

 

-Salatini?-

 

-Ok-

 

-Bibite?-

 

-Si si Sharpay ho messo tutto!- conferma Kelsi con voce autoritaria.

 

Troy intanto è entrato in cucina tutto sudato, si leva la maglietta.

 

-Aspettate cinque secondi mi asciugo, mi vesto e arrivo!- poi sale le scale di fretta.

 

Mi si avvicina Taylor e mi bisbiglia nell’orecchio.

 

-Devi insegnare al tuo ragazzo di non denudarsi così all’improvviso, o va a finire che mi svieni per terra!-

 

Sorrido sotto i baffi, ma non serve a niente, tanto lo stanno facendo tutti!

 

-Bene sono pronto!- si vede che Troy non è una ragazza, se fossi stata io ci avrei messo il doppio di lui.

 

-Mi è venuta in mente questa splendida idea! E se chiediamo a tuo padre di far venire qui Ryan per fargli firmare dei documenti, magari troppo importanti per essere firmati nei giorni di scuola!-  

 

-Dico che è una proposta molto azzeccata, brava Taylor!- e applaude in segno di felicità, poi vedendo l’amico un po’ sconfortato gli da una pacca sulla spalla. Lui sorride.

 

-Non può certo dire di no a un coach!- afferma Chad sorridendo.

 

-Giusto! Adesso possiamo andare allora!- confermo io alla mia truppa.

 

-Andiamo con la tua macchina?-mi chiede Kelsi quasi pregandomi, forse non si rassicura con gli altri.

 

-Se sta bene a tutti -

 

-Per me va bene, quindi va bene a tutti, giusto?- chiede Taylor guardando il suo ragazzo torva.

 

-Si, si!- dalla risposta di Chad, Kelsi sembra sollevata.

 

Andiamo al centro commerciale e compriamo tutto il necessario. Poi dopo avere accompagnato tutti a casa loro mi dirigo a casa di Troy dove lascio tutte le buste della spesa.

 

-Ricordati di dire a tuo padre quella cosa per la festa-

 

-Non ti preoccupare...ciao amore ci vediamo domani...-mi da un bacino sulla guancia.

 

-Si ciao!- contraccambio.

 

Mi dirigo a casa. Sono le sei e la macchina di Gabriella non c’è. Entro in casa e mio fratello al momento non si vede. Saluto i miei genitori e dico di non aver fame in effetti nel tragitto ho trovato un pacco di patatine e per nascondere le prove le ho mangiate tutte.

Mi chiudo in camera mia e passo tutta la serata a guardare la televisione, a mandare messaggi a Troy con il telefono e a giocare con il computer. Poi vado a dormire.

 

La mattina mi sveglio presto, entro in camera di Ryan e...gli salto addosso. Anche se devo nascondergli la festa sarebbe sospettoso non fargli gli auguri.

 

-Auguri fratellone!-

 

-Grazie mille sorellina-

 

-Guarda ho tenuto fede alla mia promessa niente regalo- di solito glielo faccio trovare ai piedi del letto.

 

-Vedo! Credo che per una volta tu mi abbia ascoltato!- mi sa che se l’è bevuta.

 

Mi lavo e mi vesto e mi dirigo in cucina dove faccio colazione. Mentre prendo un bicchiere di latte Ryan scende dalle scale con aria sospettosa, crede di trovare qualche palloncino o festone...ma niente, non ce ne neanche uno.

 

-Mi hai davvero ascoltato!- sorride sedendosi su uno sgabello.

 

-Mamma glielo vuoi dire tu?- mi serve qualcuno che mi regga il gioco.

 

-Tesoro, tua sorella non ha architettato niente l’ho tenuta d’occhio io! Comunque auguri, tesorino!- lo abbraccia fortemente.

 

Dopo aver finito di mangiare, ci dirigiamo a scuola, dove tutti fanno gli auguri a Ryan ma non accennano niente della festa.

Passate le sei ore di scuola dico a Ryan di prendere la mia macchina perché devo parlare di una cosa con il mio fidanzato. Lui annuisce e se ne va.

 

-Allora Troy quando lo chiama tuo padre?-

 

-Alle due e mezzo, non ti preoccupare!-

 

-Ok, ok ma ti rendi conto che ce l’abbiamo fatta? Se l’è bevuta!-

 

-Ho visto-

 

-Beh adesso andiamo a casa mia così possiamo mettere tutto a posto, gli altri verranno verso le due...papà ci porti a casa tu?-chiede al padre che si stava avvicinando.

 

-Ma certo che vi porto io!- urla il signor Bolton.

 

Arrivati a casa prepariamo il tutto e finalmente arrivano le due e mezzo. Gli invitati a poco a poco iniziano ad arrivare.

 

-Papà tocca a te!- Troy gli porge il telefono.

 

Assoluto silenzio.

 

-Ma squilla?- chiedo io agitata –Non ce la faccio, potrei rovinare tutto, meglio se mi vado a cambiare...- Mentre salgo le scale per andare in bagno, il Signor Bolton mette il vivavoce.

 

-Ma mi lasciate qui da solo?...- chiede preoccupato il padre di Troy.

 

-Pronto?-

 

-Pronto casa Evans?-

 

-Si sono Ryan. Lei chi è?-

 

-Sono il padre di Troy, il signor Bolton-

 

-Mi dica-

 

-Potresti venire a casa mia, so che magari hai degli impegni ma dovrei farti firmare un attestato di certificazione che ti indica come lo studente più approvato nel ballo!-

 

-Ah...e come mai proprio io?

 

-Perché tu hai dimostrato sempre molto talento, e visto che mi occupo di arte, si fa per dire, e che la professoressa Darbus è impegnata...-

 

-Ah, ok...va bene, ma devo venire subito?-

 

-Per le tre va bene?-

 

-Certo! Allora ci vediamo alle tre da lei signore!-

 

Arrivo in bagno, mi metto il mio vestito rosa corto fino alle ginocchia, le scarpette bianche e un cerchietto bianco con i brillantini, si sente come sottofondo un brusio di voci che non riescono proprio a rimanere in silenzio tutte assieme. Sento bussare.

 

-Si?-

 

-Sono io!- la voce pacata, inconfondibile di Gabriella.

 

-Entra pure!-

 

-Allora? Che ne pensi, troppo elegante?- mi mostra il suo vestito azzurro senza spalline e con gonna a sbalzo.

 

-No! Stai benissimo! Ma una cosa...- mi avvicino a lei e le slego l’elastico che ha nei capelli che aveva raccolto in una piccola coda.

 

-Così molto meglio- le dico mentre le lascio cadere i capelli sulle spalle.

 

-Grazie mille! Non so cosa farei senza di te!-

 

-Grazie a te! Senza di te non avrei potuto organizzare tutto questo!-

 

-Beh ma io l’ho fatto con piacere...-

 

-E come biasimarti anche se io avessi la possibilità di stare con il ragazzo che mi piace ci starei!-

 

-Ma io...ma come...- rimane senza parole e abbassa la testa poi continua – Si vede così tanto?-

 

-Nooooo! Solamente quando parli di lui, quando lo vedi...quando lo pensi-

 

-Oh mamma mia che imbarazzo...ma dici che lui se ne è accorto?-

 

-Credo che lui abbia capito che brava, bella e gentile ragazza sei e stai tranquilla la tua dichiarazione andrà benissimo!-

 

-Come scusa?- spalanca gli occhi la bruna.

 

-Ma si non vorrai mica presentarti con un semplice regalo, fidati è questo il regalo che si aspetta!-

 

-E Karen?-

 

-Karen chi? Chi è questa Karen?- sollevo le spalle per farle capire che quella ragazza non entrerà mai più nella vita di Ryan.

 

-Ok, se lo dici tu!- afferma Gabriella rassegnandosi.

 

-E poi finalmente potremo definirci “sorelle”- mi sorride e mi abbraccia.

 

-Dai scendiamo sono già le tre meno dieci e Ryan non è mai in ritardo ma se mai...- si sente suonare il campanello -...sempre in anticipo!-

 

Scendiamo di fretta le scale e mi avvicino al gruppo di invitati che velocemente esce dalla porta sul retro in giardino. La gente in silenzio, aspetta tutta rannicchiata vicino al garage. Talmente c’è silenzio si sentono solo  il cinguettare degli uccellini e il signor Bolton parlare.

 

-Si vieni di qua in cucina, i fogli sono sul tavolo-

 

-Ma qua non ci sono- chiarisce il biondo sospettoso.

 

-Che sbadato ho chiesto a Troy di spostarli perché il tavolo era ricoperto di briciole...aspetta andiamo a chiamarlo- si sente la maniglia piegarsi.

 

-Ottima scusa, ha scelto tuo padre- bisbiglio nell’orecchio di Troy che conferma muovendo il capo.

 

Si apre la porta il signor Bolton si sposta e...

 -AUGURI!!!- gridiamo in coro saltando fuori da dietro il garage.

 

-Ma...avevo detto- è sicuramente senza parole –Chi è stato a fare tutto questo?- probabilmente non mi ha vista, pensavo fosse più intelligente basta fare due più due e vengo fuori io! (ah già lui fa ripetizioni di matematica).

 

Ed ecco qui che siamo arrivati al punto da cui era partito tutto.

 

-Ok, lo ammetto, sono stata io- mi faccio avanti e sventolo le mani per farmi vedere.

 

-Sharpay! Ti avevo detto che...-

 

-Non mi interessa niente, diciotto anni si compiono solo una volta e poi sai come sono io! Tutta festeggiamenti e allegria, non farti rovinare la vita per una che...ma lasciamo stare!

 

-Ma hai fatto tutto da sola?-

 

-Certo che no! Non avrei combinato niente senza di loro!- dopodichè indico i miei amici che ci stanno guardando insieme a tutti gli invitati.

 

-GRAZIE! Grazie a tutti mi lasciate senza parole- inizia ad applaudire e tutti lo seguono.

 

-Ma allora le ripetizioni di matematica sono state tutto una copertura!-

 

-Si e no!- afferma Taylor, che sa il fatto suo, e che intanto spinge in avanti Gabriella.

 

-Ehm, si perché Sharpay non ti voleva tra i piedi, no perché l’ho fatto anche per stare con te!-

 

-Non capisco...-

 

-Ryan voglio dire solamente che...tu...mi piaci tantissimo!-

 

-...- le parole di Ryan non escono dalla sua bocca.

 

-E anche se al momento tu non vuoi fare niente per via di Karen, io ti capisco!-

 

-Karen? Karen Chi?- (si vede che siamo sorella e fratello) le se avvicina e si scambiano un tenero bacio.

 

Mi dirigo dal signor Bolton per ringraziarlo, la scena tra mio fratello e Gabriella è quasi commovente. Sono felice però che Ryan si sia ripreso, non riuscivo più a vederlo “depresso”.

 

-Ehi Sharpay- Taylor e Kelsi mi si avvicinano.

 

-Ehi! Ragazze, volevo ringraziarvi per quello che avete fatto-

 

-Non ti preoccupare, ma...tuo fratello non era depresso?-mi chiede Kelsi con un sopracciglio inarcato.

 

-Non so che dirti, anche io lo pensavo un attimo fa-

 

-L’importante è che si sia ripreso, così finalmente possiamo uscire ognuna con il suo boy!- Taylor si butta sempre sulle battute.

 

-Già! E direi anche che si è ripreso alla grande-

 

Mentre parlo avvisto Troy e suo padre vicino al tavolo del rinfresco. Mi dirigo subito da loro, lasciando Taylor, Kelsi e Chad, che era appena arrivato, ai loro discorsi.

 

-Signor Bolton-

 

-Sharpay- prende in mano un bicchiere pieno di aranciata e melo porge. Ringrazio sorridendo.

 

-Volevo ringraziarla per la sua disposizione-

 

-Figurati! E poi se ti avessi detto di no è come se l’avessi detto a mio figlio!- A queste parole Troy mi mette una mano su un fianco.

 

-Sono felicissima che lei sia d’accordo della nostra storia-

 

-Si sono d’accordo su tutto ma non che tu ti ostini ancora a darmi del lei!- mi rimprovera con il sorriso stampato sulle labbra.

 

-Scusi!...Ops! Scusa!-

 

-Beh vi lascio soli!- si gira e si allontana nella folla di invitati.

 

-Finalmente un po’ soli!- la faccia di Troy è diventata sicuramente più tranquilla, mi si avvicina e mi da un bacino sulle labbra. Io lo abbraccio fortemente. Senza di lui non avrei proprio combinato niente.

 

-Ehi Sharpay!- Ryan mi si avvicina mano per la mano con Gabriella.

 

-Come non detto- sbuffa Troy.

 

-Ti volevo ringraziare! Davvero GRAZIE DI TUTTO se non fosse stato per te a quest’ora sarei ancora chiuso in camera mia!- mi abbraccia e mi da un bacio su una guancia.

 

-Si è vero! Grazie! Se non mi avessi incoraggiato io non avrei ancora un ragazzo-

 

-Di niente! Ma comunque dovete anche ringraziare Troy, per la sua disponibilità, così come Taylor e Kelsi e infine Chad per la sua creatività nel trovare delle scuse-

 

-Grazie amici!- Chad e Troy gli stringono la mano. ( I ragazzi sono così poco affettuosi tra di loro!)

 

-D'altronde siamo o non siamo i migliori? -

 

-Lo siamo, lo siamo!- dicono in coro i miei amici.

 

Dopodichè ci buttiamo nella mischia e passiamo un bel pomeriggio a festeggiare i diciotto anni di Ryan, il quale continua a ringraziarmi di avergli fatto capire quanto sia importante avere degli amici e una sorella che gli vogliono bene!

 

 

 

 The End

 

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Questa è la seconda shot di High School Musical!! Vi è piaciuta? Fatemi sapere con tante recensioni (a proposito ringrazio Titty90 (La mia cugiiiii), Herm90 (la cugi acquisita XD) e robyweb (Grazieee XD) per aver recensito la mia prima shot in questa sezione!!)

Tanti baci

Ryna91e

   
 
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