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Autore: Imyoursmaljk    22/05/2014    0 recensioni
Nella vita di Sunshine non c'era mai stato molto per cui sorridere: la perdita di suo padre, madre e nonna costantemente in conflitto e l'adozione di una sorella le rendevano la vita praticamente impossibile. La sua vita era dipinta su era tela monotona che comprendeva i suoi corsi di letteratura all'università e le chiacchiere inutili con il suo migliore amico Zayn. La sua vita cambiò radicalmente all'arrivo del nuovo vicino, Louis Tomlinson; un ragazzo solare, pieno di vita e sempre con un sorriso stampato sulle labbra. Ma, dietro quel sorriso che tanto ostinava far vedere a tutti, nascondeva qualcosa? 
 
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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-TROUBLE-

Zayn fissava la tenda rosa del camerino quasi implorante; si sentiva in colpa e Sunshine era lì dentro da dieci minuti buoni senza aver detto niente o essersi fatta vedere. Infilò l'indice e il medio dentro la tenda per sbirciare ma appena spostò di un millimetro la tenda Sun lo rimproverò. «Non ti azzardare» ringhiò la mora. Zayn ritrasse subito la mano e sbuffò, poggiando la schiena contro la parete ed infilando le mani nelle tasche dei jeans. «Avanti, quante volte devo ripeterti che mi dispiace. Non volevo farlo davvero, giuro!» ammise. Calciò l'aria annoiato e finalmente la tenda si spostò. «Non volevi?!» domandò incredula, «appena ti ho detto che con quella maglietta sembri una Drag Queen l'hai fatto di proposito di gettarmi il tuo gelato addosso! Zayn, era la mia maglietta preferita e adesso è completamente rovinata perchè ti comporti da bambino» borbottò mostrando la macchia enorme che aveva la maglietta all'altezza del seno. 

Zayn roteò gli occhi e si avvicinò alla sua ragazza, prendendola per i fianchi e spingendola di nuovo dentro il camerino e chiuse la tenda. «Zayn, cosa st-.» Il moro la zittì con un bacio, spalmando il suo corpo contro quello di Sunshine e schiacciandola contro la parete. Sunshine cercò di ribellarsi ma lui non glielo permetteva, tenendola intrappolata contro il muro. «Potrebbero vederci» protestò la ragazza ma Zayn alzò le spalle e tornò a dedicarsi al collo della ragazza. «E questo lo rende ancora più eccitante, amore» soffiò sul collo della ragazza e la mano che aveva posizionato sul fianco di Sunshine scese lentamente verso il basso fino ad intrufolarsi nelle tasche posteriori dei suoi jeans e con un colpo secco avvicinò il suo bacino a quello della ragazza. Sunshine iniziò ad ansimare ed oltrepassò il bordo della maglietta di Zayn sfiorando la sua pelle calda con le mani. 

Zayn si staccò da lei per sussurrarle all'orecchio: «adesso siamo pari» e si allontanò dal collo di Sunshine ormai umido e arrossato. La mora aggrottò le sopracciglia e Zayn gli fece un cenno con gli occhi verso il basso; spalmandosi contro la sua maglietta sporca di gelato non aveva fatto altro che macchiare anche quella sua ed adesso avevano entrambi la maglietta sporca. «Sunshine, hai appena macchiato di gelato la mia maglietta preferita. Come pensi di farti perdonare?» domandò con tono scherzoso inclinando di poco la testa di lato. Sunshine spalancò la bocca sorpresa e non riuscì a rispondere anche se lo avrebbe preso volentieri a parole. «Adesso andiamo a comprarci due magliette nuove prima che qualcuno ci veda conciati così.» Le schioccò un'altro bacio e poi entrambi uscirono dal camerino del negozio per bambini dove si erano intrufolati. 

Erano al centro commerciale di New York e sicuramente trovare un negozio d'abbigliamento non sarebbe stato difficile. Zayn prese la mano di Sunshine e la trascinò con sè al primo negozio che trovarono. Gli occhi della ragazza saettarono da destra a sinistra per la vasta gamma di scelta. «Io vado nel reparto maschile, tu cerca intanto qualcosa per te. Ci vediamo ai camerini, Sun» le disse strizzando un occhio. Sunshine fece un gesto sbrigativo con la mano e si diresse nel reparto femminile. Osservò i vari colori, vari stili e le varie misure ma in fondo non le importava; doveva soltanto trovare una maglietta da indossare per il resto della giornata dato che quella che indossava poteva considerarsi da gettare nell'immondizia. Prese una maglietta color salmone e si diresse nei camerini con la cruccia tra le mani. Quando arrivò, tutti erano già occupati quindi dovette aspettare che uno si liberasse.

Si sedette dove normalmente stavano i fidanzati o mariti svogliati che aspettavano la loro donna che trovasse finalmente un vestito adatto per abbandonare al più presto possibile il negozio. Ridacchiò al solo pensiero. La tenda del camerino numero tre si aprì, facendo uscire una ragazza mora con un vestito color magenta addosso. Doveva ammettere che le stava divinamente: il colore si intonava con i suoi capelli castani ondulati, con i suoi occhi marroni e il suo viso armonioso. La sconosciuta si osservava davanti lo specchio e si sistemava i capelli lunghi dietro le spalle e Sunshine non resistette dal avvicinarsi a lei. Qualcosa le diceva di averla vista, di conoscerla ma da dove? «Eleanor.» La cruccia che teneva tra le mani le cadde e Eleanor si voltò. «Ci conosciamo?» sorrise e le porse la cruccia che aveva raccolto per terra visto che Sunshine non era più riuscita a muoversi.

«Oh, no no. S..sono un amica di Louis, lui-.» cercò di dire ma non riuscì a completare la frase. «Ah, Louis! Tu devi essere Sunshine! Mi parla sempre di te» esclamò. Nel frattempo Zayn la raggiunse con una nuova t-shirt tra le mani ed affiancò Sunhine. «Ciao» salutò Eleanor porgendo la mano a Zayn che la strinse poco dopo titubante. «Ehm... Lui è Zayn, il mio ragazzo» spiegò Sunshine indicando il moro, «Zayn, lei è Eleanor... Sai di Louis...» mormorò. Zayn sembrò leggermente sorpreso che Sunshine conoscesse Eleanor. «Ah, quella Eleanor! E' un piacere conoscerti! Sei sola qua?» chiese gentilmente. Eleanor sorrise spostando una ciocca di capelli dietro l'orecchio. «No. In realtà sto aspettando che torni, ci mette un'eternità a tornare» scherzò, «oggi è il nostro anniversario e volevamo andare a cena e stavamo appunto cercando i vestiti adatti» aggiunse indicando il suo vestito. 

Il viso di Sunshine era completamente sbiancato; mai avrebbe voluto incontrare Eleanor, specialmente se era con Louis. Questo era stata una delle sue grandi paure. «Eccolo! Tesoro, potresti venire un attimo.» Eleanor alzò la mano per farsi vedere e Zayn e Sunshine cercarono con gli occhi la testa castana del loro amico. Quando poi un ragazzo biondo si materializzò al fianco di Eleanor stampandole un bacio, Sunshine si sentì svenire. «Sunshine, Zayn, lui è Noah. Il mio futuro marito.» 

Futuro marito. 
Futuro marito.
Futuro marito.


Queste parole rimbombavano nella testa di Sunshine. «Quindi tu e Louis, insomma, avete rotto completamente?» domandò Zayn. Sunshine strinse la mano del suo ragazzo, sperando di riuscire a calmarsi. «El, mi tradisci?! Credevo che mi amassi!» scherzò Noah tirando una ciocca di capelli di Eleanor. «Un ragazzo mi basta completamente. Zitto Noah, non farmi fare una figuraccia davanti gli amici di Louis!» lo rimproverò con tono scherzoso. Adesso pure Zayn iniziava a sentirsi male; Louis gli aveva mentito e se gli aveva mentito sulla sua relazione con Eleanor, si preoccupava di scoprire su quant'altro gli aveva mentito. «Sapete...» iniziò Noah, «io ed El stiamo insieme grazie a lui. E' un ragazzo così solare, gentile e davvero divertente. E' un peccato che... che gli resta così poco tempo da vivere.» Sunshine perse un battito e sgranò gli occhi. Se questo fosse uno scherzo stava avendo decisamente successo perchè Sunshine si sentì morire, così come Zayn. 

«Noah» mormorò Eleanor poggiando una mano sulla spalla del biondo. Noah stava parlando troppo ed El se ne era resa conto. Loro non sapevano. «Davvero, El. Per fortuna ha due amici come voi che lo sostenete, ne ha davvero bisogno» sorrise. Sunshine capì che non sarebbe riuscita a stare un attimo di più in quel negozio. Si coprì la bocca con la mano per soffocare i singhiozzi e si diresse verso l'uscita del negozio. Zayn la seguì afferrandole il braccio ma lei si dimenò, continuando a camminare senza voltarsi indietro. Zayn questa volta non l'avrebbe seguita, aveva perso di nuovo.

* * *

Joe camminava lungo il corridoio con il giornale tra le mani e lo trovò estremamente disinteressante. Aveva sempre saputo che all'interno di un ospedale fosse noioso ma non a tal punto. Piegò il giornale, lo strinse sotto il braccio ed entrò dentro la stanza dov'era ricoverato suo nipote. «Pff, i New Island hanno perso di nuo-.» Joe non terminò la frase perchè vide Louis non più in pigiama e sotto le coperte sterilizzate, ma alzato, vestito ed intento a staccare i macchinari che gli avevano attaccato. «Louis!» strillò l'uomo ma il castano scosse la testa. «No zio, deve andarmene» protestò. «Smettila di fare il bambino! Sai che Eleanor ha la giornata libera, non ti rifiutare di farti visitare dagli altri medici! Verrà domani» borbottò arrabbiato Joe. Non poteva assolutamente permettere che Louis lasciasse l'ospedale dopo la crisi che aveva avuto la scorsa notte. 

«Eleanor mi ha appena chiamato. E' per questo che devo assolutamente uscire. Devo» spiegò ed uscì velocemente dalla camera dell'ospedale sotto lo sguardo contrariato dello zio. Doveva vederli, entrambi. Eleanor l'aveva chiamato e spiegato cos'era successo. Lei non sapeva che Sunshine e Zayn non sapessero che lui fosse malato; tanto meno Noah che era collega della mora e dottore di Louis. La prima persona che gli venne in mente fu Zayn, lui sarebbe stato il primo con cui parlerà. Louis non aveva soldi per il taxi e nemmeno una macchina a disposizione quindi doveva raggiungere l'appartamento del moro a piedi. Nonostante le sue condizioni non fossero le migliori, iniziò a correre ed arrivò in poco tempo a casa sua. Quando arrivò all'edificio era già completamente sudato e stanco ma non gli importava. Gli aprì Armanda e, senza nemmeno salutarla, cercò Zayn. 

Lo trovò nel terrazzo, con la testa tra le mani e seduto sulla sdraio, proprio su quella dove avevano ideato il piano poco tempo fa. «Zayn» lo chiamò con voce spezzata mentre si premeva la mano sul petto e cercava di recuperare fiato. Zayn gli diede un occhiata veloce riconoscendolo appena e balzò in piedi. «Ci hai mentiti. Ci hai mentiti entrambi!» urlò puntandogli il dito contro. «Zayn, fammi spiegare...» provò Louis ma il moro sembrava, anzi era su tutte le furie. «Cosa devi spiegare?! Ammettilo che è tutta una bugia: tu non sei veramente mio amico e vuoi Sunshine, l'hai sempre voluta e io testa di cazzo ti ho perfino chiesto di aiutarmi!» imprecò furioso. Zayn si sentiva tradito e ferito nel profondo; Louis era una delle poche persone che considerava veramente suo amico e lui gli aveva mentito spudoratamente. L'unica cosa su cui non aveva dubbi era la sua malattia. Lo capiva dalla sua smorfia di dolore mentre premeva la mano sul petto, dal suo viso pallido e dai suoi occhi rossi e spenti. «Cosa cambierebbe?! Sappiamo entrambi che vi appartenete» rispose secco. 

«Smettila di dire stronzate! Dovrebbe essere la vostra storia d'amore non la mia, lei non ha mai provato niente per me!» ringhiò infastidito il moro. Per la rabbia scaraventò un vaso di fuori per terra, frantumandolo in mille pezzi. «Per avere una storia d'amore occorrono due cuori, e tra qualche mese il mio smetterà di battere, capisci? Questo lo capisci, Zayn?» disse. Si avvicinò a lui e gli poggiò una mano sulla spalla cercando di calmarlo. «Se tu ora la lasci andare non avrà più niente. Niente amicizia, niente amore, nulla. Non puoi lasciarla sola, Zayn. Non devi farlo mai» gli strinse di poco la spalla e poi si allontanò barcollando leggermente mentre Zayn continuava a dargli gli spalle fissando il vuoto. «Tu cosa faresti al mio posto, ah?» gli urlò dietro. Louis si fermò e si girò verso di lui con un leggero ghigno. «Tu non hai idea di quanto desideri essere al tuo posto» disse ed uscì dall'appartamento sotto lo sguardo attento di Armanda.

* * * 

Era quasi buio e Louis iniziò a sentire freddo. Senza un particolare motivo era girovagato per ore per tutta la città di New York, cercando di immagazzinare ogni minimo luogo nei suoi ricordi. L'ultimo posto dove desiderava andare era alla pista di pattinaggio. Era proprio quella dove era andato qualche mese fa con Sunshine, quanto tutto era ancora normale e meno complicato. Forse se fosse stato in grado di tornare indietro nel tempo non avrebbe mai permesso a Sunshine di innamorarsi di lui; avrebbe fatto in modo di non far mai incrociare le loro vite e di conseguenze farla innamorare. Sentiva le gambe pesanti e i polpacci stanchi per tutti i chilometri percorsi ma lui non voleva riposare, non prima di essere andato lì. Il piccolo laghetto era ormai completamente scongelato e non vi era nessuno se non una piccola panchina vuota a fargli compagnia. All'improvviso un piccolo tuono si fece sentire ma a Louis non importava, voleva stare lì anche correndo il rischio di ammalarsi. Facendo qualche sforzo raggiunse la panchina e fu lì che il suo respiro si fermò: perchè Sunshine era proprio lì? Dedusse che lei se ne fosse già accorta della sua presenza ed in silenzio si sedette accanto a lei. Nonostante fosse quasi buio poté giurare di aver visto il viso di Sunshine completamente umido di lacrime. 

Nessuno dei due parlò per una manciata di minuti ma poi un singhiozzo di Sunshine spezzò il silenzio. «Ti ho mentito anch'io» confessò Sunshine senza distogliere lo sguardo dal laghetto, «quando ti ho detto che ti avrei sempre voluto bene nonostante stavo con Zayn ho mentito.» Louis annuì mentre iniziava a sentire gli occhi pizzicare. Stava morendo interiormente vedendola così fragile e distrutta ed era come sempre solo colpa sua. «Non sai quanto avrei voluto dire che ti avrei amato per sempre nonostante stavo con Zayn, ma non ci sono riuscita» disse prima di scoppiare in un pianto liberatorio e Louis non riuscì a trattenersi dal stringerla tra le braccia. Louis la stringeva al suo petto mentre lei stringeva bisognosa la maglietta del castano tra le mani, come se avesse paura che potrebbe scappare da un momento all'altro. «Perchè mi fai questo, Louis? Perchè vuoi lasciarmi così..?» domandò disperata. Le labbra di Louis si curvarono verso il basso e si morse la lingua per trattenere le lacrime che minacciavano di uscire. «Non lasciarmi, ti prego, ho bisogno di te, del tuo amore.» Lo supplicò la ragazza. Louis non poteva fare altro che smentire. Preso il viso di Sunshine tra le mani, lo portò alla sua altezza e scosse la testa. «Io non provo niente per te, Sunshine» mentì. 

Altre lacrime le bagnarono il viso e con un gesto rapido si liberò dalla presa di Louis e cinse le braccia attorno al suo collo avvicinandosi al suo orecchio con le labbra. «Ti amo, Louis» sussurrò aggrappandosi alle sue spalle e stringendolo forte. Quelle parole fecero scattare un sistema di difesa in Louis; doveva allontanarla immediatamente. Con scarsi risultati provò di levarsi Sunshine da dosso ma non ci riuscì. Forse non voleva riuscirci. Sunshine continuava a supplicarlo di non lasciarla e a ripetere quelle due parole che ogni volta facevano tremare il castano e l'unica cosa che Louis riuscì a fare era lisciarle i capelli. «Io non ti amo, Sunshine, per favore non ripetere ancora quelle parole» mormorò il castano. «Ti amo così tanto da starne male, Louis» ripeteva invece Sunshine. Louis permise alle lacrime di scendere lungo le sue guance pallide e scosse la testa. «Io non ti amo, davvero Sunshine. Io non ti-» provò a dire le parole gli morirono in gola. Sunshine non dava segni di voler allentare la presa al suo collo e Louis non voleva che lo facesse. Sapeva che non poteva permettersi di fare l'egoista e ma cosa avrebbe dovuto fare? Sunshine sarebbe stata in qualunque modo male. «Io non... Sì Sunshine, io ti amo» si corresse e finalmente ricambiò l'abbraccio.

* * * 

«Signorina, un altro bicchiere!» disse Zayn alla ragazza dietro il bancone. Zayn si sentiva una merda e non c'era niente che poteva fare per cambiare le cose; la ragazza che amava non prova nulla nei suoi confronti, se non amicizia, e il suo migliore amico era destinato a morire presto, troppo presto. Si passò le mani tra i capelli ormai scompigliati e sospirò rumorosamente. Sentiva che da un momento all'altro sarebbe scoppiato a piangere ma non poteva mostrarsi così in pubblico, anche se era ubriaco fradicio. «Problemi a casa?» domandò un uomo sulla quarantina accanto a lui. Zayn alzò le spalle e bevve il bicchiere tutto ad un sorso. «A chi importa, tanto sono sempre io l'idiota di turno» rispose e si alzò dal sgabello della birreria barcollando dirigendosi verso casa.

 

 

I'M BACK YEAH!!

Ho mantenuto la promessa ed ecco il capitolo scandaloso!!
La nostra Eleanor è comparsa di nuovo e la bugia è venuta la pettine...
Gioia, non è stata colpa sua! xD
However, Sun scappa e Zayn si è ormai praticamente arreso (ma va?).
Poi nel finale vediamo Louis che decide di mandare tutto a puttane e ammette di amarla..
Secondo voi come andrà a finire con Loushine e Zunshine?
Dio, che eccitante fare queste domande da intervistatore! :D
Ho il prossimo capitolo già pronto ma essendo che da martedì inizierò le prove strutturate lo
potrò pubblicare solo a giugno! E per la cronoca, non so un cazzo!
Ditemi cosa pensate di questa capitolo tramite recensioni e se volete auguratemi un 'imbocca al lupo!', non 
danneggerebbe! xD

Scappo!
Un bacio, Cristina.

Twitter.

 


  
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