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Autore: destinyWeb    22/05/2014    1 recensioni
"Si ricordava delle urla, degli incantesimi e delle esplosioni che avevano letteralmente invaso Hogwarts nel giro di pochi minuti.
Si ricordava del fratello Percy, venuto all'ultimo momento in loro soccorso, e si ricordava di averlo visto sorridere per la prima volta in tanti mesi.
Si ricordava un forte dolore, durato pochissimi attimi, prima di perdere i sensi."
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Quando Fred riaprì gli occhi, si ritrovò in una stanza bianca, calda, accogliente.
Silenziosa.
Era così diversa dal luogo che aveva appena lasciato.
Mentre si metteva seduto, tentava disperatamente di ricordare il più possibile, nonostante la mente fosse ancora annebbiata.
Si ricordava delle urla, degli incantesimi e delle esplosioni che avevano letteralmente invaso Hogwarts nel giro di pochi minuti.
Si ricordava del fratello Percy, venuto all'ultimo momento in loro soccorso, e si ricordava di averlo visto sorridere per la prima volta in tanti mesi.
Si ricordava un forte dolore, durato pochissimi attimi, prima di perdere i sensi.
Cos'era successo, poi...?
Fred si rimise in piedi, facendo non poca fatica per mantenere l'equilibrio - la testa gli pesava come se fosse fatta di cemento! -, guardandosi intorno.
La battaglia era finita, magari...? 
"Forse sono in infermeria." pensò in un primo momento, solo per constatare che quel luogo non sembrava affatto la stanza in cui aveva passato chissà quanto tempo, al primo anno, quando aveva fatto quasi saltare in aria l'aula di Pozioni durante una lezione particolarmente noiosa, dopo aver buttato "casualmente" delle Caccabombe nel calderone del professor Piton.
No, sembrava quasi la stazione di King's Cross. Solo molto più pulita e deserta.
«George?» chiamò, spezzando il silenzio della stanza.
Rimase in ascolto per una decina di secondi, non ricevendo, però, alcuna risposta.
«...Percy? Ginny?» continuò, mentre cominciava a camminare.
Chiamò tutti i membri della sua famiglia, passando poi ad Harry, Hermione, la professoressa McGranitt... Ma comunque, nessuno parve volergli rispondere.
Stava già per mettersi seduto sul posto, sconfortato, quando sentì, finalmente, una voce familiare alle sue spalle.
«...Anche tu qui, Fred?»
Per poco non sobbalzò. Quando si voltò, si ritrovò faccia a faccia con il professor Lupin e Tonks, entrambi piuttosto tranquilli nonostante fossero soli, in quel posto.
«Hey!» li salutò il rosso, sollevato «Anche io...? Perchè, dove siamo? ...E dove sono gli altri? I Mangiamorte se ne sono già andati?»
I due nuovi arrivati si scambiarono uno sguardo rattristato, poi la donna cominciò a parlare.
«Fred... Non lo sappiamo, purtroppo. E temo che dovremo aspettare un po', prima di saperlo.»
Fred alzò un sopracciglio, non capendo. «Ma come? Dove siamo finiti- Dobbiamo tornare ad Hogwarts! Non possiamo lasciare gli altri lì da soli!»
«Se la caveranno, non preoccuparti.» questa volta, fu Lupin a rivolgergli la parola, con un sorriso stanco sulle labbra, in netto contrasto con lo sguardo abbattuto «In fondo, comunque... non è che possiamo far molto.»
«Ma come?!» sbottò finalmente Fred, che continuava a sentirsi sempre più confuso «Adiamo, mica possiamo stare qui a non far nulla mentre George e gli altri potrebbero essere anche in pericolo di vita.»
«Spero proprio di no.» ammise Tonks, abbassando lo sguardo «Mi mancano già molto, ma non vorrei vederli qui così presto.»

Fu come un fulmine a ciel sereno.
All'improvviso, Fred parve ricordare cos'era successo.
Un'esplosione, ecco ciò che aveva provocato quel dolore lancinante.
Non si era limitato a perdere i sensi, e quella non era affatto la stazione di King's Cross.
Si sentì mancare la forza nelle gambe.
«Non... I-Io sono...
...morto?»
Alzò lo sguardo verso la coppia. Lupin strinse la moglie a sè, rivolgendo al ragazzo uno sguardo che valeva più di mille parole.
/Erano/ morti. Tutti e tre.
Lupin e Tonks non avrebbero più potuto vedere il loro Ted.
Fred non avrebbe più potuto riabbracciare George. 

«Dopo tutte le esplosioni e i rischi che ho passato in sette anni... Guarda te, proprio ora dovevo tirare le cuoia!» scherzò, con la voce spezzata dai singhiozzi.
La metamorfomagus si avvicinò, posandogli una mano sulla spalla e mostrandogli uno dei suoi sorrisi più sinceri, prima di abbracciarlo forte.

«Fred, devo assolutamente presentare qualcuno.»
La voce di Lupin aveva spezzato il silenzio che era sceso di nuovo tra i tre, che nel frattempo avevano ripreso a camminare verso quello che il giovane Weasley considerava una meta lontana lontana.
«Mh?» 
«Noi siamo qui da più tempo di te. Abbiamo avuto la possibilità di riconciliarci con alcuni vecchi amici, e così- ...oh, guarda! Credo che siano venuti a prenderci.» l'ex professore indicò davanti a sè. Delle figure si stavano avvicinando.
Una coppia, preceduta da una figura dai lunghi capelli scompigliati.
Fred strinse le palpebre per vedergli meglio: per un attimo, spaventato, gli era sembrato di vedere Harry e Ginny, ma più i due si facevano più vicini, più si rendeva conto che erano molto più grandi dei due ragazzi, anche se l'uomo pareva proprio la copia sputata dell'amico.
«...Sirius!» esclamò gioioso, riconoscendo il terzo individuo. Pareva quasi più vivo ora che si trovavano nell'Aldilà, ironicamente.
«Remus e Ninfadora mi hanno detto che andavano a prendere il nuovo arrivato, ma giuro, mai mi sarei aspettato di vedere te.» disse l'animagus in segno di saluto, sempre con un tono che pareva tanto un misto di gioia e tristezza, nel vedere il ragazzo.
«Non chiamarmi Ninfadora.» borbottò Tonks, con i capelli che si facevano di un rosso acceso.
«Così, tu sei Fred Weasley, dico bene?» la sconosciuta dai capelli rossi rivolse gli occhi verdi smeraldo verso il ragazzo, sorridendogli dolcemente.
Sembrava il sorriso di Molly.
«Sirius mi ha parlato molto di te e di tuo fratello.» continuò l'uomo con gli occhiali. Il tono della voce pareva addirittura orgoglioso «Siete quelli che hanno trovato la Mappa del Malandrino!»
«Fred» disse Lupin, prendendo l'attenzione del ragazzo, che probabilmente aveva già intuito chi si era ritrovato davanti. «Loro sono Lily e James Potter, i genitori di Harry.
Anche se credo che tu conosca meglio il caro James come "Ramoso", dico bene...?»
«OOH, sì che lo conosco bene! Sono il tuo più grande fan!» esclamò il rosso, sorridendo sinceramente per la prima volta da quando si erano trovati in quel luogo, causando le risate imbarazzate del signor Potter, preso amorevolmente in giro anche dalla moglie.

«Scommetto che George morirebbe d'invidia a sapere chi ho trovato...!
Ma spero che compaia il più tardi possibile, e che continui a dare gloria al nome dei Weasley e dei Malandrini!
Io attenderò, non c'è fretta.
Non preoccuparti per me, Georgie: ci penso io a tenerti il posto, quassù.»
  
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