CAPITOLO 2
La ragazza non sapeva cosa dire.
Quel ragazzo era caduto dal cielo al interno di quella cabina e le aveva detto di essere un alieno: la cosa non aveva senso.
D'altra parte, aveva visto la cabina "atterrare" con i suoi occhi, eppure...<< Non può essere vero! >>.
<< E perché mai? >> le disse il ragazzo, quel sorrisetto iniziava ad irritarla.
<< La cosa non ha alcun senso. Tu saresti un extraterrestre? >>.
<< Beh, si! Ti turba molto la cosa? Ormai dovreste essere abituati no? In che anno siamo? >> le chiese.
<< 2014 >>.
<< Bene. Non hai notato tutte le manifestazioni extraterrestri degli ultimi anni? Il Titanic che ha sorvolato Buckingham Palace, la stella di qualche natale fa...non hai visto nulla di tutto questo? >>.
<< In TV parlavano di allucinazioni...>>.
<< La scusa più vecchia del mondo >> la sua voce suonava esasperata << credimi, era tutto reale >>.
Tra i due calò di nuovo il silenzio che durò alcuni minuti prima di essere rotto, questa volta dal Dottore: << Beh. Ora sai chi sono. Tu invece non mi hai ancora detto come ti chiami >>.
<< Non me l'hai ancora chiesto >> ribatté la ragazza << e per favore, levati quell'espressione dalla faccia. Non riesci a smettere di sorridere? >>.
<< Si...No! Vedi, il fatto è che sei così buffa. Ti sforzi di trovare una soluzione "sensata" rifiutandoti categoricagamente di accettare la cosa, eppure tutto questo è la pura realtà, sei la classica umana. In ogni caso, perdona la mia scortesia e dimmi: Qual'è il tuo nome? >>.
La ragazza sorrise per la prima volta << Dovrai fare di più che uscire da una cabina per convincermi, in ogni caso considerati perdonato. Il mio nome è Leda >>.
<< Leda...mi piace! Non è inglese, dico bene? >>.
<< Viene dalla mitologia greca, non se hai presente...>>.
<< Se ho presente? >> esclamò il Dottore << si potrebbe dire che molte di quelle leggende sono ispirate alla mia persona >>.
Leda rise << Ora non esagerare, e comunque neanche tu mi hai detto il tuo nome. Hai detto che sei il Dottore, ma Dottore chi? >>.
<< Solo il Dottore. E' tutto quello che posso dirti ed è tutto quello che ti occorre sapere >>.
<< Bene, Dottore Misterioso, e cosa ci fai qui? >> chiese Leda.
<< Questo...devi dirmelo tu >> rispose il Dottore.
<< Cosa? Io? Come posso saperlo? >>.
<< Vedi. La mia nave, il TARDIS, non si limita solo ad una parte meccanica. Ha una sorta di anima, una volontà propria, e a volte interferisce con le mie rotte, anche quando, come in questo caso, non ne ho, mi porta sempre "dove dovrei essere" e lo fa anche quando è messo fuori uso dalla Rigenerazione. Molti anni fa mi portò da una bambina, sembrava che da lei non ci fosse nulla di strano e invece aveva un portale interdimensionale nella sua camera e si ritrovò un alieno evaso da una prigione galattica in casa. Quindi, la domanda che ti faccio è semplice, Leda >> e dopo una breve pausa aggiunse << Qual è il problema che devo risolvere questa volta? >>.