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Autore: avalonne    23/05/2014    2 recensioni
Tutti conosciamo la storia di Harry Potter, il ragazzino magrolino, sempre spettinato, picchiato da suo cugino e maltrattato dai suoi zii che scopre di essere un mago solo all'età di undici anni... ecco detta così non vi sembra che per essere il Prescelto non abbia esattamente il physique du role?
Prendiamo Cedric Diggory, invece! Un ragazzo bello, popolare, scelto per rappresentare Hogwarts nel Torneo Tremaghi: l'eroe per antonomasia!
E così, sebbene io adori Harry proprio perché è un antieroe, ecco a voi un fantastico what if scritto per il contest "E se... [RELOADED]" indetto da TheHeartIsALonelyHunter, in cui il Prescelto è proprio Diggory.
Ma si sa, come ha notato anche la McGranitt, quando succede qualcosa ci sono sempre in mezzo loro tre, perciò aspettatevi che anche Harry e i suoi amici intervengano in questa storia, non fosse altro che per fare strani sogni...
Genere: Commedia, Drammatico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Cedric Diggory, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Storia partecipante al contest "E se... [RELOADED] di TheHeartIsALonelyHunter



Titolo:   Physique du role
Autore:   avalonne
Rating: verde
Pacchetto scelto: 25: e se Harry Potter non fosse il prescelto?
Genere: commedia, drammatico, generale
Personaggi:  Harry Potter, Cedrc Diggory, Albus Silente, Hermione Granger, Ron Weasley
NdA: La storia si svolge al quarto anno, e inizia pochi giorni prima del Ballo del Ceppo. Il Prescelto non è Harry Potter, ma Cedric Diggory, quindi James e Lily sono ancora vivi e Peter non è un traditore.
Non sono una fan sfegatata di Diggory, ma poiché la sua è stata davvero una morte ingiusta nei libri, l'ho voluto riscattare. Cedric è il Prescelto, la sua storia è molto simile a quella di Harry, solo che muore solamente sua madre, uccisa da Voldemort, che con il suo sacrificio salva Cedric e "sconfigge" provvisoriamente Voldemort. Non ho fatto morire Amos Diggory perché ho preferito mantenere invariato l'IC di Cedric (anche se traspare poco dalla storia poiché non è il protagonista) e suppongo che se fosse stato orfano la sua psicologia sarebbe stata differente.
Anche le dinamiche di amicizia sono diverse, Harry il primo anno non ha dovuto chiedere a Molly Weasley come arrivare al binario 9 e 3/4, quindi non ha immediatamente fatto amicizia con Ron e poi di conseguenza Hermione, il suo migliore amico è Neville (anche Alice e Frank sono vivi e ho supposto fossero amici dei Potter, facendo tutti parte dell'Ordine della Fenice). Non ho cambiato nessuna Casa di appartenenza e ho cercato di mantenere il più possibile l'IC dei personaggi, sebbene parte della loro vita sia stata differente. 
Altre note a fine capitolo.
 
 

 PHYSIQUE DU ROLE

 
"Codaliscia, uccidi l'altro!"
 
Harry si svegliò di soprassalto, con il cuore che gli batteva a mille e stampata nella retina l'immagine del lampo di luce verde che scaturiva dalla bacchetta di uno dei migliori amici di suo padre. Il suo urlo aveva destato molti dei suoi compagni di dormitorio
- Ehi Harry, che ti succede? - Gli chiese Neville.
- Ho fatto un incubo terribile... - Rispose il giovane Potter, stringendo convulsamente la coperta tra le mani.
- Ti sei ricordato della tua figuraccia quando hai invitato la Chang al ballo del Ceppo? - Sghignazzò Seamus, che si era appena svegliato - Seriamente, Harry, come hai pensato di poter competere con Diggory? Insomma, l'avrai anche battuto nell'ultima partita a Quidditch, ma lui è pur sempre il Prescelto! Avevi le stesse possibilità di Weasley con la Campionessa di Beauxbatons. - Aggiunse a voce più bassa, indicando il letto dove Ron dormiva ancora.
- Bhe, nel sogno ero io il Prescelto...
- Tu il Prescelto? Questa è proprio bella! Harry, amico, - Finningan gli posò una mano sulla spalla, quasi a volerlo consolare - sai che ti stimo e tutto il resto, ma non hai esattamente il physique du role dell'eroe!
- In effetti, anche nella letteratura babbana gli eroi sono alti, - intervenne Dean Thomas, indicando se stesso, - hanno un fisico possente e soprattutto non devono litigare ogni mattina con quel cespuglio di capelli che si ritrovano in testa!
I due amici risero sonoramente all’ultima battuta.
- Secondo me la causa del tuo sogno è stata il pasticcio di rognone che ci hanno servito ieri a cena! - Concluse Neville pratico, sbadigliando sonoramente.
- Deve essere proprio questo... - Rispose Harry con una risata forzata - A proposito di mangiare, credo che andrò a fare colazione. Voi che fate?
- Oggi è sabato, Potter, e io ho intenzione di poltrire tutto il giorno! - Rispose Seamus buttandosi nuovamente sotto le coperte.
- Io... ho da fare... - commentò Dean vago.
- Colazione già fatta - disse invece Neville - pensavo di andare a vedere le nuove piante che la Sprite ha piantato nella Serra Tre.
Gli altri tre maghi lo guardarono come se fosse pazzo e Finningan chiuse anche le tendine del proprio baldacchino per ribadire il concetto.
 
In effetti, quando Harry scese a fare colazione, il tavolo dei Grifondoro era semi deserto. Colpito da un'ispirazione improvvisa si sedette accanto ad Hermione Granger, una Grifondoro del suo stesso anno, nonché la più brillante di tutta la scuola.
- Hermione, scusa se ti disturbo: tu cosa pensi dei sogni?
La ragazza abbassò la Gazzetta del Profeta che stava leggendo e lo guardò con attenzione: - I sogni sono la proiezione onirica del nostro inconscio.
- Quindi non credi che abbiano, che so, qualche collegamento con quello che succederà in futuro?
L'occhiata di sufficienza che gli lanciò la strega fece desiderare a Harry di non aver mai posto quella domanda.
- Potter, ho lasciato il corso di Divinazione l'anno scorso per un motivo ben preciso, ma se ti interessa questo argomento, Calì o Lavanda potranno illuminarti meglio. - Concluse acida, ricominciando a leggere il giornale.
Il ragazzo si grattò la fronte imbarazzato e cercò di rimediare all'errore, in fin dei conti non aveva nessuna intenzione di sentire gli sproloqui infervorati della Patil o della Brown.
- In effetti hai ragione, io nelle foglie di the al massimo ho visto l'arrivo di un feroce mal di testa!
Hermione ridacchiò e tornò ad abbassare il giornale: - Vuoi raccontarmi il sogno? - Gli chiese più gentile.
- Ecco... - cominciò Harry imbarazzato, ricordando la reazione dei suoi amici - io ero il Prescelto e dovevo affrontare l'ultima prova del Torneo Tremaghi: un labirinto. I miei avversari erano ovviamente Krum e la Delacour, ma c'era anche Diggory, infatti il mio nome era stato scelto per ultimo dal Calice di Fuoco.
- Harry, - lo interruppe Hermione - se si chiama Torneo Tremaghi, non possono esserci quattro partecipanti!
- Lo so, ma questo è un sogno! Comunque io e Diggory arriviamo insieme al centro del labirinto e quando afferriamo la coppa veniamo Smaterializzati in un cimitero. Lì ci accoglie Lord Voldemort*, solo che non era del tutto umano, ma aveva bisogno del mio sangue per diventarlo. La cosa peggiore - e in quel momento Harry fece una pausa ricordando l'immagine che lo aveva destato di colpo - è che al fianco di Voldemort c'è Codaliscia, cioè Peter, uno dei migliori amici di mio padre e lui uccide Diggory. A quel punto mi sono svegliato.
La strega lo aveva ascoltato con molta attenzione e solo alla fine si decise a dare il suo responso: - Il labirinto potrebbe essere un simbolo. Forse in questo momento della tua vita ti trovi in una fase di ricerca e ogni ostacolo, ogni vicolo cieco del labirinto rappresenta una tua debolezza, una tua paura, un tuo dubbio.  Vedere l'uccisione di un uomo in sogno, inoltre, simboleggia desiderare che una certa situazione oppressiva e sgradevole abbia fine e se nel sogno avevi una emozione negativa, si tratta di una paura inconscia. Per quanto riguarda il fatto che Cedric muore, la morte nei sogni può avere un significato metaforico di cambiamento e rinnovamento profondo, quindi non è legato all'altra persona, ma a te stesso.
Harry sbatté gli occhi un paio di volte e poi disse: - Pensavo che il sogno significasse che sono geloso di Diggory perché va al Ballo con Cho Chang...
- È anche possibile, non sono un'esperta di sogni, ma posso consigliarti un libro di un autore babbano: Sigmund Freud. Dovrei averlo in dormitorio, ora vado a prenderlo. - Disse Hermione alzandosi.
- Oh, grazie. - Rispose Harry, ma la sua voce tradiva tutto fuorché entusiasmo.
La ragazza si risedette al suo fianco e riprese a parlare in modo più gentile: - Non ti preoccupare Harry, a volte i sogni sono sogni e basta. Inoltre, nella cultura babbana, sognare la morte di una persona equivale a regalargli un anno di vita in più. Per quanto riguarda il ballo, perché non inviti Ginny, la sorella di Ron? È solo al terzo anno, ma è carina e sembra in gamba. Inoltre, sono certa che Ron preferisca che venga invitata da un bravo ragazzo come te, piuttosto che da qualcun altro. - Si interruppe improvvisamente arrossendo - Ora scusami, ma devo proprio andare, ho ancora una marea di compiti da finire.
Harry sorrise, pensando alle proprie pergamene ancora intonse.
- Grazie Hermione! - Esclamò mentre la strega stava già uscendo dalla Sala Grande. Lei si girò e gli fece un cenno con la mano accompagnato da un sorriso, prima di scomparire fuori dalla porta.
 
- Buongiorno Harry! - La voce squillante di Ron Weasley, suo compagno di dormitorio, riportò Harry alla realtà.
- Oh, ciao Ron.
- Non hai ancora fatto colazione? - Chiese quest'ultimo, notando il piatto dell'altro ancora pieno.
- Ehm... no. Mi sono fermato a parlare con la Granger.
- Ah. - Fu l'unico commento di Weasley, mentre si serviva rabbiosamente di bacon.
Un sospetto si fece largo nella mente di Harry, che si premurò di tranquillizzare il suo compagno: - Sì, le ho chiesto alcune delucidazioni su un sogno che ho fatto. Ho pensato di chiedere a lei, visto che è la strega più in gamba di tutta Hogwarts, ma non credo di aver capito la risposta.
- Ti va di raccontarmelo? - Chiese Ron, più rilassato alla notizia che l'altro aveva parlato con Hermione solo perché la riteneva, a ragione, molto intelligente.
Harry riportò sia il sogno che la spiegazione della strega e alla fine ci fu un lungo momento di silenzio.
- Io avrei detto semplicemente che tu eri geloso di Diggory perché ha invitato la Chang al Ballo... - Disse, infine, Ron.
- Pensavo anche io così! - Borbottò Harry.
- Ma tu hai già una ragazza per il ballo? - Domandò l’amico arrossendo fino alle orecchie.
- No, penso che il rifiuto di Cho sia ormai di dominio pubblico!
- Almeno non ti sei fatto umiliare da una mezza Veela!
I due ragazzi piombarono nuovamente nello sconforto, infine Harry si decise a fare all'altro ragazzo la domanda che aveva sulla punta della lingua dal termine della conversazione con Hermione.
- Senti Ron... - iniziò titubante - tu avresti qualcosa in contrario se invitassi tua sorella al Ballo? –terminò precipitosamente temendo di essere Schiantato da un momento all'altro.
Weasley strinse leggermene gli occhi, poi soppesò attentamente l'idea. Non si sarebbe mai rassegnato all'idea che Ginny stesse crescendo, ma il fatto che Harry avesse chiesto il suo permesso deponeva senz'altro a suo favore.
- D'accordo, ma stai ben attento! Ricordati sempre che è mia sorella!
Un sorriso sincerò si aprì sul viso di Harry e questo indusse Ron a confidarsi a sua volta.
- Tu sai se Hermione ha un cavaliere?
- Oggi non mi ha detto nulla. - Rispose Harry incoraggiante - Inoltre, secondo me, non le sei del tutto indifferente! Oggi è arrossita mentre parlava di te!
- Davvero? - Il viso di Ron si era letteralmente illuminato.
Un rumore legnoso interruppe la conversazione tra i due maghi.
- Scusate! - Disse Neville, cercando di districare gli zampi di due sedie.
- Ciao Neville! Sei già stato alle serre? - Chiese Harry, mentre Ron nascondeva un risolino di fronte alle difficoltà dell'altro.
- No, sono sceso ora per riferirti le ultime notizie! Sai che questa mattina Dean non voleva dirci cosa aveva da fare? Beh, era andato a chiedere a Ginny se voleva essere la sua dama per il Ballo e lei ha accettato! Oh, spero che non sia un problema per te, Ron, forse voleva dirtelo direttamente lei! - Il viso del mago non fece in tempo a rabbuiarsi che Neville continuò - E non crederete mai cos'altro mi ha detto Lavanda: Hermione è stata invitata da Victor Krum, non è fantastico?
Il rumore sordo che seguì indicò che sia Ron che Harry avevano sbattuto la testa sul tavolo.
 
E' strano come un sogno possa cambiare le cose. Dopo la loro conversazione in Sala Grande i rapporti tra Harry e Ron divennero più stretti, consolidati ancor più dalla terrificante esperienza del Ballo del Ceppo. I due ragazzi, dopo molte indecisioni, avevano invitato le gemelle Patil, le quali non erano state molto felici di passare la serata con due cavalieri che non avevano occhi rispettivamente che per Cho Chang e Hermione Granger. Potter e Weasley avevano dunque passato la serata a far da tappezzeria insieme, mentre le dame che avevano invitato volteggiavano tra le braccia di due ragazzi di Beauxbatons e le ragazze che avrebbero voluto invitare danzavano con due dei campioni del Torneo.
I giorni seguenti Harry era diventato sempre più nervoso, il sogno su Diggory non aveva intenzione di svanire dalla sua mente. 
"Come ci si approccia al Prescelto per dirgli che hai sognato la sua morte, senza passare per un ragazzino geloso?" Questa domanda assillava Harry da quando si era svegliato con la morte di Cedric Diggory stampata a fuoco nella mente. Dean e Seamus avevano liquidato i suoi dubbi come delle sciocchezze ancora dettate dalla gelosia, mentre Ron e Neville propendevano per il pasticcio di rognone, ma il giovane Potter non si sentiva tranquillo.
L'ennesima mattina che Hermione lo vide in Sala Grande all’alba, mentre i suoi compagni dormivano ancora il sonno dei giusti, decise di avvicinarsi e parlargli.
- Stai ancora pensando a quel sogno? - Gli domandò la ragazza.
Harry annuì e, quando la strega si sedette al suo fianco, si decise a esporle i suoi dubbi.
- Capisci? Magari è una sciocchezza, ma se davvero potessi aiutare Cedric contro Lord Voldemort non posso far finta di nulla!
- Potresti andare a parlare con il Preside... - Propose Hermione.
- Con Silente? Ma se ritenesse che sono solo un ragazzino in cerca di notorietà?
- Non credo che il Preside sia il tipo di persona che giudica una persona senza averle dato prima la possibilità di spiegarsi. Andiamo a chiedere alla McGranitt se Silente può riceverci.
Harry, che aveva sempre pensato che Hermione fosse una strega brillante, ma dolce e remissiva se non si trattava dello studio, dovette ricredersi quando la ragazza afferrò il suo polso con presa ferrea e lo trascinò letteralmente dalla loro Capocasa.
Convincere la Vicepreside non fu facile, ma ancora una volta Hermione si dimostrò incredibilmente determinata, perciò, mezz'ora dopo, Potter si trovò a fissare gli occhi di un Gargoyle e a pronunciare titubante: - Pallini acidi?
La statua si spostò e Harry poté accedere all'ufficio del Preside.
Il vecchio mago ascoltò il racconto di Harry seduto alla sua scrivana, con gli occhi chiusi e le mani giunte di fronte a sé. Varie volte il ragazzo temette di averlo annoiato, ma ogni qualvolta si interrompeva, il Preside gli faceva cenno di continuare.
- I sogni sono una materia molto complessa. - Commentò Silente al termine del racconto - Potrebbero essere semplici proiezioni dell'inconscio, come suggerisce la Signorina Granger, o potrebbero avere significati più reconditi. Hai fatto molto bene, in ogni caso, a parlarmene. Ti ringrazio, ora puoi stare tranquillo, io e gli altri professori ci assicureremo che il Signor Diggory sia al sicuro. Puoi andare e porta i miei saluti a James e Lily**.
Harry capì di essere stato congedato, ma non riuscì a dire a Hermione, che lo attendeva impaziente in fondo alle scale, se il Preside gli avesse creduto o meno.
 
La vita di Harry tornò a scorrere senza scossoni fino al giorno dell'ultima prova del Torneo Tremaghi.
Erano tutti lì, insieme, a fissare l'uscita del labirinto per scoprire chi sarebbe uscito per primo. Quando aveva scoperto in che cosa consisteva la prova a Harry si era gelato il sangue nelle vene, ogni cosa aveva assunto una forma indistinta e le voci dei suoi amici si erano ridotte a un rombo confuso. A riscuotere il giovane mago dallo stato di trance in cui era caduto era stato Silente in persona. Il ragazzo non poteva esserne sicuro, ma gli era sembrato che mentre annunciava l'inizio della competizione, il Preside avesse guardato verso gli spalti e gli avesse fatto l'occhiolino, a lui, all'anonimo Harry Potter. Era stato solo un attimo, poi Silente era tornato a volgere la propria attenzione ai tre campioni e lui si era ritrovato di nuovo al centro del vociare confuso.
La prova era iniziata da quelle che sembravano, e forse erano, ore ormai, ma la tensione rimaneva alta.
- Allora, per chi stai facendo il tifo, Hermione? - Domandò Ron, che sembrava impazzito nell'intento di osservare l'uscita del labirinto, controllare che Dean non si avvicinasse troppo a sua sorella e intavolare una conversazione con la Granger.
- Tifo per Cedric, ovviamente. - Rispose piccata la ragazza.
Harry tirò una gomitata a Weasley prima che quest'ultimo potesse dire qualcosa di ancora più sciocco.
- Per Merlino, - si disse il mago - Ron con le ragazze è anche più imbranato di me o Neville!
Accanto a loro Lavanda continuava a rincuorare gli altri, affermando che aveva letto nelle foglie di the che Diggory avrebbe vinto, mentre Susan Bones, molto più pragmaticamente, commentava: - Certo che vincerà Cedric, è un Tassorosso e i Tassorosso non si arrendono così facilmente!
Quello che accadde negli attimi seguenti spense ogni commento e per un attimo il silenzio scese spaventoso su tutti gli spalti: Cedric Diggory si era appena Materializzato*** di fronte all'entrata nel labirinto. Era esanime e nella mano destra stringeva ancora la Coppa.
Il primo a riprendersi dallo stupore fu Amos Diggory, in un attimo scese nello spiazzo dinnanzi all'entrata del labirinto urlando: - Cedric! Cosa hanno fatto al mio ragazzo? - L'uomo era sconvolto, non poteva perdere anche suo figlio dopo sua moglie.
L'intero stadio tratteneva il fiato. Dal nulla apparve anche Albus Silente, che fermò il padre disperato:
- Tranquillo Amos, ora è tutto finito. Cedric sta bene, qui ci penserà Madama Chips!
La strega era infatti sopraggiunta al capezzale del ragazzo, il quale, sfinito ma vivo, aprì gli occhi.
Cedric Diggory sbatté le palpebre, ogni muscolo del suo corpo urlava di dolore e la sua mente era ancora confusa, ma ce l'aveva fatta, aveva sconfitto Voldemort e vinto il Torneo! Con le ultime forze rimastigli alzò in alto la Coppa e prima di svenire nuovamente poté sentire il boato di gioia che si innalzava dagli spalti degli studenti di Hogwarts.
 
- In realtà il tuo sogno ci è stato molto utile, Harry, anche se non era esattamente profetico. - Spiegò Silente a un confuso Harry Potter. - Ho pensato che tu potessi aver notato inconsciamente qualcosa di strano negli ultimi tempi, che poi la tua mente avesse rielaborato sotto forma di sogno.
- Non credo di capire, Signor Preside... - Rispose il ragazzo, sempre più confuso.
- Dunque, non posso svelarti esattamente che cosa è accaduto nel labirinto, ma sappi che il professor Moody non era il vero Alastor, ma un Mangiamorte sotto effetto della Polisucco. L'ho scoperto esaminando attentamente il tuo sogno: evidentemente devi aver notato qualcosa di strano, che la tua mente ha rielaborato dandogli come forma uno degli amici di tuo padre che uccideva un ragazzo innocente. Questo significava che eri inconsciamente spaventato da qualcuno di cui ritenevi di poterti fidare e l'unica variazione avvenuta nel corpo insegnante riguardava Alastor, così l'ho tenuto d'occhio. Una volta scoperto il trucco, io, gli altri professori e gli Auror ci siamo tenuti pronti ad intervenire.
- Ma come ho fatto a indovinare quale fosse l'ultima prova?
- Oh, semplicemente non era stata ancora decisa e il tuo sogno ci ha dato un'ottima idea!
Harry guardò basito il Preside, chiedendosi se lo stesse prendendo in giro, ma l’uomo sembrava serissimo.
- E se non avessi fatto quel sogno? O se non fossi venuto a riferirlo? Cosa sarebbe accaduto?
- Le conseguenze delle nostre azioni sono sempre così complicate, così mutevoli, che predire il futuro è davvero molto difficile****. – Rispose l’uomo, ammiccando da dietro gli occhiali a mezzaluna.
Deglutendo a fatica, Harry decise di porre un’ultima domanda: - Quindi Voldemort è davvero tornato ed è stato sconfitto?
- Oh sì, è tornato, ma purtroppo temo che la sua sconfitta sia solo momentanea. Ma ora non devi preoccuparti di questo, puoi tornare in Sala Grande e festeggiare adeguatamente il nostro campione! - Esclamò gioviale Silente, lasciando aperti molti dubbi nella mente del ragazzo.
- Signor Potter! – Lo richiamò un’ultima volta il Preside, mentre Harry si stava chiudendo la porta alle spalle, - In ogni caso grazie per il tuo prezioso aiuto. Tu sei un grande mago Harry, ricorda che non è il physque du role quello che rende tale un eroe, ma quello che ha dentro. Sono le scelte che facciamo che dimostrano quel che siamo veramente, molto più delle nostre capacità*****. Buona giornata.
Il ragazzo rimase a lungo a fissare la porta chiusa dello studio domandandosi il significato delle arcane parole del Preside; forse la Granger sarebbe stato in grado di aiutarlo. Iniziò a scendere le scale, pensando che quel giorno lui e Neville si sarebbero potuti sedere vicino a Ron e Hermione.
 
 
 
 
 
 
 
* Ho supposto che essendo James e Lily membri dell'ordine della Fenice abbiano insegnato a Harry a pronunciare il nome di Voldemort senza paura.
** Silente conosce i Potter in quanto membri dell'Ordine, sebbene non abbia instaurato con Harry nessun rapporto privilegiato.
*** So che non ci si può Materializzare a Hogwarts, in questo caso Cedric è stato trasportato dalla Passaporta, ma per gli spettatori sugli spalti l'impressione è quella di una Materializzazione.
**** Questa frase è stata pronunciata da Silente nel terzo libro.
****Frase pronunciata sempre da Silente nel secondo libro.
 
 
 
NdA:
Allora, come avete visto ho lasciato invariate molte cose del Calice di Fuoco: da Barty jr. che prende il posto di Moody a Ron e Harry che vanno al Ballo con le gemelle Patil. So che nel libro Ginny va al ballo con Neville, ma ho anticipato la sua relazione co Dean Thomas perché ritenevo improbabile che se Harry e Neville sono davvero migliori amici nella mia versione, quest'ultimo non abbia raccontato a Potter chi voleva invitare.
I rapporti tra Hermione e Ron sono comunque tesi, perché cominciano a piacersi, ma non sono amici stretti e soprattutto non c'è Harry a fare da mediatore.
Anche se non ho descritto cosa avviene nel labirinto i lettori dovrebbero saperlo, poiché ho immaginato che le cose si svolgessero in modo analogo a quanto narrato nel libro, con Cedric al posto di Harry e Barty al posto di Peter. Voldemort, tuttavia, ha subito una sconfitta maggiore per l'intervento provvidenziale di Silente e degli Auror, ma questo interessa solo il nostro nuovo Prescelto Tassorosso e non il caro Harry che in questa storia vive finalmente una vita normale.
Ah, io sono scettica come Hermione sui sogni, per questo ho cercato di dare una spiegazione più "razionale" a quello di Harry, spero che il Signor Freud non me ne voglia se ho inventato l'analisi di Silente (quella che fa Hermione, invece, l'ho presa da vari siti internet).
Infine, un ultimo commento: quello che ho sempre apprezzato di Harry è proprio il fatto che non sia un eroe convenzionale e che sicuramente non abbia il famoso physique du role, cosa che ha invece Cedric, pertanto per questo what if mi sono divertita a immaginare come sarebbe stato un Prescelto più canonico, ma con le ultime parole di Silente ho voluto ribadire quanto l’apparenza non sia fondamentale!
  
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