“Non dovresti riposarti”la voce leggera e cristallina di Haku distolse il suo maestro dai propri pensieri.
“Domani ci spostiamo”rispose Zabusa ignorando la domanda.
Il ragazzo nel frattempo si era messo al fianco dell’uomo perdendosi in quel cielo plumbeo.
Il ninjia traditore prese tra le dita della mano destra il mento sottile del suo compagno obbligandolo a incatenare i neri occhi con i suoi.
“Sei pronto, Haku?”
“Si. Non temere non sarò di intralcio. L’ho promesso, sarò la tua arma segreta.”disse il giovane sorridendo dolcemente.
Zabusa lasciò la presa sul viso del ragazzo diede un ultima occhiata al precipizio per poi volarsi e ornare al loro nascondiglio.
Era stato Haku a trovarlo. Era una piccola grotta asciutta e rintanata che gli accoglieva comodamene. Un piccolo fuoco scoppiettava nel mezzo di essa e Haku gli si era seduto vicino, per scaldarsi. Zabusa , invece ,si era messo seduto contro una parete di roccia e guardava distrattamente la sua arma migliore sciogliersi i capelli pettinandoseli piano con le lunghe dita diafane.
Nevicava e
faceva
freddo, maledettamente freddo ma Zabusa non se ne preoccupava,
camminava in
mezzo alla neve come un ombra. Sembrava completamente deserto eccezion
fatta
per un bambino che giaceva a capo chino su un ponte malandato. Con
disinteresse
il demone della nebbia gli si avvicinò constatando che
indossava solo una
maglia leggera e dei corti pantaloncini, i capelli erano lunghi e
scomposti.
‘Una
bambina’ pensò
l’uomo avvicinandosi ancora di più ed
inginocchiandosi di fronte ad essa.
Il piccino
alzò la
testa spalancando gli enormi occhi neri e tremando leggermente.
‘Quegli
occhi…sono
come i miei ..anche lei deve possedere un’abilità
innata’
“Chi
sei bambina?”
“Io…io
sono un
maschio.Mi chiamo Haku”rispose Haku per poi sorridere
tristemente al demone.
“Se
vuoi puoi venire
con me, ma non aspettarti compagnia.”disse freddo Zabusa.
A quelle
parole i
grandi occhi neri di Haku si illuminarono e il piccino si
alzò in piedi
correndo verso l’uomo, Zabusa gli mise un braccio sulla
spalla stringendoselo a
se. In un gesto istintivo per proteggerlo dal freddo.
“Prometto
che ti sarò
per sempre al fianco. La mia vita sarà tua”disse
solenne il piccolo Haku
andando vicino a Zabusa ferito.
Aveva appena
finito di
lottare contro un gruppo di ninjia ed aveva riportato una ferita alla
guancia
destra.
Con una
manina candida
il bambino asciugò la goccia di sangue dal viso di Zabusa.
“
Te lo
prometto”ripetè prima di appoggiare il capo sul
petto di Zabusa e lasciarsi
andare tra le braccia di Morfeo in un gesto che non aveva mai osato
fare.
Erano
passati parecchi
anni da quando Haku era diventato il compagno di Zabusa e il bambino
era
cresciuto diventando un ragazzo forte e capace. Ora
aiutava abusa nei combattimenti ed era
diventato bravo a riconoscere le piante medicinali in modo da curare il
suo
padrone.
Il ragazzo
stava
passeggiando per le strade di una cittadina per comprare del cibo
mentre il suo
compagno si stava riposando e curando le ferite procuratosi
nell’ennesimo
scontro.
I lunghi
capelli
castani di Haku ondeggiavano leggeri al vento incorniciando il suo bel
volto e
uno stretto kimono fasciava il suo corpo. Erano anni che non tagliava i
capelli, non perché lui li volesse ad ogni coso
così, semplicemente perché Zabusa
una volta gli aveva detto che gli piacevano i suoi capelli.
Haku era
intento a
scegliere le mele migliori quando una ragazzina di pochi anni
più piccola gli
si avvicinò con un enorme sorriso. Il ragazzo la guardo e le
sorrise
gentilmente per poi dedicarsi alle mele.
“Sei
nuovo di qui?”
“Si,
ma non mi fermerò
a lungo”
“Peccato
saremmo
potuti diventare amici”disse la ragazzina stringendosi nelle
spalle sotto lo
sguardo interrogativo d iHaku.
“Vabbè
non importa,
ciaociao”salutò la ragazza per poi sparire tra la
gente.
Il giovane
ninjia
ritornò da Zabusa portandogli la frutta che aveva comprato.
Il demone
mangiò in
silenzio per poi avvicinarsi a Haku.
“Cosa
c’è, Haku?”
“Mi
chiedevo come
sarebbe avere degli amici”rispose lentamente il ragazzo.
“Lo
sai bene che non
puoi farti degli amici, sei un ninjia traditore anche tu adesso. O
forse vuoi
abbandonarmi?”
“NO!
Io voglio restare
con te…per sempre!” disse il giovane alzandosi in
piedi e arrossendo
lievemente.
Zabusa si
voltò e si
allontanò dal loro rifugio e si disperse nella foresta
lasciando Haku con il
cuore sanguinante.
Un’ora
più tardi il
ninjia ritornò tenendo tra le mani un piccolo gatto un
po’malconcio.
“Non
posso darti un
amico. Tieni”Zabusa gli allungò il micio che
miagolava flebilmente.
Haku prese
in mano la
tremante creatura per poi guardare il suo maestro. Con un forte calore
all’altezza del petto e la sensazione di gioia nel constatare
che Zabusa teneva
a lui, il giovane Haku abbracciò il demone posando la testa
contro il suo
torace come aveva fatto tanti anni prima. Zabusa gli mise una mano
sulla testa
in una lieve carezza per poi allontanarlo.
Era passato
un altro
giorno e ormai non potevano più rimanere nascosti li
così i due ninjia si
apprestarono a cambiare rifugio. Haku teneva stretto tra le braccia il
suo
gattino guardandolo con uno sguardo pieno di tenerezza. Quel micio era
la prova
che lui contava per il suo maestro…Zabusa era andato a
prenderlo proprio per
lui…
“Haku, vieni qui”disse Zabusa distraendo Haku dai suoi capelli.
Il giovane si mise una ciocca castana dietro l’orecchio destro per poi avvicinarsi al maestro.
Zabusa allungò una mano verso di lui fino a riuscire a tirarlo giù per un braccio in modo che gli si accoccolasse tra le gambe.
“Starai con me per sempre?”
“Si”ribattè sicuro Haku senza smettere di guardare con infinita dolcezza gli occhi pece di zabusa.
“Mi ubbidirai fino alla morte?”
“Si, sono un tuo oggetto lo sai”
“No haku, tu sei molto di più”mormorò Zabusa prima di imprigionare le labbra calde e arrendevoli di Haku con le proprie.
‘Il mio sogno è di stare con te per sempre Haku’ pensò Zabusa baciando dolcemente il ragazzo.
Il bacio si ruppe con leggerezza e Haku arrossì lievemente prima di posare il capo nell’incavo del collo del compagno.
“Il mio unico desiderio è starti accanto e proteggerti. La mia vita è tua. Lo sai vero?”chiese Haku rintanato nel collo dell’altro.
Zabusa sorrise impercettibilmente:
“Anche la mia”rispose Zabusa per poi cullare il suo dolce Haku.
Lo strinse a se mentre una lacrima rigò il suo volto. Lui, lui sapeva come sarebbe finita…Haku sarebbe morto per lui …non è dato agli esseri umani di conoscere il futuro ma a un demone si…
Haku sarebbe perito ma lui, Zabusa, sarebbe morto con lui, si sarebbero ritrovati nell’aldilà e finalmente avrebbero potuto vivere il loro amore… non poteva essere che così… d'altronde Haku gli aveva promesso che sarebbero stati insieme per sempre.