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Autore: CHOU    31/07/2008    6 recensioni
“Cosa c’è, Haku?” “Mi chiedevo come sarebbe avere degli amici”rispose lentamente il ragazzo. “Lo sai bene che non puoi farti degli amici, sei un ninjia traditore anche tu adesso. O forse vuoi abbandonarmi?” “NO! Io voglio restare con te…per sempre!” disse il giovane alzandosi in piedi e arrossendo lievemente. - un piccolo tributo ad haku e zabusa-
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Haku, Zabuza Momochi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Zabusa stava camminando con passo lento e strascicato per il nebbioso bosco dove si era rifugiato fermandosi al margine di un alto burrone. Fece vagare gli occhi neri come la pece ammirando passivamente il paesaggio brullo e slavato che lo circondava. Un leggero rumori di passi interruppe la calma di quel luogo desolato.

“Non dovresti riposarti”la voce leggera e cristallina di Haku distolse il suo maestro dai propri pensieri.

“Domani ci spostiamo”rispose Zabusa ignorando la domanda.

Il ragazzo nel frattempo si era messo al fianco dell’uomo perdendosi in quel cielo plumbeo.

Il ninjia traditore prese tra le dita della mano destra il mento sottile del suo compagno obbligandolo a incatenare i neri occhi con i suoi.

“Sei pronto, Haku?”

“Si. Non temere non sarò di intralcio. L’ho promesso, sarò la tua arma segreta.”disse il giovane sorridendo dolcemente.

Zabusa lasciò la presa sul viso del ragazzo diede un ultima occhiata al precipizio per poi volarsi e ornare al loro nascondiglio.

Era stato Haku a trovarlo. Era una piccola grotta asciutta e rintanata che gli accoglieva comodamene. Un piccolo fuoco scoppiettava nel mezzo di essa e Haku gli si era seduto vicino, per scaldarsi. Zabusa , invece ,si era messo seduto contro una parete di roccia e guardava distrattamente la sua arma migliore sciogliersi i capelli pettinandoseli piano con le lunghe dita diafane.

 

Nevicava e faceva freddo, maledettamente freddo ma Zabusa non se ne preoccupava, camminava in mezzo alla neve come un ombra. Sembrava completamente deserto eccezion fatta per un bambino che giaceva a capo chino su un ponte malandato. Con disinteresse il demone della nebbia gli si avvicinò constatando che indossava solo una maglia leggera e dei corti pantaloncini, i capelli erano lunghi e scomposti.

‘Una bambina’ pensò l’uomo avvicinandosi ancora di più ed inginocchiandosi di fronte ad essa.

Il piccino alzò la testa spalancando gli enormi occhi neri e tremando leggermente.

‘Quegli occhi…sono come i miei ..anche lei deve possedere un’abilità innata’

“Chi sei bambina?”

“Io…io sono un maschio.Mi chiamo Haku”rispose Haku per poi sorridere tristemente al demone.

“Se vuoi puoi venire con me, ma non aspettarti compagnia.”disse freddo Zabusa.

A quelle parole i grandi occhi neri di Haku si illuminarono e il piccino si alzò in piedi correndo verso l’uomo, Zabusa gli mise un braccio sulla spalla stringendoselo a se. In un gesto istintivo per proteggerlo dal freddo.

 

“Prometto che ti sarò per sempre al fianco. La mia vita sarà tua”disse solenne il piccolo Haku andando vicino a Zabusa ferito.

Aveva appena finito di lottare contro un gruppo di ninjia ed aveva riportato una ferita alla guancia destra.

Con una manina candida il bambino asciugò la goccia di sangue dal viso di Zabusa.

“ Te lo prometto”ripetè prima di appoggiare il capo sul petto di Zabusa e lasciarsi andare tra le braccia di Morfeo in un gesto che non aveva mai osato fare.

 

Erano passati parecchi anni da quando Haku era diventato il compagno di Zabusa e il bambino era cresciuto diventando un ragazzo forte e capace. Ora  aiutava abusa nei combattimenti ed era diventato bravo a riconoscere le piante medicinali in modo da curare il suo padrone.

Il ragazzo stava passeggiando per le strade di una cittadina per comprare del cibo mentre il suo compagno si stava riposando e curando le ferite procuratosi nell’ennesimo scontro.

I lunghi capelli castani di Haku ondeggiavano leggeri al vento incorniciando il suo bel volto e uno stretto kimono fasciava il suo corpo. Erano anni che non tagliava i capelli, non perché lui li volesse ad ogni coso così, semplicemente perché Zabusa una volta gli aveva detto che gli piacevano i suoi capelli.

Haku era intento a scegliere le mele migliori quando una ragazzina di pochi anni più piccola gli si avvicinò con un enorme sorriso. Il ragazzo la guardo e le sorrise gentilmente per poi dedicarsi alle mele.

“Sei nuovo di qui?”

“Si, ma non mi fermerò a lungo”

“Peccato saremmo potuti diventare amici”disse la ragazzina stringendosi nelle spalle sotto lo sguardo interrogativo d iHaku.

“Vabbè non importa, ciaociao”salutò la ragazza per poi sparire tra la gente.

Il giovane ninjia ritornò da Zabusa portandogli la frutta che aveva comprato.

Il demone mangiò in silenzio per poi avvicinarsi a Haku.

“Cosa c’è, Haku?”

“Mi chiedevo come sarebbe avere degli amici”rispose lentamente il ragazzo.

“Lo sai bene che non puoi farti degli amici, sei un ninjia traditore anche tu adesso. O forse vuoi abbandonarmi?”

“NO! Io voglio restare con te…per sempre!” disse il giovane alzandosi in piedi e arrossendo lievemente.

Zabusa si voltò e si allontanò dal loro rifugio e si disperse nella foresta lasciando Haku con il cuore sanguinante.

Un’ora più tardi il ninjia ritornò tenendo tra le mani un piccolo gatto un po’malconcio.

“Non posso darti un amico. Tieni”Zabusa gli allungò il micio che miagolava flebilmente.

Haku prese in mano la tremante creatura per poi guardare il suo maestro. Con un forte calore all’altezza del petto e la sensazione di gioia nel constatare che Zabusa teneva a lui, il giovane Haku abbracciò il demone posando la testa contro il suo torace come aveva fatto tanti anni prima. Zabusa gli mise una mano sulla testa in una lieve carezza per poi allontanarlo.

Era passato un altro giorno e ormai non potevano più rimanere nascosti li così i due ninjia si apprestarono a cambiare rifugio. Haku teneva stretto tra le braccia il suo gattino guardandolo con uno sguardo pieno di tenerezza. Quel micio era la prova che lui contava per il suo maestro…Zabusa era andato a prenderlo proprio per lui…

 

“Haku, vieni qui”disse Zabusa distraendo Haku dai suoi capelli.

Il giovane si mise una ciocca castana dietro l’orecchio destro per poi avvicinarsi al maestro.

Zabusa allungò una mano verso di lui fino a riuscire a tirarlo giù per un braccio in modo che gli si accoccolasse tra le gambe.

“Starai con me per sempre?”

“Si”ribattè sicuro Haku senza smettere di guardare con infinita dolcezza gli occhi pece di zabusa.

“Mi ubbidirai fino alla morte?”

“Si, sono un tuo oggetto lo sai”

“No haku, tu sei molto di più”mormorò Zabusa prima di imprigionare le labbra calde e arrendevoli di Haku con le proprie.

‘Il mio sogno è di stare con te per sempre Haku’ pensò Zabusa baciando dolcemente il ragazzo.

Il bacio si ruppe con leggerezza e Haku arrossì lievemente prima di posare il capo nell’incavo del collo del compagno.

“Il mio unico desiderio è starti accanto e proteggerti. La mia vita è tua. Lo sai vero?”chiese Haku rintanato nel collo dell’altro.

Zabusa sorrise impercettibilmente:

“Anche la mia”rispose Zabusa per poi cullare il suo dolce Haku.

Lo strinse a se mentre una lacrima rigò il suo volto. Lui, lui sapeva come sarebbe finita…Haku sarebbe morto per lui …non è dato agli esseri umani di conoscere il futuro ma a un demone si…

Haku sarebbe perito ma lui, Zabusa, sarebbe morto con lui, si sarebbero ritrovati nell’aldilà e finalmente avrebbero potuto vivere il loro amore… non poteva essere che così… d'altronde Haku gli aveva promesso che sarebbero stati insieme per sempre.

  
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