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Autore: woody woodpecker    23/05/2014    0 recensioni
A volte nella vita si commettono errori a cui non si può rimediare, si prendono strade e se ne lasciano altre ma se poi ci si pente delle scelte?

"Sto strisciando verso te che hai il cuore di pietra, più di quanto pensassi.
Mi pento di essermene andato ed ora torno strisciando. "
Genere: Angst, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sulla base di "Do I wanna know?" degli Arctic Monkeys.
















Che fai, arrossisci?
Belle le tue guance così bianche prendere colore.
È come se avessi la sensazione di impotenza, come se pensassi a voler fermare le maree.
Fastidioso come qualcosa tra i denti.
Soprattutto se penso che tutti gli assi di questa partita li hai tu nella manica.
Non avrei mai immaginato che tu fossi così profondo, ti confesso che all'inizio avevo pensato tutt'altro.
È che questa settimana ti ho sognato ogni notte ed eri lì che ti imponevi prepotentemente.
Quanti segreti riesci a tenere dietro quei tuoi occhi?
È perché c'è questa canzone che mi ricorda te, in qualche modo, e non riesco più a negare di ascoltarla a ripetizione finché non mi addormento.
Sono qui perché ho bisogno di sapere se anche tu hai questa sensazione, se anche tu provi ancora qualcosa.
Hai dovuto vedermi andare via eppure speravi fossi rimasto.
Perché lo so, me lo hai detto.
Ma sappiamo entrambi com'è finita e che le notti sono passate lo stesso, consapevoli entrambi che le cose dette alla luce della luna non sempre possono essere ripetute di giorno.
Sto strisciando da te.
Non avrei mai pensato di ridurmi così, mai immaginato di farlo.
Mai pensato nemmeno di chiamarti.
Ma mento.
Ci ho pensato, ci penso sempre.
Mi sveglio e guardo il vuoto.
Eri tu a cadere nella mia rete?
Ma ora sono io in trappola mentre dico il vero e torno da te strisciando.
Hai ottenuto ciò che volevi?
Il tuo cuore è più di pietra di quanto pensassi e mi chiedo se sia ancora aperto e se è così voglio sapere quand'è che chiude.
Ma ora calmati e guardarmi, non servono le parole che biascichi, con la tua erre strana, bagna le tue labbra sottili e guardami ancora.
Mi dispiace interromperti ma è che io sono sempre al limite di tutto.
Al limite della sopportazione di questa situazione.
Al limite dal trattenermi dal baciarti.
E mi chiedo perché io abbia sperato di sentirti dire che le nostre notti non hanno lasciato il segno.
E quindi sto strisciando da te con la consapevolezza che le cose dette di notte non vanno dimenticate.
Solamente non ripetute.
Sto strisciando verso te.
  
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