Film > Thor
Ricorda la storia  |       
Autore: IronandSalt    23/05/2014    2 recensioni
Dal Terzo Capitolo:
Thorki. Don't like, don't read
 
 Gli aveva anche chiesto se pensava di dirlo a qualcuno, ed aveva ricevuto di risposta una risata.
A Loki andava bene, bastava che lo sapessero loro e la notte.
Forse anche la notte li odiava e li amava.
Aveva chiesto anche questo a Thor, e lui gli aveva risposto che, sì, odiava le sue bugie, i suoi silenzi, la sua magrezza, i suoi capelli, i suoi occhi e le sue labbra, ma che era per questo che lo amava così tanto.
Loki aveva sorriso e si era stretto a lui, come un gattino che si stringe alla sua mamma per avere riparo mentre fuori piove.
Thor gli aveva sfiorato i capelli corvini, poi entrambi erano scivolati tra le accoglienti braccia di Morfeo.
 
 
Genere: Fluff, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Do you know what’s worth fighting for?
When it’s not worth dying for?
Does it take your breath away
And you feel yourself suffocating?

Loki aveva sempre saputo per cosa combattere, e aveva sempre saputo quando ritirarsi.
Aveva combattuto per la gloria, per il trono, per il potere.
Aveva lottato contro quelli che un tempo erano suoi amici, quelli che, malgrado tutto, considerava una famiglia.
Nulla poteva fermare la sua ascesa, tranne questo.
Non pensava che sarebbe mai arrivato a tanto, per un briciolo di orgoglio.
Ora la consapevolezza di ciò che aveva fatto lo lasciava senza fiato, gli faceva salire un groppo alla gola. Sentiva le lacrime premere contro le palpebre serrate sui suoi occhi, ma le tratteneva. Un re non piange, mai.
Non davanti al suo esercito.
 
Does the pain weigh out the pride?
And you look for a place to hide?
Did someone break your heart inside?
 
Ora il suo ego era messo da parte, la sua ricerca del potere era terminata, tutto per un solo, piccolo, insignificante gesto.
Correva per la landa desolata in cerca di un luogo in cui rintanarsi, un posto per poter piangere tranquillo, come faceva da piccolo quando Odino adulava Thor al posto suo, solo che questa era una cosa più seria di una delusione infantile. Ma non trovava nulla, e ritornò al punto da cui era partito.
Le lacrime pretendevano di essere liberate, piccole schegge del suo cuore che volevano uscire all’esterno per rivelare il suo dolore a tutti, per mostrare che anche un Gigante di Ghiaccio prova sentimenti.
 
You’re in ruins.
 
Quel gesto che poteva essere evitato solo con un po’ di autocontrollo lo stava distruggendo.
 
One, 21 guns
Lay down your arms, give up the fight
One, 21 guns,
Throw up your arms into the sky,
You and I.
 
Accanto a lui la battaglia infuriava ancora, mentre lui era crollato in ginocchio sul brullo terreno, chiedendosi perché tutto non si era fermato, perché la gente non piangeva e si struggeva dal dolore per ciò che era successo.
Semplicemente nessuno se n’era ancora accorto
Aprì gli occhi color del cielo e lasciò uscire le pungenti gocce salate, che gli caddero sulla guancia scendendo fino alla bocca.
Da bambini lui e Thor avevano l’abitudine di leccare le lacrime che arrivavano sulle loro labbra quando piangevano, e ricordando questo il Dio degli Inganni sorrise, facendo riaffiorare i ricordi di tutte le abitudini che lui e suo fratello-non fratello condividevano.
Sembrava banale, ma all’inizio di tutti i pasti avevano il vizio di spostare le posate dalla destra alla sinistra, senza un motivo, e lo facevano ancora. Erano molti, troppi, i piccoli gesti che li accumunavano.
 
When you’re at the end of the road
And you lost all sense of control
And your thoughts have taken their toll
When your mind breaks the spirits of your soul
 
La sua vittoria era vicina, ed a quel punto aveva perso il controllo su tutto, lasciando che fosse l’adrenalina a comandare, senza pensare più a niente, lasciando che i gesti venissero fuori in automatico.
Ma ora pian piano stava riprendendo lucidità, rendendosi sempre più conto del gesto scellerato che aveva compiuto per il comando dei Nove Regni.
Per un trono aveva ucciso Thor, solo perché gli si era parato davanti cercando di proteggere la Midgardiana, Jane.
La sua anima si frantumava lentamente, nulla aveva più importanza, nemmeno la sua battaglia.
Più la sua mente si accorgeva che stavolta la sua magia non lo avrebbe salvato dalla rovina, più i pezzi del suo spirito si facevano acuminati e penetravano nel suo cuore.
 
Your faith walks on broken glass
And the hangover doesn’t pass
Nothing’s ever built to last
 
Tutte le sue certezze stavano crollavano come un castello di carte, uno di quelli che si divertiva a creare da piccolo e in cui bastava spostare una sola tessera per far cadere tutto.  Loro li costruivano insieme, e puntualmente Thor faceva crollare tutto, mentre Loki sarebbe stato per ore a guardarli per apprendere tutti i segreti sull’equilibrio.
I ricordi continuavano a scorrergli in testa come un fiume in piena, facendogli rivivere momenti belli e noiosi.
Certo, nulla era fatto per durare, ma sperava che quei momenti sarebbero continuati per molto altro tempo. Dopo tutto, loro non morivano di morte naturale, o no? Quindi perché non pretendere un flusso infinito di ricordi?
 
You’re in ruins
 
Era in rovina.
 
One, 21 guns
Lay down your arms, give up the fight
One, 21 guns,
Throw up your arms into the sky,
You and I.
 
Avevano passato assieme talmente tante avventure, che in fondo, anche se diceva di odiarle, Loki sperava di viverne ancora. E tante.
Invece no, tutto era spirato verso il cielo, senza un perché, senza un motivo, per colpa del più “usato” dei sette vizi capitali: l’Invidia.
Era l’Invidia che spingeva a rubare un giocattolo da un altro bambino quando si era piccoli, era l’Invidia che spingeva gli adolescenti a conquistare sempre più cuori, ed era sempre l’Invidia che spingeva a cercare di usurpare il trono promesso al proprio fratello.*
Ma adesso l’Invidia aveva fatto qualcosa di peggiore: l’aveva spinto ad uccidere per il potere. Non era mai importato, a Loki, di chi uccidesse, ma questo… Gli importava eccome.
 
Did you try to live on your own
When you burned down the house and home?
Did you stand too close to the fire
Like a liar for forgiveness from a stone?
 
Loki sapeva che qualunque cosa avrebbe fatto, una volta tornato a casa Thor l’avrebbe sempre perdonato. Sempre. Il Dio del Tuono era l’unico che riteneva ci fosse qualcosa di buono sepolto sotto gli inganni, sotto le menzogne, ma questa volta il Signore del Caos sapeva che nessuno l’avrebbe più scusato. D’altronde, non si perdonava nemmeno da solo, perché avrebbero dovuto farlo gli altri?
Aveva giocato con il fuoco e si era scottato, credendo di potersi fermare in tempo.
Un bugiardo che ormai non aveva più niente per cui mentire.
 
When it’s time to live and let die
And you can’t get another try
Something inside this heart has died
You’re in ruins.
 
Molti gli avrebbero detto di lasciar perdere, di andare avanti a combattere, fregandosene come aveva sempre fatto. Ma la situazione era diversa, non aveva ammazzato una persona che non conosceva o di cui non gli importava nulla.
Era il tempo di lasciar vivere gli altri e di morire, d’altronde il suo cuore si era già frantumato, perché non frantumare anche il resto?
Prese un pugnale d’argento trovato per caso sulle rocce, già sporco di sangue e, semplicemente, lo conficcò là dove dovrebbe esserci il centro pulsante della vita.
Il suo ultimo pensiero prima che il suo corpo cadesse sulla nuda terra accanto a quello del fratello che aveva amato** fu che doveva essere davvero disperato per compiere un gesto del genere.
D’altronde, un uomo che aveva appena ucciso il ragazzo con cui era cresciuto non poteva che essere in quella situazione.
 
One, 21 guns
Lay down your arms, give up the fight
One, 21 guns,
Throw up your arms into the sky,
You and I.
One, 21 guns
Lay down your arms, give up the fight
One, 21 guns,
Throw up your arms into the sky,
You and I.
 
Compiuto quel gesto, finalmente la sua anima salì verso il cielo, uscendo dal suo corpo per riveder le stelle*** assieme a suo fratello.
 
 
 
 
*Le ripetizioni in questo punto sono volute
**“Che aveva amato” non è in senso letterale, è per non dire “a cui aveva voluto bene”, quindi, fan delle Thorki, placatevi XD
***Citazione di Dante Alighieri, Inferno, ultimi versi dell’ultimo canto:
“Salimmo su, ei primo ed io secondo,
tanto ch’io vidi de le cose belle
che porta il ciel, per un pertugio tondo;
e quindi uscimmo a riveder le stelle”
 
 
 
 
Ed eccomi con la prima delle song-fic di questa raccolta dedicata a Loki!
Aww grazie, almeno non ho dovuto scopare con mio fratello!
Stai zitto che mi stanno iniziando a piace le Thorki
Argh
Fatemi pure delle richieste per le canzoni, accetto tutto tranne:
One Direction, Justin Bieber, Miley Cirus, Violetta e altri bimbiminchia che non sanno cantare cantanti del genere.
Un bacio,
Rage and Love
 
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Thor / Vai alla pagina dell'autore: IronandSalt