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Autore: _atelophobic_    23/05/2014    2 recensioni
"le persone che dicono di essere diverse, sono quelle più uguali"
il senso di questa frase? credo che ognuno la possa interpretare come vuole
questa è la storia di un'anomalia del mondo
di ciò che si è e di ciò che si vuole essere
qui spiego la mia versione della felicità
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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questa piccola storia la dedico alla mia amica Sofia che mi ha tirato fuori dalla normalità della vita con il suo carattere

ti voglio bene fattona mia 

9 settembre 2013 6.50 a.m.
Caro diario,
Oggi è il mio primo giorno al liceo, sono veramente in ansia, non conosco nessuno, tutte le mie amiche sono in altre scuole, e se non piacerò a nessuno? Se starò antipatica a tutti? Mai fatte così tante seghe mentali per una cosa stupida come la scuola; mamma dice sempre che questo sono gli anni più importanti della vita, sono gli anni in cui conoscerai persone che saranno costantemente presenti nella tua vita e di cui non potrai far a meno, lei continua a ripetere quella parola: vita, vita, vita, cosa avrà mai di speciale questa vita io non lo so. Sto fissando la borse con infilati dentro l’astuccio e il diario come se fossero un mostro pronto a divorarmi, ho un buco gigante nello stomaco che sta risucchiando tutti gli altri organi, e se sarò odiata da tutta la classe per sempre? Oddio mi sento una psicopatica, credo che tra qualche secondo mi strapperò tutti i capelli, chi lo sa che tipo di persone incontrerò? E se sarò picchiata ogni giorno? Ok, ho decisamente visto troppi film ultimamente…devo smetterla.
Mi sono accorta di essere in ritardo, ed è solo il primo giorno, dimmi in bocca al lupo, oh giusto, la carta non parla, ho perso il senso della realtà mentre scrivevo tra la quarta e la quinta riga, ora vado.
Destiny
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15 novembre 2013 2.45 p.m.
Caro diario,
Oggi, durante l’ora di storia, ho cercato di creare una specie di profilo personale di ogni membro della classe nella mia mente: c è una certa Jennifer, credo che il suo gruppo di amiche sia concentrato nella mia classe, parla sempre con tutti , a volte è quasi seccante, tutti eccetto me, credo di non starle molto simpatica, oggi non ha smesso neanche un secondo di osservare i miei pantaloni, cosa hanno che non va? Sono dei comuni pantaloni con delle bretelle attaccate; la mia vicina di banco si chiama Hope ed è strana, diversa dagli altri, ho notato che durante le lezioni legge dei libri che sembrano quelli che legge mio padre e disegna, mi ha fatto vedere i suoi lavori, è bravissima, i miei genitori dicono che sono brava a disegnare, ma non hanno mai visto i suoi disegni, sembrano quasi vivi, ho deciso di conoscerla, il resto della classe non mi sembra niente di speciale.
Le giornate sono diventate veramente monotone e con mia grande gioia ho scoperto che la scuola fa veramente schifo, i professori si sentono degli Dei scesi in terra, in realtà sono solo delle iene affamate che aspettano che le prede entrino nel loro territorio per sbranarle vive, se fosse stato veramente così, di me non rimarrebbero neanche le ossa, odio ogni singolo essere di quel posto per il semplice fatto che ne fa parte.
Il dovere mi chiama, anzi mia madre mi chiama, la tavola non si apparecchia da sola, sue testuali parole, al prossimo aggiornamento.
Destiny
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3 dicembre 2013 6.45 p.m.
Caro diario,
Sono giunta alla ovvia conclusione che Jennifer mi odia, ogni occasione per lei è buona per prendermi in giro o per rispondermi male, non rispondo più alle sue provocazioni: credi che sia perché non ne ho il coraggio? Forse un po’ si, non voglio che mi punti addosso quei cani delle sue amiche, credo però che abbia smesso di rispondere perché mi sono stancata e ho capito che è inutile, non avrò mai ragione con lei; qualche giorno fa però è successa una cosa…non so che aggettivo mettere, una cosa diversa dalla routine della classe, un mio compagno ha risposto male a Jennifer e lei non ha saputo rispondergli, lo ammetto, mi si sono illuminati gli occhi per la meraviglia, lui si chiama Alex, credo di voler conoscere meglio anche lui, magari può aiutarmi a superare questi quattro anni senza che mi pianti un coltello nello sterno.
Hope mi ha detto di voler cambiare scuola il prossimo anno, non voglio che se ne vada, mi piace il suo modo di pensare, il suo modo di essere diversa, la sua testardaggine, il suo fregarsene di tutto e allo stesso tempo di niente, penso che conoscerla sia stata una delle idee più geniali che mi siano mai venute, è una specie di anomalia nella mia vita, un’ondata d’aria che porta l’odore della novità, ha l’anima di un artista maledetto, ha l’alcool nel sangue, il cervello che non vuole studiare, ma che sa tutto ciò che devi sapere in questa vita: “secondo me l’intelligenza non è nello studio, ma nel modo in cui si ragiona” mi ha detto qualche tempo fa, quando le tenevo compagnia mentre aspettava l’autobus per andare a casa, non credo di aver mai sentito una frase più vera di questa, sto ricominciando a credere che anche io sia intelligente, e se chi come me non studia fosse più intelligente di chi passa il tempo dietro ai libri?
Destiny
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20 febbraio 2014 4.00 p.m.
Caro diario,
Lo so, è passato tanto tempo. Ho conosciuto Alex, lui oltre all’alcool nel sangue ha la nicotina e credo anche un po’ d’erba, anche Hope ora ha la nicotina nel sangue, ma a me non interessa minimante, chi sono io per giudicare due persone come loro? Sorrido, pensando alla faccia che farebbero i miei genitori se venissero a sapere che, in quella classe di rose, io ho scelto di raccogliere le margherite , ma alla fine non sono anche io una margherita? Perché devo andare a pungermi con le spine delle rose e poi ora che ci penso, a me piacciono più le margherite, inoltre le rose appassiscono subito. Ora li sto guardando mentre fumano la loro amata sigaretta nello studio di mia madre a casa e penso di voler diventare come loro, così testarda, vorrei riuscir a fare tutto ciò che mi passa per la testa e dopo camminare a testa alta come loro e fregarmene di tutto ciò che dice la gente quando mi vede, ora entrambe le sigarette sono spente e stiamo alternando pensieri filosofici, con battute che non fanno ridere a cui noi comunque ridiamo, mi sembra di essere sotto l’effetto di qualche droga, mi sento tranquilla e rilassata, credo di voler passare tutta la vita con loro. Mentre li guardo ridere, con quella risata così tranquilla e leggera, non riesco a non pensare all’immagine di noi tre tra qualche anno sdraiati su un prato a guardare le stelle, magari con una sigaretta, con una bottiglia di birra, magari con una canna o semplicemente con le mani dietro la nuca a parlare della vita, della gente, del tempo che scorre e a quel punto, qualcuno farà una battuta e scoppieremo tutti a ridere, non riesco a smettere di sorridere.
Destiny
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6 maggio 2014 2.37 p.m.
caro diario,
Oggi ho avuto un crollo mentale a scuola e ho temuto di impazzire, ti spiego meglio.
Ho litigato con delle mie amiche e una di loro, Eleonor, mi prende in giro insieme a Jennifer e ride alle mie spalle, non so perché questo piccolo gesto mi ha fatto crollare il mondo addosso, la testa ha preso a girare ed a pulsare, sono corsa in bagno e ho pianto e pianto ancora, finché le lacrime non hanno scavato le guance e gli occhi sono diventati completamente rossi, ho sentito milioni di vocine nella testa urlare ognuna qualcosa di diverso e di incomprensibile, penso che vivere in un mondo di rose non sia molto facile, non posso neanche essere una margherita, le margherite hanno troppa forza d’animo e io non sono così, io vorrei essere una margherita, ma sono solo un ramoscello d’erba.
Odio il mondo, odio quello che sono, perché non sono abbastanza forte per questa vita, odio essere costretta ad essere una bastarda per superare le giornate, odio le rose.
Destiny
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23 maggio 2014 5.08 p.m.  
Caro diario,
si sono aggiunte o meglio, ho conosciuto altre margherite del gruppo, una si chiama Chris, anche lui è della mia classe, una si chiama Chanel, credo di aver compreso molte cose in questa giornata, credo di aver capito perché ho sempre aspirato a diventare una margherita e non una rosa, credo di aver capito perché essere anomali al mondo può essere divertente, credo di aver finalmente capito il significato delle parole di mamma, credo di aver capito cosa vuol dire vivere, credo di aver capito cosa vuol dire sentirsi un sognatore, credo di aver capito chi sono e chi voglio essere, credo di aver capito che vuol dire sorridere veramente, credo di aver capito quanto il paesaggio davanti a noi può essere bello quando si cammina a testa alta.
Oggi mentre eravamo in pizzeria ho visto il gruppo di rose guardarci e poi andare a sedersi poco lontano da noi:” non abbiamo mica l’AIDS” ha detto Chris fissandoli, ho cominciato a ridere, anche se infondo non capivo questa specie di rivalità tra rose e margherite, è così strana, ma credo di poter riuscire a diventare una margherita.
Quando sono andati tutti via Hope mi ha chiesto cosa volevo fare per il mio compleanno, in quel momento non ci ho neanche pensato:” voglio sol passarlo con gente che so che non mi prende in giro e che non mi giudica, voglio passare un compleanno in riva al mare, non mi interessano i regali voglio solo stare seduta sulla spiaggia a guardare il tramonto con le persone di cui mi fido” ho risposto subito, lei mi ha chiesto quante erano queste persone e io le ho risposto che erano poche, molto poche.
Noi difetti del mondo siamo un po’ come quei biscotti sformati in mezzo ad una teglia di biscotti perfetti, siamo comunque buoni, siamo quei giocattoli che sono fatti male, ma che comunque possono regalare gioia ai bambini e poi riflettendoci un attimo, chi non noterebbe delle margherite in un campo colmo di rose?

Destiny








angolo mio:

ok, non vi trattengo, vi dico solo che questa one shot è tratta da una storia vera e come al solito vi chiedo di lasciare una little recensione per farmi sapere se vi è piaciuta
a presto Xx.

_atelophobic_
  
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