23/05/2014
1 recensioni1 Capitolo Il ragazzo dalgli occhi di ghiaccio
Sono gia le 10.30 del mattino e sono per le strade della città , in cerca di quel maledetto studio .-ah.. maledizione avrei fatto meglio a restare a casa- dico sbuffando
"forse farei meglio a chiedere indicazioni"sentenzio fra me e me . decido di avvicinarmi a un passante
-m-mi scusi? Saprebbe indicarmi questo posto?- dico indicando il foglietto con su scritte le indicazioni datemi da quel notaio
l'uomo rimase inflessibile ,sarà stato 20-30 cm piu alto di me , con una chioma bionda che gli incornicia due occhi dal colore puro del cielo estivo.
tossisco, e improvvisamente il ragazzo si ridesta prestandomi attenzione, mi tira via il foglietto dalle mani , lo osserva qualche secondo e poi parla a voce alta
-è lo stesso posto in cui mi sto dirigendo.. mi segua pure -
non proferisco parola e mi limito a seguirlo ,quando uno splendiodo odore dolciastro mi percorre... mi volto di scatto alla mia destra e noto una bancarella dove c'è
una donna intenta a mettersi un cerotto sul dito , il taglio sembra uno di quelli provocati da un foglio di carta, preciso,minuto, sanguinante, invitante...
di un tratto qualcosa mi passa davanti il volto ... una mano , mi giro e vedo il viso del ragazzo dagli occhi di ghiaccio a un palmo dal mio naso
-vuoi restare impalata li per tutto il giorno- fece con un tono di ironia nella voce
-a-ah n-no scusami solo mi ero fermata a pensare..- una volta che dissi questo si allontanò dal mio volto mi guardò per un secondo e poi riprese a camminare
il tragitto di li in poi prosegui senza interuzioni, fino a quando non arrivammo davanti un portone in legno. il ragazzo si affrettò a bussare e immediatamente
la porta si aprì con uno scricchiolio assordante ,appena qualche passo ed eccoci di nuovo faccia a faccia
-bhè qui le nostre strade si dividono-disse con un tono pacato , fece per andarsene
-A-aspeta!! ...- si voltò un 'ultima volta
-volevo dirti grazie - mi guardò appena per una frazione di secondo, che mi sembrò infinita e infine se ne andò per la sua strada
Mi avvicino a uno sportello informazioni dove dietro di esso c'è una donna sui 40 annoiata e intenta a limarsi le unghie
- mi scusi , questa mattina sono stata chiamata da....- feci per chiedere
- Nome?- mi interuppe con tono seccato
-ehm.. Yume Kuran- risposi
-Terza porta a destra sul fondo del coridoio- e riprese a limarsi le unghie
mi diressi verso di essa, bussai e la porta, quasi subito, si spalancò lasciandomi vedere una splendida stanza arredata con motivi del '800 con al centro una grande
scrivania in mogano antico.
notai che dentro la stanza oltre a quello che doveva essere il notaio c'era qualcun'altro.
una figura seduta di spalle.... con una chioma bionda e...
iprovvisamente un'uomo giovane probabilmente sui 37 anni mi si parò davanti con un sorriso a 32 denti
-Saaaaalvee lei è la signorina che ho chiamato questa mattina , la prego si sieda- esclamò indicando una sedia vicino alla figura bionda
mi sedei e anche il notaio fece lo stesso .
-bhè allora direi che si puo cominciare no?- dice guardandomi , ma io non presto attenzione e cerco di scrutare il volto del ragazzo al mio fianco quando...
Si! eccoli sono propio li quei sue occhi color cielo gli stessi di qualche attimo prima, non mi ci volle molto per arrivave alla conclusione che era lo stesso
ragazzo di un'attimo fa, ma cosa ci fa qui ?!?! , che è venuto a fare?!?! conosceva mia madre ?? ... troppe domande mi occupavano la mente in quel momento anche se fui
costretta a rispondere alla domanda dell'uomo otre la grande scrivania
- Si si prego cominci- decretai
l'uomo mise le mani dentro una valigetta accanto a se armeggiando con dei documenti per poi estrarne 3 o 4 fogli..
-bene allora comincerò con leggervi il seguente testamento- si schiarì la voce
-io Yuki Kuran coscente delle mie azioni lascio questo testamento per i miei figli ... e i miei amici. Lascio la residenza Kuran a mia figlia Yume , un frammento di artemis
a mio figlio Ichiru, e infine a mia figlia una scatola dal contenuto prezioso, nascosta nei sotterranei della casa.
Caro Aidou ti ringrazio per la tua fedeltà e la tua amicizia dimostrata nei miei confronti , ma ora che non sono piu presente voglio chidereti un'ultimo favore
,desidero affidarti cio che ho di piu caro . Quindi io Yuki Kuran a pieno delle mie facoltà affido la custodia di mia figlia Yume a te Hanabusa Aidou affinchè tu possa
tenere mia figlia all'interno della casa di famiglia allo scopo di proteggerla.-
a quelle parole sgranai gli occhi , che fosse questo io ragazzo chiamato Hanabusa ? Perchè propio lui? Mia madre si fidava di certo di questo ragazzo ,ma non vedo
come io possa avere bisogno di qualcuno che mi protegge.
-bene ora mi servono le vostre firme per il passaggio di propietà in caso della signorina Kuran e per l'affidamento in caso del signor Aidou-
il ragazzo dai capelli dorati si avvicinò al modulo che gli porse il notaio e lo siglò con le iniziali A.H.
Poi il notaio mi rivolse uno sguardo er poi porgermi un modulo che siglai con fretta e non curanza per poi correre fuori da li.
una volta fuori dal portone ripresi fiato per la breve corsa, ancora tante domande mi tormentano , ma in questo momento davvero non riesco a raggionare.
il ragazzo di nome Hanabusa fece capolino dal'enorme portone e mi mise una mano sulla spalla
-Andiamo a casa- sussurò
-Sta zitto!! non so chi tu sia ne cosa voglia da me - dissi allotanandomi fulmineamente da lui, che neanche un minuto dopo si diresse verso di me a passo deciso
quando tutto di un tratto sentii poggiare la sua mano sulla mia fronte e da li l'oscurità mi avvolse
Saaaaalve (di nuovo) spero che questa storia vi stia intrigando
almeno un minimo , mi scuso in anticipo se ci sono delgli errori
ma è la mia prima fan fiction quindi credo che non sia perfetta
bhè allora ci vediamo al prossimo capitolo.
almeno un minimo , mi scuso in anticipo se ci sono delgli errori
ma è la mia prima fan fiction quindi credo che non sia perfetta
bhè allora ci vediamo al prossimo capitolo.